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SORRENTO
CALCIO 1945 |
SORRENTO CALCIO srl 1945
Colori
sociali: maglia a strisce verticali rossonere, pantaloncini
neri, calzettoni neri con bordo rosso
Sede
via Califano 7 – 80067 Sorrento (Na). Stadio: “Italia” - Via
Califano 7 – 80067 Sorrento (Na)
Sorrento città
16.600 abitanti – Tot. Prov. di Napoli 3.076.00
Abbonamenti
2008-09:
2009-10:
QUADRI DIRIGENZIALI
Presidente:
Mario Gambardella
Vice-presidenti: Attilio Gambardella, Renato
Gambardella, Franco Ronzi
Amministratore delegato: Francesco D'Angelo
Direttore generale: Diodato Scala
Segretario generale: Franco Imperato
Comunicazione e Marketing: Michele Mauro e
Giuseppe Damiano
Addetto stampa: Pietro Romano
Ufficio stampa: Giuseppe Alfaro, Michele Gargiulo
Allenatore: Raffaele Novelli sub. alla 11^ a
Giovanni Simonelli
Allenatore in 2^: Antonio Dell'Oglio
Preparatore atletico: Raffaele La Penna – Roberto
Bozza
Preparatore portieri: Luca Sorrentino
Medico sociale: Epifano D'Arrigo
Fisioterapista: Giancarlo Colonna
Massofisioterapista: Giuseppe Rotondale
Osteopata, posturologo: Michele Orlanducci
Magazzinieri: Catello Bonifacio, Giovanni Sessa
IL CALCIOMERCATO
Arrivi: Feussi (Cam. c86-Pisa), Paulinho (Bra
a86-Livorno), Marconato (p78-Sambenedettese), Fernandez
(Arg.d78-Cisco Roma/Gela), Saraniti (a88-Adrano), A. Esposito
(c83- Foggia/Paganese), De Giosa (d81- Paganese), Molino
(d87-Cesena), Pignalosa (a81-IsolaLiri), Silvestri (c76-Valle
del Giovenco, Gambuzza (d85- Monopoli), Delfino (p89- Centobuchi),
Di Nunzio (d85-Cassino), Criscuolo (p71-Aversa Normanna)
Partenze: Giampaolo (a70-Noicattaro), Panarelli (d76-
Brindisi), Lupico (a89), Chiariello (d. 90) e Hodza (Fra a.88
Vico Equense), Maraucci (d.84) e Ripa (a85-Pro Patria), Marciano
(c82-Andria), La Vista (c79-svin), Kras (c89 Reggina/Lucchese),
Maiorano (d86-Cavese), Biancone (a77-svin), Agnelli (c85-Lecce
fp)
LA ROSA
Portieri: Criscuolo (71), Delfino (89), Marconato (78)
Difensori: Angeli (78), De Giosa (81), Di Nunzio (85),
A. Esposito (83), Fernandez (Arg. 78), Fialdini (75), Gambuzza
(85), Lo Monaco (80), Molino (87)
Centrocampisti: Arcidiacono (88), Ferrara (90), Feussi (Cam
86), Greco (88), Nicodemo (74), Silvestri (76), Vanin (Bra83)
Attaccanti: Paulinho (Bra86), Pignalosa (81), Saraniti
(88), Myrtaj (75)
GLI ULTIMI CINQUE CAMPIONATI
2004-05: 2°
Serie D/G
2005-06: 1° Serie D/I, Promosso in C2 – Vince la Coppa
Italia di Serie D
2006-07: 1° Serie C/C, Promosso in C1 - Vince la
Supercoppa di C2 – All. Renato Cioffi.
