IL CAMPIONATO 2001 - 02
D Dopo
l'ennesima delusione nelle semifinali play-off, la 4a in sei anni, la
Pro punta sull'esperienza per tentare di vincere il campionato; oltre
alla conferma di gran parte della rosa della stagione precedente arrivano,
Marco Asara dal Lecco, protagonista della scalata dalla C/2 alla B con
l'Alzano nelle stagioni precedenti, il 35enne Beppe Scienza in A con
Reggina, Piacenza e Torino, il giovane centravanti Dall'Acqua in comproprietà
con la Reggina a rinforzare l'attacco, Pennacchioni difensore esterno
sinistro dal Sassuolo. Ferraresso
invece rimane, dopo che la società aveva dato per certo il suo passaggio
allo Spezia, con tanto di saluto sul sito ufficiale; in estate tiene
banco il caso “Zalla”, centravanti della Cremonese che aveva segnato
16 reti, il quale gioca al rialzo sull’ingaggio, alla fine passa al
Mantova non senza polemiche, dove tra l’altro giocherà pochissime partite
perché in avvio di stagione si rompe i legamenti del ginocchio. Lasciano
i biancoblù' Lugheri, Fiorentini e Beretta svincolati, con loro le meteore
Panesi (Valenzana), Guarino (Chieti) e Jacopo Colombo (Pro Sesto).
Per
il ritiro di Chiavenna partono: DIFENSORI:
Cresta Lorenzo (80-conf.), Dato Carmelo (74-conf.), Pennacchioni Emanuele
(72-Sassuolo), Salvalaggio Luca (73-conf.), CENTROCAMPISTI:
Agazzone Patrick (78-conf.) Arioli Giovanni (76-conf.), Asara Marco
(69-Lecco), Chiarotto Vanni (79-conf.) Colombo Riccardo (82-dalla Beretti),
Ferraresso Piero (71-conf.) Ferrari Matteo (82-conf.), Manicone Antonio
(66- conf) Scienza Giuseppe (66-Castel di Sangro) ATTACCANTI
: Antonelli Filippo (78-conf.), Bugiolacchi Giuseppe (79-conf.) Dall'Acqua
Stefano (81-Gela), Erba Simone (71-conf.),
Le
amichevoli di precampionato con
Vicenza e Cagliari danno buone
indicazioni, ma sollevano subito dubbi sulla coesistenza tra Manicone
e Scienza a centrocampo, mentre il giovane Dall'Acqua non incanta anzi,
in più Arioli fatica a riprendersi dall'infortunio rimediato sul finire
della stagione precedente, mentre Erba si allena a ancora a parte dopo
l'operazione ai legamenti. Ad
Agosto in Coppa Italia si battono Legnano (0-1 Porfido) e Varese ma
si fallisce il primo obbiettivo dichiarato dalla società, il passaggio
del turno Coppa dopo una secca sconfitta per 4-1 a Biella (la prima
da Gennaio). L'
apertura del campionato è a Valenza contro i rossoblù neo promossi;
il solito nutrito e caloroso seguito di tifosi biancoblù vede un pareggio
(1-1) sofferto nel quale però spiccano le prove di Asara e Dall'Acqua
(sua la rete); poi altri pareggi prima in casa con il Montevarchi e,
poi in Garfagnana in rimonta nei minuti finali, con la Pro sostenuta
a gran voce da un buon gruppo di Ultras. L'inizio
di stagione sotto il profilo dei risultati non è dunque dei migliori
con tre pareggi consecutivi ed i primi malumori cominciano a farsi sentire,
mentre in evidenza ci sono sempre il giovane bomber Dall'Acqua che segna
con regolarità ed Asara vero uomo in più a centrocampo; la prima vittoria
arriva alla 4a giornata, un secco 2-0 sul Meda in casa, con reti dell'ormai
solito Dall'Acqua (a cui viene dato affettuosamente il soprannome di
“Terminator”) e Ferraresso;
ci sono anche movimenti di mercato, infatti vengono intanto ceduti Bugiolacchi
(Derthona), Agazzone (Castellettese) e Ferrari (Cuneo prestito) tutti
in Interregionale; Pippo Antonelli parte verso Cosenza in serie B ed
arriva Giancarlo Romairone (Lanciano C/1, vincitore di due campionati
di C2 nelle due precedenti stagioni) dopo un infortunio che mette fuori
causa Porfido per diverso tempo. L'Alessandria infila un filotto vincente e prende il largo in testa, mentre la Pro vede sfumare la prima vittoria in trasferta sul campo di Vercelli negli ultimi secondi di gioco, da un goal nato da un'azione viziata da un fallo palese su Manicone a metàcampo, dopo essere andata in vantaggio con una bellissima girata di testa di Dall’Acqua; mentre i grigi capo classifica ingaggiano Murgita ex Vicenza e Napoli. Dopo
