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PAGANESE
A.C. 1926 |
Paganese A.C. 1926
Colori sociali: maglia azzurra con stella bianca, calzoncini
bianchi, calzettoni azzurri con bordo bianco.
Sede via San Domenico, 84016 Pagani (Sa)
Stadio "Marcello Torre", Via San Domenico, 84016 Pagani (Sa).
Dimensioni (110 x 65) - Capienza 8.000 spett.
Pagani 32.500 abitanti - totale provincia di Salerno 1.118.000
Presidente On.: Alberico Gambino
Presidente: Raffaele Trapani
Vice-presidente: Francesco Marrazzo
Team manger: Filippo Raiola
Responsabile marketing: Valentino Mantovano
Direttore generale: Cosimo D'Eboli
Team manager: Filippo Raiola
Responsabile marketing: Valentino Mantovano
Ufficio stampa: Alfonso Belsito
Sito internet: Alfonso Manto
Allenatore: Pensabene Andrea
Vice Allenatore: Pepe Andrea
Preparatore portieri: Nieri Enrico
Medici sociali: cesareo Enrico e Cascone Enrico
IL CALCIOMERCATO
Acquisti: Tufano (c. Benevento), G. Esposito (d. Gela),
F. Castaldo (Melfi), Tortori (a. Lazio/Isola Liri), Cucciniello
(c. Sampdoria), Grimaldi (d. Sassuolo/Lecco), L. Castaldo (d.
Siena), Saraò (p. Reggina/Monopoli), P. Esposito (d. Gela),
Gambi (c. Melfi), Scarpa (c. Salernitana), Sciannamè (c. Melfi),
Ibekwe (a. Portogruaro), Faraon (p. Taranto), Berardi (c.
Catanzaro), Bruzzese (c. Rosarnese), Izzo (c. Scafatese), Mitra
(c. Melfi), Costanzo (d. Castrovillari), Loseto (d. Bari), Rana
(a. Bari), Lasagna (a. Catania).
Cessioni: Scarpa (c. Taranto), Imparato (d. Taranto)
Diogo Felipe (c. Udinese/Portogruaro), Legittimo (a. Barletta),
Iraci (c. Bari/Taranto), Zarineh (a. Roma), Capodaglio (c.
Mezzocorona), Melillo (p. Ascoli), Berardi (c. Potenza),
Chiavaro (d. Potenza), A. Esposito (c. Foggia), Bacchi (c.
rescissione). Allenatore: Palumbo (nuovo).
LA ROSA
Portieri: Faraon (85), Saraò (88)
Difensori: Astarita (83), Castaldo (73), Costanzo
(86), Esposito (85), Gambi (86), Grimaldi (84)
Centrocampisti: Bruzzese (88),Tufano (82), Izzo
(82), Mitra (85), Sciannamè (87) , Marzocchi (84), Tortori (88)
Attaccanti: Ibekwe (84), Rana (79), Tartalo (88)
LE
ULTIME NOVE STAGIONI
2000-01: 12° nel girone G della Serie D
2001-02: 9° nel girone I della Serie D
2002-03: 8° nel girone G della Serie D
2003-04: 6° nel girone G della Serie D
2004-05: 3° nel girone I della Serie D
2005-06: 1° nel girone H della Serie D, promossa in
serie C2
2006-07: 4° nel girone B della Serie C2, promossa in
Serie C1 dopo i playoff
2007-08: 15° nel girone A della Serie C1, salva dopo i
play out con il Lecco
2008-09: 13° In Lega Pro di 1a Divisione
La società
venne fondata nel 1926, con denominazione Unione Sportiva
Paganese, partecipando alla sua prima stagione calcistica nel
1928-29, con l'iscrizione al campionato di Terza Divisione, nel
raggruppamento campano. Il primo impianto sportivo, fu il "Campo
del pino" così chiamato perché sorgeva al centro del paese, dove
sorge l'attuale villa comunale, dove si ergeva un gigantesco
pino (simbolo della città) piantato trecento anni prima da Suor
Serafina da Capri, nel giardino dell'allora convento delle Suore
Carmelitane.