2007-08: 10° Serie C/B – All. Provenza – Morgia
2008-09: 11° 1^ Div B – Vince la Coppa Italia di Serie C
– All. Simonelli
PRO PATRIA – SORRENTO:
Arbitro
Sig. Vincenzo Trentalange di Nichelino (To)
Potrebbe essere veramente la partita della svolta stagionale per
la Pro, questa contro il Sorrento di Novelli con la formazione
rossonera che fino ad ora su sei trasferte non ha ancora
raccolto un punto. 12 i punti in classifica, per i sorrentini,
una lunghezza dietro ai biancoblù, tutti conquistati in casa,
dove il terreno sintetico di ultima generazione e le dimensioni
ristrette sono uno dei punti di forza dei rossoneri. Cosco in
questa gara, punta a fare il terzo risultato utile consecutivo,
fatto non ancora successo in quest'annata per i colori biancoblù
ed un'eventuale vittoria proietterebbe i tigrotti
definitivamente fuori dalle zone pericolose e permetterebbe di
guardare con un occhio diverso le rimanenti giornate che
rimangono da qui alla chiusura del girone di andata e decidere
con calma quali strategie adottare in fase di calciomercato
invernale. Il Sorrento al di là dei risultati esterni di questa
prima pare di stagione è una formazione da prendere con le
molle, perchè nelle ultime annate ha scalato le categorie e si è
aggiudicata diversi trofei, sotto forma di Supercoppa di C2,
Coppa Italia Dilettanti e di Serie C. La squadra è stata
allestita dall'ex ds biancoblù Di Bari, che proprio negli ultimi
giorni ha rassegnato le dimissioni dal club campano, per una
formazione che ha come obiettivo prefissato quello di una
salvezza tranquilla. In estate ha monetizzato molto,
principalmente con la cessione di Ripa, proprio alla Pro Patria
che stando ai si dice ed alle voci di corridoio è stato un vero
botto di calcio mercato, almeno dal punto di vista economico,
soprattutto per le casse sorrentine. Finanze che sono migliorate
anche per la cessione di alcuni pezzi pregiati di casa
sorrentina come Maraucci ancora alla Pro, quindi Biancone e
Panarelli ed altri come l'esperto Jimmy Fialdini, Lo Monaco ed
Angeli, hanno dovuto abbassarsi lo stipendio per rientrare nei
costi di gestione imposti dal presidente Gambardella. Di Bari è
riuscito però a piazzare alcuni colpi di spessore, portando
sulla costiera sorrentina giovani ambiziosi come le punte
Sarandi, dal fisico notevole ed il brasiliano Paulinho (35
presenze e 2 reti in massima serie con la maglia del Livorno),
oltre a giocatori esperti come l'argentino Fernandez, arcigno e
roccioso difensore prelevato dal Gela, ma con esperienze
internazionali di assoluto rilievo con le maglie del Lanus,
Murcia, Sturm Graz, Steaua Bucarest e Cordoba. I nuovi arrivi si
sono aggiunti ai confermati come l'esterno Arcidiacono (ex
Monza), Nicodemo (Ex Teramo), il fantasista brasiliano Vanin ed
il bomber albanese Florin Myrtaj (ex Cesena, Teramo). In
panchina da quattro giornate troviamo Novelli (ex Manfredonia e
Foggia) che è andato a sostituire il dimissionario Gianni
Simonelli. Con Novelli il Sorrento è passato a giocare con il
4-2-3-1 che si trasforma in 4-3-3, a seconda dei momenti della
gara, con una mentalità aggressiva che tende sempre a far
giocare i rossoneri il più lontano possibile dalla propria
porta, cercando di sfruttare al meglio le palle inattive. Tra il
pali il montebellunese Massimo Marconato, un vero e proprio
armadio tra i pali con quasi di metri di altezza, portiere
esperto che ha vestito di recente le maglie dell'Arezzo, Treviso
e Sambenedettese, in campo con i rossoblù nella gara che pochi
mesi fa poteva dare la serie cadetta alla Pro e chiusa poi 1-1
con il goal di Cammarata all'ultimo minuto. Difesa che sugli
esterni a destra e sinistra vede Di Nunzio e De Giosa,
considerato l'infortunio di Angeli, al centro una coppia esperta
formata dall'argentino Fernandez e Lo Monaco (ex Perugia e
Acireale), per un reparto di categoria che sa come ringhiare
sulle caviglie degli avversari senza poi scoprirsi troppo. Con
Fernandez che si fa valere negli sganciamenti offensivi,
specialmente sui calci piazzati, dove è andato a segno già tre
volte, sfruttando al meglio la sua altezza.
