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VIAREGGIO
ESPERIA
F.C. 1919 |
F.C.
ESPERIA VIAREGGIO srl 2003
Divisa
sociale: maglia a strisce verticali bianconere, calzoncini
bianchi, calzettoni neri con bordo bianco.
Stadio
dei Pini, "Torquato Bresciani", via Trento 1 –
55049 Viareggio (Lu),,dimensioni
(110x64) – Capienza 10.000 spettatori, omologato per
4.600
Sede: via
Trento 1 – 55049 Viareggio (Lu)
Viareggio
città 64.200 abitanti – Tot. prov. Lucca 389.700
abitanti
Abbonamenti
2009-10:
531
ORGANIGRAMMA
SOCIETARIO
Presidente: Stefano Dinelli
Vice-Presidente: Mirko Lippi
Consiglieri: Andrea Cerri, Gianpaolo Giannecchini, Riccardo Lari
Direttore generale: Andrea Gazzoli
Segretario generale: Massimo Moscardini
Responsabile marketing: Paolo Matteucci
Addetta stampa: Elena Francesconi
Allenatore: Leonardo Rossi
Vice-allenatore: Simone Masi
Preparatore portieri: Alessandro Mannini
Preparatore atletico: Daniele Sorbello
Responsabile medico: Dott. Guido Giannecchini
Medico sociale: Dott. Marco Cupisti
Fisioterapista: Viscardo Frediani
Massaggiatore: Carlo Pellungrini
Magazziniere: Pasquale Franceschi
IL
CALCIOMERCATO
Acquisti:
Del Tongo (d84-A. Picchi), M. Mandorlini (c88-Parma), L.
Castaldo (d90-Siena), Ravaglia (p88-Cesena), Ferrari
(a89), Briotti (d86) e Ferri-Brini (c89-Sassuolo), Pizza
(c88-Empoli via Monza), Taormina (c88-Sampdoria), Marolda
(a81-Taranto), Benassi (d89-Empoli), Andreulli
(c84-Canavese)
Cessioni:
Pavoletti (a88-Pavia via Sassuolo), Franchini (a84-Cisco
Roma), Massoni (d87 Sassuolo/Hellas Verona), Raffaello
(c88-IsolaLiri), M. De Angelis (a83-Foligno/Siracusa), A.
Genova (c88-Valenzana), M. Fusi (c80-svin), Mallus
(d82-Reggiana fp)
LA
ROSA
Portieri:
Babbini (88), Ravaglia (88), Tremori (92)
Difensori:
Anzillotti (92), Barsotti (80), Benessi (89), Briotti
(86), Carnesalini (82), Castaldo (90), Fiale (77),
Panariello (88)
Centrocampisti:
Andreulli (84), Brini-Ferri (89), Cristiani (89), Fommei
(74), Mandorlini (88), Martucci (88), Natale (90), Pizza
(88), Reccolani (78), Taormina (88)
Attaccanti:
Costantino (86), Ferrari (89), Marolda (81), Davini (91)
LE
ULTIME CINQUE STAGIONI
2004-05: 3° nel girone A dell'Eccellenza Toscana.
2005-06: 1° nel girone A dell'Eccellenza Toscana, promosso in Serie D.
2006-07: 1° nel girone E di Serie D, promosso in SerieC2
2007-08: 14° nel girone B di Serie C2. Vince i playout contro la Viterbese.
2008-09: 2° nel girone B II Divisione. Ripescato in Prima Divisione – All. Alfredo Aglietti
PRO
PATRIA – VIAREGGIO: Arbitro Peretti di Verona
Dopo aver
concluso il campionato di Seconda Divisione al posto alle
spalle del Figline ed essere stati eliminati negli
spareggi play-off, in semifinale dal Prato, il Viareggio
ha ottenuto lo stesso ugualmente il passaggio nella
categoria superiore con un ripescaggio, per via dei
diversi fallimenti e rinunce della scorsa estate. La
formazione bianconera del patron Stefano Dinelli,
costruttore edile, con la "voglia" di rinnovare
lo "Stadio dei Pini", ha così ritrovato dopo
ben 35 anni la Terza Serie, festeggiando così al meglio i
propri novantanni di storia, dando così il coronamento ad
una scalata iniziata sei anni fa quando le zebrette erano
piombate in Eccellenza a seguito di una retrocessione e di
un fallimento, che seguiva quello ben più pesante del
1994, quando alla società viareggina era stata revocata
l'affiliazione dopo il grave crack finanziario di Giorgio
Mendella, noto tele-finanziarie e patron televisivo (Retemia)
della fine degli anni 80 e primi 90. Della squadra che la
scorsa stagione ha raggiunto i play-off, sono stati
riconfermati nove elementi tra cui ben tre under. Fiducia
concessa all’estremo difensore Babbini, classe ’88 con
alle spalle già due campionati in Serie C, ai difensori
Barsotti, Carnesalini (ex Alzano, Lucchese e Lecco), Fiale
(77 una vita in C2 con Forlì, Montevarchi, Castel di
Sangro e Viareggio) e Benassi, 89 vera sorpresa di questo
inizio di stagione, convocato anche per la rappresentativa
di categoria, ai centrocampisti Fommei, Reccolani (78,
nona stagione in bianconero) e Cristiani (89) ed all’attaccante
Costantino. Ai riconfermati della passata stagione la
società bianconera guidata in sede di mercato dal
direttore generale Andrea Gazzoli ha affiancato alcuni
calciatori esperti di categoria, come il difensore Briotti
(ex Carrarese e Scafatese), il centrocampista Andreulli (Canavese,
Teramo, Juve Stabia) e l’attaccante Marolda (Taranto,
Teramo e Fano) ma soprattutto tanti giovani di prospettiva
provenienti da settori giovanili o con già esperienze
professionistiche alle spalle. Fanno parte di questa
schiera i giovanissimi portieri Tremori (92) e Ravaglia
(88 titolare a Cesena la scorsa stagione ed in precedenza
a Poggibonsi), i difensori Panariello (88 Giacomense),
Anzilotti (92) e Luigi Castaldo (scuola Siena), i
centrocampisti Brini Ferri (89 dal Sassuolo), l’italo-svizzero
Martucci (88 scuola Genoa, 15 presenze con la Spal), Pizza
(88 scuola Empoli dal Monza), Mandorlini jr. (88 scuola
Parma ma con ben 66 presenze negli ultimi due campionati
tra Foligno e Pavia), Taormina (88 Como) e Natale ’90)
ed infine, gli attaccanti Ferrari (89) e Davini (91).
