GARA
DI ANDATA
19
Maggio 2002: PRO PATRIA-NOVARA 1-1
BUSTO ARSIZIO
Stadio "Speroni" - Semifinali di andata play off
PRO
PATRIA:
Capelletti, Toniolo, Dato, Zaffaroni, Salvalaggio, Pennacchioni (63'
Manicone), Asara, Ferraresso (53' Dall'Acqua), Porfido (63' Romairone),
Arioli, Erba,
In panchina: Sgroni, Mariani, Colombo, Trezzi -All. Muraro
NOVARA: Bini, Guida, Colombini, Ciuffetelli, Polenghi, Braiati (83'
Iuliano), Brizzi, Di Chiara, Rubino, Palombo (67' Bigatti), Dal Moro (46' Notari
In panchina: Franzese, Baldini, Corti, Minniti - All. Di Chiara S.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce
Ammoniti: Zaffaroni, Salvalaggio e Toniolo (Pro) Di Chiara jr e Dal Moro (N),
MARCATORI: 32' Salvalaggio (Pro), 34' Palombo (N)
NOTE: Spettatori 4.200 (circa 900 da Novara)
Giornata nuvolosa e calda; terreno in perfette condizioni
Angoli 3-1 per la Pro
La Pro in una gara combattuta non riesce ha far sua la vittoria, che poteva rendere più agevole il retourn-match in Piemonte tra una settimana, anche perché la fortuna volta le spalle su una punizione bomba che di Dall'Acqua che si è letteralmente schiantata sulla traversa con il portiere ospite battuto e che meritava miglior sorte.
Una vittoria che avrebbe tra l'altro premiato la maggior pressione ed il gioco espresso dai
biancoblù, a confermare ancora una volta il "cattivo" feeling tra Pro e play-off.
Il Novara che il "baldanzoso" tecnico romano Stefano Di Chiara, aveva caricato a dovere con le solite frasi ad effetto, è riuscito a limitare i danni anche in prospettiva della gara di ritorno, ma poteva o forse non è riuscito ad impensierire gli uomini di
Muraro, quando i tigrotti non faticavano a trovare le misure e le posizioni in campo.
Per la Pro bisogna anche dire che questo play-off, viene vissuto un po' male da tutta la tifoseria, sulla squadra aleggia un po' di pessimismo per questo ennesimo spareggio promozione il cinque in sette anni e secondo consecutivo, in un campionato che aveva visto i bustocchi in testa alla classifica per alcune gare; a conferma di questo c'è stata la mancanza delle solite memorabili coreografia che gli Ultras della Pro hanno sempre regalato nei momenti importanti, il settore presentava un solo ma eloquente striscione " Basta umiliazioni adesso fuori i c…." a testimoniare come sia stato vissuto male questo spareggio per la promozione.
Ma oltre al clima dimesso ci sono anche da registrare alcune defezioni o quanto meno degli impieghi a metà tra le file dei
bustocchi, "Terminator", alle prese con il problema alla caviglia che lo ha bloccato negli ultimi tempi e viene dirottato in panchina, con lui si accomodano un po' a sorpresa Manicone e
Romairone, mentre per i novaresi tutti abili ed arruolati.
Muraro opta, per una squadra più da corsa e da battaglia con centrocampisti votati a rubare palla come Arioli ed
Asara, con Ferraresso a destra e Pennacchioni sulle fascia opposta, Erba libero di giostrare per il fronte d'attacco e
"Tommy" Porfido come unica punta di ruolo come perno del gioco in avanti dei tigrotti per sfruttare le discese di Ferraresso ed Erba per contrastare i
novaresi, che fanno della corsa e del pressing uno dei principali punti di forza.
Il Novara è messo in campo bene da Di Chiara, per almeno un tempo riesce a contenere la Pro, ma quando Muraro decide di osare e manda in campo prima Dall'Acqua, poi il metronomo Manicone con l'altro attaccante
Romairone, per una squadra più offensiva e decisa, e da qui in avanti per i piemontesi è stata dura, anche perché il tecnico romano non è stato in grado di apportare le dovute contromisure tattiche, richiudendosi precipitosamente, togliendo l'ariete Palombo per la corsa del piccolo Bigatti e spostando
Brizzi, fino a quel momento il migliore in campo (con Polenghi e Palombo) da esterno destro in posizione più centrale, impiegandolo sono in fase difensiva, lasciando il solo ed anonimo Rubino a reggere il peso dell'attacco azzurro, chiudendosi poi ulteriormente nel quarto d'ora finale quando il forcing della Pro si era fatto più deciso, togliendo il centrocampista Braiati per il difensore
Iuliano.