Pacchetto arretrato che è il penultimo per rendimento con già 19
reti subite. Centrocampo basato sull'esperto Nicodemo e Greco
davanti alla difesa, con il primo con i compiti di regista
arretrato per dare ordine alla manovra e far ripartire l'azione.
Fuori causa per infortunio l'esperto Vincenzo Silvestri. In
avanti un trio tecnico e veloce, portato a cercare spesso e
volentieri l'uno contro uno, che però dovrà fare a meno di uno
dei pezzi migliori, il fantasista brasiliano Vanin, bloccato da
squalifica e che sarà quindi formato da destra a sinistra da
Arcidiacono (88), messosi in mostra un paio di stagioni fa nelle
file del Monza e di proprietà dell'Empoli. Quindi l'altro
brasiliano il funambolo Paulinho, piccolo e molto rapido nei
movimenti che si posiziona dietro l'unica punta e miglior
marcatore dei rossoneri con quattro centri di cui uno su rigore.
A sinistra il camerunense Feussi arrivato nelle ultime giornate,
ex Pisa e Pizzighettone, che porta forza fisica sulla sua
corsia, capace di portarsi al tiro in diagonale. In avanti la
punta di riferimento dovrebbe essere l'ariete Saraniti, classe
88, in rete nelle ultime due giornate e pescato in Serie D,
nell'Adrano, che dovrebbe essere preferito a Myrtaj e Pignalosa.
Per un reparto che è andato a segno 14 volte. Sorrento fino ad
ora uscito sconfitto dalle trasferte, ma sempre di misura,
facendo soffrire le avversarie, che tra l'altro sono state tutte
le migliori della classe, Novara, Arezzo, Lumezzane, Lecco,
Foligno e Varese. Una formazione che gioca chiusa attenta a non
scoprirsi per poi cercare le ripartenze sugli esterni e cerca
sempre di colpire sulle palle inattive dove Fernandez si porta
avanti dalla difesa, Saraniti fa la torre in mezzo all'area e
Paulinho cerca di approfittarne delle palle sporche. Su queste
situazioni spesso è il difensore Di Nunzio che si presenta alla
battuta, con palle tese al centro.
LA STORIA
Il
Sorrento Calcio venne fondato nel 1945, con colori sociali
rossoneri, ma s'iscrisse al suo primo campionato ufficiale
quello di Promozione, solo per la stagione 1949-50, chiuso
all'ultimo posto. La società assume la denominazione di Flos
Carmeli, partecipando sempre al campionato di Promozione, per
tre stagioni fino al 56-57, quando riassume il nome di Sorrento.
Rimane in categoria fino alla stagione 1967-68, anno in cui c'è
una profonda svolta societaria, con l'avvento alla presidenza
del Sen. Achille Lauro, già presidente del Napoli. Il Sorrento
si classificò primo con tre punti di vantaggio sul Terzigno e
venne promosso per la prima volta nella sua storia in Serie D.
In quarta serie i rossoneri disputano ancora un campionato di
vertice, arrivando al primo posto a pari merito a quarantotto
punti con la Turris, salendo in Serie C, dopo aver vinto proprio
contro la squadra corallina lo spareggio in gara unica
disputatosi al "Flaminio" di Roma, per 1-0 grazie ad un gol
siglato da Sani.
Da
neo-promossa nel 1969-70, raggiunge il quarto posto, con
allenatore l'ex biancoblù Paolo Todeschini, in campo il portiere
Gridelli, Mazzi, Mamilovich, Lorenzini e Savarese. Nella
stagione 1970-71 il Sorrento affidato al parmense Giancarlo
Vitali, giunse di nuovo primo, con un punto di vantaggio sulla
Salernitana, raggiungendo la storica promozione in Serie B. In
squadra sempre il portiere Antonio Gridelli, che stabilì il
record di imbattibilità con 1.537 minuti, per soli 12 goal
subiti. Tra i protagonisti di quella squadra, Angrisani, Bozza,
Furlan, Lorenzini ed anche l'allora ventenne, Giuseppe
Bruscolotti, nativo proprio di Sorrento, poi capitano del
Napoli, dell'era Maradona. Nella serie cadetta, i sorrentini per
le dimensioni non a norma del loro impianto dovettero
trasferirsi per le gare interne al "San Paolo" di Napoli, con la
squadra formata da gran parte della rosa vincitrice del
campionato precedente affidata al tecnico Nicola D'Alessio;
ballano una sola stagione in categoria, chiudendo il campionato
al penultimo posto, nonostante un girone di ritorno con un ritmo
quasi da promozione. I rossoneri nel 73-74, in Serie C, guidati
da Pietro Santin, chiudono la stagione al sesto posto, con quasi
tutti i punti conquistati in casa.