Nuovo il mister Leonardo Rossi, da giocatore con le maglie
di Bologna, Vicenza, Spal, Piacenza, Ravenna, già vice di
Guidolin nel Genoa e nel Monaco, con varie esperienza in
Lega Pro tra cui Spal e Teramo, dove in una situazione
difficile, con un gruppo di giovani riuscì comunque ad
arrivare al settimo posto. Rossi ha sostituito e Alfredo
Aglietti, tecnico della scorsa stagione, passato ora alla
Primavera della Samp ed è stato affiancato dal suo vice
Simone Masi (ex Saronno) e di un preparatore dei portieri
come Alessandro Mannini, per anni estremo difensore del
Pisa di Anconetani in Serie A. Il Viareggio, ha come
massima ambizione quello di conservare la categoria,
possibilmente evitando i play-out, ed in questo momento
sopravanza la Pro di due lunghezze, trovandosi a quota 11,
frutto di 2 vittorie, una in casa con il Pergocrema alla
sesta giornata, e una in trasferta a Figline alla terza,
quindi ha collezionato cinque pareggi e quattro sconfitte,
di cui tre lontano da casa. Nell'ultimo turno ha
pareggiato allo stadio "Dei Pini", contro il
Novara. Caratteristica della formazione bianconera è
quella di giocare a viso aperto con qualsiasi formazione
che si vada ad affrontare, senza ricorrere a particolare
muri difensivi. Nota negativa, invece, la scarsa vena
realizzativa, secondo peggior attacco con soltanto cinque
reti all’attivo, peggio ha fatto solo il Como con tre.
Quattro goal sono stati realizzate nelle prime tre
giornate, mentre nelle altre otto, uno solo ed è a secco
da cinque turni. Ultima rete a segnata quella di Martucci
al 29 del primo tempo, in Viareggio-Pergocrema 1-0, per un
totale di 511' minuti di astinenza. Una delle principali
cause è la giovane età della squadra, praticamente una
Under23, aggravata dal fatto di non poter contare su
quello che è uno dei pochi giocatori esperti della
squadra, l'attaccante Marolda, infortunato già da alcune
settimane, così come per Fommei (74), sesta stagione non
consecutiva con i bianconeri. Rossi, per la gara contro la
Pro, oltre a questi due elementi dovrà fare a meno anche
di Barsotti, mentre rispetto all'ultimo turno potrebbe
recuperare Mandorlini e l'esperto difensore Carnesalini.
Allo "Speroni" il Viareggio dovrebbe presentarsi
con il collaudato 4-4-2 di partenza, che durante la gara
si trasforma in un 4-4-1-1 oppure un 4-2-3-1, a seconda
dei momenti della gara. Ravaglia tra i pali, portiere di
sicuro avvenire, davanti a lui quartetto difensivo formato
da destra a sinistra Benassi, Carnesalini (non al meglio
fisicamente), Fiale e Briotti con Panariello come prima
variante. Nella zona centrale del campo Pizza sulla fascia
destra Martucci e Cristiani a rompere il ritmo e cercare
d'impostare il gioco, e sulla sinistra Reccolani, nel
ruolo di tornate in appoggio alle due punte, Costantino–Ferrari
che assieme mettono sul campo in totale quarantatre anni.
Una squadra che mette sul campo organizzazione, freschezza
atletica e corsa a compensare il gap tecnico con le
avversarie.
LA
STORIA
Il calcio
fa la sua apparizione a Viareggio nel 1909, portato da
turisti inglesi e tedeschi e da un gruppo di studenti. Le
prime partite si svolgevano un principalmente in pineta,
ma anche in spiaggia e nelle piazze ed il primo terreno di
gioco semi-ufficiale si trova in Piazza Cavour. Nel 1911,
nasce la prima vera squadra calcistica viareggina,
l'Esperia, che svolge per alcuni anni attività a
carattere di incontri amichevoli con formazioni della
zona, senza iscriversi ad alcun campionato ufficiale,
giocando in Piazza Mazzini. Al termine della prima guerra
mondiale nasce lo "Sporting Club Viareggio",
dalla fusione di sei società già presenti sul
territorio, Esperia, Libertas, Vigor, Giuseppe Garibaldi,
Aquila, Celeritas. Le partite si svolgono a Villa Rigutti,
in Piazza Caterina da Siena. Il primo campionato ufficiale
FIGC è quello di Promozione, stagione 1919-20, ottenendo
subito il passaggio in Prima Categoria, dove la stagione
seguente si piazza al 7° posto. Nel 21-22, a seguito del
così detto "Compromesso Colombo", dal nome del
direttore della Gazzetta dello Sport, del periodo, che
sancì la riunificazione tra FIGC e CCI, i viareggini
dovettero disputare uno spareggio salvezza ad Alessandria
contro la Pastore Torino, che i toscani persero venendo
retrocessi in Seconda Divisione. Nella nuova categoria
arrivano al terzo posto nel girone semifinale B. Stesso
piazzamento nell'anno successivo, a cui fa seguito uno
sesto posto. Nel 25-26, con il decimo posto finale porta
alla retrocessione nel "Direttorio Divisioni
Inferiori Nord'' (paragonabile alla terza Serie suddiviso
su 10 gironi) come stabilito dalla "Carta di
Viareggio" del 1926, che divideva di fatto i
calciatori in "dilettanti" e "non
dilettanti", introducendo di fatto il calciomercato
ed il professionismo. Il sodalizio cambia denominazione in
''Unione Sportiva Viareggio'' e dal 13 Ottobre 1926 si
sposta nuovamente, passando a giocare all'impianto
polisportivo. Nel nuovo campionato si piazza al quarto
posto e nel 27-28, con 30 punti e cinque lunghezze di
vantaggio sulla seconda in classifica il Sestri Levante,
viene promosso nel "Direttorio Divisioni Inferiori
Nord"; cambia ancora denominazione diventando ''U.S.
