LA CRONACA DELLA PARTITA

Stadio "Sinigaglia" 

     COMO 16 gennaio 2005  ore 14,30

1 COMO-PRO PATRIA 2

19^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A

COMO: Gori, Mariani, Russo, Colombo, Ferrario, Pedotti, Cigardi, Carotti, Gambino, Miftah (46`Rosso), Parolo (72`Graziano)

In panchina: La Macchia, Vitone, Castelnuovo, Santacroce, Tino - All. S. Boldini

PRO PATRIA: Di Sarno, Dato (82`Davanzante), Citterio, Boscolo (85`Borgomaneri), Annoni, Ceccarelli, Valtolina (84` Carbone), Barison, Elia, Tramezzani, Temelin

In panchina: Capelletti, Romano, Bellosta, Corio - All. P. Sala

Arbitro: Gervasoni di Mantova (Mirabile – Romeo)

Marcatori: 32`Valtolina (PRO), 38`Elia (PRO), 52` Gambino (C)

NOTE:  Giornata fredda con cielo coperto, terreno duro. Spettatori 2.500 circa (427 abbonati). Oltre 300 da Busto, giunti con un treno speciale, 3 pullman e macchine al seguito. Blocco del traffico a Como e nell’area del Sempione. Incidenti di gioco a Boscolo, Dato e Valtolina che hanno dovuto lasciare il campo con l’aiuto dei sanitari. Accertamenti in ospedale per Dato, per un leggero trauma cranico, tre punti di sutura a Bocolo, per un taglio al polpaccio.

Esordio nelle file della Pro, di Borgomaneri (87)

Ammoniti: Colombo A., Carotti, Ferrario, Gambino (C); Barison, Dato (Pro)

Recupero: 8’ (1` + 7`)  

 

 

 
Dopo 37 anni la Pro, torna a giocare a Como, e ritorna a casa con un vittoria che mancava al “Sinigalia” dal 4 Aprile 54, in Serie B. Stagione poi conclusa con l’ultima promozione in A, e come allora il blitz lungo il Lario, fu per 2-1.

A dire il vero, però non è stata una grande prestazione della Pro, che ha avuto la via della vittoria spianata da un clamoroso errore difensivo del proprio portiere Gori, che al 32’ ha praticamente servito l’assist vincente a Valtolina che ha poi appoggiato in rete. Proprio nel momento in cui i biancoblù stavano prendendo in mano le redini dell’incontro; bravi, cinici e sornioni i tigrotti a dare il secondo colpo, nel giro di pochi minuti con Elia. Colpo però non sufficiente per dare il k.o. decisivo ai comaschi, che con ardore agonistico nella ripresa si sono spinti in avanti, sostenuti a gran voce dal proprio pubblico ed in campo dall’ottimo centrocampista Carotti (85), andando in rete in avvio di ripresa e tenendo poi la gara viva fino al 97’, ma senza mai creare particolari pericoli a Di Sarno. Con i bustocchi, in emergenza uomini per tre gravi infortuni consecutivi a Valtolina, Boscolo e Dato, arroccati nella propria metà a chiudere ogni spazio, a difesa della 4^ vittoria consecutiva, che li proietta solitari al 5° posto, che vale virtualmente per ora i play-off.

Una Pro, che a livello di gioco, è stata un “brutto anatroccolo”, rispetto alle gare di Cremona e Mantova; accorta, cinica e determinata quanto basta, capitalizzando al massimo le poche occasioni create, dimostrando di saper stringere i denti come nella ripresa, per portare a casa tre punti preziosissimi. Decisamente più utilitaristica e pratica, che bella. Quando è stata bella come a Mantova e Cremona è stata poi beffata. Meglio per ora badare al sodo, fare punti recuperare gli infortunati, per essere poi un armonioso cigno, ci sarà tempo più avanti. Per ora, l’importante è fare punti, vincere battaglie come quella del “Sinigalia” di oggi; riportare un sano entusiasmo in una piazza (intesa come tifoseria) che deve ora dare anch’essa corpo alle tante parole spese per anni.

Sala deve fare a meno dei solito gruppo di assenti, che lo costringono a fare a meno di praticamente tutta la difesa e di due colonne del centrocampo: fuori, Salvalaggio, Perfetti, Imburgia, Guidetti, Vecchio e Trezzi. Quest’ultimo, nell’ultimo incontro disputato con la Torres, ha rimediato uno stiramento ed al suo posto, il mr. dei biancoblù, manda in campo il recuperato Citterio, nel reparto difensivo. Preferendolo a Romano, sostituto naturale di Trezzi.

