I
Il pres.
Colombo, con il DS Laghi e Hoefling danno il via alla rifondazione
tecnica della squadra già nella stagione 80/81, creando sulla base
della rosa che aveva affrontato la stagione precedente, una squadra
costruita appositamente per vincere il campionato; non solo in campo
rifondazione ma anche la società viene aperta a molti soci creando
così una base solida, con Felotti, Ferraresi ed altri in appoggio.
Prima
del termine della stagione 80/81 circolavano i nomi di alcuni giocatori
che avrebbero fatto parte della Pro, che doveva dare la scalata alla C/1,
era in pratica l'intelaiatura del Sant'Angelo Lodigiano che da diverse
stagioni figurava egregiamente nella categoria superiore, il passo ulteriore
fu quello di chiamare un tecnico emergente come Leopold Siegel che già
da un paio di stagioni sta facendo bene nelle categorie minori prima alla
guida della Virtus Binasco e poi alla Vogherese con cui aveva vinto il
campionato di serie D a cui viene affiancato Renzo Burini per il settore
giovanile come gradito ritorno.
Gli
arrivi sono diversi, oltre al blocco del Sant'Angelo Lod. con Bidese,
Giani, Biasotti, Lancetti, arrivano Merli dalla Carrarese ma anche lui
in precedenza con i barasini, Maruzzo dal Vicenza via Casale, l'ex idolo
della curva Nord del Genoa e della Sanbenedettese Gregorio Basilico dalla
Reggina, si recuperò Scandroglio dal Novara fermo per una lunga
squalifica, una serie di giovani interessanti come Betz e Fossali dall'Aldini
Unes di Milano con cui s'instaura un rapporto di collaborazione.
Le
partenze sono diverse il portiere Brevi tornò a Pavia, Riccardino
e Bernardi verso Biella, Baiguera alla Carrarese, Fabris e Strada nelle
serie minori, alcuni come Bonafè, Moroni e Bartezzaghi bandiera
da diversi anni smisero l'attività, mentre Frara e Sartirana vennero
inspiegabilmente messi fuori rosa e non partirono per il ritiro estivo.
PORTIERI:
Bidese Giovanni 53 (Sant'Angelo L.), Baratella Maurizio 61(Juve), Codari
Sandro 64.
DIFENSORI: Farè Alberto 63, Giani Giuseppe 55 (Sant'Angelo L.),
Lancetti
Marco 56 (Sant'Angelo L.), Mariano Marchetti 60, Merli Santino (Carrarese),
Perego Fabio 64 (Aldini), Tarulli Vincenzo 63 (Torino).
CENTROCAMPISTI: Betz Alfredo 63(Aldini), Biasotti Roberto 56 (Sant'Angelo
L.), Fossali Umberto 64(Aldini), Rovellini Massimo 61,Scandroglio Giuseppe 54 (Inattivo).
ATTACANTI: Bardelli Giancarlo 57, Basilico Gregorio 50 (Reggina),Cerrone Salvatore 60, Maruzzo Paolo 53 (Casale), Riccobene Calogero 65
(Aldini).
La
preparazione della squadra venne improntata sulla tenuta di fondo per
tutta la durata di del campionato e il gioco inizialmente stentava a decollare,
così come l'amalgama tra i vari reparti in particolare Bardelli
davanti senza Frara perdeva gran parte del suo potenziale ed a centrocampo
troppi cervelli necessitavano di qualcuno che corresse, la Coppa Italia
non fu certo esaltante e la sconfitta nel derby a Legnano per 2-0 fece
scattare l'allarme così Frara e Sartirana vennero reintegrati.
La
partenza in campionato fu bruciante, vittoria in casa con il Derthona
con una fucilata di Bardelli su punizione e con Basilico a fare show sulla
fascia nei minuti finali per fare passare il tempo, bis a Lodi con Marchetti
nel finale, poi in casa con il Casale in vantaggio per 2-0 alla fine del
p.t. co n molti tifosi che pregustano già una cavalcata solitaria,
i biancoblù si fanno raggiungere, nel frattempo Cerrone viene mandato
in prestito alla Lucchese in C/1 e s'ingaggia l'ex milanista G.Morini
dal Varese dove aveva da poco ripreso a giocare dopo 1 anno di squalifica,
il cui esordio a Pavia coincise con una brutta prestazione e con la 1a
sconfitta stagionale.
I
primi brusii dei tifosi si fecero sentire ma il gruppo al di la delle
qualità tecniche dei singoli aveva carattere ed esperienza da vendere,
così contro il Novara davanti a 7.000 persone che negli ultimi
minuti trascinarono letteralmente la squadra, Bardelli mise a segno un
grandissimo goal che ridiede slancio alla corsa promozione, mentre i giovani
Rovellini, Marchetti e Frara si dimostravano partita dopo partita veri
cardini della squadra.