All'ingresso delle squadre in campo, il colpo d'occhio dello "Speroni" è quello delle grandi occasioni con ben oltre 4.000 presenti; ma se da parte bustocca c'è solo lo striscione che esorta la squadra a dare tutto, dalla parte piemontese, è tutta una festa per questo play-off arrivato un po' a sorpresa dopo un avvio di stagione vissuto sul fondo classifica, e con un girone di ritorno vissuto invece sulle ali dell'entusiasmo sotto la guida dell'istrionico allenatore Di Chiara, che ha portato a suon di vittorie consecutive la squadra a giocarsi la promozione, portando a Busto un buon seguito di tifosi chiassosi.
Pro in campo con la classica tenuta, mentre il Novara con un completo rosso sgargiante e, sin dalle prime battute la tensione si taglia come si suol dire con il coltello, ci si accorge subito che le due compagini hanno un atteggiamento speculare in campo con il modulo 3-5-2.
Spinti dall'entusiasmo sono i novaresi a farsi vedere, ma non creano pericoli alla porta biancoblù che con il passare dei minuti prendono in mano le operazioni, ma non riescono a trovare profondità, anche perché il povero Porfido non riesce a ricevere una palla giocabile, costretto poi con il passare dei minuti a ripiegare a metà campo per poter toccare un pallone, e sempre preso nella morsa dei difensori di Di Chiara, mentre Pennacchioni sulla corsia di sinistra spesso corre a vuoto venendo ignorato dai compagni.
Il primo vero sussulto di una gara che non vuole regalare emozioni è al 27' quando Porfido riceve finalmente un pallone giocabile e lancia splendidamente in profondità Ferraresso che è anticipato di un soffio da Bini in disperata uscita di piede fuori l'area di rigore.
Novara che fa un gran pressing, a tratti frenetico in tutte le zone del campo, con Di Chiara jr, che va su tutti i palloni, mentre in avanti Palombo fa un gran movimento, non supportato però dal suo compagno di reparto Rubino, mentre la Pro è più compassata cercando le ripartenze con Erba e
Ferrarresso.
L'equilibrio si può spezzare solo con un episodio, ed infatti così avviene; la Pro va in rete 32' sugli sviluppi di un corner battuto dal fronte sinistro d'attacco della Pro (verso campo
Antoniana), Erba e Porfido combinano nello stretto, toccano per l'accorrente Pennacchioni che scodella sul secondo palo dove svetta Toniolo che appoggia nel cuore dell'area dove irrompe Salvalaggio che in acrobazia di destro, brucia Bini e manda in fondo al sacco per il vantaggio della Pro che fa esplodere i tifosi di casa.
La rete di Salvalaggio
per il vantaggio della Pro
I quali però dopo una breve esultanza sono sul chi vive, visto le precedenti esperienze negative di queste gare.
Novara che si deve ora aprire ed uscire un po' di più dal guscio, ma i biancoblù come in altre occasioni si complicano la vita.
Passano circa 120 secondi e Braiati viene messo a terra a centrocampo, nessun bustocco va sulla palla, così il novarese può battere velocemente, innescando sulla propria destra la corsa di uno scatenato Massi Brizzi che s'invola verso il fondo del campo, ma arrivato nei pressi dell'area gli si fa incontro Dato, del quale si libera abilmente con una finta di corpo, cross a mezz'altezza nell'area biancoblù su cui Capelletti rimane tra i pali e nessun difensore interviene, la palla scorre così fino al secondo palo dove è appostato Palombo tutto solo che stoppa al volo, con il portiere di casa lanciato nel vano tentativo di rubagli il tempo, per salvare la propria rete, ma la palla carambola in fondo al sacco. Tutto da rifare.
La partita s'infiamma improvvisamente, così come le due tifoserie, ma al di là di qualche sgroppata e tiri velleitari dalla distanza non succede più niente, con le due squadre che vanno negli spogliatoi sull'1-1 che decisamente va meglio ai
novaresi.
Al ritorno delle squadre in campo ci si aspetta che Muraro mandi nella mischia qualcuno a dare man forte al povero ed isolato Porfido solo in avanti, ma rimane tutto uguale, mentre Di Chiara si copre togliendo Dal Moro, che era stato annullato con lo schieramento raccolto dei biancoblù per Bigatti infoltendo così il centrocampo
novarese; i quali sono i primi a farsi vedere con un gran tiro dalla distanza di Colombini al 5', che Cappelletti respinge con fatica, ma rimane l'unica fiammata degli azzurri.
Muraro decide che si può dare forza all'attacco biancoblù, così al 53' toglie Ferraresso per Dall'Acqua, dando qualche variante di movimento alla Pro in avanti e su "Terminator" si piazza subito in stretta marcatura
Polenghi.