Vezio Parducci Viareggio'', nome con cui partecipa al
campionato di Prima Divisone Nord, dove si piazza
all'ottavo posto che non basta ad evitare il declassamento
voluto dalle nuove regole della FIGC, imposte dal
Presidente Arpinati che porteranno alla formazione di
Serie A e B. I viareggini, ripartono così da quella che
è la terza serie, la Prima Divisione Nord, nel girone A
con Lucchese, Savona, Pisa, Empoli, Asti, Pro Lissone e
Carrarese, piazzandosi al quinto posto; conclude il torneo
al terzo posto a due lunghezze dalla vetta. 1931-32 chiude
in zona medio-basse, gettando però le basi per il salto
di categoria della stagione seguente ed aprendo un ciclo
importante. I bianconeri concludono il torneo al primo
posto a pari punti con gli storici rivali della Lucchese a
36 punti in 26 gare. Il 21 Maggio 1933 a Livorno si gioca
lo spareggio tra le due squadre con la vittoria dei
viareggini per 2-1, che passano così alle finali
nazionali, dove nel girone C, incontra il Vicenza ed il
Derthona, imponendosi con cinque punti, nei doppi
confronti, centrando la storica promozione in Serie B. I
toscani vengono inseriti nel girone Ovest, dove c'è anche
la Pro Patria. Il primo storico incontro tra le due
formazioni arriva l'otto ottobre 1933, con la vittoria dei
tigrotti per 2-0, vittoria bissata anche al ritorno a
Viareggio per 1-0. Al termine della stagione la Pro con il
terzo posto finale, arriva alle finali ma poi viene
eliminata, mentre i viareggini si piazzano al sesto posto.
Nel campionato seguente il Viareggio con il quinto posto
evita il declassamento in Serie C. 35-36, il dodicesimo
posto, porta ad una serie di spareggi per mantenere la
categoria con Pistoiese, Foggia e Spal. Viareggini e
pistoiesi si ritrovano ancora pari e si deve ricorrere
ancora ad una gara-spareggio, dove i bianconeri
s'impongono per 2-0. E' l'annata in cui si mette in
evidenza il 18enne Giorgio Barsanti, che poi passerà al
Genoa e quindi all'Ambrosiana-Inter, Sampdoria e dal 49 al
52 sarà uno degli attaccanti della Pro in Serie A. La
società va incontro ad una grave crisi finanziaria che
porta ad una doppia retrocessione prima in Serie C, al
termine del campionato 1936-37, dove Barsanti si mette
definitivamente in luce, con 21 presenze e sei reti, e
quindi scivola in Serie D, nell'annata successiva,
nonostante la cessione al Genoa proprio di Barsanti che
risolleva un po' le casse sociali. Nella tarda Primavera
del 38' per la crisi finanziaria la società si scioglie e
rimane una stagione senza calcio. Rinasce nel 1939 con la
denominazione '''Associazione Sportiva Viareggio Calcio'''
che partecipa alla Prima Divisione Toscana (una sorta di
campionato Interregionale), perde la finale con la squadra
riserve del Pontedera. Nel periodo bellico 40-45, non
partecipa ad alcun torneo, ripresentandosi al termine del
conflitto nella Lega Sud di Serie C, venendo inserita nel
girone A Toscano, andando a giocare al "Campo dei
Pini", ed il quinto posto finale porta al ripescaggio
in Serie B. In questo campionato fa il suo esordio l'ala
Egiziano Bertolucci classe 22, con 26 presenze e nove
reti, contribuendo notevolmente alla salvezza della
squadra Nella stagione successiva, Bertolucci fa ancora
meglio raddoppiando 40 gare e 18 reti, che non valgono a
mantenere in B il Viareggio, ma gli valgono l'acquisto da
parte della Pro Patria che lo preleva direttamente dai
bianconeri.

Bertolucci
Il
Viareggio incontra ancora una crisi finanziaria e
retrocede nuovamente, così in un anno solare passa dalla
Serie B alla Promozione interregionale, dove prima si
piazza nella parte medio-bassa e quindi nel 50-51, crolla
addirittura in Prima Divisione Toscana, paragonabile alla
Promozione attuale. Si riprende con una nuova proprietà
che riporta subito le zebrette, nella categoria superiore
e nel campionato successivo si ferma al 4° posto.