Bruno Bolchi
Paolo Todeschini
Per il
74-75, la squadra ha in panchina un altro ex tigrotto Bruno
“Maciste” Bolchi, con il nono posto finale, in squadra Comola,
Valdinoci, Fiorile ed il centravanti Abbondanza. La stagione
seguente la squadre è guidata da Gino Raffin e raggiunge il
quarto posto; tra i più presenti il bomber Scarpa con 14 reti,
Borchiellini, Petta, Ceccaroni e Corti. 76-77 alla guida tecnica
si alternano Ettore Ricagni, quindi Adriano Zecca e Giorgio
Bozzato per un Sorrento che si salva solo grazie alla miglior
differenza reti rispetto all'Alcamo. Nella stagione seguente con
il ritorno di Giancarlo Vitali in panchina, i rossoneri per due
punti, non riescono a piazzarsi nelle posizioni che garantiscono
la Serie C1, nell'anno della ristrutturazione dei campioni, così
vengono relegati in C2. 78-79, squadra riaffidata inizialmente a
Raffin, che può contare sempre sull'intelaiatura degli anni
precedenti, cioè Bellopede, Borchiellini, Ceccaroni, Silvestri,
Venditelli oltre ad un centrocampista esperto come Chinellato ed
una punta come Nicola Traini. Arriva una salvezza sofferta per
miglior differenza reti con Vitali in panchina. Nella stagione
seguente, praticamente sempre con gli stessi elementi si piazza
a centro classifica, con il campionato iniziato da Vitali in
panca e chiuso da Salvatore Rea.
80-81, difesa imperniata sempre sul duo Bellopede e Borchiellini,
chiude a centro classifica, in porta si alternano Ezio Zanin e
Masoni, prima guidata da Paolo Specchia poi da Atripaldi. E' la
stagione in cui si chiude l'era di Lauro alla presidenza, con
l'ing. Cesaro che lo rileva. Piazzamento replicato anche nella
stagione successiva con Paolo Franzoni in panchina ed al centro
della difesa l'ex stopper del Brescia Colzato. 82-83 sulla
panchina sorrentina Urano Navarrini, centrocampista biancoblù
nel periodo 75-78 ed anche allenatore per parte della stagione
77-78 con Alberto Ballarin; altro piazzamento in zona centrale
sempre con Borchiellini in campo ed in porta Ezio Zanin. Per la
stagione successiva Navarrini non viene confermato e la squadra
viene affidata ad Antonio Giglio Cobuzio e poi a Carmine Tascone.
