LEGNANO (Coppa
Italia):
inizia la stagione con il derby di coppa e i cugini legnanesi
rispondono presente in circa 70 unità di cui poco più della metà
ultras con un inedito stendardo "Gruppo Bizzarro". Tifo discreto anche se per un derby lasciano a desiderare,
specie nella ripresa dove si spengono lentamente. A parziale
giustificazione il tempo che non invogliava molto a tifare.
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NOVARA:
esordio allo "Speroni" con in classico "derby del
ticino" e i novaresi arrivano in poco meno di 200 unità e
alcuni vessilli in balaustra. Iniziano con insulti gratuiti verso
tutti i settori e tra un insulto e l'altro si ricordano di sostenere
la loro squadra. Calano lentamente nella ripresa. Alla rete di Gasparello
zittiscono totalmente.
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SASSUOLO:
arrivano in una ventina da Sassuolo, sostengono la loro squadra con volontà ed impegno dato il numero. Stendardi in balaustra ed alcune bandiere. Posizionano nella parte superiore del settore uno striscione dedicato a Luciano Pavarotti: “La tua voce sempre con noi. Ciao Big Luciano. 1922".
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VARESE (Coppa
Italia): per questo derby in tono
minore che manca da quattro anni ormai arrivano a Busto una
trentina di varesini dei Blood & Honour. Pochi se si vuole ma
visto il giorno infrasettimanale e l'orario variato all'ultimo
momento per motivi di ordine pubblico, sono da considerarsi in
discreto numero. Non espongono alcun stendardo ma sono comunque
compatti nel tifare e determinati nel provare a farsi sentire e
almeno inizialmente l'incitamento è costante per poi spegnersi a
poco a poco. Gli insulti tra le varie parti come in tutti i
derbies ovviamente non mancano.
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FOGGIA: sono poco
meno di un migliaio i foggiani presenti tra settore ospiti
(esaurito) e tribuna, supportati da numerosi clubs di tifosi
emigrati al Nord, su tutti lo striscione di Como. Espongono
qualche stendardo in balaustra tra cui quello del Regime. Ad inizio gara accolgono la loro
squadra con una bella coreografia fatta con i palloncini, che
prende tutto il settore. Sostengono "i satanelli" per
tutta la partita, tranne per qualche umano calo fisiologico.
Nei minuti finali il tifo più caldo, per cercare di spingere
invano il Foggia ad una vittoria che non arriva.
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CAVESE:
sono quasi trecento da Cava e dalle città del Nord e prima della gara fanno già partire dei cori.
Non espongono alcun striscione o bandiera nel settore ma sono sempre compatti nell'incitare la squadra con battimani e
cori secchi per quasi tutta la partita, provando anche una riuscita sciarpata. Dopo il fischio finale lanciano aste ed oggetti nel vicino settore dei popolari.
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VENEZIA:
poco meno di un centinaio tra tribuna e settore ospiti i lagunari a
Busto. Nel settore a loro riservato si presentano in due gruppi ben distinti, posizionandosi agli estremi
opposti. Un gruppo (Gate 22 e altri) il più colorato, si presenta con uno bandierone appeso alla balaustra e l'altro sui gradoni, sventolando bandiere arancioverdi e
bianche e con appesi stendardi e "pezze" all'inglese. Il
secondo (Curva sud), meno numeroso, solo cori e battimani. Spesso e volentieri con incoraggiamenti differenti per le due fazioni.
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PRO SESTO:
sono circa cinquanta i sestesi con l'aiuto dei gemellati leffesi, che espongono il loro striscione; varie bandiere appese in balaustra. Tifano
a sprazzi, ma dopo un discreto inizio vanno a scemare, sparendo nella ripresa. Al loro goal, decidono di aprire una "discussione", con il vicino settore dei popolari, lanciando alcuni oggetti. "Dibattito", aperto anche al raddoppio biancoblù e al fischio finale, ma senza particolari problemi.
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PADOVA: centtoventi circa, entrano nel settore dopo
dieci minuti dal fischio d' inizio per protesta. Sono come molti
gruppi senza alcun vessillo appeso e anche il loro tifo in una
domenica tragica per il calcio passa in secondo piano. Al 60' di gioco
i settori degli Ultras di casa e quello dei padovani vengono abbandonati in segno di
protesta per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.