Nell'estate del 1953, si fonde con il "Bar Ivano –
Viareggio", diventando ''Associazione Sportiva Calcio
Viareggio'', mantenendo la categoria con un undicesimo
posto. 1954-55, vince il girone A di Promozione Toscana
con tre punti di vantaggio sul Caf Lucca, tornando così
in Serie D. Viene inserito nel girone E, con Siena che
vincerà il raggruppamento, Carrarese, Lucchese,
Anconitana, Pistoiese, Massese e Pisa, concludendo a
centro classifica, bissando nelle stagioni seguenti. Nel
58-59, per la ristrutturazione dello stadio di Pini, si
sposta per una sola stagione a giocare a Pietrasanta,
arriva una salvezza soffertissima solo per la miglior
differenza reti sulla Rondinella. La stagione 59-60, i
viareggini vincono il campionato di Serie D, imponendosi
nel girone D, formato da squadre toscane, sarde e laziali;
con sei punti di vantaggio sui rivali della Massese. In
Serie C rimane solo un'annata retrocedendo immediatamente
giocando con questa formazione base: Cherubini, Morelli,
Dell’Innocenti, Maffei, Biagi, Giacometti, Magrini,
Venturi, Martini, Rivara, Vaccarossa ed allenatore
Gianfranco Dell’Innocenti. Per tre stagioni dal 61 al
64, viene inserito nel girone A di Serie D, con vecchi
avversari e conoscendone di nuovi come Borgomanero,
Imperia, Pavia, chiudendo in ordine al terzo, ottavo e
quinto posto. Nel 64-65 torna nel girone D, dove si piazza
all'ottavo posto, con l'avvento di una nuova dirigenza che
punta senza mezzi termini al ritorno in Serie C. Nel 65-66
è ancora nel girone A, arriva un secondo posto a due
lunghezze dallo Spezia, a causa di una penalizzazione di
tre punti, per illeciti sportivi commessi nelle partite
contro Pinerolo e Cuneo. 66-67, girone D, secondo posto a
tre punti dal Pontedera. La Serie C, arriva al termine
della stagione 67-68, vincendo il girone E,
tosco-umbro-maremmano, per un punto di vantaggio sul
Grosseto. In Serie C, viene inserito nel girone B, quello
che caratterizzava le squadre dell'Italia centrale,
concludendo con un lusinghiero settimo posto. Nella
stagione 69-70, sulla panchina bianconera troviamo Quinto
Bertoloni, altro ex attaccante della Pro in Serie A, e per
anni bandiera del Toro di cui fu anche allenatore; con lui
il Viareggio chiude al 12 posto con il viareggino doc.
Eugenio Fascetti a chiudere la sua carriera di calciatore
con 30 presenze.

Bertoloni (a sinistra) seduto insieme ad Armano e Bearzot
Per la
stagione seguente il presidente Venasco Bini, come
allenatore sceglie l'emergente Enzo Riccomini, in squadra
Rossano Giampaglia, in porta Ciaschini e lo stopper
Coscetti, per un campionato che si chiude al decimo posto;
in porta fa il suo esordio Oreste Cinquini, che poi farà
carriera come direttore sportivo. Per il campionato 71-71
la società passa a Giorgio Bonuccelli, sempre con
Riccomini in panchina e 10° posto finale. Il campionato
72-73 è uno dei migliori della storia viareggina,
concluso al 5° posto, mentre la stagione 73-74 vede i
bianconeri chiudere all'ultimo posto e retrocedere. In
panchina si alternano Roberto Balestri e Ruggero Salar, in
campo Rossano Giampaglia e Pittofratti. In Serie D, torna
nel girone E, con presidente Silvano Centauro ed
allenatore Nedo Sonetti, che proprio in riva al Tirreno
inizia la sua carriera in panchina, portando la squadra al
settimo posto finale. Nel triennio 75-78, la panchina è
affidata a Pier Luigi Meciani che porta i bianconeri prima
al sesto poi al quarto posto e nell'annata 77-78, al sesto
posto, che portò allo spareggio con la Rondinella
Marzocco, chiuso 1-1 anche dopo i dts, e poi vinto al
lancio della monetina. Petrangeli disputa tutte le gare ed
il bomber della squadra è Giannotti con nove centri. In
C2, i bianconeri ballano una sola stagione con Lucio
Dall'Angelo allenatore poi sostituito da Dario Venturi, in
evidenza il solo Toschi con nove reti. In Serie D, viene
inserito nel girone A, con la panchina affidata all'ex
attaccante della Pro, Quinto Bertoloni, chiudendo a metà
classifica. Nella stagione seguente l'allenatore è
Rossano Giampaglia, uno dei più affermati e acclamati
talent-scout e osservatori italiani, per un altro
piazzamento a centro classifica. E' l'ultima stagione del
Cav. Centauri alla presidenza, il quale passa alla mano a
Roberto Brunetti che come allenatore sceglie Umberto
Lembi, per il sesto posto finale nel girone E, dove rimane
ininterrottamente fino al campionato 88-89, nonostante
nell'annata 84-85, retroceda con tanto di penalizzazione
per l'utilizzo irregolare del giocatore Tillotta ma viene
poi ripescato per il completamento dell'organico. Stessa
cosa avviene nella stagione 87-88, al termine della quale
c'è una svolta societaria, con l'avvento alla presidenza
del discusso tele-finanziere Giorgio Mendella, che proprio
a Viareggio aveva istituito la sua base con il network
Retemia. Mendella butta subito risorse in società per
scalare le categorie e nel campionato 88-89, si piazza al
terzo posto a quattro punti dal Baracca Lugo. In squadra
Barbuti ex Spezia e Parma. Il salto di categoria avviene
la stagione successiva con Ezio Riccomini in panchina, con
i bianconeri che schierano un bomber come Telesio, suo tra
l'altro il goal che sancisce la promozione in casa con il
Tuttocalzatura di Castelfranco di sotto, davanti ad oltre
seimila persone. In formazione altre "stelle"
per la categoria come il già citato Barbuti, l'altro ex
parmense Zamagna, il centravanti Valori con dieci reti ed
un giovane Pierpaolo Bisoli che disputa la sua prima
stagione da titolare. In C2, Riccomini è confermato a cui
viene affidata una rosa scelta da Oreste Cinquini, che
racchiude un gran parte del meglio del calcio di categoria
toscana. Oltre ai confermati Bisoli, Zamagna e Valori,
arrivano Luciano Spalletti per la difesa con Lancini,
Carillo ed Eritreo, a centrocampo Adolfo Sormani e De
Mozzi, in attacco Calonaci e Tatti. Chiude al terzo posto
nel girone A, a due lunghezze dalla capolista Alessandria
ed una sola dalla Massese, mantenendo il terreno di gioco
inviolato.
