LA PROSSIMA AVVERSARIA

 

 

SORRENTO

CALCIO 1945

 

SORRENTO CALCIO srl 1945

Colori sociali: maglia a strisce verticali rossonere, pantaloncini neri, calzettoni neri con bordo rosso

Sede via Califano 7 – 80067 Sorrento (Na). Stadio: “Italia” - Via Califano 7 – 80067 Sorrento (Na)

Sorrento città 16.600 abitanti – Tot. Prov. di Napoli 3.076.00


Abbonamenti

2008-09:

2009-10:


 

QUADRI DIRIGENZIALI


Presidente: Mario Gambardella
Vice-presidenti: Attilio Gambardella, Renato Gambardella, Franco Ronzi
Amministratore delegato: Francesco D'Angelo
Direttore generale: Diodato Scala
Segretario generale: Franco Imperato
Comunicazione e Marketing: Michele Mauro e Giuseppe Damiano
Addetto stampa: Pietro Romano
Ufficio stampa: Giuseppe Alfaro, Michele Gargiulo
Allenatore: Raffaele Novelli sub. alla 11^ a Giovanni Simonelli
Allenatore in 2^: Antonio Dell'Oglio
Preparatore atletico: Raffaele La Penna – Roberto Bozza
Preparatore portieri: Luca Sorrentino
Medico sociale: Epifano D'Arrigo
Fisioterapista: Giancarlo Colonna
Massofisioterapista: Giuseppe Rotondale
Osteopata, posturologo: Michele Orlanducci
Magazzinieri: Catello Bonifacio, Giovanni Sessa
 


 

IL CALCIOMERCATO


Arrivi: Feussi (Cam. c86-Pisa), Paulinho (Bra a86-Livorno), Marconato (p78-Sambenedettese), Fernandez (Arg.d78-Cisco Roma/Gela), Saraniti (a88-Adrano), A. Esposito (c83- Foggia/Paganese), De Giosa (d81- Paganese), Molino (d87-Cesena), Pignalosa (a81-IsolaLiri), Silvestri (c76-Valle del Giovenco, Gambuzza (d85- Monopoli), Delfino (p89- Centobuchi), Di Nunzio (d85-Cassino), Criscuolo (p71-Aversa Normanna)

Partenze: Giampaolo (a70-Noicattaro), Panarelli (d76- Brindisi), Lupico (a89), Chiariello (d. 90) e Hodza (Fra a.88 Vico Equense), Maraucci (d.84) e Ripa (a85-Pro Patria), Marciano (c82-Andria), La Vista (c79-svin), Kras (c89 Reggina/Lucchese), Maiorano (d86-Cavese), Biancone (a77-svin), Agnelli (c85-Lecce fp)


 

LA ROSA


Portieri: Criscuolo (71), Delfino (89), Marconato (78)

Difensori: Angeli (78), De Giosa (81), Di Nunzio (85), A. Esposito (83), Fernandez (Arg. 78), Fialdini (75), Gambuzza (85), Lo Monaco (80), Molino (87)

Centrocampisti: Arcidiacono (88), Ferrara (90), Feussi (Cam 86), Greco (88), Nicodemo (74), Silvestri (76), Vanin (Bra83)

Attaccanti: Paulinho (Bra86), Pignalosa (81), Saraniti (88), Myrtaj (75)

 

GLI ULTIMI CINQUE CAMPIONATI


2004-05: 2° Serie D/G
2005-06: 1° Serie D/I, Promosso in C2 – Vince la Coppa Italia di Serie D
2006-07: 1° Serie C/C, Promosso in C1 - Vince la Supercoppa di C2 – All. Renato Cioffi.
2007-08: 10° Serie C/B – All. Provenza – Morgia
2008-09: 11° 1^ Div B – Vince la Coppa Italia di Serie C – All. Simonelli


 

PRO PATRIA – SORRENTO: Arbitro Sig. Vincenzo Trentalange di Nichelino (To)