In squadra l'ex libero del Catanzaro Vichi, con il nono posto
finale. 84-85, squadra affidata inizialmente a Tascone e da
Novembre all'ex ala del Napoli, Jabras Faustinino Canè, che
centra la promozione ad una lunghezza dal Licata di Zeman. Tra i
giocatori il portiere Porrino con solo 16 reti subite, il
centrocampista Donnarumma, Vichi ed un giovanissimo Gennaro
Ruotolo, sorrentino doc, poi colonna del Genoa. In C1 sempre con
Canè in panchina e praticamente la stessa rosa, conclude al nono
posto. Ma con l'abbandono del presidente Cesaro, e l'avvento di
Pollio, incontra una forte crisi, che porta nell'86-87, alla
retrocessione in C2, con in squadra il bomber Garritano,ma che
segna solo quattro reti, il difensore Walter Vio, il portiere
Anellino e Bucaro, poi nel Foggia di Zeman. In C2, la panchina è
affidata a Papadopulo, il quale lancia l'esterno Alessandro
Pane, per anni all'Empoli e lo scorso anno allenatore della
Reggiana, per una stagione conclusa al quinto posto. L'annata
seguente tocca all'ex capitano dell'Avellino in Serie A,
Salvatore Di Somma, guidare i rossoneri, che chiudono la
stagione al quinto posto, ma poi vengono radiati per motivi
economici e vengono iscritti al campionato di Eccellenza, da
dove risalgono solo al termine della stagione 97-98, quando
s'impone davanti a Paganese e Palmese, conquistando in finale
unica a Caserta, la Coppa Italia Eccellenza-Promozione, contro
la Viribus Unitis (Somma Vesuviana) ai rigori. In Serie D,
chiude in testa il girone d'andata ma poi arriva al quinto
posto. 1999-00, replica il medesimo piazzamento trascinato dalle
14 reti di Donnarumma. Nella stagione 2000-01, evita la
retrocessione in Eccellenza vincendo lo spareggio disputatosi a
Benevento con l'Internapoli ai rigori (6-5). 2001-02, quinto
posto nel girone G, di Serie D, con Teta realizzatore di 16
reti, esordio in prima squadra di Maurizio Maraucci, con 8
presenze totali e che al termine dello scorso calcio mercato
passerà come una meteora alla Pro. Nella stagione seguente
arriva una salvezza sofferta. 2003-04, ottavo posto finale con
in evidenza l'attaccante Guariglia, autore di 13 reti. 2004-05,
secondo posto nel girone G, a tre lunghezze dal Real Marcianise,
e vince i play-off contro Lavello, Sangiuseppese e Savoia, ma
non valgono per la promozione. Nel dicembre 2004, dalla
Battipagliese arriva il bomber Ripa, che in 15 presenze mette a
segno sei reti.
2005-06 promosso in Serie C2. Vincendo il girone I di Serie D,
davanti di tre punti alla Vibonese, potendo contare su un
attacco di assoluto rilievo per la categoria formato da Ingenito
che in 33 gare va a segno 19 volte e Ripa 16 su 29, oltre a
Russo con 10; Maraucci 12 presenze e due reti. Una stagione
storica per i colori rossoneri che vincono anche la Coppa Italia
di Serie D, superando il Giarre nella doppia finale, con
vittoria in Sicilia per 2-1 (seconda rete di Ripa) e pareggiando
in casa 1-1 con Ripa ancora a bersaglio. In questa stagione,
proprio con la Coppa Italia, conosce anche la ribalta delle
telecamere attraverso il reality-show Campioni, con la
semifinale disputata contro il Cervia, guidato da Ciccio
Graziani. Nella stagione 2006-07, il Sorrento, guidato in
panchina da Renato Cioffi e trascinato dalle 23 reti di Ciccio
Ripa, vince il campionato di C2 con un punto di vantaggio sul
Benevento, venendo promosso in Serie C1. In squadra sempre
Maraucci con 26 presenze ed una rete, Braca, il portiere
Mennella, l'attaccante Teta e Gennarino Ruotolo che a
quarant'anni torna nella squadra della sua città che lo aveva
lanciato vent'anni prima. Al termine della stagione vince vince
anche la Supercoppa di Serie C2, risultando la miglior
formazione nel triangolare con le altre due vincitrici dei
gironi, Legnano e Foligno. 2007-08, alla seconda giornata di
campionato, viene sconfitto in casa dal Potenza per 0-1,
mettendo fine ad una lunghissima imbattibilità interna che
durava dal 1 Maggio 2004 (Sorrento-Paganese 1-2), per un totale
di 72 risultati utili consecutivi interni. Dopo diversi alti e
bassi, chiude al decimo posto, con la squadra che passa da
Provenza a Morgia. Ripa disputa solo 18 gare e segna solo due
reti. Gennarino Ruotolo che a quarant'anni chiude con il calcio
giocato con sette presenze. In porta Alex Brunner. Nella
stagione 2008-09, guidato da Simonelli, chiude la stagione
all'undicesimo posto con Ripa che per diversi motivi gioca 19
gare, segnando sette reti. Conquista la Coppa Italia Lega Pro,
battendo nella doppia finale la Cremonese (0-0 a Cremona e 1-0 a
Sorrento). In squadra Arcidiacono, Brunner, Fialdini, Minadeo e
Biancone.