Per il
campionato 91-92 i bianconeri sono affidati a Marcello
Tentori, che in difesa può contare su Pregnolato ed a
centrocampo su Walter Mazzarri, chiudendo al sesto posto.
Nel 93-94, con Massimo Morgia, Riccomini e poi ancora
Morgia come allenatori arriva un quinto posto, a cinque
punti dalla seconda in classifica il Prato, nonostante le
tredici redi di D'Ottavio. Nel campionato seguente parte
con Morgia in panchina, in squadra PierCesare Maldini,
Aimo ed in avanti il piccolo ma temibile Puccineli. A
metà stagione si avvertono già gli scricchiolii della
gestione Mendella e del suo gruppo Intermercato, che dal
Marzo 91 era ricercato per truffa ed era espatriato a
Montecarlo. Il Viareggio chiude al settimo posto, con
Mendella che si costituisce a Gennaio 94 ed altri soci che
vengono coinvolti in "Tangentopoli" con il
Viareggio che fallisce ed è costretto a ripartire
dall'Eccellenza con il nome di Associazione Calcio
Viareggio, ratificata il 7 Aprile 95. Vince subito il
campionato di Eccellenza toscana, imponendosi con otto
punti di vantaggio sul Castelnuovo Garfagnana. In CND
viene inserito nel girone A, concludendo all'undicesimo
posto. Nel 96-97, affidata a Francesco Buglio, vince lo
stesso girone con 71 punti, uno in più del Castelnuovo
Garfagna, facendosi rimontare diversi punti nel girone di
ritorno, ma scavando un solco di undici lunghezze con le
più immediate inseguitrici. In squadra il portiere
Ciucchi, Mariniello, Menicucci, Reccolani (presente nella
rosa attuale) ed un attacco formato da Vitaliano
Bonuccelli (21 presenze ed undici reti) e l'ex tigrotto
Tommaso Porfido che in 34 presenze segna 15 reti. In C2,
la società guidata da Tofani e Matteucci, viene inserita
nel girone B, sempre con Buglio in panchina, schierando in
avanti sempre la coppia Bonuccelli (31/13)-Porfido (31/8)
assistita da Cammarieri, Pannacci ed a centrocampo da
Reccolani, Rubinacci e Carsetti, evitando di poco l'ultimo
posto, ma centrando la salvezza ai play-out contro il
Tempio Pausania, nonostante il cambio di panchina da
Buglio a Mosti e poi ancora Mosti. Sconfitta a Tempio per
1-0 e vittoria in casa per 3-2.
Per la
stagione 98-99, alla presidenza salgono Bruno Fanciullacci
e l'Avv. Gianfrancesco Parenti, il ruolo di ds è affidato
ad Alessandro Anconetani, figlio di Romeo storico
presidente del Pisa. In squadra i portieri Giorgio
Bianchi, bandiera della Cremonese e Milan Zhalka dalla
Repubblica Ceca, il figlio di Lippi, Davide, il difensore
Macelloni, Reccolani ed in avanti Bonucelli (15 goals) e
Di Natale, che arriva ad Ottobre dal Varese ed in 25 gare
segna 12 volte. Il Viareggio chiude al dodicesimo posto,
con Roberto Pruzzo sostituito da Bertolucci. E' la
stagione in cui dopo cinquant'anni bianconeri e biancoblù,
tornano a confrontarsi con pareggio a Busto per 1-1 e
vittoria tigrotta in Versilia. Fanciullacci rimane solo
alla presidenza, in squadra elementi del Viareggio attuale
come Reccolani, Fiale, Fommei oltre al centrocampista
Rubinacci, per il decimo posto finale grazie alle 10 reti
di Luconi con Massimo Benedetti in panchina.
2000-01,
si chiude l'era Fanciullacci alla presidenza ed arriva il
16esimo posto finale nel girone B, si salva vincendo i
playout contro il Russi, vincendo 3-0 in casa e perdendo
3-2 in trasferta. In squadra anche Muoio e Giallombardo
con in panchina Maddaloni, dopo tre cambi di panchina.
2001-02, 15esimo nel girone A, retrocede dopo aver perso i
playout contro la Valenzana, dopo aver pareggiato 2-2 in
Piemonte, perde in casa per 2-0. 29 giocatori schierati
tra cui Luca Luzardi, Muoio, Giallombardo, Re David,
Fruzza e Sansovini con Bonucelli che segna 15 reti e ne
subisce anche una, subentrando al portiere; quattro i
tecnici cambiati.