La società ha
una buona partenza, vincendo subito il torneo e quello dell'anno
seguente, ma in seguito a problemi finanziari dovette ripartire
ancora dalla categoria più bassa, in cui rimane per due
stagioni, fino al 32-33 quando ritrova la Seconda Divisione
grazie ad un ripescaggio. Dal 1934 al 1942-43, non partecipa a
nessun campionato ufficiale, ma solo a tornei secondari,
Riprende l'attività ufficiale, nel 1945-46 con l'iscrizione al
campionato di Prima Divisione, giocando però sul campo neutro di
Nocera, perchè l'originale "Campo del pino", era stato destinato
alla costruzione di una scuola. Raggiunge le finali zonali, ma
deve arrendersi ad altre squadre campane.
Nel 1948, la
società si trasferì sul nuovo impianto "Del Forno", con gli
allenamenti guidati da Fuczy, mezzala ungherese degli anni 30
del Ferencvaros. Gli azzurrostellati, arrivano alla finale
regionale che li vede sconfitti ad Avellino, dalla Acerranna, ma
arrivò poi il ripescaggio in Promozione.
Nel 50-51,
sempre nella stessa categoria, inizia ufficialmente la rivalità
calcistica con la Nocerina. Stagione 1954-55, salvezza che
arriva solo dopo gli spareggi contro l'Acli di Torre Annunziata,
le cose vanno un pò meglio nell'annata seguente con
l'arrivo al 3° posto.Nel periodo come nota caratteristica,
troviamo come massaggiatore Salvatore Carmando, poi alle prese
con i muscoli di Maradona.
1957-58, non
rientra nei primi posti che con la ristrutturazione porterebbe
al nuovo campionato di Promozione, venendo relegata in Prima
Categoria. Nel 58-59, si piazza al 2° posto, pur dovendo
disputare lo spareggio contro l'Angri per la promozione; una
gara che non venne disputata per scelta della Lega calcio.
Seguono sempre annate tra i primi posti alla ricerca del
sospirato salto di categoria.
Stagione 65-66,
arriva agli spareggi promozione, ma viene battuta al "Vomero",
dalla Sessana, formazione di Sessa Aurunca. Nel campionato
successivo la Paganese conquistò per la prima volta nella
sua storia la Serie D, dopo gli spareggi al San Paolo di Napoli,
sotto la guida del Presidente De Pascale.
Al termine del
campionato 68-69, gli azzurrostellati, raccolgono uno dei
migliori piazzamenti di sempre con il terzo posto in Serie D,
alle spalle di Sorrento e Turris, che poi si giocheranno la
promozione allo spareggio. Posizione riconquistata anche
l'annata successiva, in cui si registra anche la vittoria nel
derby contro la Cavese.
Nella stagione
70-71, sulla panchina siede Guido Gratton, ex nazionale con la
maglia della Fiorentina e difensore di Padova e Triestina, che
schiera in difesa Della Martira (22-1), poi a Firenze e Perugia.
Gratton in panchina resiste poche giornate, la squadra con un
altro tecnico giunge ancora una volta terza nel proprio girone
di quarta serie.
Nella stagione
71-72, arriva anche un cambio di proprietà con l'arrivo di
Vincenzo Cascone, nel campionato successivo, la società campana
chiude con una salvezza sofferta. Nel 75-76, viene ingaggiato
come allenatore Lamberto Leonardi, che conquisterà per la prima
volta nella storia del club la Serie C, con la squadra
trascinata dalle 14 reti di Angelo Mammì ex attaccante di
Reggina, Lecce e Catanzaro in Serie A. Per l'avventura nella
nuova categoria, arriva anche la costruzione del nuovo stadio
comunale (intitolato poi all'Avvocato Marcello Torre, presidente
del periodo, ucciso nel 1980) e all'abbandono, quindi, dello
vetusto stadio "Del Forno". Nel suo primo anno in Serie C, 76-77
la Paganese sfiorò l'impresa della promozione in serie B,
giungendo seconda alle spalle del Bari con Gennaro Rambone in
panchina.
La formazione
di Pagani, arrivò anche in semifinale di Coppa Italia, dove
venne eliminata dalla Sangiovannese.
Nel campionato
77-78, la squadra viene affidata a Rosario Rivellino, che viene
poi sostituito da Settembrini e Comminato, con il sodalizio che
riesce a rimanere nella parte migliore della classifica, che
porta alla nuova C1. Da segnalare nel periodo la partecipazione
al Torneo Anglo-Italiano, con la Paganese che và a giocare sul
mitico campo di Highbury, dove però viene sconfitta in entrambi
gli incontri.
