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TERNANA
CALCIO
1925 |
Ternana
calcio spa 1925
Colori sociali: maglia a strisce verticali rosso-verde,
calzoncini neri, calzettoni verdi con bordo rosso
Sede via Aleardi, 10, 05100 Terni
Stadio "Libero Liberati", viale dello stadio,
1 - 05100 Terni. Dimens. (110 x 68) - Capienza
21.000 spettatori (omologato per 9.999)
Terni 104.000 abitanti - totale provincia di Terni 228.000
Abbonamenti
2006-07: non effettuati
2007-08: 893
QUADRI
DIRIGENZIALI
Amministratore unico: Stefano Dominicis
Coordinatore: Simone Montemari
Segreteria: Angelo Angelelli - Francesca Caffarelli - Paola Ceroni
Team manager: Angelo Angelelli
Relazioni esterne: Andrea Montemari
Allenatore: Francesco Giorgini
Allenatore in 2^: Marcattilio Marcattili
Prep. atletico: Luca Ricci
Prep. portieri: Paolo Foti
Resp. area medica: Gaetano Giubila
Massaggiatori: Roberto Incontri - Michele Federici
IL CALCIOMERCATO
ARRIVI: Scarzanella (p86 Crotone), Danucci (c84-Cesena),
F. Femiano II° (d80 Juve Stabia), Rigoni
(c80-Pescara), Gherardi (a86-Carpi), Pedotti (d77
Benevento), Lolli (d81-Grosseto), Fedeli (d85-Olbia)
PARTENZE: Ciarcià (c80) E. Troise I° (d79)
e Giannone (c83-Salernitana), Fanasca (a83) e Zamperini
(d82-Cisco Roma), Maggiolini (d80-Novara), Taccola (d70-San
Marino), Delnevo (c75- Perugia), Ferrario (d85-Ravenna),
Hovhannisyan (c84), Ricca (c86), e Chiarotto (c79-Gubbio),
Montero (d78-Portogruaro), Di Dio (d82- Bari), Pacilli
(a85-Chiasso), Pennesi (p87-Ascoli), Gesuele
(a87-Andria)
LA ROSA 2007-08
Portieri: Ginestra (79), Scarzanella (86), Cunzi (87)
Difensori: Bizzarri
(87), Cibocchi (82), Danotti (79), Fe. Del Grosso (83), Fedeli
(83), F. Femiano II° (80), Lolli (81), Lucioni
(87), Pedotti (77), Perney (Fra 87) Ricca
(84), Trinchera (74), Succhiarelli (85), Zanotti (Arg.
85)
Centrocampisti: Bussi (75), Cardona (81), Danucci
(83), D'Astolfo (84), Rigoni (80), Papini (83)
Attaccanti: Bonfiglio (74), Di Iorio (80), Di
Vicino (80), Gherardi (83), Lacheheb (Fra 87), Morello (77),
Pacilli (87), Scandurra (78), Scappini (88),
Tozzi-Borsoi (79)
GLI ULTIMI CINQUE CAMPIONATI
2002-03 Serie B 7° posto - All. M.
Beretta
2003-04 Serie B 7° posto - All.
M. Beretta dalla 37^ Bolchi
2004-05 Serie B 9° posto -
All. Verdelli / Tobia / Vavassori / Tobia / Brini
/ Tobia
2005-06 Serie B 20°
posto - retrocede in Serie C1 - A. Sala /
Brini / Caso
2006-07 Serie C1/b 13° posto - All.
Giorgini
QUANTO COSTA
VEDERE LA TERNANA
Tribuna A centrale sett. C 800 Euro
Tribuna A centrale sett. A 450 Euro - rid.300
Tribuna B centrale numerata 350 Euro - rid. 250
Distinti A e B 150 Euro rid. 100
Curva Est-Nord-Ovest 100 Euro - rid 60
Ridotto per over 65, under 14 e donne - Ingresso
gratuito: bambini fino a 8 anni.
Speciale famiglie e Aziende/Enti: con la stipula di minimo
3, per famiglia, 10 per aziende ed enti, si usufruisce
del 10% di sconto sul prezzo del segmento di appartenenza,
per tutti i settori esclusa la Tribuna A centrale settore C.
I PREZZI DEI
BIGLIETTI PER TERNANA - PRO PATRIA
.
Tribuna A centrale sett. C 60 Euro
Tribuna A centrale sett. A 45 Euro, rid 30
Tribuna B centrale numerata 35 Euro, rid 25
Distinti A e B 15 Euro, rid 10
Curva Est-Nord-Ovest 10 Euro rid 6
Settore Ospiti (Curva San Martino) 15 euro
Ridotto per over 65, under 14 e donne - Ingresso gratuito:
bambini fino a 8 anni.