All'8a giornata la trasferta di Voghera, autentica sorpresa d'inizio stagione
e con cui attraverso un'emittente locale si erano venuti a creare dei
dissapori (che contiuneranno per tutta la stagione) per presunti favoritismi
verso i tigrotti; fu battaglia vera in campo e sugli spalti, la Pro andò
sotto di una rete e subì a lungo il gioco degli uomini di Massei,
ma nel finale si rovesciò nell'area dei rossoneri e il biondo ed
aitante stopper Giani (originario della zona), infilò la porta
nei minuti finali con un colpo di testa in mischia su calcio d'angolo.
In
testa alla classifica vola lo Spezia che sbaraglia il Legnano al Pisacane
passando dallo 0-2 al 4-2 finale negli ultimi 16 minuti al termine di
una partita incredibile.
I tigrotti rendono visita alla 10a giornata alla Carrarese di Orrico;
terreno decisamente ostico e difficile quello apuano e si rimedia una
batosta per 3-0 con molti strascichi per un rigore dubbio e le due espulsioni
rimediate e i padroni di casa si confermano in testa con lo Spezia.
Sigel e Hoefling però proprio da quella sconfitta trovarano l'assetto
giusto della squadra con lo spostamento di Morini nel ruolo di libero
e non più a centrocampo ed l'esclusione dall'11 titolare del lungo
Lancetti e Sartirana messo stabilmente sulla fascia diventando così
una pedina fondamentale per la vittoria finale; arrivarono così
due vittorie consecutive che portarono la squadra in vetta in coabitazione
con la Carrarese ed la sempre più soprendente Vogherese.
Il 13 Dicembre la Pro
capolista affronta nel derby il Legnano che nutre velleità di alta
classifica; al Pisacane cornice di pubblico splendida con il Commandos
Tigri che arriva con 500 unità in treno, partita bella vibrante ed
intensa che termina 2-2, ma con forti proteste per la Pro mentre era in
vantaggio per 2-1, nella stessa azione non vengono concessi una rete
valida (difesore che libera la porta con la palla che ha abbondantemente
superato la linea) ed un rigore nettissimo (Belletta trattiene
vistosamente Giani mentre stava per ribadire in rete,vedi
altro servizio interno al sito, come le foto dimostreranno.
La
domenica successiva i tigrotti si sbarazzano in casa dello Spezia che
aveva perso lo smalto d'inzio stagione, dando così vita al duello
testa a testa con la Carrarese in cima alla classifica che si prolungherà
per una decina di giornate, la vittoria costò però cara
a Giani che si ruppe la mandibola e rimase fuori per alcune settimane.
Tappa fondamentale fu la trasferta di Seregno, dove Merli con un colpo
di testa in chiusura di 1° t consegnò la vittoria ai tigrotti
su un terreno foriero di parecchie delusioni in passato.
1a
di ritorno a Tortona dove i tigrotti giocarono praticamente in casa e
liquidano i leoncelli con un perentorio 2-0; con Bardelli che realizzò
un goal di testa volando letteralmente a prendere un cross di Morini da
centrocampo e con lui volò anche la Pro in classifica come solitaria
capolista per il contemporaneo pareggio della Carrarese a Novara.
Il 31 Gennaio arriva il Fanfulla di Veneri e grazie anche ad una bella
giornata sono circa 7.000 i tifosi sugli spalti; i bianconeri sono un
buon complesso con alcuni giovani interessanti come Labadini, Bobbiesi,
Araldi, Fadoni e Tirloni e stanno rinvenendo forte in classifica, la Pro
domina l'incontro ma sono i lodigiani a passare con il bomber Araldi,
la risposta è decisa, Fadoni para l'impossibile mentre Bidese in
pratica gioca 20 mt fuori dall'area come libero, all'89° una zampata
di Maruzzo riporta la parità, facendo esplodere lo stadio, mantenendo
così l'imbattibilità casalinga.
Infortuni
e squalifiche privarono la squadra per alcune settimane di diversi uomini
chiave oltre a Giani come Bardelli, Sartirana, Frara, Merli ma si trova
la sopresa del giovane Betz proprio nella fase calda della stagione e
per 4 partite fu quasi black-out con pareggi stentati e sconfitte pesanti
come ad Imperia dove in pratica si era spostato letteralmente lo stadio
dello Speroni, mentre dietro le inseguitrici si facevano minacciose Fanfulla
e Novara in primis e in seconda battuta Legnano e Vogherese.