Potrebbe essere veramente la partita della svolta stagionale per la Pro, questa contro il Sorrento di Novelli con la formazione rossonera che fino ad ora su sei trasferte non ha ancora raccolto un punto. 12 i punti in classifica, per i sorrentini, una lunghezza dietro ai biancoblù, tutti conquistati in casa, dove il terreno sintetico di ultima generazione e le dimensioni ristrette sono uno dei punti di forza dei rossoneri. Cosco in questa gara, punta a fare il terzo risultato utile consecutivo, fatto non ancora successo in quest'annata per i colori biancoblù ed un'eventuale vittoria proietterebbe i tigrotti definitivamente fuori dalle zone pericolose e permetterebbe di guardare con un occhio diverso le rimanenti giornate che rimangono da qui alla chiusura del girone di andata e decidere con calma quali strategie adottare in fase di calciomercato invernale. Il Sorrento al di là dei risultati esterni di questa prima pare di stagione è una formazione da prendere con le molle, perchè nelle ultime annate ha scalato le categorie e si è aggiudicata diversi trofei, sotto forma di Supercoppa di C2, Coppa Italia Dilettanti e di Serie C. La squadra è stata allestita dall'ex ds biancoblù Di Bari, che proprio negli ultimi giorni ha rassegnato le dimissioni dal club campano, per una formazione che ha come obiettivo prefissato quello di una salvezza tranquilla. In estate ha monetizzato molto, principalmente con la cessione di Ripa, proprio alla Pro Patria che stando ai si dice ed alle voci di corridoio è stato un vero botto di calcio mercato, almeno dal punto di vista economico, soprattutto per le casse sorrentine. Finanze che sono migliorate anche per la cessione di alcuni pezzi pregiati di casa sorrentina come Maraucci ancora alla Pro, quindi Biancone e Panarelli ed altri come l'esperto Jimmy Fialdini, Lo Monaco ed Angeli, hanno dovuto abbassarsi lo stipendio per rientrare nei costi di gestione imposti dal presidente Gambardella. Di Bari è riuscito però a piazzare alcuni colpi di spessore, portando sulla costiera sorrentina giovani ambiziosi come le punte Sarandi, dal fisico notevole ed il brasiliano Paulinho (35 presenze e 2 reti in massima serie con la maglia del Livorno), oltre a giocatori esperti come l'argentino Fernandez, arcigno e roccioso difensore prelevato dal Gela, ma con esperienze internazionali di assoluto rilievo con le maglie del Lanus, Murcia, Sturm Graz, Steaua Bucarest e Cordoba. I nuovi arrivi si sono aggiunti ai confermati come l'esterno Arcidiacono (ex Monza), Nicodemo (Ex Teramo), il fantasista brasiliano Vanin ed il bomber albanese Florin Myrtaj (ex Cesena, Teramo). In panchina da quattro giornate troviamo Novelli (ex Manfredonia e Foggia) che è andato a sostituire il dimissionario Gianni Simonelli. Con Novelli il Sorrento è passato a giocare con il 4-2-3-1 che si trasforma in 4-3-3, a seconda dei momenti della gara, con una mentalità aggressiva che tende sempre a far giocare i rossoneri il più lontano possibile dalla propria porta, cercando di sfruttare al meglio le palle inattive. Tra il pali il montebellunese Massimo Marconato, un vero e proprio armadio tra i pali con quasi di metri di altezza, portiere esperto che ha vestito di recente le maglie dell'Arezzo, Treviso e Sambenedettese, in campo con i rossoblù nella gara che pochi mesi fa poteva dare la serie cadetta alla Pro e chiusa poi 1-1 con il goal di Cammarata all'ultimo minuto. Difesa che sugli esterni a destra e sinistra vede Di Nunzio e De Giosa, considerato l'infortunio di Angeli, al centro una coppia esperta formata dall'argentino Fernandez e Lo Monaco (ex Perugia e Acireale), per un reparto di categoria che sa come ringhiare sulle caviglie degli avversari senza poi scoprirsi troppo. Con Fernandez che si fa valere negli sganciamenti offensivi, specialmente sui calci piazzati, dove è andato a segno già tre volte, sfruttando al meglio la sua altezza.

