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Il campionato
1974/75, vede la Pro Patria favorita per il salto di categoria; Mancini
che regge le sorti della squadra, vuole dopo anni di bocconi amari, riassaporare
il gusto della vittoria e riportare la Pro dove l'aveva rilevata anni
prima.
Si parte con il ritiro pre-campionato in quel di Rocca San Casciano,terra
del vulcanico Presidente nel cuore appenino romagnolo, con l'ossatura
della squadra che era arrivata al secondo posto dietro al Sant'Angelo
Lodigiano nel campionato precedente,alla quale si aggiungono giocatori
espressamente voluti dal Mr. Lello Crespi.
Portieri:
Gianni Piaceri (dal Legnano) Fabio Cerantola (Jeraghese)
Difensori:
Ettore Frigerio, Francesco Bartezzaghi, Ermanno Berra, Pasquale Croci,
Giacomo Mela, Gravina
Centrocampisti:
Sergio Bosani, Isidoro Brusadelli (Triestina), Cortesi, Cesare Biolchi,
Opezzo, Emanuele Fortunato
Attacanti:
Sandro Brunini(Legnano) Lele Bosco (Romanese) Pietro Carmignani (Trevigliese)
Gianni Fornara
Lasciano
i biancoblù, i portieri Luigi Bonetti (Lazio) Gianni Anelli (Legnano),
verso i cugini anche Rosignoli, poi verso altri lidi o lasciano l'attività
Beltrami, Bramati, Verdelli, Casna, Camillo Baffi.
Si parte
subito con il derby di Coppa Italia con il Legnano la Pro vince x 2-1,
poi l'altra partita in notturna con la Solbiatese, dove sorgono alcuni
dubbi su Piaceri, che ritornano nel retourn match notturno allo Speroni,con
il Legnano 2-2 il finale; nelle successive partite la porta è difesa da
Cerantola, ci si accorse poi che la colpa non era dell'estremo biancoblù,
ma dei fari posti sopra il perimetro della tribuna centrale che erano
mal posizionati.
Si arriva così alla partenza del campionato e il Pres. Mancini tramite
i giornali locali, rivolge un accorato appello ai tifosi biancoblù, che
avevano abbandonato la squadra dopo le delusioni degli ultimi anni.
Alla prima di campionato la Pro affronta la neopromossa Rhodense, in uno
Speroni affollato di tifosi ed imbandierato come non accadeva da tempo,
con la seguente formazione, Cerantola, Frigerio,Bartezzaghi,Bosani S.,Mela,
Berra, Cortesi, Carminati, Fornara, Brusadelli,Bosco.
La Pro soffre, sente la pressione di essere la squadra da battere, gli
arancioni impensieriscono più volte Cerantola che sfoggia interventi sicuri,
a pochi minuti dalla fine, Gianni Fornara sblocca il risultato e i
biancoblù.
Nelle prime 4 giornate la Pro incamera altrettante vittorie, i tifosi
tornano allo Speroni ed il pubblico tigrotto elegge a suo beniamino il
portierone Gianni Piaceri, che oltre ad ottimi interventi sfoggia un vezzo
particolare, si appoggia al palo quando la Pro attacca.
Si arriva alla trasferta di Lodi contro il Fanfulla, s'incamera la prima
sconfitta che tarpa le momentaneamente le ali alla squadra di Crespi,questa
sconfitta si rivela però salutare x l'ambiente, si ritorna con i piedi
per terra s'ingaggia l'esperto Arturo Bosani dal Seregno, fratello di
Sergio, che giostra già da un paio di stagioni nel centrocampo tigrotto.
Le 4 partite dopo la trasferta di Lodi sono abbastanza interlocutorie,
gioco che non decolla, infortuni, amnesie difensive, partoriscono ben
4 pareggi consecutivi, si torna sul mercato, così dal Varese arriva il
terzino Fabio Crugnola, giocatore dal fisico notevole e dotato di una
falcata non indifferente.
La Pro sembra un diesel,che sta carburando, mentre il Cantù prende leggermente
il largo.
In questa fase del campionato si mette in evidenza il giovane Sandro Brunini,
prelevato dal Legnano, che con i suoi goals permette ai biancoblù di rimanere
in scia della capolista, si arriva così alla partita interna con l'Oltrisarco,
pareggio x 0-0, che fa salire qualche mugugno, con Crespi deve far fronte
ad alcuni infortuni e squalifiche, x la successiva partita di Meda, così
riaffida all'inossidabile Pasquale Croci,il ruolo di libero, che svolge
con autorità e decisione, fino al termine della stagione al posto di
Berra.