Passano pochi minuti ed altro cambio per la Pro dentro Romairone e Manicone per Pennacchioni e Porfido con la squadra che passa al 4-4-2, tornando al modulo che l'ha caratterizzata negli ultimi mesi, mentre gli azzurri indietreggiando vistosamente, anche perché molti uomini non hanno più benzina in corpo dopo il gran pressing fatto per circa un'ora di gioco, nel contempo la Pro prende con decisione le redini dell'incontro e si porta decisamente nella metàcampo
novarese.
Dall'Acqua da vigore in avanti e Romairone crea spazi, così al 66' arriva una punizione da circa 25 metri in posizione centrale ma leggermente defilata sulla destra, sulla palla vanno "Zaffa" e "Terminator" che si giocano la battuta, alla fine è l'esperto capitano che tocca per Dall'Acqua, il quale fa partire un missile terra-aria di rara potenza, che supera Bini proteso in tuffo, ma la fortuna non è decisamente per la Pro, così si schianta con un rumore sordo sotto la parte inferiore della traversa e torna verso l'area piccola.
Di Chiara padre fiuta il pericolo e nel giro di un minuto toglie Palombo per Bigatti, lasciando Rubino al suo destino, andando così a chiudere ogni varco verso la porta difesa da Bini.
Manicone prende per mano la squadra con Arioli ed Asara che prendono a portare in avanti caterve di palloni, ma davanti a Bini c'è un vero e proprio muro invalicabile che gli avanti biancoblù non riescono a sfondare.
Solo al 32' Romairone su cross di Arioli riesce ad anticipare Bini, prendendolo in controtempo, ma nel tentativo di controllare la palla si allarga, calcia ma la sfera lambisce il palo.
Poi proprio allo scadere "il cobra", da l'illusione del goal, con una semirovesciata nel cuore dell'area che Bini, riesce a mandare in angolo con un colpo di reni.
Ma a momenti per la Pro ci scappa la beffa, l'arbitro Giannoccaro (buono l'arbitraggio) fischia un improbabile fallo di Toniolo (che viene anche ammonito) su Rubino, regalando una punizione al Novara, che va a battere
Brizzi, il cui tiro tocca la parte superiore della traversa.
Un risultato che lascia molto amaro in bocca alla tifoseria biancoblù che si demoralizzata pensando alla gara di ritorno al Piola che oltre al fattore campo, concede anche il vantaggio di due risultati mentre per la Pro serve solo la vittoria per accedere alla finale. Gli unici che sembrano crederci sono in primis l'allenatore Muraro ed i giocatori con Dall'Acqua in testa che non riesce a spiegarsi la mancanza di fiducia verso la squadra, dando a tutti appuntamento alla gara di ritorno certo di fare bottino pieno.
Da parte piemontese decisamante più entusiasmo con Borgo che è molto contento del risultato ottenuto, basterà uno 0-0 per andare alla finale, ma certo che il discorso qualificazione rimane ancora aperto.
LA TIFOCRONACA
Va in scena a Busto
Arsizio l'ennesima "lotteria dei play-off ", una sorta di
maledizione per la Pro Patria, ben quattro partecipazione negli ultimi
sei anni e sempre bloccati in semifinale.
Dunque con una vena di
pessimismo derivata dal gioco latente dell'ultimo mese e mezzo della
nostra Pro Patria, ci si ritrova a giocare con un Novara, che di contro
è stato protagonista di un girone di ritorno da record, dovuto al
cambio dell'allenatore: Di Chiara a metà stagione ha preso le redini di
una squadra partita per salvarsi.
Due grandi tifoserie si
affrontano dunque allo "Speroni" di Busto Arsizio, davanti a
oltre 4000 spettatori: l'ennesimo "derby del Ticino" andato in
scena in un pomeriggio caldo, tipico di fine primavera. Ingentissimo il
servizio d'ordine: 140 agenti per una partita di C2 sono tanti e sarà
anche per questo che non succede alcun contatto tra le tifoserie,
nonostante tutto l'arco della partita si siano beccati continuamente.
Mani
alzate e striscione. "BASTA UMILIAZIONI...FUORI I COGLIONI"
PRO
PATRIA:
Per la prima volta nella
storia recente, la gradinata di casa non fa alcuna coreografia ma un
solo unico striscione di 16 mt. : "BASTA UMILIAZIONI...FUORI I
COGLIONI ". Un chiaro invito ai giocatori a lottare da vere
“Tigri” ed a non ripetere gli sbagli e le prestazioni sbiadite delle
ultime partite del campionato, che hanno portato nella tifoseria un
malumore generale e diffuso. Considerato che la Pro Patria, era partita
per vincere da subito questo campionato di C2.