Sulla sponda lariana, Boldini, oltre ad essere alle prese con una rosa giovanissima (21anni di media), deve rinunciare allo squalificato Di Fabio, ed al difensore Grassi, ma recupera il difensore Pedotti.

All’ingresso delle squadre i tifosi bustocchi, accolgono i tigrotti, con cori, sventolio di vessilli, ed una fumogenata bianca. Praticamente lo stesso cliché, per la curva lariana, che fa partire dei fumogeni azzurri, che ritardano di alcuni istanti l’inizio gara. Per il Como, completo azzurro con i bordi bianchi, per la Pro completo blù notte da trasferta.

Si parte con i giovani azzurri, che spingono sul gas e corrono ovunque a coprire il campo, con Russo, Parolo e Miftah in evidenza.

La prima a farsi vedere è però la Pro, puntata in avanti di Temelin, il capitano degli azzurri Colombo, lo stende da dietro, sulla tre quarti campo. Punzione battuta da Tramezzani che non da effetti. Immediata e pronta la reazione dei padroni di casa, Mifath, con un’azione insistita in dribbling salta tre uomini a metàcampo poi serve sulla sinistra Russo, che una volta sul fondo mette in mezzo un pallone teso in mezzo all’area sul quale Di Sarno si distende e blocca.

Padroni di casa ancora in avanti al 6’ con la Pro in affanno. Un'azione confusa in area bustocca, crea diversi rimpalli, con gli avanti comaschi che cercano più volte la porta poi la palla arriva a Gambino che calcia di forza sopra la traversa.

Spavaldi ed aggressivi gli uomini di Boldini, fanno fuoco e fiamme, giocano corti, ben raccolti, con continui e brevi fraseggi palla a terra e si propongono con continuità nella metàcampo bustocca, ma senza dare profondità alla manovra. Biancoblù che con Trezzi, fuori causa (ed anche Imburgia) faticano a fare gioco sulle fasce, dove i lariani continuano macinare chilometri, spegnendosi però ogni volta sulla trequarti difensiva della Pro.

Al 12' Parolo scende sulla sinistra e mette sul secondo palo, “l’ariete” Gambino si alza e di testa manda fuori.

La sfuriata degli uomini di Boldini, scema poi con il passare dei minuti e la Pro, comincia a macinare il suo gioco lento e compassato, innescando con maggior continuità Temelin ed Elia, mentre Valtolina cerca i ripiegamenti a supporto dei compagni.

Tigrotti in area lariana al 18' con Tramezzani, ben servito da Temelin che conclude un contropiede con un tiro in diagonale che Gori blocca senza problemi. 22’ primo cartellino giallo della gara per il capitano lariano, Colombo, che da dietro stende Elia, lanciato a rete.

Punizione da ottima posizione, “Tramezzetor”, batte con un tiro liftato che si spegne di poco lontano dal secondo palo. Biancoblù ormai in costante progressione offensiva con Barison, Boscolo e Valtolina ed i consueti tagli di Elia e Temelin in avanti, che incominciano a creare diversi problemi alla retroguardia dei padroni di casa.

Fiammata improvvisa dei ragazzi di Boldini, al 28’: Dato stende Parolo, punizione dal limite sinistro che batte Mifath, con Di Sarno che blocca.

Il vantaggio della Pro, arriva al 32': pressione insistita dei bustocchi in avanti che mettono in difficoltà la difesa lariana, Mariani per alleggerire prova il retropassaggio verso il proprio portiere Gori, sul quale và in pressing Temelin. Il numero uno degli azzurri, rischia il dribbling in piena area, gli riesce ma poi appoggia in mezzo il proprio disimpegno, non trovando nessun compagno. Si avventa con esperienza, come un falco “the sprite” Valtolina, che non disdegna il regalo di Natale arrivato in ritardo ed a porta sguarnita insacca con facilità.

Biancoblù sull’1-0, e prendono a spingere con convinzione per cercare di chiudere la gara. Azzurri che sbandano vistosamente.

Il centrocampo dei tigrotti, fa girare palla con esperienza, mandando a vuoto il tentativo di pressing dei padroni di casa.

