IL CAMPIONATO 1928-29

 

Una formazione della Pro Patria 1928-29

In piedi: Bocchi, Boniventi, Fazzotti, Borsani, Reguzzoni, Kregar A.

Accosciati: Agosteo, Colombo, Moltrasio, Gianni, Crosta

 

E' l’ ultimo campionato nazionale di massima divisione, suddiviso in due gironi, per complessive trentadue squadre prima della ristrutturazione che porterà alla nascita della Serie A, nella successiva stagione 1929-30. Le rispettive prime quattro classificate, promosse al girone finale per l’assegnazione dello scudetto,  le prime nove dei rispettivi raggruppamenti sarebbero andate a formare la nuova Serie A, oltre alle quattro formazioni promosse dalla seconda divisione.

Un traguardo, cui puntano le maggiori squadre del tempo, come Inter, Milan, Juve, Bologna, Roma, le due genovesi Genoa e La Dominante, Bari, Livorno, Alessandria, Casale e la pluriscudettata Pro Vercelli.

Questa stagione 1928-29, è' soprattutto il campionato del primo derby ufficiale con i vicini di casa legnanesi: la prima vera sfida tra Pro Patria e Legnano, ha infatti l’onore di essere disputato nella massima categoria !!! 

Il tutto dovuto al fatto che il Legnano era risalito dalla 1a Divisione, grazie al ripescaggio per alla fusione imposta dal regime, tra U.S. Milanese e l'Internazionale F.C., dando così vita all'Ambrosiana, che altro non è che l'attuale Inter. 

Il compito dei bustocchi, non era certo dei più facili, ma la 2a stagione nella massima divisione calcistica nazionale, vede la Pro Patria piazzarsi magnificamente al 5° posto nel proprio girone, assicurandosi così al termine del campionato il nuovo campionato nazionale denominato Serie A.

I biancoblù si confermano squadra di rango e di tutto rispetto, non più solo la matricola prima timida ed imbarazzata della parte centrale della stagione precedente, ma poi diventata sotto la mano esperta di Bekey, squadra intraprendente, che dopo aver pagato dazio del noviziato dell'impatto con la massima serie, aveva sofferto ma da li aveva saputo trovare la molla, per centrare cinque vittorie consecutive, che portarono alla meritata salvezza, battendo anche la Juve.

La Pro ora, è una vera e propria realtà calcistica precisa. I bustocchi, sfoderano da subito gli artigli e la grinta e, non sedendosi sugli allori, dopo un solo anno al contattato della nobiltà calcistica anzi, tutt'altro... oltre alla  grinta ed alla voglia di combattere, c'è molta più esperienza negli uomini più rappresentativi, molti immessi direttamente in prima squadra dalle giovanili e tutti della zona, ben guidati da Bekey.

Ed è questa più d’ogni altra, che farà scrivere poi a Bruno Roghi, sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”, del mito de “I tigrotti”, di Busto Arsizio.

In Estate, c’è il clamoroso passaggio di Mario Varglien (I°) alla Juventus (con cui poi vincerà 5 scudetti consecutivi, entrando nella rosa del vittorioso mondiale del 34), dietro un lauto compenso economico e l’aggiunta sul piatto della bilancia anche dell’attaccante Bonivento, altro istriano-dalmata, dal fisico massiccio.

 

Mario BONIVENTO

Nato il 28.01.1903, a Pola (Istria)  

  Ruolo Ala

Esordio in A, 6.10.29, Pro Patria-Cremonese 4-2

Anno Squadra Serie P R
 1921-22  Edera Pola      
 1922-23  Edera Pola      
 1923-24  Edera Pola      
 1924-25  Edera Pola      
 1925-26  Edera Trieste      
 1926-27  Audace Taranto      
 1927-28  Juventus DN. A 22 7
 1928-29  Pro Patria DN.A 24 11
 1929-30  Pro Patria A 24 7
 1930-31  Vomero 1^DIV. - -
 1931-32  Napoli A 4 -
 1932-33  Livorno B 14 nd
 1933-34  Grion  B 24 7
 1934-35  Grion B - -
 1935-36  Grion B 4 -
 1936-37  Grion C 14 nd
 1937-38  Arsa C 4 -
 1938-39  Arsa C 14 nd

 

L’arrivo di Bonivento dalla Juventus, compensa la partenza dell’altro attaccante Tognazzi, così i biancoblù, possono contare su un attacco di assoluto valore nazionale; da una parte la forza fisica e fiuto della rete della coppia formata dai due istriani Cregar-Bonivento, supportati dalla classe e dalla velocità di Carletto Reguzzoni, allora solo ventenne ma già stella del calcio italiano, oltre che sui guizzi di Valentino Crosta. Alla fine della stagione, il bottino complessivo degli attaccanti della Pro, sarà altissimo con 68 reti, di cui ben 46 messe a segno proprio dal quartetto degli attaccanti.