Il settore
bustocco,
comunque oggi presenta un discreto colpo d'occhio, seppur in numero
inferiore alle attese; sono almeno 500 gli Ultras Bustocchi, che formano
il grosso del corpo centrale: Commandos Tigri & Busto Crew, soni i
gruppi principali che guidano il tifo biancoblù sin dall'inizio,
incitano e spronando “I Tigrotti” a vincere questo importante
confronto nei confronti del Novara, che è ha il vantaggio anche di una
classifica finale migliore rispetto alla nostra Pro.
Come di prassi a Busto,
nelle ultime stagioni impera lo stile "d'oltremanica": niente
tamburi ed altro, solo cori e battimani a tratti mozzafiato e nel catino
dello "Speroni" per lunghi minuti si sente un solo urlo:
l'inno del Chelsea "Blue is the colour...football is the game...Pro
Patria et libertate you'll never walk alone", a tratti è roboante
con una partecipazione pressochè totale del settore. Il momentaneo
vantaggio esalta ulteriormente gli Ultras Bustocchi, ma poco dopo si
torna alla dura realtà dal pareggio segnato dai piemonesi.
Nel secondo tempo,
gl’ingressi di Dall’Acqua, Manicone e Romairone, accendo
ulteriorermente il tifo bustocco. Commandos e soci che non smettono mai
di incitare le "Tigri" invitandoli a non mollare mai. Il tifo
biancoblù raggiunge il massimo, quando nella parte finale della ripresa
il pressing degli uomini di Muraro, costringe il Novara nella propria
metàcampo; con l’urlo del goal che rimane strozzato, quando quel
missile terra-aria di “Terminator”, centra la parte inferiore della
traversa a portiere battuto. A Novara settimana prossima si andrà solo
per vincere.
Bandierone
distinti
NOVARA:
Dopo anni di assoluto
oblio, quasi nessuno a Busto, e 12 persone nella gara di andata in
campionato al “Piola”, grazie all’ottimo andamento della squadra
nel girone di ritorno, sono tornati in buon numero a seguire gli
“azzurri”. Già nel retourn-match di campionato avevano fatto vedere
buone cose, con buona presenza. Oggi si sono confermarti, per questo
importante avvenimento; sono circa 900 i novaresi presenti, giunti anche
grazie all’Amministrazione Comunale della città novarese che ha messo
a disposizione 3 pullman gratuiti,in tutto tra tribuna e gradinata
ospiti; anche loro attorno ai 500, nel gruppo centrale degli ultras.
All'ingresso delle squadre
in campo, accendono qualche torcia ma soprattutto fanno una bella
cartata di stile argentino creando un bel colpo d'occhio. Il loro
incitamento è comunque buono per tutto l'arco della partita con buona
audience vocale. La partecipazione, come quella dei bustocchi, è
pressochè totale e i gruppi presenti (Legione, Novarasta, Zoo Novara).
Unica nota negativa, se
proprio la si deve trovare, i cori: a tratti sono monotoni e ripetitivi
ed i tamburi che a volte sovrastavano i cori.
zoom
battimani
GARA
DI RITORNO
NOVARA stadio
"Silvio Piola" - Semifinale di ritorno Playoff
NOVARA:
Bini, Guida, Colombini, Ciuffetelli, Polenghi, Braiati (56'
Iuliano), Brizzi, Di Chiara jr. (75' Minniti), Bigatti, Palombo,
Dal Moro (51' Baldini)
In panchina Franzese, Notari, Corti, Forlani - All. Di Chiara
PRO PATRIA: Capelletti, Toniolo, Dato, Zaffaroni,
Salvalaggio, Arioli, Asara, Manicone, Dall'Acqua (60' Mariani),
Erba (69' Pennacchioni), Romairone (86' Porfido) In panchina
Sgroni, Ferraresso, Trezzi, Colombo - All. Muraro
Arbitro: De Marco di Chiavari
MARCATORI: 18' e 55'Dall'Acqua (Pro), 89' Palombo (N)
NOTE: Spettatori 6000, di cui circa 800 da Busto
Giornata di sole terreno in discrete condizioni
Al quinto tentativo in sette anni finalmente la Pro sfata il tabù
della semifinale dei play-off ed approda meritatamente alla gara
finale dove incontrerà la Sangiovannese
La Pro Patria si
impone al Piola di Novara per 2-1 dopo aver disputato una gara
gagliarda, da veri tigrotti, che in campo hanno dato battaglia
in un incontro maschio a tratti spigoloso ma tutto sommato
corretto dove l'esperienza dei molti biancoblù si è alla fine
fatta sentire al cospetto del team di Di Chiara; i tigrotti
hanno dominato la gara dal quarto d'ora di gioco in avanti non
lasciando nulla o quasi ai novaresi.