Si
arriva così al big match in casa con la Carrarese di Orrico che
ha preso a volare; l'attesa è tanta, la cornice di pubblico e le
coreografie sono da categoria superiore, circa 11.000 le presenze allo
Speroni di cui quasi 900 da Carrara, la classifica vede i gialloblù
con 39 p e i tigrotti con 35; partita bella gioco arioso, con pressing,
raddoppi di marcatura per gli apuani, classe, esperienza e tecnica dei
singoli per i tigrotti, alla fine sarà 0-0, che in pratica consegna
il lasciapassare per la C/1 ai toscani.
Nell'ambiente
bustocco si pensa di aver superato il momento difficile e si affronta
la trasferta di Crema con la certezza di fare bene e di riprendere a correre,
invece complice il primo caldo ed alcune assenze con un 2° t. disastroso
si perde per 4-1, con i tifosi biancoblù che assediano i giocatori
negli spogliatoi del Voltini, sconfitta che poteva costare carissimo,
fortunatamente le immediate inseguitrici non hanno continuità e
vengono per lo più sconfitte, tranne il Legnano che in casa batte
4-3 il Pavia in una partita rocambolesca e la Vogherese che si sbarazza
dello Spezia, ponendosi così alla caccia della Pro.
Il
derby con il Legnano cade alla 13a g. il 2 Maggio, sono oltre 10.000 i
presenti, grandi coreografie da parte del Tigers Supporters, tanta la
tensione nelle file dei tigrotti, il Legnano invece non ha assolutamente
niente da perdere, anzi tutto da guadagnare, spera di avvicinare ulteriorlmente
i biancoblù e mandarli del tutto in tilt, la mente libera poi fa
il resto, è più manovriero sciolto, decisamente più
fresco e tonico, la Pro con gli uomini contati è tesa e contratta
sa di giocarsi molto a poche giornate dal termine; Rovellini è
il protagonista sin da subito con Frara e una loro combinazione libera
in aerea Bardelli che viene steso, rigore che lo stesso "Rove"
batte spiazzando Belletta; la squadra sembra rinfrancata gioca bene, ma
sul finire del tempo Baldan pareggia. Il secondo tempo è una sofferenza
con Bidese impegnato severamente diverse volte, al termine del match si
ha la sensazione di uno scampato pericolo, si era seriamente rischiato
di compromettere la corsa alla C/1.
Poi
quasi inaspettata arriva la vittoria di La Spezia con Paolo Frara mattatore
assoluto della partita, che in pratica consegna le chiavi per aprire le
porte della C/1, perchè dietro segnano un pò tutte il passo.
La matematica certezza della promozione arriva con la partita casalinga
con la Casatese ormai retrocessa; 4000 spettatori assistono ad una partita
incredibile dove succede di tutto e la tensione arriva alle stelle, dopo
2min. Biasotti va in rete ma l'arbitro annulla per un fuorigioco da li
in poi una vera valanga di azioni verso la porta difesa da Bosaglia che
sembra Superman, con i brianzoli arroccati in difesa con interventi duri
(Biasotti fuori, Rovellini e Frara in campo doloranti), al 68° Basilico
viene atterrato in area, rigore che batte Rovellini portiere spiazzato
e ....pallone sul palo con Bardelli che irrompe calciando alle stelle,
una partita che sembra stregata fino al 74° quando Maruzzo con un
colpo di testa in mischia riesce a segnare, ed è promozione con
due giornate di anticipo.
La
festa per la promozione arriva il 30 Maggio con la Casatese con carri
allegorici sulla pista di atletica, una grande C/1 che parte dai Tigers
Supporters e fa tutto il giro del campo, il corteo di macchine di tifosi
imbandierate che parte dallo stadio e poi raggiunge lungo il Sempione
Legnano, Parabiago, Canegrate attraversa il centro di Legnano per poi
tornare in centro a Busto.
Nella foto qui
sopra
Il goal di Maruzzo con la Casatese: la Pro approda in C1
Al
termine della stagione Marchetti e Rovellini approdano in Serie A nelle
file del Cagliari e per festeggiare degnamente la promozione arriva un'amichevole
serale di lusso con la Nazionale della Cecoslovacchia che si stava preparando
al Mundial dell'82 a cui assistono circa 15.000 persone.
Una delle componenti essenziali della vittoria è stato il ritrovato
pubblico che ha riempito il vecchio Speroni, 4.000 per l'esordio stagionale,
7.000 con Novara e Fanfulla, oltre 10.000 per il derby e quasi 11.000
per la partitissima con la Carrarese, ma anche in trasferta le presenze
erano numerose, al di la del derby si ricordano gli esodi massicci di
Casatenovo sotto la neve, Voghera, Lecco, Seregno, Omegna e Tortona che
avevano in pratica permesso di giocare in casa, per non dire degli 8 pullman
per Imperia.
Squadra base: Bidese, Merli, Sartirana, Biasotti, Giani, Marchetti, Morini
(Lancetti), Rovellini, Bardelli, Maruzzo, Frara All. Leo Siegel
|