In seno alla società, rientra la frattura, dopo i problemi della stagione precedente, il gruppo dirigente si ricompatta ed Imre Bekey viene giustamente riconfermato alla guidata tecnica, il quale provvede subito per prima cosa ad organizzare il settore giovanile ed a promuovere in prima squadra quelli più validi già presenti; per la sostituzione di Mario Varglien, viene infatti promosso, Orlando Bocchi prelevato la stagione precedente dalla Milanese e sin dalle prime gare si dimostrerà ottimo sostituto dell’istriano. In città e nelle zone limitrofe l’entusiasmo per la Pro, viaggia a mille, stadio sempre esaurito e clima incandescente sugli spalti, per intimidire gli avversari, in particolare gli “squadroni” che temevano particolarmente l’ambiente bustocco; nelle vicinanze dello stadio in corso XX Settembre, viene aperto un bar, che diventerà subito il centro di raccolta dei tifosi biancoblù, che si ritrovavano nel locale durante la settimana, ma soprattutto la domenica prima e dopo la gara. Un bar, che negli anni seguenti prenderà il nome di “Bar Tigrotti”

L’inizio di stagione è incoraggiante, subito diversi giocatori biancoblù salgono definitivamente alla ribalta nazionale come il bomber Reguzzoni, due mediani, il bustocco Masera, Bocchi, il terzino Agosteo, prodotti del vivaio come Valentino Crosta, oltre Cregar che con Bonivento mette paura alle difese avversarie ed al già esperto Borsani, difensore ruvido ed implacabile, vero proprio spauracchio degli attaccanti avversari.

Alla quarta giornata il 28 Ottobre 1928, c’è il primo attesissimo derby, con la gara di andata a Legnano. I legnanesi sono ancora a zero punti in classifica, mentre la Pro, viaggia nelle quote alte, così i “cugini” buttano in campo tutte le loro risorse, ed al termine la vittoria va a loro per 1-0, con rete di Landini nella ripresa, consegnando i primi punti stagionali.

 

Dalla domenica successiva, la marcia biancoblù riprende spedita, con altri giovani interessantissimi, prodotti del vivaio, questa volta tocca a Cesare Pellegatta, bustocco doc, che esordisce diciottenne nel ruolo di centrocampista a Bergamo contro l’Atalanta, dove i bustocchi impattano per 0-0.  Sarà in seguito un personaggio chiave della storia della Pro.

Poi tocca al Livorno essere sconfitto a Busto, con lo stadio sempre esaurito, la cui capienza di 10.000 persone, si rivela subito poco…capiente, con molti tifosi che rimangono fuori o si arrampicano sui muri di cinta per assistere agli incontri.

Il Toro, Campione d’Italia in pratica da tre anni, con l’intermezzo di uno scudetto revocato, del duo d’attacco Libonatti-Balonceri, in testa vola, e da dominatore del girone, scende a Busto, alla nona giornata vincendo per 3-1, infliggendo la prima sconfitta casalinga alla Pro; sarà una delle pochissime squadre a prendere punti a Busto.

Nelle giornate successive, la Pro, tiene tranquillamente con valore, la scia delle altre migliori squadre, viaggiando sempre tra il terzo ed il quinto posto in graduatoria, con  partite memorabili che fecero letteralmente sognare i tifosi, come le vittorie casalinghe con Casale, Triestina e Modena.

Penultima partita del girone di andata, la Pro, sorpresa del campionato e stabilmente nelle primissime posizioni si reca a Novara, con gli azzurri sul fondo classifica alla disperata ricerca di punti. In Piemonte tanto per cambiare succede veramente di tutto; bustocchi in vantaggio per 2-0, poi falli e fallacci dei novaresi, supportati da un arbitro accondiscendente, peggio di quello della stagione precedente per le finali nazionali; vengono espulsi diversi giocatori della Pro, il Novara in superiorità numerica riesce prima a pareggiare e nel finale viene anche omaggiato dall’arbitro di un rigore inesistente. La gara termina così 3-2, per i padroni di casa, ma al rientro delle squadre negli spogliatoi succede una mega rissa, con caccia all’arbitro da parte dei bustocchi inviperiti per il furto. Non contento dei danni fatti in campo il fischietto, regala un referto assurdo, con molti tra dirigenti e giocatori bustocchi che rimediano squalifiche pesanti, anche di oltre 1 anno.