Pacchetto arretrato che è il penultimo per rendimento con già 19 reti subite. Centrocampo basato sull'esperto Nicodemo e Greco davanti alla difesa, con il primo con i compiti di regista arretrato per dare ordine alla manovra e far ripartire l'azione. Fuori causa per infortunio l'esperto Vincenzo Silvestri. In avanti un trio tecnico e veloce, portato a cercare spesso e volentieri l'uno contro uno, che però dovrà fare a meno di uno dei pezzi migliori, il fantasista brasiliano Vanin, bloccato da squalifica e che sarà quindi formato da destra a sinistra da Arcidiacono (88), messosi in mostra un paio di stagioni fa nelle file del Monza e di proprietà dell'Empoli. Quindi l'altro brasiliano il funambolo Paulinho, piccolo e molto rapido nei movimenti che si posiziona dietro l'unica punta e miglior marcatore dei rossoneri con quattro centri di cui uno su rigore. A sinistra il camerunense Feussi arrivato nelle ultime giornate, ex Pisa e Pizzighettone, che porta forza fisica sulla sua corsia, capace di portarsi al tiro in diagonale. In avanti la punta di riferimento dovrebbe essere l'ariete Saraniti, classe 88, in rete nelle ultime due giornate e pescato in Serie D, nell'Adrano, che dovrebbe essere preferito a Myrtaj e Pignalosa. Per un reparto che è andato a segno 14 volte. Sorrento fino ad ora uscito sconfitto dalle trasferte, ma sempre di misura, facendo soffrire le avversarie, che tra l'altro sono state tutte le migliori della classe, Novara, Arezzo, Lumezzane, Lecco, Foligno e Varese. Una formazione che gioca chiusa attenta a non scoprirsi per poi cercare le ripartenze sugli esterni e cerca sempre di colpire sulle palle inattive dove Fernandez si porta avanti dalla difesa, Saraniti fa la torre in mezzo all'area e Paulinho cerca di approfittarne delle palle sporche. Su queste situazioni spesso è il difensore Di Nunzio che si presenta alla battuta, con palle tese al centro.


LA STORIA


Il Sorrento Calcio venne fondato nel 1945, con colori sociali rossoneri, ma s'iscrisse al suo primo campionato ufficiale quello di Promozione, solo per la stagione 1949-50, chiuso all'ultimo posto. La società assume la denominazione di Flos Carmeli, partecipando sempre al campionato di Promozione, per tre stagioni fino al 56-57, quando riassume il nome di Sorrento. Rimane in categoria fino alla stagione 1967-68, anno in cui c'è una profonda svolta societaria, con l'avvento alla presidenza del Sen. Achille Lauro, già presidente del Napoli. Il Sorrento si classificò primo con tre punti di vantaggio sul Terzigno e venne promosso per la prima volta nella sua storia in Serie D. In quarta serie i rossoneri disputano ancora un campionato di vertice, arrivando al primo posto a pari merito a quarantotto punti con la Turris, salendo in Serie C, dopo aver vinto proprio contro la squadra corallina lo spareggio in gara unica disputatosi al "Flaminio" di Roma, per 1-0 grazie ad un gol siglato da Sani.

Da neo-promossa nel 1969-70, raggiunge il quarto posto, con allenatore l'ex biancoblù Paolo Todeschini, in campo il portiere Gridelli, Mazzi, Mamilovich, Lorenzini e Savarese. Nella stagione 1970-71 il Sorrento affidato al parmense Giancarlo Vitali, giunse di nuovo primo, con un punto di vantaggio sulla Salernitana, raggiungendo la storica promozione in Serie B. In squadra sempre il portiere Antonio Gridelli, che stabilì il record di imbattibilità con 1.537 minuti, per soli 12 goal subiti. Tra i protagonisti di quella squadra, Angrisani, Bozza, Furlan, Lorenzini ed anche l'allora ventenne, Giuseppe Bruscolotti, nativo proprio di Sorrento, poi capitano del Napoli, dell'era Maradona. Nella serie cadetta, i sorrentini per le dimensioni non a norma del loro impianto dovettero trasferirsi per le gare interne al "San Paolo" di Napoli, con la squadra formata da gran parte della rosa vincitrice del campionato precedente affidata al tecnico Nicola D'Alessio; ballano una sola stagione in categoria, chiudendo il campionato al penultimo posto, nonostante un girone di ritorno con un ritmo quasi da promozione. I rossoneri nel 73-74, in Serie C, guidati da Pietro Santin, chiudono la stagione al sesto posto, con quasi tutti i punti conquistati in casa.


