Nato a Perugia, il 13 Maggio
1957
La stagione 1977/78, vede tra i nuovi arrivi un portiere umbro, proveniente
dall'Inter, di nome Stefano Tacconi, che arriva a Busto per fare esperienza,
maturare i primi contatti con il calcio professionistico vero nel ruolo
di secondo a Fellini,.....ma già dal primo giorno Stefano scalpita, infatti
che lo incrociò quel giorno di Luglio nell' antistadio dello Speroni,
non se lo può certo dimenticare, soprattutto chi come me lo ha accompagnato
al Rist. La Pergola, dove incominciava il ritiro vero e proprio, da filo
interista incomincio a chiedergli di tutto nel tragitto, .. e Stefano
dopo un pò esclama "oh...io sono forte, forte forteee..e la porta dell'Inter
è mia !! "...attimo di silenzio e poi tutti a guardarlo un pò come per
dire "Ma questo è matto!!"
Chi vede all'opera Tacconi
in allenamenti ed amichevoli varie e poi in Coppa Italia, scopre subito
che Stefano non è poi così tanto matto...anzi..!! Il fisico era già notevole
ai tempi, poi caratterialmente spavaldo, grintoso, e quando si tuffava
arrivava ovunque.
Le occasioni x mettersi in
mostra nella stagione non sono molte, alla fine sono 7, le presenze, ma
in tutte Tacconi lascia un'ottima impressione; in particolare a Crema,
si esibisce in interventi incredibili, ma poi viene trafitto da un tiro
di Lussana deviato leggermente su cui Stefano si allunga tutto con la
punta delle dita arrivando a sfiorare la palla.
Tacconi, poco più che 19enne
non amava decisamente andare in panchina conscio delle sue forze, ma anche
della spavalderia che tutt'ora lo distingue, si lamentava spesso e volentieri,
"io voglio la maglia quella nera" diceva (fino a non molti anni fa i portieri
indossavano un completo nero o al massimo la maglia grigia, le maglie
colorate rossa o verde erano esclusiva dei portieri di riserva, per le
partite con la nebbia, o quando si incontrava il Casale, l'unica squadra
ad avere il colore sociale nero con una stella bianca) "qui ogni domenica
mi cambiano maglia, rossa, verde, gialla, come faccio io a fare carriera??"
mi ripeteva quando durante le partite casalinghe facevo il raccattapalle
allo Speroni.
Famose erano anche le sue
crisi e le sue fughe, con dirigenti della Pro o dell'Inter, che andavano
a coccolarlo o riprenderlo a secondo delle occasioni all' Hotel Cristallo
a Legnano.
Stefano Tacconi, lascierà la Pro prima del termine della stagione, quando
ormai il declassamento in C/2 fu certo, l'Inter lo girò poi al Livorno
dove al tempo, c'era Burgnich, Stefano spiccò il volo, poi vennero la
Sanbenedettese, l'Avellino e la Juve, ...con tutto quello che ne conseguì.
2 Scudetti (1983/84,
1985/86)
1 Coppa Italia (1989/90)
1 Coppa dei Campioni (1984/85)
1 Coppa delle Coppe (1983/84)
1 Supercoppa Europea (1984)
1 Coppa Intercontinentale
(1985)
1 Coppa UEFA (1989/90)
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