Circa 6.000 i presenti al Silvio Piola di Novara, con oltre 800
tifosi provenienti da Busto (divisi tra settore ospiti e
tribuna). Il colpo d'occhio è quello delle grandi occasioni,
con i novaresi che affollano il loro stadio per la prima volta
dopo anni.
All'annuncio delle formazioni si registra una clamorosa sorpresa
per i fans di casa, infatti il Novara è costretto a rinunciare
a Rubino che si è procurato un leggero stiramento nel pre-gara,
il suo posto è preso da Bigatti, veloce si ma non certo punta
di ruolo e portato più al gioco sulle fasce; gli azzurri che in
settimana avevano mostrato di temere la Pro, impostano la loro
gara ulteriormente sul contenimento snaturando così il loro
gioco
La Pro Patria scende in campo con la tenuta da gioco da
trasferta e subito al fischio d'avvio il primo fallo dopo soli
10 secondi di gioco Palombo commette fallo su Arioli,
sull'azione scaturita dalla punizione Bini esce al limite
dell'area e respinge di piede su Romairone.
4' Toniolo stende
Palombo sulla 3/4 di di sinistra, batte Di Chiara, palla in area
a cercare l'ariete Palombo, che commette fallo su
Salvalaggio.
L' incontro è continuamente spezzettato dai fischi dell'arbitro
ed il match stenta a decollare, ma si nota da subito una Pro
aggressiva e pimpante lontana parente della squadra che aveva
disputato la fase finale della stagione e la partita di andata
dei play-off, mentre il Novara senza uno dei gemelli del goal
davanti è decisamente un'altra squadra ed appare da subito
intimorita e spaesata, portata decisamente a tentare solo di
mantenere il pareggio che gli garantirebbe la finale.
La prima insidia è novarese al 7', Palombo si libera di
Zaffaroni, la palla termina in angolo, l'ex Brizzi va a battere,
lo stesso "Zaffa"imperiosamente libera di testa, Guida
dal limite dell'area cerca la bomba ma ciabatta il pallone.
I tifosi della Pro in curva Nord si fanno sentire nonostante
siano in inferiorità numerica, mentre i padroni di casa cercano
di prendere le redini del gioco ed al 9' Asara mette a terra Dal
Moro sulla palla va Di Chiara jr ma il tiro s'infrange sulla
barriera.
Ultras Pro a
Novara
Dall'Acqua è temuto e nel liberarsi della marcatura asfissiante
commette fallo su Colombini che ricadendo lo colpisce
volontariamente con la scarpa in pieno viso proprio sotto gli
occhi dell'arbitro che non interviene.
11' ennesimo fallo questa volta è Brizzi a commetterlo su Erba,
lo stesso giocatore biancoblù mette in mezzo, la difesa
piemontese allontana, la palla finisce sui piedi di Zaffaroni
che calcia, ma il tiro viene respinto riprende Arioli dalla
destra rimette in mezzo per Toniolo che di testa riesce solo a
sfiorare il pallone.
Primo cartellino giallo al 14' per Dato che commette fallo a
meta campo sullo sgusciante Bigatti.
Da questo momento la Pro aumenta la sua pressione a metà campo
con Asara ed Arioli ben orchestrati da Manicone con Erba a
cucire con il reparto d'attacco, al 16' viene fischiato un
fuorigioco a Dall'Acqua, lanciato a rete e sull'azione seguente
l'esperto Pippo Dal Moro (ex Roma e Ravenna) tocca il pallone
con la mano a centrocampo, l'arbitro non ammonisce come il
regolamento imporrebbe.
Polenghi e Dall'Acqua danno il via ad un duello rusticano, con
l'aitante difensore novarese deciso a fermare il bomber tigrotto
con le buone o con le cattive.
L'arbitro in questo frangente sembra faticare oltre il lecito a
tenere le redini dell'incontro, mentre sale sempre più la
pressione dei tigrotti che si portano decisamente nella metàcampo
avversaria al 19' Asara parte in progressione ed in slalom fa
fuori due avversari, Brizzi lo ferma fallosamente, dopo il
solito conciliabolo di proteste si arriva finalmente a battere
la punizione con Erba che pennella un cross perfetto per la
testa di Salvalaggio che colpisce indirizzando la palla
nell'angolo basso alla destra di Bini che respinge come può,
irrompe sbucato chissà da dove Dall'Acqua, che anticipa il
portiere del Novara infilando la rete dell'1-0, proprio nella
porta vicina ai tifosi della Pro e "Terminator"
Dall'Acqua esulta correndo sotto tutta la curva, con il gesto
della mitraglietta.