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MANFREDONIA: nella
giornata del ricordo di "Gabbo", dalla
città pugliese arrivano in una
quarantina circa, ma sono la metà quelli che sostengono la propria
squadra dietro allo striscione "Mentalità Sipontina" messo rovesciato in
balaustra.
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FOLIGNO:
sono
circa in sessanta dall'Umbria con lo striscione degli "H.W.F."
posizionato in transenna. Sostengono la loro squadra per tutta la
gara a tratti con buona intensità e cori possenti facendo anche due
riuscite sciarpate.
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MONZA:
una
novantina circa tra settore ospiti e tribuna. Appendono alcune
bandiere in
balaustra e sostengono lo loro squadra, con vigore nei primi minuti,
poi allo svantaggio si affievoliscono. Si fanno sentire ancora
nella ripresa quando la loro squadra attacca e nei minuti successivi
al pareggio. Alcuni "scambi di opinione" con il settore
coperto.
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CREMONESE:
circa trecento i sostenitori grigiorossi tra settore ospiti e tribuna. Mettono diversi stendardi in balaustra tra i quali quello del N.E.P.
sostenendo la propria squadra, con cori a tratti possenti per tutta la gara e dimostrandosi davvero un buon gruppo.
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LECCO: circa un centinaio i lecchesi, tra settore assegnato e tribuna; si presentano con numerosi stendardi
"all'Inglese" appesi in transenna. Gli incidenti del '97 hanno ancora traccia, così già prima del fischio d'avvio è un continuo beccarsi con la tifoseria bustocca, con diversi momenti di tensione con il vicino settore dei popolari.
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CITTADELLA: poco meno di un centinaio al seguito della
squadra, si presentano con con alcune bandiere
appese in balaustra. Qualche coro ad inizio gara , e poi a metà
ripresa con sventolio di bandierine granata.
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H. VERONA: ancora
una volta dimostrano di essere una tifoseria di categoria superiore
e di grande correttezza. Con la squadra ultima in classifica si
presentano in oltre ottocento, occupando completamente il settore
ospite. Effettuano un tifo semplicemente spettacolare nel loro stile
di sempre: bandiere appese in balaustra e tanta, tanta voce, per
tutta la gara. Alcuni i cori in dialetto molto particolari,
mostrando per tutta la partita sciarpate, battimani e
"treni". Al fischio finale, rimangono un quarto d'ora
all'interno dell'impianto incitando la squadra. Semplicente unici e
fantastici !
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PAGANESE: una cinquantina tra settore ospiti e
tribuna con alcuni stendardi appesi ala balaustra. Cercano di fari sentire
all'inizio per poi spegnersi via via nell'arco della gara. Riprendono fiato al goal del pareggio ed al fischio finale.
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TERNANA: sono
presenti in circa un centinaio per una gara importante. Appendono alcuni stendardi in
balaustra tra cui quello di una sez. dei Freak, ed appena entrati
provocano il pubblico rientrando poi nei ranghi, con qualche coro nel primo tempo. Si animano nella ripresa dopo il goal del vantaggio, tornando a provocare con gestacci ed altro i
vicini dei "popolari", ripetutamente ed anche in occasione del rigore sbagliato, venendo ricambiati. Pur con uno "Speroni", in abito dimesso e con poche presenze, rimangono chiusi ben oltre il fischio finale, nel loro settore.
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H.VERONA (Play out): circa duemila "butèi" presenti a Busto,
occupano oltre a parte del settore ospite, completamente il rettilineo coperto. Fin da
un'ora prima della partita sono ben carichi ed incitano l' Hellas a squarciagola. Al fischio di inizio via al solito "Verona style", con cori secchi, ripetuti, manate e treni a non finire, sempre accompagnati dal continuo sventolio di
bandierine gialloblù;.Alla fine è salvezza al fotofinish, ma con contestazione alla presidenza Arvedi. Presenza fra
gli ospiti, oltre che di gruppi completi di famiglie, anche di delegazioni di
Ultras doriani, fiorentini e del Chelsea, con tanto di bandiere e pezze.
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