 

    

                                                          Bruno Bolchi                                               Paolo Todeschini

Per il 74-75, la squadra ha in panchina un altro ex tigrotto Bruno “Maciste” Bolchi, con il nono posto finale, in squadra Comola, Valdinoci, Fiorile ed il centravanti Abbondanza. La stagione seguente la squadre è guidata da Gino Raffin e raggiunge il quarto posto; tra i più presenti il bomber Scarpa con 14 reti, Borchiellini, Petta, Ceccaroni e Corti. 76-77 alla guida tecnica si alternano Ettore Ricagni, quindi Adriano Zecca e Giorgio Bozzato per un Sorrento che si salva solo grazie alla miglior differenza reti rispetto all'Alcamo. Nella stagione seguente con il ritorno di Giancarlo Vitali in panchina, i rossoneri per due punti, non riescono a piazzarsi nelle posizioni che garantiscono la Serie C1, nell'anno della ristrutturazione dei campioni, così vengono relegati in C2. 78-79, squadra riaffidata inizialmente a Raffin, che può contare sempre sull'intelaiatura degli anni precedenti, cioè Bellopede, Borchiellini, Ceccaroni, Silvestri, Venditelli oltre ad un centrocampista esperto come Chinellato ed una punta come Nicola Traini. Arriva una salvezza sofferta per miglior differenza reti con Vitali in panchina. Nella stagione seguente, praticamente sempre con gli stessi elementi si piazza a centro classifica, con il campionato iniziato da Vitali in panca e chiuso da Salvatore Rea.

80-81, difesa imperniata sempre sul duo Bellopede e Borchiellini, chiude a centro classifica, in porta si alternano Ezio Zanin e Masoni, prima guidata da Paolo Specchia poi da Atripaldi. E' la stagione in cui si chiude l'era di Lauro alla presidenza, con l'ing. Cesaro che lo rileva. Piazzamento replicato anche nella stagione successiva con Paolo Franzoni in panchina ed al centro della difesa l'ex stopper del Brescia Colzato. 82-83 sulla panchina sorrentina Urano Navarrini, centrocampista biancoblù nel periodo 75-78 ed anche allenatore per parte della stagione 77-78 con Alberto Ballarin; altro piazzamento in zona centrale sempre con Borchiellini in campo ed in porta Ezio Zanin. Per la stagione successiva Navarrini non viene confermato e la squadra viene affidata ad Antonio Giglio Cobuzio e poi a Carmine Tascone. In squadra l'ex libero del Catanzaro Vichi, con il nono posto finale. 84-85, squadra affidata inizialmente a Tascone e da Novembre all'ex ala del Napoli, Jabras Faustinino Canè, che centra la promozione ad una lunghezza dal Licata di Zeman. Tra i giocatori il portiere Porrino con solo 16 reti subite, il centrocampista Donnarumma, Vichi ed un giovanissimo Gennaro Ruotolo, sorrentino doc, poi colonna del Genoa. In C1 sempre con Canè in panchina e praticamente la stessa rosa, conclude al nono posto. Ma con l'abbandono del presidente Cesaro, e l'avvento di Pollio, incontra una forte crisi, che porta nell'86-87, alla retrocessione in C2, con in squadra il bomber Garritano,ma che segna solo quattro reti, il difensore Walter Vio, il portiere Anellino e Bucaro, poi nel Foggia di Zeman. In C2, la panchina è affidata a Papadopulo, il quale lancia l'esterno Alessandro Pane, per anni all'Empoli e lo scorso anno allenatore della Reggiana, per una stagione conclusa al quinto posto. L'annata seguente tocca all'ex capitano dell'Avellino in Serie A, Salvatore Di Somma, guidare i rossoneri, che chiudono la stagione al quinto posto, ma poi vengono radiati per motivi economici e vengono iscritti al campionato di Eccellenza, da dove risalgono solo al termine della stagione 97-98, quando s'impone davanti a Paganese e Palmese, conquistando in finale unica a Caserta, la Coppa Italia Eccellenza-Promozione, contro la Viribus Unitis (Somma Vesuviana) ai rigori. In Serie D, chiude in testa il girone d'andata ma poi arriva al quinto posto. 1999-00, replica il medesimo piazzamento trascinato dalle 14 reti di Donnarumma. Nella stagione 2000-01, evita la retrocessione in Eccellenza vincendo lo spareggio disputatosi a Benevento con l'Internapoli ai rigori (6-5). 2001-02, quinto posto nel girone G, di Serie D, con Teta realizzatore di 16 reti, esordio in prima squadra di Maurizio Maraucci, con 8 presenze totali e che al termine dello scorso calcio mercato passerà come una meteora alla Pro. Nella stagione seguente arriva una salvezza sofferta. 2003-04, ottavo posto finale con in evidenza l'attaccante Guariglia, autore di 13 reti. 2004-05, secondo posto nel girone G, a tre lunghezze dal Real Marcianise, e vince i play-off contro Lavello, Sangiuseppese e Savoia, ma non valgono per la promozione. Nel dicembre 2004, dalla Battipagliese arriva il bomber Ripa, che in 15 presenze mette a segno sei reti.