Alla quarta giornata di ritorno, c’è il derby con i legnanesi, con lo stadio di via XX Settembre affollatissimo, ben oltre la capienza dei 10.000; c’è da consumare la “vendetta”, del girone di andata con i legnanesi buon ultimi in classifica con soli 10 punti, ma corroborati dalla vittoria per 5-2 in casa sul Casale.

La partita non ha storia, la squadra diretta da Bekey è quadrata, ben messa in campo, grintosa e decisa con un tasso tecnico nettamente superiore. Vince la Pro per 2-1, le reti sono, manco a dirlo di Carlo Reguzzoni e del suo compagno di reparto Bonivento, poi Italo Rossi accorcerà per i legnanesi nel finale, ma il punteggio non rende giustizia ai bustocchi che dominarono in lungo ed in largo l’incontro.

Bekey ed i suoi ragazzi, trascinati dalle  reti e dalla classe di Carletto Reguzzoni, si trovarono così a combattere per un posto nella poule scudetto, trovandosi a poche lunghezze da Roma, Alessandria e Milan, così i biancoblù tentarono l’impresa. Alla 21^ giornata, il 31 Marzo 29, scende a Busto il Prato,ed i biancoblù se ne sbarazzano facilmente infliggendo un sonoro 5-1 (3 reti Reguzzoni ed 1 Bonivento).

Arriva poi il giorno tanto atteso della trasferta di Torino contro i granata, campioni d’Italia in carica e sempre più solitari in vetta alla classifica. La Pro vuole continuare la sua marcia di avvicinamento alle finali per lo scudetto e vendicarsi della sconfitta casalinga patita all’andata; gli uomini di Bekey sfoderano gli artigli e si tolgono lo sfizio ed il lusso di andare a vincere, in maniera netta e superba per 3-2 al Filadelfia contro il Torino (in seguito finale per lo scudetto, dove sarà battuto dal Bologna), poco propenso a subire quella che sarà l’unica sconfitta casalinga della stagione, grazie alla doppietta del solito grande Carletto Reguzzoni e dalla rete di Cregar, con il portiere Montrasio autore di ottimi interventi. Un successo che coronò alla grande una stagione entusiasmante, che rese orgogliosi i bustocchi e tutta la Valle Olona, della loro squadra come non mai.

 

Un’altra grande del calcio del tempo, l’Alessandria, e diretta concorrente per le finali, subisce la dura legge degli attaccanti della Pro e del caldissimo stadio bustocco. Il 19 Maggio, alla 26^ giornata i mandrogni prendono quattro goal dai biancoblù; marcatori Colombo I°, Cregar e la solita immancabile doppietta di Reguzzoni.

Le squadre che precedono la Pro, non mollano, con la distanza che rimane immutata a 4 punti di svantaggio su Alessandria, Roma e Milan.

L’ultima partita casalinga della stagione è il 9 Giugno, avversario il Novara, che cerca disperatamente punti salvezza. Ci sono però, i fattacci successi nella gara di andata dov’era successo di tutto e di più, con le squalifiche pesanti a dirigenti e giocatori della Pro. Così i biancoblù regolano i conti, rifilando ai piemontesi un secco e perentorio 7-0 (5 reti Bonivento, 1 Reguzzoni e Cregar); ma non solo la rivincita al di là del punteggio è doppia, perché in pratica si condanna i novaresi alla retrocessione in B.

Purtroppo la Pro si trova sempre a 4 punti dalla poule scudetto, tagliata fuori da questo prestigioso traguardo.

Un campionato esaltante, giocato splendidamente, con molte soddisfazioni tolte; una squadra sempre nelle primissime posizioni; Pro quinta in classifica, in casa praticamente perfetta, su quindici partite, 12 vittorie e 3 sconfitte, di cui una con il Torino, Campione d’Italia, “vendicata” poi andando a vincere in casa granata, unica squadra a vincere al Filadelfia in stagione.

Un attacco fortissimo, con 68 reti segnate, così suddivise: 29 Reguzzoni, 12 Cregar, 11 Bonivento, 6 Crosta, con altri 5 giocatori a bersaglio. Stadio sempre sull’orlo del collasso per il numero maggiore di spettatori, rispetto alla capienza effettiva.