Stagione 78-79,
partenza difficile in campionato, anche per la squalifica del
campo dopo l'invasione del terreno di gioco, in un gara contro
la Reggina. Campionato che si conclude con la retrocessione in
C2. La società è in mano a De Risi, che affida la squadra all'ex
fantasista del Napoli, Vincenzo Montefusco, che riporta gli
azzurrostellati immediatamente in C1 con il secondo posto con le
reti del bomber Fracas. In C1, arriva un altro attaccante di
categoria come il romano Alivernini, prelevato dal Campobasso,
con la squadra che raggiunge il sesto posto.
Montefusco
chiude la sua era a Pagani ed al suo posto arriva l'istriano
Lucio Mujesan, già attaccante di Bologna, Verona ed Arezzo, nel
golfo arrivano il possente centrocampista sardo Truddaiu, con un
altro sesto posto, che valse la qualificazione alla Coppa Italia
con le squadre di A e B dove affrontò Cremonese, Cesena e
Catanzaro.
Il punto più
alto della storia della Paganese, che inizia la sua parabola
discendente, proprio in quella estate, con la panchina affidata
inizialmente a Nenè, ex ala micidiale del Cagliari di Gigi Riva.
In squadra Biffi, l'ala-interno Domenichini, il terzino Fiorucci
(Spal), il difensore Mosconi (Treviso, Varese), e soprattutto il
fantasista Davide Onorini, con più di 100 presenze con la maglia
della Pro, dalla seconda metà degli anni 80.
Una stagione
che di fatto conclude il periodo d'oro della Paganese, che
chiude l'annata con Gianmarinaro come allenatore, che non riesce
ad evitare la retrocessione. Onorini disputa 28 partite segnando
tre reti, segnalandosi come uno dei più positivi della stagione.
Un periodo nero per la squadra campana, che vede anche
l'uccisione del presidente De Risi, proprio nelle vicinanze
dello stadio.
Nella stagione
1983-84, evita di un soffio la retrocessione in Serie D, con in
panchina un ex giocatore della Pro Giovanni Ardemagni, in una
delle sue prime esperienze in panca.
L'annata
successiva in panchina l'ex bomber Angelo Mammì, ed a
centrocampo uno dei giocatori con il cognome più lungo della
storia del calcio italiano, Giuseppe Schianolomoriello (classe
64), che mette assieme 25 presenze e 2 reti, con la stagione
chiusa all'ottavo posto.
Nell'85-85,
salvezza sofferta con Fontana in panchina, mentre il ritorno tra
i dilettanti si materializzò nell'annata 86-87, nonostante il
ritorno di Mammì come tecnico e dell'ormai anziano bomber
Fracas. Retrocessione maturata all'ultima giornata, perdendo in
casa contro il Frosinone di misura, in uno dei più classici
testa-coda. La società incontra una grave crisi societaria e
riesce a salvarsi di un soffio da una doppia caduta, per le due
stagione successive.
Alla salvezza
arrivata sul campo però nell'estate del 1990, non arriva quella
societaria, con la mancata iscrizione al campionato
Interregionale ed il conseguente declassamento a quello di
Promozione a cui seguì una retrocessione in Prima Categoria. La
società, torna nelle mani della Famiglia Cascone, che acquistò
il titolo dell'AC Stabia, ripartendo dal campionato Promozione,
con il nome di A.C. Nuova Paganese, che raggiunse il 3° posto in
categoria che valse il ripescaggio in Eccellenza. Con lo stesso
gruppo di giocatori, centra il doppio salto, passando in Serie
D, dove rimane però solo due stagioni, venendo di nuovo
declassata al termine dell'annata 93-94, per motivi
economici. Ha riannodare i fili calcistici, ci pensa Malet, che
iscrive la squadra in Eccellenza, per poi passare la mano al
nuovo proprietario Pietro Francione, con la squadra che chiude
nei prime posti il campionato.