Il goal dell0 0
a 1 di Dall'Acqua per il vantaggio bustocco
Il Novara subisce il colpo e sbanda, ora deve cercare di fare la
partita e non solo contenere e la gara diventa ancora più
maschia assumendo a tratti i toni della vera battaglia, e quando
Salvalaggio commette fallo su Palombo, il trainer dei piemontesi
sbraita in panchina e viene richiamato ufficialmente dal 4°
uomo.
Gli azzurri fanno correre un brivido al 21' con Di Chiara in
dribbling al limite dell'area, trova la difesa della Pro mal
piazzata, si gira e riesce a trovare un varco per il tiro ma
Zaffaroni devia in angolo.
La partita è spezzettata da una serie continua di falli al 23'
il terzino del Novara, Colombini interrompe in maniera scorretta
una progressione di Romairone, e sul rovesciamento di fronte
tocca a Toniolo fermare irregolarmente Brizzi, la punizione
viene battuta da Di Chiara jr, Capelletti para senza problemi.
25' lancio lungo di Zaffaroni a pescare in area Dall'Acqua che
anticipa nettamente il suo marcatore Polenghi che gli rifila una
gomitata durante lo stacco aereo, il n° 9 biancoblù stramazza
a terra per l'arbitro tutto regolare, un minuto dopo è ancora
Toniolo a fermare con le maniere forti il suo ex compagno Brizzi
al limite dell'area; del tiro s'incarica Bigatti che finta il
tiro sopra la barriera mentre poi calcia rasoterra con la palla
che passa sotto al muro dei giocatori tigrotti, il tiro è
debole ed è fermato da Capelletti; poi è Arioli che sui 25mt a
blocca fallosamente Colombini, punizione di Di Chiara Jr che
Capelletti para senza problemi. Gli attacchi del Novara sono
sempre velleitari, il portiere della Pro non corre rischi,
mentre la difesa dei piemontesi soffre notevolmente le folate
dei centrocampisti bustocchi.
32' cross di Toniolo, torre di Dall'Acqua a cercare
"Cobra" Romairone che viene anticipato dal portiere,
sul rilancio del portiere piemontese retropassaggio di testa di
Dato corto con Capelletti che esce al limite dell'area con i
piedi anticipando Palombo.
Nel giro di pochi minuti due ammonizioni per parte al 34' per il
novarese Palombo dopo fallo su Arioli ed al 36' quando
Dall'Acqua subisce fallo da Di Chiara jr a metàcampo e mentre
la palla sta uscendo, spinge il centrocampista di casa e viene
ammonito.
38' "Arsenio Lupin" Asara ruba improvvisamente palla
nel cuore della difesa novarese a Brizzi, ma l'azione non ha
esiti pericolosi.
Al 40' bruttissimo fallo di Palombo a metà campo con entrata a
gamba tesa su Zaffaroni, che colpito al petto stramazza al
suolo; si teme il peggio per il difensore biancoblù che dopo un
paio di minuti si riprende. L'arbitro non ha il coraggio di
ammonire una seconda volta Palombo.
41' Capelletti blocca in sicurezza un pallone insidioso messo in
mezzo da Brizzi, sul rilancio del portiere Manicone subisce un
brutto fallo da dietro da Braiati, l'arbitro non ammonisce,
sull'avanzata del Novara, verso la trequarti campo Asara entra
fallosamente su Di Chiara jr. batte Polenghi la palla finisce
sulla barriera, riprende lo stesso Polenghi ma spedisce al
cielo. Mentre Capelletti si appresta a rimettere in gioco dal
fondo viene stordito da un petardo, lanciato dagli ultras di
casa che gli esplode vicinissimo.
44' Dato s'invola sulla fascia destra saltando 3 uomini,
arrivato sul fondo cerca il cross per i compagni a centro aerea,
ma il pallone sorvola tutta la difesa azzurra terminando poi sul
out opposto.
Nei 2 minuti di recupero, falli a ripetizione da ambo le parti,
poi si va al riposo con la Pro meritatamente in vantaggio per
1-0; nella ripresa le squadre tornano sul terreno di gioco con
gli stessi 11d'inizio gara.
Secondo tempo che si apre con una serie continua di falli,
inizia subito Palombo che stende Toniolo, poi è Erba che entra
fallosamente su Brizzi e l'arbitro lo ammonisce, sulla seguente
punizione Capelletti anticipa Di Chiara jr. al 3' Guida finisce
tra gli ammoniti per aver fermato fallosamente Dato sulla fascia
destra.