2005-06 promosso in Serie C2. Vincendo il girone I di Serie D, davanti di tre punti alla Vibonese, potendo contare su un attacco di assoluto rilievo per la categoria formato da Ingenito che in 33 gare va a segno 19 volte e Ripa 16 su 29, oltre a Russo con 10; Maraucci 12 presenze e due reti. Una stagione storica per i colori rossoneri che vincono anche la Coppa Italia di Serie D, superando il Giarre nella doppia finale, con vittoria in Sicilia per 2-1 (seconda rete di Ripa) e pareggiando in casa 1-1 con Ripa ancora a bersaglio. In questa stagione, proprio con la Coppa Italia, conosce anche la ribalta delle telecamere attraverso il reality-show Campioni, con la semifinale disputata contro il Cervia, guidato da Ciccio Graziani. Nella stagione 2006-07, il Sorrento, guidato in panchina da Renato Cioffi e trascinato dalle 23 reti di Ciccio Ripa, vince il campionato di C2 con un punto di vantaggio sul Benevento, venendo promosso in Serie C1. In squadra sempre Maraucci con 26 presenze ed una rete, Braca, il portiere Mennella, l'attaccante Teta e Gennarino Ruotolo che a quarant'anni torna nella squadra della sua città che lo aveva lanciato vent'anni prima. Al termine della stagione vince vince anche la Supercoppa di Serie C2, risultando la miglior formazione nel triangolare con le altre due vincitrici dei gironi, Legnano e Foligno. 2007-08, alla seconda giornata di campionato, viene sconfitto in casa dal Potenza per 0-1, mettendo fine ad una lunghissima imbattibilità interna che durava dal 1 Maggio 2004 (Sorrento-Paganese 1-2), per un totale di 72 risultati utili consecutivi interni. Dopo diversi alti e bassi, chiude al decimo posto, con la squadra che passa da Provenza a Morgia. Ripa disputa solo 18 gare e segna solo due reti. Gennarino Ruotolo che a quarant'anni chiude con il calcio giocato con sette presenze. In porta Alex Brunner. Nella stagione 2008-09, guidato da Simonelli, chiude la stagione all'undicesimo posto con Ripa che per diversi motivi gioca 19 gare, segnando sette reti. Conquista la Coppa Italia Lega Pro, battendo nella doppia finale la Cremonese (0-0 a Cremona e 1-0 a Sorrento). In squadra Arcidiacono, Brunner, Fialdini, Minadeo e Biancone.