TERNANA - PRO PATRIA
Una Pro in piena emergenza, con sei assenti, tutto il centrocampo
fuori e molti "Berretti", tra cui il sedicenne
Schiavano, al seguito affronta, quella che sembra
essere la trasferta cruciale della stagione.
I ventun punti dei tigrotti sono certo un buon bottino, ma la
trasferta di Terni, contro una squadra alla disperata
ricerca di punti salvezza, non si presenta certo delle più
agevoli e semplici. Basta uno scivolone e si è risucchiati
ancora nelle zone medio-basse da cui è sempre meglio
restare alla larga.
Per la prima volta nella sua storia la Pro affronta la Ternana,
per un incontro ricco di blasone e storia, con 14 campionati
complessivi di Serie A, tra le due squadre. 12 quelle dei
tigrotti, e due per le fere rossoverdi, in tempi più
recenti datati inizi anni settanta, per la precisione 1972-73 e
74-75.
Da circa tre anni, a Terni c'è un forte scollamento tra
ambiente e squadra, incominciato nel dicembre 2004, quando
la proprietà passò nelle mani di Longarini, già
presidente dell'Ancona ai tempi della Serie A dei
marchigiani e poi impegolato nel crack finanziario dei
dorici. Personaggio molto discusso e non certo amato nella
città del panpepato. Così come non sembra molto amato
anche il tecnico Giorgini, che lontano dalla sua Giulianova,
fatica sempre a raccogliere consensi, ma con la Pro sembra
avere, chissà perchè, un conto aperto.
I rossoverdi, nell'ultima gara a Venezia sono stati sconfitti per
2-0, non senza recriminazioni, per un rigore concesso dopo
otto minuti di gioco, per un fallo di mano di Pedotti e poi
il raddoppio di Veronese, nella ripresa arrivato su una
più che sospetta posizione di off-side.
Certo il momento per "le fere" non sembra essere
proprio dei migliori, con un ambiente che si è via via
lasciato andare, ma nella rosa ternana, ci sono giocatori
dall'elevato tasso tecnico e di valore per la categoria,
come il portiere Ginestra, Di Vicino, Rigoni, la punta
Tozzi-Borsoi, il mediano Romeo Papini. E proprio sugli spunti
di Rigoni e Di Vicino e sulle parate di Ginestra, la
formazione umbra, cerca di arrivare alla salvezza.
Fino ad ora ha raccolto12 punti, di cui ben 11 conquistati al
"Liberati", dove ha vinto 3 volte, contro il
Manfredonia nella gara di esordio con rete di Pedotti
all'84', quindi 1-0 contro la Pro Sesto con rigore di Rigoni
al 5', e superato il Lecco per 2-1, in rimonta con rete di
Lollì al 91'. Due pareggi per 0-0 con Monza e
Padova, e perso una sola volta contro la Cremonese
per 1-2. Cinque reti fatte, tre subite, su un complessivo di
sette e sedici.
Giorgini, in questa stagione, schiera la propria squadra prevalentemente
con un 4-3-2-1, ma contro la Pro, causa le diverse
assenze potrebbe tornare al suo preferito 4-4-2. La
Ternana contro la Pro, dovrà fare a meno del mediano Papini,
fuori da tempo per stiramento, ma che potrebbe sedere
in panchina del fantasista Di Vicino, colpito duro a
Venezia, con il lungo attaccante Tozzi-Borsoi, in dubbio.
Giorgini con ogni probabilità presenterà tra i pali
l'esperto Ginestra elemento di sicuro affidamento, in difesa
a destra Alì Lolli, giocatore italo-iraniano, noto al
pubblico bustocco, perchè due anni fa quando indossava la
maglia del Padova, realizzò la rete del pareggio patavino
al 92', con una corsa poi mista di provocazione ed altro dal
settore degli ultras biancoblù fino a quello dei propri
sostenitori. A sinistra Pedotti, elemento di categoria, nato
a Cuggiono ma residente a Casorezzo, che ha svolto
tutta la sua carriera praticamente in squadre del centro. Al
centro l'esperto Trinchera (ex Lecce e Brindisi) e Fedeli. A
disposizione l'esperto Danotti, ex Ospitaletto,
giocatore rapido oltre al giovane mancino Lucioni.
Centrocampo che dovrebbe vedere il capitano Rigoni a destra, al
ritorno in campo dopo l'infortunio alla caviglia che
gli ha fatto saltare la gara di Venezia. Cresciuto nelle
giovanili della Juventus è uno dei tanti eredi mancati
di Del Piero. A completare il reparto, Cardona, classico
mediano di rottura, Bussi e Danucci a sinistra.