4' punizione calciata da Guida, Capelletti esce al limite
dell'area ed allontana la minaccia di pugni. La Pro è come nel
primo tempo nella metà campo del Novara ma al 50' arriva il
primo vero tiro pericoloso verso la porta da parte del Novara
con Palombo che riceve palla spalle alla porta in area, marcato
da due difensori tenta la rovesciata con la palla che supera la
traversa.
Il primo cambio arriva al 52' dentro Baldini per Dal Moro, il
Novara perde così ulteriormente quel briciolo di spinta ed
esperienza che aveva, con Dall'Acqua che subisce fallo da 2
giocatori novaresi contemporaneamente, ma l'arbitro non
ammonisce nessuno, facendo anche proseguire l'azione.
Al 55' il raddoppio della Pro che arriva nel momento topico
della gara, Erba s'incunea nel cuore della difesa novarese
subendo fallo da Di Chiara jr, a circa una 30ina di metri dalla
linea di porta in posizione centrale, sulla palla vanno i
tiratori scelti Zaffaroni e Dall'Acqua, con
"Terminator" che in pratica "ruba" la sfera
al compagno. Parte un missile incredibile per la forza impressa
dal bomber biancoblù, la palla assume oltre alla potenza anche
una traiettoria leggermente arcuata al punto da sembrare
telecomandata e termina nel sette alla destra di Bini, invano
proteso in tuffo; la punizione in pratica è la fotocopia di
quella della partita di andata che si era stampata sulla
traversa; come la palla gonfia la rete "Terminator"
parte in una corsa folle, veloce e liberatoria da area ad area
che termina in una scivolata sotto il settore occupato dai
tifosi della Pro. Il Novara è in ginocchio ed il suo pubblico
ammutolito.
La sequenza del
"missile" di Dall'Acqua per lo 0-2 Bustocco
La Pro va in
avanti alla ricerca del goal che la metterebbe al sicuro da
clamorose sorprese e nel giro di pochi minuti va vicinissima al
57' Arioli crossa dalla destra per Romairone che colpisce bene
di testa ma la palla finisce fuori, con Bini fuori causa subito
dopo cross di Asara in mezzo all'area Bini esce male, la palla
arriva a Toniolo che pressato da due novaresi non riesce a
centrare la porta.
60' cross di Arioli in area, per Dall'Acqua che di testa sfiora
la palla, rimanendo a terra, colpito da crampi Bini anzichè
aiutarlo lo trascina violentemente fuori dal campo con l'aiuto
di Polenghi, "Terminator" a terra è fatto bersaglio
del lancio di oggetti da parte degli ultras di casa e l'arbitro
giustamente ammonisce il portiere piemontese, contemporaneamente
Muraro sostituisce lo stremato Dall'Acqua, che esce tra gli
applausi dei tifosi biancoblù, con il marcatore Mariani; che
appena entrato fa sentire la sua grinta con una entrata su
Baldini, la punizione è calciata da Brizzi con Capelletti che
respinge di pungno.
Occasione per chiudere definitivamente l'incontro al 66' quando
Manicone pesca in area lo smarcato Romairone che cerca un tiro
cross, Bini smanaccia in qualche modo allontanando il pericolo.
Al 68' l'espulsione di Dato per doppia ammonizione; l'arbitro su
segnalazione del guardialinee fischia un fuorigioco degli
attaccanti azzurri, Dato prende il pallone con le mani e lo
butta fuori, l'arbitro estrae il secondo cartellino giallo e la
Pro rimane così in 10; subito Muraro toglie Erba che aveva
speso tutto e mette Pennacchioni, dando forza e compattando il
reparto difensivo dopo l'espulsione di Dato.
Il Novara non ha la forza per stringere in area la Pro, per
andare alla ricerca del goal che potrebbe riaprire il discorso
qualificazione, anche perchè il pubblico di casa non l'aiuta
certamente, ormai convinto della sconfitta.
72' azione di Bigatti che parte in velocità sulla fascia
sinistra, scambia con Palombo che in area è anticipato da
Salvalaggio.
Il Novara sorretto dal generossimo Guida sulla fascia cerca con
la forza della disperazione di portarsi in avanti ma produce
poco o niente di nota sono al 79' Iuliano che calcia da 30
metri, con la palla che supera abbondantemente la traversa ed
all' 81' quando Palombo lanciato in profondità su cui
Pennacchioni recupera prontamente mettendogli il pallone in
angolo, poco dopo Bigatti calcia dal limite, Capelletti è
vigile e respinge al 83' prova Guida che va all'assalto da solo,
provando la conclusione da 20 metri, con la palla si perde
altissima.