IL PERSONAGGIO

Achille Lauro
Le
fortune calcistiche del Sorrento calcio, con la scalata alla
fine degli anni 60' ai primi 70', dal campionato di Promozione
alla Serie B, sono legate indissolubilmente al Senatore Achille
Lauro ovvero un vero e proprio personaggio a tutto tondo. Nato
proprio a Piano di Sorrento il 16 giugno 1887, quinto dei sei
figli di un piccolo armatore locale Gioacchino e di Laura
Cafiero. A tredici anni per il suo carattere un po' troppo
vivace e dopo una bocciatura scolastia il padre lo invia come
mozzo sul "Navigatore", un veliero di famiglia in partenza verso
il Messico.
Dopo
undici mesi di un viaggio, da terribile, appena toccata la
terraferma, telegrafò disperato al padre supplicandolo di fargli
riprendere gli studi interrotti, diplomandosi all'Istituto
navale "Nino Bixio", per uscirne dopo qualche anno capitano di
lungo corso. Nel 1905 Achille appena diciottenne, ottenuta la
fiducia del genitore si recò a Genova per comprare a prezzi di
svendita un grosso piroscafo: il "Fratelli Beverino", che andò
ad affiancarsi al "Principessa Jolanda", costituendo una nuova
linea di navigazione la "Società della penisola sorrentina", che
si proponeva di organizzare le traversate verso le isole del
golfo di Napoli fino ad allora monopolio di una compagnia
tedesca. Il fallimento fu inevitabile e travolse anche tutti i
risparmi di famiglia; al padre Gioacchino non rimase che morire
sconsolato di crepacuore, lasciando Achille a soli vent'anni
capofamiglia con madre e tre sorelle a carico.
Lauro
in seguito riusci ad acquistare, grazie ad alcuni prestiti ed
altro, un grosso vaporetto il "Mariannina", col quale si dedicò
al trasporto dal sud al Nord di derrate alimentari, anche per
conto della Cirio che aveva impiantato alcune aziende nel
napoletano. Allo scoppio della prima guerra mondiale il cargo fu
requisito e Lauro arruolato. Furono entrambi protagonisti di
alcuni episodi come il salvataggio dei resti dell'esercito serbo
in rotta. Con la fine della Grande guerra si chiude la fase
eroica di Lauro e la sua vita sociale ed economica prende una
svolta, fondando una delle più potenti flotte italiane di tutti
i tempi, la più grande azienda a Sud di Roma.
Durante il ventennio fascista fu nominato consigliere nazionale
della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, facilitato in
questa operazione dalla famiglia Ciano, che apparteneva al mondo
armatoriale. Sempre in quel periodo ottenne la carica di
presidente della squadra di calcio del Napoli prendendo il posto
che fu di Ascarelli. Durante la sua lunga presidenza il Napoli
visse più di colpi di mercato e promesse di grandezza che di
risultati degni di nota (due retrocessioni e la la sola
conquista di una Coppa Italia e di una coppa delle Alpi) ma fu
comunque per Lauro una enorme cassa di risonanza in grado di
diffondere ancor più il suo nome fra la gente.
Nel
dopoguerra, seppe abilmente riciclarsi, dopo una iniziale
adesione al movimento dell'Uomo Qualunque, si avvicinò al
movimento monarchico di Alfredo Covelli determinando col suo
apporto finanziario la nascita del Partito Nazionale Monarchico
(PNM). Fu lungamente sindaco di Napoli, tanto amato quanto
discusso in particolare per come gestì la cosa pubblica
mostrando mancanza di considerazione nei confronti degli
avversari politici, delle forze sociali e degli stessi compagni
di coalizione. Come politico fu dotato di grande carisma e
addirittura "venerato" da gran parte dei napoletani, tanto che
nelle elezioni comunali del 1952 e 1956 riuscì ad arrivare fino
a circa trecentomila preferenze, quota mai raggiunta prima da un
candidato alle elezioni locali. Nelle politiche del 1953 ottenne
680 mila preferenze alla Camera, anche questa quota mai
raggiunta fino ad allora da nessun deputato. Famoso rimase il
suo modo di recuperare i voti presso il popolino, dando la
scarpa destra prima delle votazioni e la sinistra una volta
eletto. Durante il suo mandato ebbe inizio la speculazione
edilizia nella città di Napoli che venne descritta nel film “Le
mani sulla città” di Francesco Rosi. Alla fine degli anni 60',
lasciata la politica attiva e Napoli, rileva il Sorrento e lo
porta a raggiungere il punto suo alto della sua storia con il
raggiungimento della Serie B. Muore il 15 Novembre 1982, a 95
anni, sempre venerato dal popolino ma assistendo impotente al
crollo finanziario della sua flotta e del suo impero, sempre al
centro di situazioni che suscitarono più di una perplessità.