47 lunghi anni si vince a Novara (1-2), con una splendida doppietta
del solito Dall'Acqua che segna con una regolarità impressionante, con
finale pirotecnico in cui la Pro che potrebbe dilagare; inizia il periodo
d'oro degli uomini di Motta, che dopo una partenza stentata ora sembrano
un diesel che ben avviato non perde piu' un colpo con diverse vittorie
che arrivano nei minuti di recupero, tra cui il tanto atteso big-match
con la capolista Alessandria allo "Speroni", dove l'ex bomber
di Serie A Murgita, sfrutta in pieno la sua unica occasione infilando
Caniato di testa;la replica della Pro è con Ferraresso che pareggia
i conti in chiusura di primo tempo, il goal vittoria è di Vanni Chiarotto
al 93', con un gran punizione rasoterra che infila la porta
dei piemontesi, facendo esplodere i 3.500 presenti, portando la
Pro a sole due lunghezze dagli avversari che guidano la classifica. Alla
13a giornata, a Biella davanti ad oltre 600 tifosi biancoblù, la Pro
torna per la prima volta capolista in C/2 dai tempi di Soncini (83-84),
vincendo sempre sul filo di lana, con un colpo di testa del solito Dall'Acqua
mentre l'Alessandria impatta con il Pavia nel posticipo serale (1-1),
si va così al derby da capolista mentre il Legnano è in crisi di risultati. In
un clima euforico e senza polemiche il 2
Dicembre davanti a circa 3.800 spettatori, metà per la Pro (1.150
i biglietti bruciati in prevendita a Busto), la Pro sbanca il Mari con
una convincente prova di forza e di carattere che porta ad un’altra
vittoria nei minuti finali; dopo il goal di Chiarotto nel primo tempo
ed una clamorosa traversa piena colpita da “Terminator” dopo una sua
azione di prepotenza, arriva un finale ad alta tensione a causa dell'ennesima
papera di Caniato a Legnano (sempre la stessa porta), che serve su piatto
d’argento il pareggio al 71’, all' 84’ arriva la splendida girata di
testa sotto la traversa di capitan Zaffaroni
che ci regala la vittoria nel derby e la conferma del primato. Poi
incomincia una pericolosa fase involutiva, il Pavia ci mette in difficoltà
in casa giocando in velocità con determinazione e con molti ex in campo
1-1 con qualche rischio, che porta anche al contro sorpasso dei grigi;
complice il maltempo si pareggia a Sesto San Giovanni, dove su un campo
più adatto all'hockey su ghiaccio si disputa un bel secondo tempo ma
il portiere avversario compie degli interventi strepitosi e negli ultimi
minuti si fallisce con Porfido una
palla clamorosa; da qui in avanti i tigrotti hanno una vera e propria
involuzione, complice anche alcuni eventi come il maltempo che
costringe al rinvio con la Sangiovannese, la pausa invernale,
Dall'Acqua che ha smarrito la via della rete, gli infortunati che faticano
a recuperare e qualche altro problema fanno il resto. Nello
stesso periodo il sito internet ufficiale della Pro raggiunge i 50.000
contatti(17 Dicembre), ma rimane l’unica notizia positiva per lungo
tempo. L'inizio
del girone di ritorno si apre con la sconfitta interna con la Valenzana
(0-1) dopo un anno senza sconfitte in campionato; nella trasferta di
Montevarchi, Caniato da forfait prima d'inizio gara (non tornerà più
in campo), in porta va il 17enne Sgroni all'esordio assoluto con l'ex
Biagi che realizza un gran goal, si replica una prestazione a dir poco
scialba, pareggio casalingo incolore con il Castelnuovo dove il titolare
tra i pali diventa Capelletti, mentre il Prato rinviene come un treno,
altra replica nel recupero con la Sangiovannese, di fronte ad un pubblico
numeroso, in considerazione della giornata feriale, del blocco del traffico
e della pioggia, la Pro Patria largamente rimaneggiata non riesce ad
andare oltre l'1-1 e si corrono diversi rischi nel finale, Dall’Acqua
s’infortuna nel primo tempo battendo malamente la schiena, dovendo essere
poi sostituito; un infortunio che lo lascerà fuori per diverse domeniche.