Con il vecchio capitano nel ruolo di libero, la Pro trova la sua definitiva
identità, Crugnola sulla fascia sinistra, Frigerio e Mela, marcatori arcigni,
con Ettore, invocato dal popolo biancoblù in occasione delle punizioni
dal limite al grido di "Fritzzzz---Fritzzzz". I Fratelli Bosani a giostrare
a centrocampo con Brusadelli a dettare i tempi, davanti Brunini o Carminati
sulla fascia a creare scompiglio, ma anche concreti al bisogno, specialmente
il primo,il biondo Bosco a prendere un sacco di botte la davanti e creare
spazi per gli inserimenti del talentuoso Gianni Fornara.
Si arriva così al big match di Cantù, le due squadre sono a pari punti,
i tifosi biancoblù invadono i gradoni(tre e lungo solo una parte del campo,
da area ad area) del campo brianzolo; sotto una pioggerellina di fine
inverno, la Pro fa la sua partita, la superiorità territoriale è dei tigrotti,
che però non riescono a dare la zampata vincente, così la partita termina
sul nulla di fatto.
Si arriva così al 4 maggio 1975, la Pro deve affrontare in casa il pericolante
Melzo, il Cantù è ospite del Fanfulla, la pioggia scrosciante di quei
giorni rende i campi impraticabili, i recuperi vengono fissati x il giorno
14, nel frattempo la Pro va a vincere Merano contro l'Oltrisarco x 1-0
e il Cantù pareggia in casa.
Il giorno del recupero la classifica vede la Pro in vantaggio di 3 punti
sui brianzoli con due partite da giocare più il recupero, contro il
Melzo.
Nonostante sia un giorno lavorativo, lo Speroni presenta un buon colpo
d'occhio, la Pro controlla la partita, tutto sommato il pareggio va bene
per entrambe, seppur per obbiettivi diversi, sino a quando si diffonde
con insistenza la voce che il Cantù a Lodi era stato sconfitto x 1-0.
I tifosi sugli spalti, fanno sentire la loro calore ai ragazzi in campo,
che compreso il momento, cambiano ritmo alla partita alla ricerca del
goal promozione, ed infatti dopo poco Sergio Bosani viene steso nell'areavversaria,
(quella verso il campo dell'Antoniana), l'arbitro decreta
il rigore che Gianni Fornara realizza.
Da li in avanti gli scarsi minuti che mancano al 90° sono un solo urlo
"PRO PATRIA-PRO PATRIA", che sommerge i popolari e la tribuna, un'emozione
incredibile x chi come me ai tempi bambino vedeva la sua squadra vincere
un campionato, seppur di serie D, ma sempre di promozione si trattava!!
Al 90° un boato, e un battimani impressionante accolsero la promozione
della Pro Patria in serie C, vidi persone mature, anziani piangere di
gioia,fu per moltissimi tifosi una vera e prorpria liberazione, un riscatto,
la PRO aveva finalmente graffiato dopo anni.
La domenica seguente con il Meda, scatta l'apoteosi dei tifosi biancoblù,
che ancora ebbri di gioia, imbandierano la sede del Pro Patria Club, (che
allora si trovava sopra il bar nella via d'angolo che porta allo Speroni),
tutta la strada che portava allo stadio, dove anche li gli striscioni
e i festoni biancoblù tappezzavano lo Speroni.
Una grossa C in polistirolo legata a dei palloncini faceva bella mostra
nel cerchio di centrocampo e all'ingresso delle squadre in campo venne
liberata, e i tifosi vissero come una vera e propria liberazione da un
incubo gli istanti in cui aleggiò sul terreno di gioco per poi innalzarsi
al cielo, come a dire il brutto sogno è finito ora la Pro tornerà nelle
categorie che le competono!!!
La partita con il Meda finisce con una vittoria per 2-1 per la Pro, con
una pacifica e sacrosanta invasione del terreno di gioco da parte dei
tifosi, che rimangono a lungo a festeggiare.
La successiva domenica il campionato si chiude a Romano di Lombardia,
dove la squadra guidata da Crespi rimedia la seconda sconfitta stagionale,
ma la stagione riserva un boccone amaro per Bosco, che proprio sul campo
che lo ha visto, subisce un grave incidente al ginocchio che metterà fine
alla sua carriera.
PRO PATRIA
p. 50 V.18 N.14 P.2 F 36. S.15
CANTU' p. 45
PRESENZE:
Bartezzaghi 11, Berra 16, Biolchi 6, Bosani A. 27, Bosani S. 31, Bosco
30, Brunini 23, Brusadelli 34, Carminati 27, Cerantola 4, Cortesi 5, Crugnola
27, Croci 19, Fornara 32 11 goals, Fortunato 10, Frigerio 33, Gravina
4, Mela 34, Opezzo 1, Piaceri 33.
FORMAZIONE
TIPO: Piaceri, Frigerio, Crugnola, Bosani S., Mela, Croci, Carminati(Brunini),
Bosani A., Fornara, Brusadelli, Bosco.
Una formazione della Pro
Patria 1974/75: da notare sul retro della foto a metà rettilineo, il
primo striscione del Commandos Tigri e le prime rudimentali bandiere |
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