Varianti potrebbero essere D'Astolfo ed il mancino Cibocchi.
Un centrocampo di quantità e sostanza ma senza esterni di
ruolo.
In avanti Scandurra (ex Sangio e Samb.) e
Tozzi-Borsoi, che ha decisamente più chances di scendere in
campo. Elemento che la Pro, conosce bene, essendo stato a
lungo seguito, si dai suoi trascorsi a San Remo e Vercelli;
giocatore che fisicamente ricorda Ibrahimovic e Toni con i
suoi 190 centimetri di altezza, in grado di centrare la
porta con facilità, anche se in questa stagione ha
realizzato una sola rete, dopo aver contribuito lo scorso
anno, con 12 marcature, alla salvezza degli umbri e le sette
dell'annata alla Torres, quando con Cuccureddu, arrivò ai
play-off. Niente da fare per Di Vicino (ex Salernitana),
giocatore tutto mancino, sgusciante, abile palla al
piede e letale sui calci piazzati, condizionato nella
sua carriera da un’eccessiva discontinuità, ma rimasto
bloccato dall'infortunio. In avanti rimangono a
disposizione Morello attaccante esterno ed il giovane Scappini,
con l'esperto Bonfiglio fuori causa.
LO
STADIO
Per la seconda vota nella sua storia la Pro, giocherà una
partita ufficiale in Umbria, la prima fu negli anni 40 a
Perugia, e questa occasione sarà di scena a Terni, e per la
prima volta calcherà il terreno di gioco del Liberati.
Lo stadio di Terni, è intitolato al campione locale di
motociclismo Libero Liberati. In Italia esiste un solo un
altro impianto, dedicato ad un eroe delle due ruote con
l'Omobono Tenni di Treviso.
Liberati, (Terni, 20.9.26 – 5.3.62) era soprannominato il
"Cavaliere d'acciaio", dal grande talento ma anche
dal carattere imprevedibile a volte al limite delle
bizze più pure; inizialmente si rifiutò di correre il
mondiale preferendo impegnarsi solo nel campionato italiano,
dove ottenne diverse vittorie, vincendo il titolo nel 48.
Nel 1950 la Guzzi lo convinse a partecipare al mondiale di
motociclismo classe 500, con una prima gara, ma senza
successo. Così per diverse stagioni, fino al 1953, quando
divenne proprietario di una Gilera Saturno con la quale
divenne il re delle monocilindriche. Nel 54, non partecipò
a nessun gran premio, nel 56' la sua prima vittoria, ma
nelle 350, in quell'anno corse anche il mondiale della 500
come wild-card.
Nel 1957 arrivò per Liberati il suo primo, ed unico, alloro
mondiale con quattro vittorie. Nello stesso anno conquistò
anche un'altra gara nella 350. L'anno successivo però ebbe
un diverbio con i vertici della Gilera, pertanto decise di
dimettersi anche da quella squadra. Faticò poi a trovare un
nuovo team: solo due anni dopo la Moto Morini gli diede
l'opportunità di correre una gara della 250.
Morì prematuramente a trentasei anni, e dopo 39 vittorie a
causa di un pauroso incidente stradale in Valnerina, a
Cervara, nei pressi della centrale elettrica di Galleto,
dove tutt'ora una targa ricorda il fatto: in suo onore, lo
stadio della Ternana assunse il nome di "Libero
Liberati".
La progettazione dell'attuale stadio della Ternana, risale
agli inizi degli anni sessanta, anche se fu costruito a
partire dal 1968, nonostante l'idea di costruire un nuovo
campo sportivo in località San Martino era già stata
partorita negli anni 30, sotto il il Fascismo, quando si
voleva sostituire il vecchio impianto polifunzionale, con
velodromo, pista di atletica, formato da una tribuna
centrale e due blocchi sul lato opposto. Impianto che per i
cittadini ternani aveva il nome de "La pista".
Costruito su progetto di Leopoldo Barruchello, fu un per il
periodo imponente, sovradimensionato per le esigenze della
città, con 40.000 spettatori di capienza; con la
caratteristica, forse unica, di non avere la parte centrale
delle due curve e di distribuire gli spettatori su tre
anelli. Sopra la tribuna centrale esisteva una lunga tribuna
stampa rialzata, sullo stampo degli impianti sudamericani.