Nel 96-97
Pagani si ritrova con due squadre di calcio, la Real Paganese
(che aveva rilevato il titolo da una società vicina) e la
Paganese, con la tifoseria locale, che per la maggior parte
prende a sostenere la prima delle due che s'impose anche nel
primo storico derby. Al via del campionato 97-98, rimase solo la
Real Paganese, in quanto la Paganese cedette il suo titolo
sportivo al San Marzano. La società per diversi anni vede
sfuggire di un soffio la promozione in Serie D, che avviene nel
campionato 98-99, con il presidente Lombardi.
Nel 1999-00, la
Real Paganese assume la denominazione di Paganese calcio,
raggiungendo il nono posto in Serie D.
Sulla panchina
degli azzurrostellati, nel 2000-01, Pietro Santin, il quale
aveva guidato la Cavese in B, ma senza fortuna, con una salvezza
sofferta raggiunta nelle ultime giornate con la società che
incontra una nuova crisi finanziaria, venendo iscritta solo in
extremis. Stessa storia nell'estate seguente, quando è il
fratello dello storico presidente Marcello Torre, e sindaco
della città campana che riesce a risolvere la situazione ma
momentaneamente, infatti durante la stagione i problemi
economici si fanno sempre più forte e la squadra si salva grazie
all'autogestione dei propri calciatori, su tutti Marrazzo e
Califano, che riescono a salvarla anche sul campo di gioco.
Nella stessa estate, si fa avanti l'attuale gruppo dirigente
capitanato dal presidente Raffaele Trapani che chiude la prima
stagione al settimo posto.
Nel periodo si
ha un'osmosi di giocatori e tecnici dal Sapri, a cominciare dal
tecnico De Feo, che porta alcuni uomini di fiducia e nel
campionato 2004-05, si cerca l'assalto alla C2, ingaggiando
anche un attaccante esperto come Criniti. La squadra, trascinata
dalle 20 reti dell'attaccante Romano arriva al terzo posto della
stagione regolare ed affronta il Siracusa negli spareggi. In
Sicilia perde per 3-1, mentre al ritorno la gara non disputa,
perchè gli ospiti vengono bloccati fuori dai cancelli dello
stadio "Torre".
Morale partita
persa a tavolino, più sei punti di penalizzazione e gare a porte
chiuse ed in campo neutro. Squalifica poi ridotta a 3 mesi di
squalifica del terreno di gioco. Stagione calcistica 2005-06, la
Paganese si impone nel girone H della Serie D, vincendo il
campionato con cinque giornate di anticipo, sul Monopoli con la
coppia di bomber Ferrara (19) e Romano (17), aggiudicandosi
anche lo scudetto dei dilettanti battendo la Fortis Spoleto per
2-1, a Sorrento.
Le emozioni per
i campani continuano anche nel 2006-07: dopo un campionato nel
Girone B della Serie C2, la squadra di Palumbo, con in campo
l'ex pratese Serrapica, il nigeriano Ibekwe ed il ritrovato
attaccante Scarpa, dopo la squalifica per doping di un anno si
qualifica ai play-off dove incontra prima la Spal (1-0 a Pagani
e 1-1 a Ferrara) e poi in finale la Reggiana (1-0 per i granata
al "Giglio" all'andata, 2-0 dopo i tempi supplementari per i
campani al ritorno), tornando così in C1, dopo 25 anni di
assenza.
La passata
stagione si salva sul filo del rasoio nel campionato di Lega Pro
(girone B): arriva tredicesimo.
PALMARES
Pro Patria 12
Campionati in Serie A / 1 Coppa delle Alpi
Paganese 2°
posto in Serie Cb / 1 scudetto dilettanti 2005-06
Serie
C1/a 2007-08
14^ 18 Nov.
07, rinviata per l'uccisione del tifoso laziale Gabriele
Sandri
Recupero 12
Dic. 07 Paganese - Pro Patria 0-0 Clicca
QUI
13 Apr. 08, Pro
Patria - Paganese 1-1 21' Gasparello (Pro), 65' Muwana (P)
Clicca
QUI
LA TIFOSERIA
Il tifo per gli
azzurrostellati, trova la sua prima collocazione al vecchio
"Campo del pino" sul finire degli anni 20, quando la squadra
locale disputa i primi campionati, con la popolazione di
Pagani che si presenta sempre compatta ai bordi del campo,
negli infuocati scontri contro le squadre delle città
campane vicine e quelle siculo-calabresi.