2002-03,
15° nel girone E di Serie D. Perde i playout contro il
Vado e retrocede in Eccellenza. La società viene
dichiarata ancora una volta fallita con revoca
dell'affiliazione e l'11 Luglio 2003, il sindaco Marcucci,
con l'appoggio dell'attaccante Vitaliano Bonuccelli, di
Alessandro Lazzerini e con l'interessamento di Oreste
Cinquini, allora DG della Lazio, fondano il "Football
Club Esperia Viareggio", ammesso a disputare il
campionato di Eccellenza, avendo come soci Mover spa e
Viareggio Porto spa. Il campionato 2003-04, si conclude
con il quinto posto, dopo aver perso lo spareggio per
entrare nei play-off contro il Ponte del Giglio.
Allenatori della stagione prima il viareggino Eugenio
Dinelli ex calciatore del Viareggio negli anni 70, da
gennaio Lucio Noibile. La stagione 2004-05 vede le
zebrette, presiedute da Mauro Maurelli, in rappresentanza
del socio GDM. La stagione si termina al quinto posto con
la sconfitta nella semifinale play-off contro il Civita
Castellana. Per il campionato 2005-06, il presidente
diventa Stefano Dinelli, vince il proprio raggruppamento
A, con sette lunghezze di vantaggio sul Forte dei Marmi.
Vince la Coppa Italia Eccellenza-Promozione, superando in
finale il Real Ippogrifo per 2-0. Nel 2006-07 vince subito
il girone E, di Serie D, dominando il raggruppamento
davanti al Figline, staccato di dieci lunghezze,
trascinato sempre dalle reti di Vitaliano Bonuccelli, che
centra il bersaglio per quindici volte. In squadra anche
l'ex milanista e sangiovannese Giunta. 2007-08, la squadra
è in mano ad Alfredo Aglietti ex attaccante di Reggina,
Chievo e Napoli. I bianconeri arrivano al 14 posto e
centrano la salvezza ai play-out contro la Viterbese,
vincendo la gara di andata in Lazio per 1-0 con rete di
Bonuccelli, ed il ritorno per 2-1. In squadra sempre i
soliti Fommei, Reccolani, Fiale e da gennaio l'ex tigrotto
Belluomini, con 10 presenze senza reti. 2008-09, i
bianconeri sempre in mano ad Aglietti, si piazza al
secondo posto, ma perde la semifinale play-off contro il
Prato 2-0, al "LungoBisenzio" e 2-1 in casa, ma
il 30 luglio 2009 il Consiglio Federale ha ammesso il
Viareggio in Lega Pro Prima Divisione, per completare i
quadri.
IL
PERSONAGGIO
Pochi gli
ex delle due squadre e tutti attaccanti da Giorgio
Barsanti e Egiziano "Cecchino" Bertolucci (poi
per anni custode dello stadio dei Pini), a Quinto
Bertoloni, Tommaso Porfido per finire a Riccardo
Belluomini.
Di questi
Giorgio Barsanti è quello che ha avuto la carriera più
importante, vestendo le maglie di Genoa, Ambrosiana-Inter,
Lucchese e Sampdoria.
Come
tutti i ragazzi viareggini inizia a giocare a pallone in
pineta, e l'estroso Giorgio Barsanti si mette subito in
evidenza non solo per la classe ma perchè è uno di
quelli che trascina il gruppo ed in particolare prima di
scatenarsi nelle interminabili partite andava a prendere
Vittoriano detto "Vittò" un ragazzo cagionevole
di salute, già colpito da una polio che lo aveva lasciato
con una gamba più corta di quattro dita e sottile come un
fuscello. Vittoriano viveva in una famiglia benestante con
il padre, la madre ed una sorella, tutti molto apprensivi
e attenti a che il ragazzo non sudasse, non prendesse
freddo. Barsanti con i compagni lo portavano in pineta a
giocare, come uno di loro, anzi di più perché con quella
gambetta sghemba e con quello strano incedere, riusciva a
dribblare gli avversari e talvolta anche i pini, che
venivano beffati da imprevedibili ondeggiamenti, ed infine
mantenendo l’equilibrio su quel terriccio fitto di buche
e radici superficiali, scaricava poderose bordate, come
Garrincha, afflitto dallo stesso problema. Barsanti poi
con gli amici Angelo Ponsi e Renzino, lo ripulivano da
cima a fondo scarpe comprese, riportandolo a casa sulla
canna della bicicletta di quest'ultimo, dove nessuno
sapeva, o fingeva di non sapere, dove avesse trascorso
tutto il pomeriggio. Barsanti, ala estrosa, fa il suo
esordio a diciotto anni appena compiuti nel Viareggio in
Serie B e la stagione seguente sempre in serie cadetta in
21 gare segna sei reti, attirando l'attenzione del Genoa
che il 1 Gennaio 1938, lo fa esordire in Serie A ed al
primo minuto della ripresa segna la sua prima rete nella
massima serie. Il suo modo di giocare estroso, le sue otto
reti, la sua giovane età attirarono le attenzioni dell'Ambrosiana-Inter
ed i nerazzurri lo prelevarono dai rossoblù, dove andrà
a giocare in attacco con Enrico Candiani per tre stagioni,
oltre ad altri tigrotti come Frossi e Borsani con cui
vincerà uno scudetto ed una Coppa Italia. Gioca anche in
Coppa Europa Centrale, facendo il suo esordio in
Inter-Kispest, il 26 Giugno 1938. Con i nerazzurri
giocherà 56 volte in campionato segnando 15 reti. Dal 46
al 49, passa alla Sampdoria, dove nell'ultimo stagione
rimane vittima di un infortunio che lo tiene lontano dal
campo di gioco per tutta l'annata. Dato per finito, a
trent'anni e con un infortunio serio alle spalle, passa
così in biancoblù, dove fa il suo esordio il 6 Novembre
49, in Pro Patria-Lucchese 2-2, segnando anche il suo
primo goal al 10' del secondo tempo, giocando in attacco
con il suo conterraneo Quinto Bertoloni. Vestirà la
maglia tigrotta per 76 volte con sei reti, prima di
concludere la carriera in Serie C, con il Vigevano.