 

Bekey, non solo migliora decisamente il vivaio, ma riesce a formare una squadra giovane e di temperamento formata quasi completamente da bustocchi o della zona, dando un’impronta precisa, fatta di grinta, dedizione, spirito di corpo, ma non solo, potendo contare su elementi tecnici di assoluto valore, come Reguzzoni, Pellegata, Valentino Crosta, Cregar, Agosteo, Marcora, Bocchi; e sullo zoccolo duro formato dagli inossidabili e combattivi Fizzotti, Giani e Borsani.

Ciliegina finale, per una stagione da incorniciare, una delle migliori della storia biancoblù ,la “soddisfazione sportiva” di vedere due storiche rivali retrocedere, il Legnano ultimo con la metà esatta dei punti conquistati dai biancoblù ed i novaresi, giubilati proprio Busto dopo i fattacci della partita di andata.

 

I QUADRI

 

SEDE: Busto Arsizio – via Lombroso

Stadio: Corso XX Settembre (110 X 70) - Capienza 10.000 spettatori

 

PRESIDENTE: Cav. Carlo Marcora

VICE PRESIDENTE: Comm. Avv. Giuseppe Rossi

CONSIGLIERI: Cav. Carlo Rossi, Agostino Marcora, Riccardo Bottigelli, Pio Garavaglia, Dott. Carlo Caimi, Silvio Venzaghi, Riccardo ed Enrico Bottigelli.             

D.TECNICO: Dott.Carlo Caimi

PREPARATORE ATLETICO: Carlo Speroni

ALLENATORE: Imre Janos Bekey (Ungheria)

 

FORMAZIONE BASE: Montrasio, Agosteo, Fizzotti, Borsani, Bocchi, Giani, Colombo I°, Cregar, Bonivento, Reguzzoni, Crosta V.

A disposizione: Raimondi, Masera, Giacchetti, Fossati, Pellegatta e Ravasio 

  

Incontro

C F
 PRO PATRIA - ALESSANDRIA 4-0 1-4
 PRO PATRIA - ATALANTA 2-0 0-0
 PRO PATRIA - BARI    2-1 0-0
 PRO PATRIA - CASALE  2-1 3-3
 PRO PATRIA - LA DOMINANTE    2-3 5-3
 PRO PATRIA - LEGNANO 2-1 0-1
 PRO PATRIA - LIVORNO  2-1 2-2
 PRO PATRIA - MILAN 0-4 2-3
 PRO PATRIA - MODENA  3-1 1-1
 PRO PATRIA - NOVARA  7-0 2-3
 PRO PATRIA - PADOVA  3-0 3-4
 PRO PATRIA - PRATO   5-1 2-2
 PRO PATRIA - ROMA  4-3 0-3
 PRO PATRIA - TORINO 1-3 3-2
 PRO PATRIA - TRIESTINA 2-1 3-1

                    

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

36 reti: Rossetti II (2 rig.) (Torino).

29 reti: Reguzzoni (3 rig.) (Pro)

12 reti: Cregar I (Pro), Piccaluga (Modena) e Castellani (Triestina)

11 reti: Bonivento (Pro) con altri 3 giocatori

  6 reti: Crosta (Pro) con altri 5 giocatori

  4 reti: Colombo I (Pro) con altri 13 giocatori

  2 reti: Colombo II (Pro) con altri 17 giocatori

  1 rete: Cassar, Giani e Ravasio (Pro) con altri 53 giocatori

 

 

LA CLASSIFICA FINALE

SQUADRE PUNTI G V N P GF GS

1

 TORINO

48

30

21

6

3

115

31

2 

 MILAN

42

30

18

6

6

77

34

3

 ROMA

40

30

17

6

7

71

34

4

 ALESSANDRIA

40

30

16

8

6

64

47

5

 PRO PATRIA

36

30

15

6

9

68

52

6

 MODENA

35

30

14

7

9

59

51

7

 LIVORNO

32

30

13

6

11

61

62

8

 PADOVA

30

30

11

8

11

53

58

9

 TRIESTINA

29

30

12

5

13

60

68

10  CASALE 23 30 8 7 15 59 72
11  LA DOMINANTE  23 30 8 7 15 38 68
12  NOVARA 23 30 8 7 15 40 77
13  BARI 22 30 6 10 14 38 61
14  ATALANTA 20 30 6 8 16 27 53
15  PRATO 19 30 7 5 18 36 63
16  LEGNANO 18 30 7 4 19 33 68

Dal 10° al 16°  posto retrocesse in Serie B

 

 

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