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SPEZIA: sono circa 220 i
liguri con lo striscione "Ultras Spezia", un pò meno del solito, ma il periodo della prima di campionato non aiuta, per una tifoseria di categoria che si riconferma su alti livelli. Ad inizio gara belle sciarpate; si fanno vedere e sentire per specialmente nella ripresa, quando la loro squadra recupera.
RAVENNA: circa 60/70 i romagnoli al seguito dei giallorossi. Colorati con le loro bandierine ed i vessilli, si fanno sentire discretamente nel primo tempo, nel secondo si lasciano trascinare dal possente tamburo in dotazione. Reciproci insulti tra le 2 tifoserie.
PIZZIGHETTONE: dal piccolo centro della provincia di Cremona, arriva un manipolo di ragazzi (una 20ina circa) sotto le insegne "Ultras Pice". Sotto un diluvio infernale, con bandiere e sciarpe, spingono la loro squadra ad un insperato pareggio in rimonta. Lodevoli, per l'impegno e per la partecipazione che ci mettono, come sempre seguire le squadre di piccole realtà è difficile.
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PADOVA: giungono in 150 i tifosi patavini tra settore ospiti e tribuna. I buoni risultati del Padova hanno rilanciato le sorti dei gruppi biancoscudati che, nonostante problemi di varia natura, si sono presentati in discreto numero allo Speroni. Ottimo impatto visivo, discretamente colorati e rumorosi, incitano bene la loro squadra sino al pareggio della Pro, poi spariscono lentamente, esplodendo alla rete del 2-2 finale al 91'.
MONZA: 250 i sostenitori brianzoli presenti allo Speroni, quasi tutti nel settore ospiti. Gruppo compatto, colorato, rumoroso e vocalmente notevole che sostiene con continuità i
biancorossi, con diverse sciarpate e sventolio continuo di vessilli e bandiere. Sfruttano il buon momento della squadra, fresca anche della recente promozione in terza serie dopo un fallimento ed due anni di purgatorio in serie C2.
LEGNANO (Coppa Italia Serie C): circa 200, tra settore ospiti e tribuna i legnanesi che, di mercoledì sera, si presentano per il derby di Coppa. Apporto vocale continuo e costante sventolio di vessilli, tra cui due bandieroni, ma solo nel primo tempo. Per non farsi mancare niente, lanciano anche due petardi di grosse dimensioni. Come ogni derby che si rispetti numerosi i cori di insulti tra le reciproche fazioni.
LUMEZZANE: arrivano in 30 dal centro bresciano, ritornando così a "farsi vedere". Prima si chiamavano "Kapovolti", ora hanno cambiato nome, ma il risultato è sempre lo stesso: tifo nullo, se non per qualche raro e timido coro contro noi
bustocchi.
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NOVARA: il sempre sentito incontro coi piemontesi, vede arrivare poco meno di un centinaio di tifosi che si sistemano tra tribuna e settore ospiti. Sottotono, dopo gli incidenti fuori dallo stadio dello scorso anno, ma anche per i problemi degli ultimi tempi, su tutti, lo scioglimento della storica Legione 82: Zoonovara, Novarasta e gli altri gruppi minori ci sono sempre nell'attesa trasferta di Busto. Come da "tradizione" non sono mancati i cori di insulti tra le reciproche fazioni.
SALERNITANA: un'altra tifoseria del sud arriva a Busto: in tutto tra tribuna e settore ospiti 140 i granata presenti, la maggior parte proviene dalle sezioni "padane". Partono bene con vessili, stendardi innalzati ed incitamenti,realizzando alcune sciarpate di pregevole fattura. Si però spengono quasi subito, con cori a sprazzi, per il resto della gara.
PAVIA: gara pre-natalizia con una sessantina circa di tifosi arrivati da Pavia, con tutti i gruppi principali
rappresentati e striscione contro la repressione ben in vista. Tifo, incostante a sostenere la squadra di Torresani, anche perchè il freddo e la gara non aiutano certo; alcuni reciproci cori ostili.
FERMANA: tre soli i supporters che arrivano dalla città marchigiana, per una formazione che già al termine del girone di andata è praticamente condannata alla retrocessione. Bisogna però dare atto che al di là della distanza, non è facile seguire la propria squadra che da anni retrocede sul campo e poi viene ripescata.
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PRO SESTO (recupero di mercoledì): per il recupero, della partita rinviata per il terreno ghiacciato, arrivano in 15 da Sesto San Giovanni, qualche coro ad inizio gara, poi il silenzio più assoluto.
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GIULIANOVA: sono circa 50 i giuliesi che giungono a Busto. Molto colorati e discretamente continui nell’apporto vocale. Considerate anche le ridotte dimensione del centro abruzzese e la grande distanza i fedelissimi giallorossi offrono una buona prestazione.
GENOA: un migliaio i rossoblù presenti. Settore ospiti completamente esaurito ed una gruppo anche in tribuna laterale, a stretto contatto con i tifosi biancoblù. L'impatto visivo è impressionante, bandieroni, bandiere, stendardi, striscioni di ogni tipo e sciarpe per un gruppo coeso, fino all'ultima persona. Il tifo, veramente degno di altri palcoscenici, parte massiccio e superiore, ma poi si affievolisce con il passare dei minuti e si ammutolisce già alla fine del primo tempo, complice anche il risultato. Con quello biancoblù che invece sale notevolmente di tono.
Diversi momenti di tensione in tribuna laterale, con il gruppo rossoblù, presente nella curva Sud del "Ferraris", che aveva provocato senza motivo, già nella gara di andata. Al rigore fanno il gesto dell'ombrello verso i tifosi bustocchi, ripetuto anche sul 2-2, e deve intervenire la forza pubblica per evitare problemi. Sul 3-2 si calmano e sul 4-2 alcuni abbandonano lo stadio.
SAN MARINO: 15 i tifosi del San Marino, che espongono lo striscione "Nucleo 2000", si presentano con un bandierone e altre bandiere. Qualche coro ad inizio gara. Comunque lodevoli come impegno ed entusiasmo, seguire le squadre di piccole realtà è difficile.
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CITTADELLA:record
di presenze allo "Speroni", per i tifosi granata che
arrivano in 40. Espongono tutti i loro striscioni, compreso quello
della sezione di Busto. Sono però in pochi, una decina circa, a
partecipare attivamente al tifo con diverse bandiere, sventolate
durante la gara. Si sentono poche volte.
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SAMBENEDETTESE (giovedì 20. 30): sono circa 100 i marchigiani che arrivano allo "Speroni", per la gara in notturna; si posizionano principalmente dietro lo storico striscione "Onda d'Urto", ma sono presenti altri gruppi. Pagano la trasferta alla propria squadra, in profonda crisi economica e vengono ripagati sul campo con una prestazione importante. Compatti, sfoggiano un tifo massiccio per tutta la partita, sventolano un bandierone rossoblù con il volto del "Che" nel centro.
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TERAMO: una
cinquantina con lo striscione dei "Devils Korps" e per i
diffidati con bandiere, tamburo e fumogeni. Tifano compatti, per gran parte di una gara che praticamente non dice niente. Vergognosi i cori nel minuto di silenzio per le vittime di Nassyria.