I PRECEDENTI
Pro
Patria: 12 Campionati di Serie A – 1 Coppa delle Alpi 1961
Sorrento: 1 Campionato di Serie B – 1 Coppa Italia Serie C
2008-09 - 1 Supercoppa Serie C2 2006-07 - 1 Coppa Italia Serie D
2005-06 - 1 Coppa Italia Dilettanti (Ecc-Promozione), 1997-98
LA TIFOSERIA
I
colori sociali che sono rappresentati sulla prima maglia del
Sorrento calcio risultano essere il rosso e il nero. Il Sorrento
Calcio gioca le proprie partite casalinghe allo stadio “Italia”,
arena in sintetico dell'ultima generazione, con abilitazione a
ospitare circa 3.600 spettatori. La squadra sorrentina non ha
mai potuto contare su un numeroso apporto di pubblico. Questo
sia per la vicinanza a città come Napoli ed a Salerno, sia per
la quasi contiguità con le altre città del litorale napoletano
con un seguito storicamente molto più numeroso, sia per i molti
campionati trascorsi nelle serie minori. Il punto più alto del
tifo rossonero si è raggiunto sotto la presidenza di Achille
Lauro, quando i sorrentini in breve tempo raggiunsero la Serie
B, partendo dal campionato Promozione, ma per vedere la serie
cadetta i tifosi locali dovettero trasferirsi a Napoli perchè lo
stadio “Italia” non aveva i requisiti richiesti. Il gruppo di
supporters più continui, che affollano abbastanza numerosi le
gradinate del piccolo stadio di sorrentino e che in numero
minore segue la squadra nei campi avversari, è quello degli
Ultras Sorrento che si posiziona nella curva dietro alla porta
alla sinistra della tribuna, con il settore proprio a ridosso
del campo. Come quasi tutte le tifoserie meridionali, al Nord
può contare anche sull'apporto di concittadini emigrati che in
trasferta vanno a rimpolpare le file del tifo.
Forti sono le rivalità che accomunano la
tifoseria sorrentina a quelle di alcune squadre campane, in
particolare con la Juve Stabia della vicina Castellammare, derby
sentitissimo da entrambe le parti. Tale rivalità è talmente
accesa da costringere la prefettura a vietare la trasferta a
Sorrento per i tifosi stabiesi nella stagione 2007-08 ed a
chiudere le porte ad entrambe le tifoserie nella stessa partita
nel campionato seguente. La rivalità di recente ha assunto toni
ancora più aspri a causa del passaggio di proprietà della Juve
Stabia, il cui neo presidente Franco Giglio aveva da poco
lasciato la presidenza del Sorrento Calcio e che ha portato con
sè buona parte dei giocatori protagonisti della stagione
precedente in maglia rossonera. Le due tifoserie non mancano di
usare vari soprannomi dispregiativi nei confronti degli
avversari, così mentre gli stabiesi sono offensivamente chiamati
“castelloni” con la tifoseria gialloblù che a sua volta
apostrofa i sorrentini come limonari, per l'esportazione dei
famosi limoni di Sorrento.
Altre
rivalità con le vicine Turris, Savoia, Cavese, Paganese, Viribus Unitis, Battipagliese, Pozzuoli. Capitolo amicizie da
segnalare quelle con Cosenza, Giarre e Nocerina. Le
presenze allo stadio “Italia”, la scorsa stagione si sono
attestate attorno alle 900 unità, con 320 abbonati. In questo
campionato in sette giornate la media è di circa 700 persone,
con 308 tessere.

Sorrento
- Cosenza 08/09