Nei minuti finali Porfido rileva Romairone una mossa fatta con
il chiaro intento di far rifiatare la difesa 88' Mariani ferma
fallosamente Brizzi a 3 metri dall'angolo di sinistra dell'area
di rigore, la punizione calciata da Minniti passa sopra la
traversa.
89' Arioli ruba palla in attacco a Guida ma non vede compagni
liberi, tiene palla nell'attesa che salgano, poi decide di
partire in dribbling nel tentativo di cercare un fallo, ma
l'azione si sfuma, sul rovesciamento di fronte al 90' arriva il
goal che riaccende le speranze del Novara, Brizzi crossa dalla
destra Palombo poco dentro l'area anticipa Salvalaggio e
Capelletti in uscita, con un pallonetto.
Per la prima volta i tifosi del Novara si fanno sentire compatti
incitati dai giocatori che cercano il loro sostegno.
Nei 5 minuti di recupero non succede niente di particolare se
non la solita sequenza di falli e falletti da ambo le parti.
Al fischio finale di De Marco i tifosi biancoblù esplodono di
gioia, il sortilegio della semifinale è finalmente spezzato, ed
ora tra la Pro e la C/1 rimane "solo" l'ostacolo
Sangiovannese che ha strapazzato con un sonante 3-0
l'Alessandria al Moccagatta.
LA
TIFOCRONACA
NOVARA:
La curva di casa
rimbombante di tifo con il corpo centrale formato da oltre 500
ultras, si presenta "con il vestito della festa" per
questo importante appuntamento: una bella coreografia con le
bandiere a due aste, colora di azzurro tutto il settore e nel
mezzo la scritta "Novara", creando un bel colpo
d'occhio. Presenti tutti i gruppi: Legione a guidare il tifo,
Novarasta, Galliate e gruppi minori a sostenere gli
“azzurri”. Il loro modo di tifare è comunque quanto più
classico italiano, ci può essere, con il tamburo a rullare
incessantemente e l'intera curva a seguire il ritmo.
Il tifo piemontese
per tutto l'arco del primo tempo è apprezzabile anche se, una
pecca già vista in campionato, c’è una certa ripetitività
nei cori, che non sono molto vari. Il sostegno locale si smorza
al primo goal della Pro, dopo che il Novara visto anche il gioco
della loro squadra non certo esaltante (in pratica la brutta
copia di quella vista a Busto sette giorni prima), calano con il
passare dei minuti. La mazzata finale arriva loro dopo il
secondo goal bustocco (siglato anche esso da Dall'Acqua), che in
pratica ammutolisce lo stadio, fino a quando Palombo al 90’
riaccende le speranze e per i minuti del recupero, il tifo
locale supporta la squadra a gran voce alla ricerca
dell’impresa. Ad inzio gara ed alla fine alcuni deprecabili
comportamenti, con l’assalto ad un pullman di un club dei
tifosi della Pro e lancio di sassi su alcune auto, seriamente
danneggiate, parcheggiate nei pressi dello stadio.Al termine le
forze dell'ordine faticano non poco per tenere a debita distanza
le due tifoserie divise, ricordiamolo, da acerrima rivalità.
PRO PATRIA:
In totale i
bustocchi che attraversano il Ticino per questa importante
partita sono circa 900; il grosso dei quali trova posto nella
curva ospite. Nonostante la delusione per questo ennesimo
approdo ai play-off, i gruppi bustocchi ovviamente rispondono in
massa alla chiamata, organizzando un treno speciale e ben 6
pullman dei club organizzati.
Commandos Tigri,
Busto Crew, Vecchia Guardia e Fiòeù da Busti organizzano
all'ingresso in campo delle squadre una bella coreografia fatta
da una parte di curva di cartoncini bianchi e blu, dall'altra di
un bandierone rispolverato per l'occasione. Niente tamburi e
tifo in stile “ oltremanica": cori incessanti che
invitano a "non mollare mai" e frequenti battimani che
la fanno da padrone.
Durante
la partita ci si becca verbalmente più volte, ma al goal di
vantaggio che avviene proprio sotto la curva bustocca, i
supporters biancoblù vanno in estasi. Non si smette più di
cantare e quando nella ripresa
bomber Dall'Acqua infila la rete per la seconda volta e poi
corre a perdifiato per 100 metri verso la curva gremita di fans
biancoblù è l’apoteosi.
COREOGRAFIA BUSTOCCA INIZIO GARA
MANI ALZATE
DALL'ACQUA SOTTO LA CURVA
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