Altro particolare nel particolare, non era fatta di un
blocco unico ma vedeva due blocchi ben distinti, che
correvano sopra il perimetro della tribuna, divisi al centro
da un altro blocco, una struttura ben distinta e leggermente
più alta che fungeva da postazione radio per il campo. Lo
stadio venne aperto e inaugurato nel 1969 con un'amichevole
tra la Ternana e i brasiliani del Palmeiras. Il massimo di
affluenza si ebbe per Ternana-Roma, nel primo campionato di
massima serie dei rossoverdi, nella stagione 72-73, quello
con Corrado Viciani in panchina ed il suo "gioco
corto". Per la gara contro il giallorossi, furono poco
meno di 40.000 gli spettatori presenti.
L 'impianto fu ampliato ulteriormente con la costruzione nel
1974 della curva San Martino, quella ora destinata agli
ospiti, portando così la capienza a 45.000 spettatori.
Sempre nel periodo sull'esterno dello stadio vennero creati
dei murales a sfondo politico, dedicati al Cile ed alle
lotte sudamericane.
Negli anni novanta lo stadio ha subito dei lavori di
riqualificazione che hanno portato la capienza a circa
21mila posti tutti seduti, secondo le vigenti normative di
settore, è stato omologato dalla Lega nazionale
professionisti di serie A e B.
Come raggiungerlo, da Busto Arsizio 660 km di distanza.
In treno:
Autostrada del Sole A1 Milano – Roma
a) uscita "Valdichiana". Raccordo Autostradale
Perugia-Bettolle direzione Perugia, poi superstrada E-45
Perugia - Terni;
b) Autostrada Adriatica A14
uscita "Cesena Nord". Superstrada E45 seguire le
indicazioni per Perugia - Terni.
In treno:
Stazione di Terni - Piazzale della Stazione (2 km dalla curva
ospiti San Martino). Prendere via Tito Oro Nobili e
proseguire.
 |
Ternana 1974-75, con alle spalle la tribuna stampa in stile sudamericano del "Liberati" |
L'ALLENATORE
.
Francesco Giorgini (5 Marzo 49), attuale allenatore della Ternana,
non porta benissimo ai colori biancoblù.
Contro di lui
quattro incontri con due sconfitte e due pareggi. Due gare
quando allenava il Brindisi in C2, ed incontrò i tigrotti
nella finale di Coppa Italia di Serie C, con vittoria
pugliese a Busto per 0-1 e pareggio per 1-1 al
ritorno con la coppa che andò ai brindisini. Nella
stagioen 2005-06, quando era alla guida del "suo"
Giulianova, sconfitta per 3-1 in Abruzzo e pareggio sofferto
allo Speroni per 1-1. Giorgini è abruzzese di Giulianova, dove è
una vera e propria istituzione, avendo praticamente
svolto con i giallorossi, tutta la sua carriera di giocatore
e di tecnico, con vari viaggi di andata e ritorno. Da
giocatore era il classico difensore vecchio stampo, a Busto
si direbbe "gamba o balun, fà i stess", per quasi
una ventennale carriera con gli adriatici. Un giocatore
spesso sanguigno e battagliero in campo,
nonostante il fisico, tutt'ora longilineo. Anche in
panchina il suo carattere non è però venuto a meno.
Il 9 Maggio del 2005, la “mannaia” del Giudice sportivo della
serie “C” colpì duro Giorgini con uno stop di
ben 6 giornate. I fatti risalgono alla domenica, 1
maggio, quando in occasione della gara contro la Vis Pesaro,
il trainer giuliese veniva espulso per proteste
dall’arbitro siciliano Carestia. Secondo il referto
arbitrale, oltre ad aver offeso la terna arbitrale, aveva
esaltato ed aizzato la tifoseria locale alla violenza.
Non solo, anche 500,00 euro di multa per la società giallorossa. Dopo
diversi richiami al tecnico, al 30’ del secondo
tempo, dopo l’ennesimo richiamo dell’arbitro, il
tecnico, mentre veniva fatto allontanare dal campo, si girò
verso il pubblico ed incitandolo contro l'arbitro siciliano.
Il punto più alto della sua carriera è stato agli inizi
del nuovo millennio quando allenò l'Ancona in Serie B, ma
rimase in sella poche giornate, per poi ripartire dal Gualdo
in C1, ma anche lì pur subentrando a stagione in corso,
tornò poi alla sua amata Giulianova. Nel 2002-03 sulla
panchina del Frosinone in C2, altri attriti con gli arbitri,
ed il 27 Ottobre 2003, anche l'esonero dai ciociari, dove
pagò anche un avvio di campionato non certo esaltante, con
una squadra assemblata per raggiungere ben altri obiettivi.