 

IL PERSONAGGIO

Achille Lauro

Le fortune calcistiche del Sorrento calcio, con la scalata alla fine degli anni 60' ai primi 70', dal campionato di Promozione alla Serie B, sono legate indissolubilmente al Senatore Achille Lauro ovvero un vero e proprio personaggio a tutto tondo. Nato proprio a Piano di Sorrento il 16 giugno 1887, quinto dei sei figli di un piccolo armatore locale Gioacchino e di Laura Cafiero. A tredici anni per il suo carattere un po' troppo vivace e dopo una bocciatura scolastia il padre lo invia come mozzo sul "Navigatore", un veliero di famiglia in partenza verso il Messico.

Dopo undici mesi di un viaggio, da terribile, appena toccata la terraferma, telegrafò disperato al padre supplicandolo di fargli riprendere gli studi interrotti, diplomandosi all'Istituto navale "Nino Bixio", per uscirne dopo qualche anno capitano di lungo corso. Nel 1905 Achille appena diciottenne, ottenuta la fiducia del genitore si recò a Genova per comprare a prezzi di svendita un grosso piroscafo: il "Fratelli Beverino", che andò ad affiancarsi al "Principessa Jolanda", costituendo una nuova linea di navigazione la "Società della penisola sorrentina", che si proponeva di organizzare le traversate verso le isole del golfo di Napoli fino ad allora monopolio di una compagnia tedesca. Il fallimento fu inevitabile e travolse anche tutti i risparmi di famiglia; al padre Gioacchino non rimase che morire sconsolato di crepacuore, lasciando Achille a soli vent'anni capofamiglia con madre e tre sorelle a carico.

Lauro in seguito riusci ad acquistare, grazie ad alcuni prestiti ed altro, un grosso vaporetto il "Mariannina", col quale si dedicò al trasporto dal sud al Nord di derrate alimentari, anche per conto della Cirio che aveva impiantato alcune aziende nel napoletano. Allo scoppio della prima guerra mondiale il cargo fu requisito e Lauro arruolato. Furono entrambi protagonisti di alcuni episodi come il salvataggio dei resti dell'esercito serbo in rotta. Con la fine della Grande guerra si chiude la fase eroica di Lauro e la sua vita sociale ed economica prende una svolta, fondando una delle più potenti flotte italiane di tutti i tempi, la più grande azienda a Sud di Roma.

Durante il ventennio fascista fu nominato consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, facilitato in questa operazione dalla famiglia Ciano, che apparteneva al mondo armatoriale. Sempre in quel periodo ottenne la carica di presidente della squadra di calcio del Napoli prendendo il posto che fu di Ascarelli. Durante la sua lunga presidenza il Napoli visse più di colpi di mercato e promesse di grandezza che di risultati degni di nota (due retrocessioni e la la sola conquista di una Coppa Italia e di una coppa delle Alpi) ma fu comunque per Lauro una enorme cassa di risonanza in grado di diffondere ancor più il suo nome fra la gente.

Nel dopoguerra, seppe abilmente riciclarsi, dopo una iniziale adesione al movimento dell'Uomo Qualunque, si avvicinò al movimento monarchico di Alfredo Covelli determinando col suo apporto finanziario la nascita del Partito Nazionale Monarchico (PNM). Fu lungamente sindaco di Napoli, tanto amato quanto discusso in particolare per come gestì la cosa pubblica mostrando mancanza di considerazione nei confronti degli avversari politici, delle forze sociali e degli stessi compagni di coalizione. Come politico fu dotato di grande carisma e addirittura "venerato" da gran parte dei napoletani, tanto che nelle elezioni comunali del 1952 e 1956 riuscì ad arrivare fino a circa trecentomila preferenze, quota mai raggiunta prima da un candidato alle elezioni locali. Nelle politiche del 1953 ottenne 680 mila preferenze alla Camera, anche questa quota mai raggiunta fino ad allora da nessun deputato. Famoso rimase il suo modo di recuperare i voti presso il popolino, dando la scarpa destra prima delle votazioni e la sinistra una volta eletto. Durante il suo mandato ebbe inizio la speculazione edilizia nella città di Napoli che venne descritta nel film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi. Alla fine degli anni 60', lasciata la politica attiva e Napoli, rileva il Sorrento e lo porta a raggiungere il punto suo alto della sua storia con il raggiungimento della Serie B. Muore il 15 Novembre 1982, a 95 anni, sempre venerato dal popolino ma assistendo impotente al crollo finanziario della sua flotta e del suo impero, sempre al centro di situazioni che suscitarono più di una perplessità.