Alla fine
degli anni 40' arriva il secondo impianto il "Del Forno",
dove la Paganese gioca fino alla fine degli anni 70', quando
entra in funzione il nuovo stadio intitolato all'ex
Presidente Marcello Torre, ucciso in un agguato di
Camorra.
Sicuramente è
alla fine degli anni 70 ed in particolare con la nascita del
nuovo stadio Comunale, che nascono i primi gruppi
organizzati che pongono le basi del movimento ultras a
Pagani. Compaiono così nel settore distinti, da sempre casa
del tifo Paganese, i primi striscioni in rappresentanza dei
gruppi: Blu Fighters, Panthers ed Ultras. Un periodo in cui
la squadra campana è stabilmente in Serie C e arriva a
contendere la Serie B al Bari, disputando l'incontro interno
contro i galletti davanti a circa 8.000 persone, per una
media stagionale che si attesta sulle 5.400 unità.
Paganese
- Bari 76-77
Con il trascorrere del tempo e la conseguente
modernizzazione del tifo anche a Pagani le cose cominciano a
cambiare, ed in particolare corre l'anno1984, il giorno 02
dicembre sancisce la nascita degli Street Urchins: "I
monelli di strada". Gruppo che si identificherà
nell'immagine del "ragazzo bendato", e che porrà le
radici di una nuova cultura Ultras. Sono gli anni in cui
nasce lo storico gemellaggio, ancora oggi più vivo che
mai, con i ragazzi di Frosinone e la curva nord "Ciociara" e
con la curva Salernitana di li a poco.
Paradosso
vuole che proprio in quegli anni la Paganese va incontro ad
uno dei periodi più bui della sua storia calcistica che
culmina con la retrocessione nei dilettanti al termine
dal campionato di serie C2 nel 1986-87.
Agli inizi degli anni 90, con l'avvento di una nuova
proprietà, nascono altre realtà che daranno un nuovo impulso
al tifo degli azzurrostellati, come il Cruel Group ed i Wild
Kaos. Il 23 Febbraio 1992, per Paganese-Nocerina fa
l'esordio la "Gioventù azzurra", che diventerà in seguito
poi solo Gioventù.
Semplice il
loro essere ultras: "Cerchiamo prestigio, difendiamo
l'onore. Pretendiamo rispetto."
Nel 1995 nascono le Teste Matte, che daranno il loro
contributo alla tifoseria Paganese per circa 10 anni, ma
proprio nell'anno del ritorno in C2 preferiranno
sciogliersi. Arriviamo così ai giorni nostri, dopo anni di
Eccellenza e Serie D, la tifoseria locale, si riaccende, con
le due promozioni ravvicinate prima in C2, poi in C1.
Nel 2004 nascono
gli Urban Kaos, gruppo giovane che insieme al duo Gioventù e
Street Urchins rappresentano i gruppi attivi del tifo
paganese. Proprio al termine di quella stagione di Serie D,
04-05, la tifoseria locale incappa nelle maglie della
giustizia sportiva, perchè impedisce alla squadra del
Siracusa di entrare al "Marcello Torre", per disputare la
gara di ritorno degli spareggi play-off. Dura la prima
sanzione, che poi viene ridotta a 3 mesi di squalifica del
campo.
Nella gara interna, contro la Cavese nel girone di andata, è
stata inaugurata la nuova Curva Nord, dove si è posizionata
l'ala più calda della tifoseria locale.
Per le rivalità,
soprattutto quella con la Nocerina, rivalità che pone le sue
basi nella stessa storia di entrambe le città separate da un
semplice "pezzo di strada", altre rivalità sono quelle con
Casertana e Juve Stabia.
Nel 2006 si è ritenuto, di comune accordo, di sciogliere il
gemellaggio con la curva Salernitana, anche se rimangono
buoni rapporti tra gli esponenti del tifo delle due città.
Buoni i rapporti in segno di un rispetto reciproco con la
curva di Torre Annunziata e con la curva del Benevento, ma è
con il Frosinone che la tifoseria azzurrostellata ha un
gemellaggio che dura oramai da moltissimi anni.
Da segnalare
la presenza di un tifoso brianzolo, che ha aperto un sito
internet dedicato agli azzurrostellati e che non manca gli
appuntamenti quando la squadra campana gioca in zona.
Paganese
- Reggiana 06-07