Quindi altro ritorno a Giulianova, con una salvezza, per poi nel
corso della scorsa stagione approdare come tecnico ombra
alla Ternana, che guidò di fatto al mantenimento della
categoria, andando però incontro ad una squalifica, perchè
ancora sotto contratto con i giuliesi. Ha sempre giocato di
base con il 4-4-2, ma in questa stagione con gli umbri
pratica spesso e volentieri il 4-3-1-2. Rispolverando il suo
vecchio credo calcistico, con una mezzapunta dietro le due
punte vere, con la Ternana sarà Rigoni, se sarà abile da
scendere in campo, mentre in passato a Giulianova erano
Palladini o Antenucci che si alternavano poi sugli esterni.
Stesso discorso a Brindisi, dove a sostenere "Re
Giorgio Corona", ora al Mantova in B, si alternavano in
diversi nella posizione centrale tra cui Pinciarelli, Menolascina
e lo sgusciante Puccinelli, anche lui pronto a svariare
sugli esterni. Le sue solitamente sono state sempre squadra
arcigne, che in casa cercano di partire subito forte, per
mettere subito alle corde l’avversario, e cercare poi
giocare in contropiede. Spesso le sue formazioni hanno però
mostrato anche qualche lacuna di troppo in difesa, sia
sulle palle alte, che nel gioco in velocità, con un
centrocampo che spesso fatica a fare filtro e ricorre
volentieri al fallo tattico. Altra caratteristica, in ogni squadra si porta sempre uno o due
pretoriani, in questa stagione a Terni, Danotti e Trinchera.
A Terni, non sembra incontrare il favore della piazza.
GLI EX
Il primo ex ovviamente, non poteva che essere uno che
di cognome fa Terni e di nome Cristian, da poco alla
Sansovino in C2. La scorsa stagione alla Pro con cinque
presenze, ma in Umbria da protagonista, nel
biennio 2002-04 con 72 presenze.
Tris in Serie B, nella stagione 1999-00, si parte con Paolo
Annoni che totalizza 20 presenze e 2 reti con
partenza a gennaio per Genoa, nella stessa stagione altro
ex, l'olgiatese Davide Cordone con 34 presenze 2 reti;
ultimo del trio Fabio Aritico arrivato ad Ottobre, titolare
con 33 presenze e 10 reti.
Andando indietro nel tempo, il difensore Ildebrando
Stafico,
in rossoverde nella stagione 1992-93, con 17 presenze in
Serie B. Alla Pro nel 98-99 per pochi mesi.
Storica la doppietta di portiere della Ternana nel campionato di
C1, 91-92, che riportò "le fere", in B. Titolare
Paolo Di Sarno con 34 presenze e 13 reti, suo secondo
Roberto Dore con una sola presenza; il lungagnone sardo rimase
anche la stagione successiva, con cinque partite giocate.
Vanni Chiarotto nato a (Padova il 30-01-79), con 5 presenze la
scorsa stagione quando arrivò a Gennaio dal Teramo, 40
pesenze con la maglia della Pro dal Dicembre 2000 al 2003
con 2 reti. Una nel derby, vinto fuori casa,
l'altra su una punizione bomba al 93' che diede la vittoria interna
sull'Alessandria, che fu fondamentale nella prima parte di
stagione. Giancarlo Romairone, nel suo peregrinare in giro
per l'Italia, ha fatto una tappa anche a Terni.
Direttamente dalla Ternana, per quello che è stato forse l'unico
scambio diretto tra le due società, arrivò Daniele
Turazza. La
meteora più meteora della storia biancoblù.
Particolare invece la carriera calcistica di Cristian
Stellini, bustocco doc, zio presidente del
Bienate-Magnago, che lo scorso anno aveva offerto
il centro sportivo, dove la Pro si allena, ma come
molti altri giocatori di alto livello, per motivi
"misteriosi", non ha mai vestito la maglia della
Pro. Per lui diversi anni a Terni, dall'Ottobre del 96 in
C2, fino al campionato 99-00, con la scalata sino alla
Serie B.
Tra Pro e Ternana, alla fine degli anni 90, ci fu un mezzo
intrigo di mercato. La società bustocca, in quel periodo
praticamente non esisteva, Ossola, riuscì a portare
comunque giocatori interessanti e soprattutto giovani, come Farris,
Monetta e l'argentino Cesar Gustavo Ghezzi. I quali
praticamente non vestirono mai il biancoblù, ma un
paio di anni dopo approdarono in Umbria, dove specialmente
il primo si fece notare, per diverse stagioni.