 

I PRECEDENTI


 

Pro Patria: 12 Campionati di Serie A – 1 Coppa delle Alpi 1961

Sorrento: 1 Campionato di Serie B – 1 Coppa Italia Serie C 2008-09 - 1 Supercoppa Serie C2 2006-07 - 1 Coppa Italia Serie D 2005-06 - 1 Coppa Italia Dilettanti (Ecc-Promozione), 1997-98


 

LA TIFOSERIA


I colori sociali che sono rappresentati sulla prima maglia del Sorrento calcio risultano essere il rosso e il nero. Il Sorrento Calcio gioca le proprie partite casalinghe allo stadio “Italia”, arena in sintetico dell'ultima generazione, con abilitazione a ospitare circa 3.600 spettatori. La squadra sorrentina non ha mai potuto contare su un numeroso apporto di pubblico. Questo sia per la vicinanza a città come Napoli ed a Salerno, sia per la quasi contiguità con le altre città del litorale napoletano con un seguito storicamente molto più numeroso, sia per i molti campionati trascorsi nelle serie minori. Il punto più alto del tifo rossonero si è raggiunto sotto la presidenza di Achille Lauro, quando i sorrentini in breve tempo raggiunsero la Serie B, partendo dal campionato Promozione, ma per vedere la serie cadetta i tifosi locali dovettero trasferirsi a Napoli perchè lo stadio “Italia” non aveva i requisiti richiesti. Il gruppo di supporters più continui, che affollano abbastanza numerosi le gradinate del piccolo stadio di sorrentino e che in numero minore segue la squadra nei campi avversari, è quello degli Ultras Sorrento che si posiziona nella curva dietro alla porta alla sinistra della tribuna, con il settore proprio a ridosso del campo. Come quasi tutte le tifoserie meridionali, al Nord può contare anche sull'apporto di concittadini emigrati che in trasferta vanno a rimpolpare le file del tifo. Forti sono le rivalità che accomunano la tifoseria sorrentina a quelle di alcune squadre campane, in particolare con la Juve Stabia della vicina Castellammare, derby sentitissimo da entrambe le parti. Tale rivalità è talmente accesa da costringere la prefettura a vietare la trasferta a Sorrento per i tifosi stabiesi nella stagione 2007-08 ed a chiudere le porte ad entrambe le tifoserie nella stessa partita nel campionato seguente. La rivalità di recente ha assunto toni ancora più aspri a causa del passaggio di proprietà della Juve Stabia, il cui neo presidente Franco Giglio aveva da poco lasciato la presidenza del Sorrento Calcio e che ha portato con sè buona parte dei giocatori protagonisti della stagione precedente in maglia rossonera. Le due tifoserie non mancano di usare vari soprannomi dispregiativi nei confronti degli avversari, così mentre gli stabiesi sono offensivamente chiamati “castelloni” con la tifoseria gialloblù che a sua volta apostrofa i sorrentini come limonari, per l'esportazione dei famosi limoni di Sorrento.

Altre rivalità con le vicine Turris, Savoia, Cavese, Paganese, Viribus Unitis, Battipagliese, Pozzuoli. Capitolo amicizie da segnalare quelle con Cosenza, Giarre e Nocerina. Le presenze allo stadio “Italia”, la scorsa stagione si sono attestate attorno alle 900 unità, con 320 abbonati. In questo campionato in sette giornate la media è di circa 700 persone, con 308 tessere.

 

Sorrento - Cosenza 08/09

 

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