Giorgio
Barsanti
La
carriera
Nato a
Viareggio il 23.0.1918
Esordio
in Serie A 1 Gennaio 1938: Lucchese – Genoa 0-4
Primo
goal in Serie A 1 Gennaio 138: Lucchese-Genoa 0-4: 1' st
Esordio
in maglia biancoblù 10^ 6 Nov. 49 Pro Patria – Lucchese
2-2
Primo
goal in maglia biancoblù 10^ 6 Nov. 49 Pro Patria-
Lucchese 2-2: 10' st
Anno |
Squadra |
Serie |
PT |
RT |
1935-36 |
Viareggio |
B |
2 |
- |
1936-37 |
Viareggio |
B |
21 |
6 |
1937-38 |
Genoa |
A |
14 |
8 |
1938-39 |
Ambrosiana |
A |
8 |
5 |
1939-40 |
Ambrosiana |
A |
7 |
2 |
1940-41 |
Ambrosiana |
A |
12 |
5 |
1941-42 |
Lucchese |
B |
3 |
- |
1942-43 |
Cremonese |
B |
28 |
4 |
1944 |
Trastevere |
A |
12 |
5 |
1945-46 |
Inter |
A |
29 |
3 |
1946-47 |
Sampdoria |
A |
34 |
4 |
1947-48 |
Sampdoria |
A |
26 |
2 |
1948-49 |
Sampdoria |
A |
- |
- |
1949-50 |
Pro
Patria |
A |
28 |
5 |
1950-51 |
Pro
Patria |
A |
25 |
1 |
1951-52 |
Pro
Patria |
A |
20 |
- |
1952-53 |
Vigevano |
C |
25 |
1 |
I
PRECEDENTI
Pro
Patria: 12 Campionati di Serie A – 1 Coppa delle Alpi
1961
Viareggio:
6 campionati di Serie B – 1 Coppa Italia
Eccellenza-Promozione 2005-06
1933-1934 Serie B
5^ 8 Ott. 33 Pro Patria -Viareggio 2-0
18^ 14 Gen. 34 Viareggio - Pro Patria 0-1
1934-1935 Serie B
3^ 14 Ott. 34 Viareggio - Pro Patria 2-1
18^ 3 Mar. 35 Pro Patria - Viareggio 0-0
1946-1947 Serie B
7^ 27 Nov. 46, Viareggio – Pro Patria 2-3: 2 reti Pro, rig. Viareggio, Antoniotti (Pro), rete Viareggio28^ 30 Mar. 47 Pro Patria – Viareggio 2-1
1998-1999 Serie C2/a
11^ 22 Nov. 98 Pro Patria - Viareggio 1-1
28^ 28 Mar. 99 Viareggio - Pro Patria 1-2
1999-2000 Serie C2/a
1^5 Set. 99, Viareggio - Pro Patria 2-1
18^ 6 Gen. 00, Pro Patria - Viareggio 0-1
2001-2002 Serie C2/a
18 Nov. 01 Pro Patria - Viareggio 2-0: 5' rig. Dall'Acqua, Porfido
30 Mar. 02 Viareggio - Pro Patria 0-0
LA
TIFOSERIA
Il tifo
organizzato a Viareggio vede i primi movimenti nella
stagione 67-68, quando i bianconeri vengono promossi in
Serie C dopo oltre vent'anni di categorie minori, con la
nascita di alcuni clubs nei bar cittadini. Proprio in
questo periodo il tifo viareggino, viene attratto per
un'altra passione quella dell'hockey a rotelle, con la
formazione cittadina che viene promossa in Serie A. Il
movimento ultras nasce ufficialmente nella stagione
1973-74, in un campionato particolare, con i toscani che
retrocedono in Serie D, con la formazione del "Commandos
Zebre". Nel campionato 1979-80, dopo aver conquistato
in maniera rocambolesca la C2, vincendo lo spareggio con
la Rondinella al lancio della monetina, i bianconeri
retrocedono nuovamente, ma durante la stagione serie D e
in quella stagione nascono i "Black and White
Supporters" ed i "Fedaybe", due gruppi che
reggono fino al campionato 1983-84 quando si propongono
due altri gruppi: gli "Ultras" ed i "Fighters".
Nella stagione successiva, sempre con il Viareggio in
Serie D, si fondono, dando vita agli "Ultras Fighters
Viareggio 1984", che da allora seguono i bianconeri.