Senz'alto
quello di maggior spicco è Mario Beretta come
allenatore a Terni per un biennio tra il 2002-04, prima del
balzo in A con il Chievo. Due campionati in cui i rossoverdi
sfiorarono il ritorno in Serie A. Nella seconda stagione a
Terni, Beretta venne sostituito a poche giornate dal
termine, al suo posto un altro tigrotto, Bruno Bolchi, che
proprio da Busto, come "il Mario", iniziò la sua
carriera di allenatore nel lontano 1970-71.

Mario Beretta
Non è un ex, ma nei nostri ricordi recenti questa figura,
rimane, Per un anno a Terni come d.s. Fabiani, il
nostro amicone, attualmente alla Salernitana, e proprio la
settimana scorsa è balzato nuovamente alle cronache per l'ennesimo
rinvio a giudizio per "calciopoli". Che strano,
per un tipino a modo così.
I
PRECEDENTI
PALMARES: Pro Patria 12 Campionati in Serie A / 1 Coppa delle Alpi - Ternana
2 campionati in Serie A
LA
TIFOSERIA
Da sempre i gruppi ultras della Ternana sono tra più
conosciuti e rispettati del movimento italiano; ed in
particolare quando si parla di ultras a Terni sovviene alla
mente un solo nome "Frek Brothres": un gruppo
tosto, irriverente, ma al contempo rispettoso di norme e
valori; un gruppo schietto, deciso, che ha fatto del suo
credo politico dichiaratamente a sinistra una
componente inscindibile della propria identità. Nel corso
degli anni si sono sempre impegnati nella lotta
contro il razzismo e, a loro dire, per l'integrazione ed
"un mondo a colori" e di questo ne una bandiera da
sventolare orgogliosamente tanto che nel corso dei passati
anni l'esposizione delle facce del "Che" e della
falce e martello era ed è ancora oggi una cosa normale
al "Liberati".
Negli anni settanta, furono anche disegnati dei murales allo
stadio, che ricordavano il golpe in Cile del 73 e le lotte
dei popoli sudamericani. Molti degli ultras o
semplici appartenenti alla tifoseria organizzata dei vari
clubs, lavoravano o lavorano presso le acciaierie presenti
sul territorio, così negli anni hanno preso parte ad
iniziative per la città di Terni e contro la chiusura
delle acciaierie oltre che in numerose manifestazioni per le
morti sul lavoro.
Le radici del tifo organizzato ed ultrà nella "città
di San Valentino" affondano nel 1974, anche se già
dalla prima promozione in A delle fere cioè nella stagione
1971-72 già c'erano le prime i bandiere rossoverdi a
sventolare in curva est; ma è appunto nell'anno della
seconda serie A dei ternani che lo striscione "Ultras" fa
la sua comparsa e siamo nel 1973.
Sono questi anni intesi, con la prima serie A, i sali scendi
dalla massima serie e le circa 40.000 persone per la gara
interna con la Roma nella stagione 73-74. E' anche il
periodo degli incidenti con ascolani e genoani, gli
anni in cui la polizia inizia a reprimere il gruppo, che si
guadagna sul campo, a suo modo, il palmares di uno dei primi
gruppi ad essere duramente colpiti da quella che anni dopo
assumerà il nome di "repressione" e contro la
quale i gruppi rossoverdi della est sono da sempre in prima
linea adottando anni fa una dicitura ben chiara apparsa su
uno striscione comune a vari gruppi di una certa area:
"Resistenza Ultras" .Una sorta di linea comune
dunque con altri gruppi del panorama Italiano quali doriani,
bergamaschi e livornesi per l'appunto.
Una svolta nel tifo si ha verso l'inizio del 1980
quando, a seguito di una colletta tra i ragazzi nata per
pagare delle spese processuali ad un ragazzo assolto poi in
fase istruttoria, il ricavato venne investito per l'acquisto
della stoffa rossa e verde che avrebbe permesso la nascita
ufficiale del primo striscione "Freak Brothers."
Scritta gialla su due campi orizzontali rosso e verdi e nel
mezzo un dito medio alzato segno sprezzante ed irriverente
senza meno; poi sostituito anni dopo dal "tao"
altro chiaro segno distintivo di non omologazione del
gruppo: queste sono le basi dei Freak e poi dalla
stagione 81-82 accanto alla dicitura Freak Brothers si
aggiunge quella di "lo sballo continua",
indicativo di una certa tendenza e di volere
scrivere altre pagine di storia Freak. In quel periodo
viene confezionato questo striscione che è uno dei più
lunghi almeno in Italia: ben 65 metri che occupa l'intera
curva est.