Lo spogliatoio ormai è in fermento a dispetto della società che afferma
il contrario. Il
crollo avviene a Meda, davanti a 400 tifosi biancoblù con un'indegna
prestazione dopo essere andati in vantaggio immeritatamente in apertura
di ripresa (aut. di Goisis nel tentativo di anticipare Romairone), ci
facciamo raggiungere e superare nei minuti finali, da un volenteroso
ed ordinato Meda che ci umilia senza volerlo per 3-1, facendo saltare
la panchina di Mr. Motta, mentre ormai l'Alessandria ha preso il largo
e sembra irraggiungibile. Al
posto di Motta arriva a sopresa e tra lo scetticismo generale Carlo
Muraro ex attaccante dell'Inter, esonerato la stagione precedente dal
Legnano ma che ha dalla sua il fatto di conoscere molti giocatori della
rosa per averli allenati nelle sue precedenze esperienze.
Segue
una settimana di aspre polemiche, tra tifosi, squadra e società che
portano anche alle dimissione del direttore generale Guffanti rifiutate
dalla proprietà; Toniolo fa fatica a riprendersi da un guaio muscolare
così arriva il giovane difensore Mariani (scuola Toro - 82) prelevato
dal Lecco, che entra subito in campo contro le bianche casacche
vercellesi.
Subito
al suo esordio Muraro porta alla vittoria con la Pro Vercelli, che arriva
con una zampata di Romairone all’89’, dopo aver chiuso il 1° tempo in
vantaggio di 2 reti, i tigrotti si fanno raggiungere dai bicciolani
e tremano diverse volte prima della rete vittoria del bomber genovese,
che ha dato la vittoria ai tigrotti dopo due mesi di digiuno. Da segnalare
il ritorno in prima squadra dalla fine di Maggio del centrocampista
Arioli Dopo
i primi tre punti della sua gestione, Muraro, ritrova anche i giocatori
guariti dai vari infortuni, unica eccezione Caniato, il quale continua
a sottoporsi ad infiltrazioni alla clavicola che allungano i tempi di
recupero, mentre Romairone riprende sempre più confidenza con il gol.
Cremona è tappa interlocutoria con un pareggio, poi vittoria casalinga sofferta per 2-1 contro il lanciatissimo Novara targato Di Chiara, che veniva da cinque vittorie consecutive, con il morale a mille mentre la Pro ha ancora le gomme sgonfie, con polemiche che montano come una maionese impazzita. Il solito Romairone con una doppietta letale sistema i piemontesi. Il giorno successivo il 18 Febbraio 2002, debutta on-line un nuovo sito sulla Pro, bustocco.it che in brevissimo tempo diventa il punto di riferimento dei tifosi biancoblù, ma che raccogliene anche consensi dalle tifoserie del girone e di serie maggiore, diventando uno dei siti calcistici più cliccati dai navigatori di internet. si
va a Prato con rinnovato vigore per affrontare i lanieri che stanno
mettendo la freccia per il sorpasso in vetta ai danni dei grigi; in
Toscana i tigrotti rimediano una sconfitta dove lasciando anche molte
energie nervose; i toscani vanno alla
caccia della capolista Alessandria che a causa delle
defezioni di alcuni uomini chiave come Porrini e di una scoietà
che prende a sricchiolare perde colpi vistosamente. Si
vince ma soffrendo in casa con il Poggibonsi nonostante il punteggio
finale di 3-0, poi si va al Moccagatta di Alessandria, con Muraro che
deve fare la conta degli uomini da mandare in campo, Asara, Caniato
e Manicone si posizionano in tribuna, “Terminator” ed Arioli (febbricitante)
vanno in campo ad onor di firma. In una bella giornata primaverile con
temperatura elevata, in campo va una Pro Patria gagliarda, motivata
ed intelligente che si impone per 2-1; una grande soddisfazione per
gli oltre 500 tifosi biancoblù arrivati a sostenerla e si rilanciano
anche le ambizioni visto che la classifica in testa si accorcia.