Gli U.F.V. riescono a tenere botta, anche in un periodo
non facile, visto che subito alla loro nascita 84-85 la
squadra retrocede in Promozione, ma viene ripescata,
stessa cosa succede nel campionato 87-88. Nel periodo i
tifosi bianconeri hanno anche diversi derbies sentiti come
con il Pietrasanta, Massese, Sarzanese, quest'ultimo in
particolare vide diversi incidenti che portarono ad alcuni
feriti e diverse denuncie. E' però anche il tempo in cui
nascono i primi rapporti di amicizia con le tifoserie del
Rapallo, di Poggibonsi e del Grosseto, quest'ultima datata
1989, rimane attiva tutt'ora. Gli UFV, conoscono un buon
momento alla fine degli anni 80' e la metà degli anni
90'. Tutto parte dalla stagione 1988-89, con l'avvento del
discusso tele-finanziere Giorgio Mendella, che rileva la
squadra in Serie D, con programmi importanti, almeno sulla
carta. La squadra sfiora subito la promozione in C2 ,
portando conseguentemente entusiasmo nella tifoseria che
segue i bianconeri anche nelle trasferte con presenze
corpose, come nella vicina Bozzano ma anche passando l'Appenino,
fino a Lugo di Romagna, per lo scontro al vertice contro
il Baracca, ma anche a Imola e Russi. Il campionato
seguente è quello della promozione in C2 che vede il tifo
esplodere raggiungendo le 5.000 presenze allo stadio dei
Pini, per il derby con la Pistoiese; partita a cui
seguirono però incidenti con diverse diffide.
Trasferte
con seguito importante per le gare più importanti, fino a
raggiungere il picco di circa 6.500 presenze in casa, per
la gara che consegna la promozione in C2. I bianconeri
sotto la presidenza di Mendella, vanno alla ricerca della
C1, andandoci subito vicino nel 90-91, con i terzo posto
finale, creando interesse ed entusiasmo non solo a
Viareggio città, ma anche nei dintorni. Nascono nuove
gruppi, che vanno ad affiancare gli UFV, che rimangono
sempre i leader del tifo bianconero. Del periodo sono:
"Viareggio Alcolica", "Infiascaderos"
e "Brigata Diffidati", che comprendeva i
numerosi diffidati (in quattro anni arrivarono circa ad
una sessatina), i quali spesso riuscivano ad entrare allo
stadio eludendo i controlli della polizia locale. Nei
primi anni novanta, con la squadra che veleggia tra sempre
tra le prime posizioni in C2, si formano le prime sezioni
a Lido di Camaiore e Torre del Lago, si aggiungono quelle
dei viareggini residenti in altre città come Firenze,
Milano e Palermo. Nel 90-91 nascono il gemellaggio con i
tifosi dell'Alessandria, Pontedera e Carrara, poi
quest'ultime due rotte negli anni seguenti con tanto di
incidenti. Il Viareggio per quattro stagioni prova in
qualunque modo a dare l'assalto alla C1, con seguito di
pubblico importante sia in casa che fuori, da segnalare
sempre nel campionato 90-91, le 9.000 presenze sfiorate in
una delle gare più delicate dell'annata quella contro il
Derthona. Anche in trasferta non manca l'appoggio, anche
nelle partite disputate in Sardegna, in quella sentita con
il Novara a causa della rivalità dell'hockey. Trasferte
che poi portano anche a scontri come nei derbies con
Massese, Prato e Pistoiese, e fanno nascere nuove
rivalità come con Rimini, Pesaro e con le abruzzesi
Avezzano e Vasto, con le quali ci sono anche diversi
incidenti. Nell'estate del 1994 con il crack di Mendella,
il Viareggio viene escluso dalla C2 e la società fallisce
dovendo ripartire dall'Eccellenza, dove gli UFV, non hanno
fatto mancare il loro appoggio. Al termine della stagione
1996-97, il Viareggio ritorna in C2, e per la decisiva
ultima giornata di Fossano (Cn), sono circa 800 i tifosi
bianconeri che raggiungono il Piemonte.
Con il
ritorno in C2, agli U.F.V. Si affiancano inizialmente le
"Teste Matte", ma il gruppo viene presto
falcidiato dalle diffide. Nell'Estate del 2003 vede la
luce il "Gruppo Autonomo Viareggio" formato da
ex componenti degli U.F.V. che si uniscono al centro
sociale di resistenza sociale (Sars). Attualmente a fianco
degli Ultras Fighters Viareggio, ci sono gli
"Irriducibili '84" ed il gruppo "2 Maggio
1920".
Per i
gemellaggi resiste quello i grossetani nato nel 1989, con
gli alessandrini datato stagione 90-91, con la curva Nord
di Pisa e con i gruppi della Cremonese, Baraonda1993 e
Vecchio joker e con gruppi della tifoseria bolognese (Forever
Ultras, U.R.B, Freak Boys). Rotto da anni quello con i
carrarini e Pontedera con tanto di incidenti. Per le
rivalità su tutte il capoluogo di provincia Lucca, la
vicina Massa ed anche Carrara, Prato e Pistoiese. A
seguire, Spezia, Mantova, Novara anche per l'hockey a
rotelle, Rimini, Sanremese, Pesaro, Avezzano, Pro Vasto,
Pietrasanta, Sarzanese, Montevarchi. Il 4 Ottobre 2009,
degli ultras diretti a Perugia a bordo di tre pulmini per
l'incontro dell'Esperia con la squadra locale, in
localita' Palazzo del Pero, in provincia di Arezzo,
incrociarono un gruppo di tifosi della lucchese diretti a
Gubbio, con lanci di sassi e sprangate sulle auto dei
tifosi rossoneri. La polizia identifico' i tifosi
viareggini, e venti giorni dopo è scattata la
perquisizione nelle abitazioni di una trentina di
appartenenti ai vari gruppi ultras bianconeri, ad opera di
più di cento agenti.
Nella
scorsa stagione gli abbonamenti sono stati 675, con una
media di presenze attorno alle mille unità, la gara più
vista è stato il big-match contro il Figline visto da
circa 2.200 spettatori. Per la ritrovata C1/Prima
Divisione le tessere sono 531 ed una media di 880 persone
su cinque gare disputate.
IL
VIAREGGIO NEL WEB
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