Il nome, tratto da un fumetto della fine degli anni '60 e
pubblicato in Inghilterra e paesi anglosassoni, fa la sua
prima comparsa al "Liberati" in occasione di
Ternana - Francavilla (con i rossoverdi in C1/b. Dopo
vari pellegrinaggi tra i vari settori dello stadio, i Freak
si trasferiscono definitivamente nella loro storica tana: la
Curva Est.
Lentamente negli anni vengono fuori proponendosi come un gruppo
compatto e capace di portare alla est un gran seguito di
ragazzi di tutte le età; si formano numerosi sezioni e
sottosezioni (si ricordano ad esempio le "Menti
Perdute") e specie nelle trasferte, si differenziano
per l'alto numero di persone che vi partecipano e per valore
di merito: un fenomeno destinato a lasciare il segno: con
presenze importante anche in C2, come i 6000 a
Celano ai 13.000 di Cesena per lo spareggio promozione in
C1, contro il Chieti, cifre da record indubbiamente.
Anni fa i Freak diedero alla luce il bel libro "Freak
Brothers: venti anni stupefacenti" ove senza remore e
con estrema sincerità raccontano i primi loro quattro
lustri di vita, "doping" da stadio compreso. Le
parole di alcuni ragazzi e ragazze (ebbene si a Terni le
"girls" in curva sono tante davvero) testimoniano
le motivazioni che li hanno spinti ad avvicinarsi ai Freak
Brothers, narrano i ricordi più significativi vissuti
insieme, nonché i rimpianti per qualcosa sfuggito nel
tempo. I valori importanti per ogni uomo quale amicizia,
famiglia, solidarietà, il ruolo del gruppo cose che troppo
spesso dai giornalisti non vengono nemmeno presi in
considerazione quando si parla di questo fenomeno di
aggregazione giovanile.
Un altro gruppo che a Terni è esistito per parecchi anni sono
stati i "Working Class" (con chiaro riferimento ai
lavoratori delle acciaierie), nati nel 2002, dalla vecchia
guardia dei F.B. e che per un certo periodo davano alle
stampe una fanzine di controinformazione: "L'Ugola
selvaggia", ironica e anticonformista, che argomenta su
tifo e politica molto diffusa a Terni e provincia.
Dalla loro fanzine una breve frase rende bene l'idea su
come, magari, certe notizie vengono inutilmente enfatizzate:
"fa più violenza una cattiva penna che dieci buone
cinghiate" scrissero i Freak.
Altri gruppi più o meno "satellite" dei F.B. che sono
apparsi a Terni nel corso degli anni passati sono "Rude
Boys", "Animal House", "Gang
Autonoma", "Mods", "Brigate" e
"Red Boys" (ancora presenti nella est). Dopo che
per tutti gli anni ' 90 e fino alla stagione 1998-99
erano nati interessanti gruppi quali "North Kaos",
"Irish Klan, "Shining" che ad un certo punto
della loro storia decisero di impostare il tifo "all'
inglese" facendo di compattezza e cori secchi la
loro principale caratteristica.
Nel 1997, venne a mancare "Zuzza", ex capo dei Freak
Brothers e conosciuto in mezza Italia:sono passati ormai
quasi dieci anni dalla sua scomparsa, ricordato più volte
con striscioni pieni d'affetto. Uno striscione con la
semplice scritta "Zuzza" è sempre presente in
curva. Alla sua tragica morte si sono purtroppo aggiunte
anche quelle di altri due esponenti del tifo rossoverde
"Spik" e "Lu Sicco" anche loro sempre
ricordati con affetto dalla "loro curva est".
Interessante anche l'attività del Centro Coordinamento Ternana
Clubs, sodalizio nato per volere del passato presidente Agarini, nel
novembre del 1999. Raccoglie tutte le iniziative, di
una decina di clubs, quali il più noto "Primo Club
Rossoverde" (se non altro per anzianità di servizio),
sino ai più recenti nati "Draghi d'argento" e
"Club Kapovolti". Tale associazione è
regolarmente iscritta alla F.I.S.S.C. (Federazione Italiana
Sostenitori Squadre di Calcio).
Amicizie: nei primi anni di tifo organizzato nasce
l'amicizia con gli Ultras Tito della Sampdoria rinnovata in
questi anni attraverso una serie di iniziative comuni: uno
striscione ricordava ad esempio l'anniversario della
liberazione dei prigionieri di Aushwitz, e sempre verso la
metà degli '80 l'altra vecchia amicizia con la tifoseria
della Casertana (Fedayn Bronx).