Si
va a Viareggio con molte speranze di avvicinare ulteriormente la vetta,
contro una squadra in grave crisi finanziaria che è sull’orlo dell’abbandono
al campionato, con giocatori che non vogliono scendere in campo; ma
la Pro è in giornata no e rischia anche con
la gara che termina sullo 0-0. In Versilia
si lasciano le residue speranze di tentare la promozione diretta,
il Prato davanti continua a vincere e la squadra molla sul piano della
concentrazione. Lo staff tecnico decide allora d'impostare la squadra
per le partite che garantiranno la promozione. Da
qua in avanti diventa però un specie di "Via Crucis", si tiene
un ritmo da retrocessione tre punti nelle sei partite finali della stagione,
ma la posizione per i playoff viene mantenuta ed è forse stato questo
il momento chiave che ha portato poi alla vittoria negli spareggi promozione. Due
partite in casa, la prima con la Biellese termina con una sconfitta,
che porta ad una contestazione nel dopo partita; la seconda è con i
"cugini". Lo
scialbo pareggio nel derby casalingo con il Legnano segna un'ennesima
tappa negativa per la tifoseria
biancoblù; si rimedia poi una
sconfitta lungo il Ticino (l'ennesima nel ritorno) ad opera del Pavia,
mentre cominciano ad arrivare i primi verdetti della stagione, il Prato
batte con il minimo scarto in casa la Valenzana e grazie alla contemporanea
sconfitta casalinga dei grigi ad opera del sempre più sorprendente e
battagliero Novara, viene promosso. La
Pro Sesto (2-2) è l’ultima avversaria della stagione regolare allo Speroni,
la gara è segnata dalle “vendette” verso i sestesi che un anno prima
avevano azzoppato in modo grave Erba e Porfido, proprio nelle ultime
giornate. L’ultima
giornata della stagione la Pro va a Sangiovanni Valdarno e perde, mentre
il Novara vince a Legnano operando così il sorpasso in extremis che
garantisce dei vantaggi nei play-off. Il quinto play-off in sette anni è accolto male dalla tifoseria, l'avversario della semifinale è il Novara che ha viaggiato a mille nel girone di ritorno e che arriva a Busto caricato dal suo allenatore Di Chiara, convinto di poter dire la sua; la partita termina con un 1-1 (rete di Salvalaggio) che aumenta ulteriormente il disagio ed il malessere in una tifoseria sfiduciata, che comunque varca il Ticino in circa 800 unità. A Novara, Muraro ed i suoi uomini compiono un piccolo capolavoro; una prestazione di personalità, decisa, grintosa e perfetta sotto ogni punto di vista con il ritrovato "Terminator" che realizza 2 reti, di cui una, la seconda è una vera e propria gemma, che garantisce la finale con la sorprendente Sangiovannese di Acori che ha sbancato il Moccagatta per 3-0.
Sono
800 i tifosi che raggiungono la Val d’Arno (ma potevano essere decisamente
molti di più, se la capienza dello stadio toscano lo avesse permesso)
i quali alla fortuna oltre di aver trovato i biglietti di vedere un
gran goal di Erba dalla distanza, che in pratica mette la Pro con un
piede in C/1; il retourn-match viene giocato davanti ad una bellissima
cornice di pubblico (5.500 persone) con lo Speroni che segna il tutto
esaurito già in prevendita al giovedì; arriva la vittoria per 1-0 nel
finale con il goal di capitan Zaffaroni, decisamente l'uomo simbolo
di questa squadra che regala finalmente la C/1 da cui mancavamo dal
1981-82.
Al
fischio finale, il tripudio, la gioia, fuori degli spogliatoi con la
polizia che fatica a tenere l'entusiasmo, con gente arrampicata sulla
rete divisoria a cantare ad esultare, chi a piangere ricordando i bocconi
amari come, Muggiò, Mozzate, Erba, Cesate
di non molto tempo prima, chi salutava con affetto
il “Sig. Tiziano Pieri”..... i giocatori biancoblù che prendevano
a gavettoni tutti quelli che passano a tiro con “Terminator”, Erba,
Salvalaggio, Toniolo, Asara e Dato tra i più attivi, mentre il terreno
di gioco diventava un'immensa macchia biancoblù, con cori che si alzavano
dai tifosi e che venivano replicati dai giocatori, con un richiamo forte
intenso alla Serie A, mai dimenticata da queste parti La
festa continuava fuori dallo stadio per le vie del centro, ma anche
nei paesi limitrofi, con cortei di macchine e moto imbandierate ed alle
19.30 quando arriva la squadra, Piazza Garibaldi con la sua fontana
diventano il clou della festa ed il centro rimarrà bloccato fino a tarda
notte, con Dall'Acqua portato a spalla dai tifosi per le vie del centro. Due
parole vanno spese per la tifoseria, per una C1 arrivata dopo anni di
sofferenza e di sconfitte beffa ai playoff;
sempre presente in casa ed in trasferta sia con i principali
gruppi organizzati “Pro Patria Clubs”
e “Cuore Biancoblù”, che con gli
Ultras Bustocchi che non
hanno mai fatto mancare il loro incitamento in tutti i campi dove la
squadra si è recata, a partire delle gare estive di Coppa Italia, alla
presenza massiccia della prima giornata di campionato a Valenza Po,
per finire alla storica giornata della promozione dopo la vittoria contro
la Sangiovannese ed a proposito di San Giovanni Valdarno, va riconosciuto
grande merito anche alla trentina di temerari che nell’ultima giornata
della stagione regolare hanno viaggiato per ore per una partita di nessuna
importanza per le sorti del campionato Tifosi e giocatori in festa a S. Giovanni V.no
LA CLASSIFICA FINALE
PARTITE DISPUTATE E MARCATORI
PRESENZE E GOL PRO PATRIA.
PRESENZE E GOL PRO PATRIA
CLASSIFICA MARCATORI FINALE
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