Il gemellaggio più sentito dalla curva ternana e certamente
dall'intera città è con Bergamo e la sua Atalanta, basato
perlopiù su affinità politiche. Nasce sempre verso la meta
degli '80 e si consolida nel campionato 86-87, quando alcuni
atalantini scendono a Terni per Ternana-Giulianova. Si
rinsalderà con la visita dei ternani per Atalanta-Malines,
semifinale di Coppa Uefa.
Risalente al 1985 quello con Cosenza e gli allora Nuclei
Sconvolti, conosciuti in occasione del primo raduno
nazionale degli ultras, svoltosi proprio a Cosenza nel
luglio di quell'anno e voluto da Padre Fedele Bisceglia, fu
il primo vero modo offerto alle curve per confrontarsi ed
anche se i riscontri non furono moltissimi da parte di tutti
i gruppi dell'epoca va comunque ricordato come una bella
iniziativa. Più recente l'amicizia con Gualdo Tadino
(C2) e quelle invece più datate con Fano e Casarano un po'
persosi negli anni forse a causa delle differenti categorie.
Da segnalare amicizie internazionali con i tedeschi della
seconda squadra di Amburgo: il St.Pauli e con gli austriaci
del Tirol Innsbruk, legami questi che divengono via via
sempre più forti.
Le rivalità: acerrima quella coi perugini, che va ben
oltre la "normale" rivalità tra due squadre di
calcio, Le sfide con Perugia vanno ben oltre la semplice
rivalità calcistica: ci sta in ballo l'egemonia di quale
sia la squadra prima in Umbra e in questo "fere" e
"grifoni" hanno ognuno la propria idea. Belle e
numerose le coreografie di questa delicata partita: da
quelle dei primi '70 (serie B) a quella in C2 (1989).
Rivalità sempre più sentita è con il Torino. Infatti nel
dopo Torino-Ternana datato ottobre 2002, un tifoso granata,
che stava rimuovendo uno striscione al "Delle
Alpi", a fine partita rimase stordito per lo scoppio di
una bomba carta. Il responsabile venne individuato dagli
agenti e fermato. Per rappresaglia i tifosi granata
cercarono di impedire l'uscita dei 250 ternani presenti.
Fuori si scatenò la guerriglia, con le forze dell'ordine
costrette a ricorrere al lancio di lacrimogeni per
disperdere circa 300 torinisti armati di bastoni, cinture e
catene. Poi una sassaiola, auto danneggiate e un assedio
terminato solo alle 19.00.
Altre inimicizie, condite tanto per cambiare da incidenti più
o meno antichi: Napoli, Salernitana, Genoa, Lazio, Viterbese,
insomma tante e a tutte e a tutte le latitudini.
Per differenti "visioni" un pò di anni fa in occasione
dell'ultima partita Verona - Ternana condito manco a dirlo
da polemiche a non finire su uno striscione apparso in curva
sud ma l'antipatia tra le due viste anche le differenti e
diametralmente opposte visioni politiche: sta di fatto che
ad ogni incontro tra gialloblù e rossoverdi tafferugli non
ne mancano mai. Tafferugli anche prima di Treviso-Ternana
del 2003, anche qui per diverse concezioni "di
vita".
Attualmente altri piccoli gruppi animano la est del
"Liberati" ma nulla a che veder con quanto
esisteva ai tempi dei F.B. Su tutti i "Red boys",
che si presentano sotto uno striscione rossoverde con al
centro una stella rossa con tanto di falce e martello. La
curva est ternana, oltre alla loro presenza, è animata
da "Ultras '07" nati appunto ad inizio della
passata stagione e che in sostanza hanno sostituito i
disciolti F.B., e qualche elemento degli "Psyco
Group", praticamente il gruppo più vecchio
della est. Interessante anche l'attività dell'altra curva
del "Liberati": la Nord (in particolare dei
disciolti “Norh Kaos” e “Mods").
I diffidati in curva sono parecchi e infatti anche la est
rossoverde come l'intero movimento ultras in Italia in
questi ultimi due-tre anni è un po in crisi, anche per
l'andamento della squadra. Oltretutto ultimamente la
tifoseria ternana è stata diffidata dall'andare in
trasferta in occasione dell'ultima partita dei rossoverdi
contro il Venezia. Rimasti a casa hanno giocato
una partita a calcetto, con tanto di tifo, striscioni e
Fumogeni, mostrata anche da Striscia la notizia. La
scorsa stagione furono 1.121 presenze di media, in questa si è
attestata sulle 1.600 unità con 893 abbonati.
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Curva
est anno 2006
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La
est: Ternana
- Perugia 04-05
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Curva
nord anno 1992
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Ternani
a Legnano (07-08) |