Temelin mette in mezzo un paio di palloni interessanti, sul primo Elia, stoppa in area ma non trova il tempo di battere a rete, circondando da un nugolo di avversari. Poi tocca a Valtolina tirare a rete, ma Gori blocca.

Bustocchi in avanti con convinzione; azione sulla fascia sinistra traversone teso in area, primo tentativo di Temelin rimpallato, palla che arriva a Ceccarelli, che spara fuori da buona posizione.

34’ altro tiro di Elia, che Gori blocca.

Il Como prova con orgoglio e spinto incessantemente dalla proprio curva, ed al 37’ Colombo, prova dal limite dell’area con un tiro teso che và di poco alto sull’incrocio dei pali.

Raddoppio della Pro, al 38’, bell’azione di prima sulla fascia destra, Temelin và sulla trequarti, aspetta la sovrapposizione di Dato, che viene contrato in corner.

Tramezzani batte dalla bandierina, Elia brucia sul tempo Ferrario, e gira in rete seccamente Gori, cerca di bloccare poi la palla gli sfugge e se la trascina oltre la linea bianca. Corsa sfrenata del “profeta”, per un coast-to-coast, che lo porta direttamente sotto il settore bustocco. 2-0 della Pro in trasferta.

Il Como è frastornato e non prova nemmeno ad accennare la reazione, con gli uomini di Sala che gestiscono il doppio vantaggio senza problemi fino alla fine del primo tempo.

Ad inizio ripresa Boldini manda in campo, Rosso al posto dell’impalpabile marocchino Miftah e il Como scende in campo con il sangue agli occhi, e parte come una furia con convinzione nel tentativo di riapre la partita. Parte subito a testa bassa, trascinata con la giusta “rabbia agonista”, dal proprio numero 8, il biondo Carotti, che praticamente prende in mando la squadra, come un vero esperto anche se non ha nemmeno 20anno. Diventa l’uomo ovunque, e la sua verve agonistica trascina anche il centravanti Gambino, che prende a disputare una partita generosa in ogni zona del campo.

La prima azione è comunque ancora bustocca, con Temelin che prova una conclusione ma risulta e Gori non ha nessuna difficoltà a bloccarla.
Gli uomini di Boldini, cercano il forcing, andando letteralmente all’arrembaggio sulle corsie laterali ed al 52’ riaprono la gara.

Difesa biancoblù che non riesce a liberare l’area dopo un corner, dalla destra. La palla viene messa in mezzo, Ferrario, colpisce di testa ed impegna Di Sarno a terra, la palla rimane in gioco ed il numero nove Gambino la raccoglie ed insacca con rabbia, proprio sotto la propri curva. Il goal realizzato, galvanizza i lariani, sospinti sempre con intensità dalla propria curva e prendono a spingersi costantemente all'attacco, ma la retroguardia bustocca controlla con sicurezza tutte le iniziative degli avversari con ottimi interventi di Citterio, Annoni e Dato

Il Como pressare con intensità sempre maggiore, spinto dal cuore e da una buona carica agonistica e costringe la Pro Patria nella sua metà campo. Per circa trenta minuti il forcing dei lariani è continuo, con Gambino e Carotti, che si dannano veramente l’anima su ogni pallone. Gli uomini di Sala, anche perché praticamente privi di cambi, si arroccano, nella propria metàcampo chiudendo ottimamente gli spazi in difesa, che difficilmente viene superata dai giocatori lariani. Soffrono, combattono, stringono i denti ma resistono fino alla fine. Soprattutto non scoprendosi mai.

Ci prova ancora l’aitante Gambino al 59’, su punizione di Cigardi, ma Di Sarno c’è- 66’ ancora l'attaccante siciliano in evidenza, colpisce il pallone di testa su traversone di Parolo, ma la sua conclusione è debole e non crea nessun problema.

Grande ritmo a centro campo dei lariani, che ogni tanto perdono anche troppi palloni, per imprecisioni e la Pro che attenda e sorniona cerca di addormentare la partita, portandosi fuori nell’ultimo 15’ gioco

Nei 10 minuti finali i comaschi tentano l’assalto all’arma bianca alla ricerca del pareggio, ma riescono nell’intento di azzoppare tre tigrotti in tre minuti. All’81, Gambino, in un contrasto area in area frana su Dato e lo stende con una capocciata. Il difensore biancoblù deve ricorre la barella che dopo alcuni minuti riesce a portare a bordo campo il 2 della Pro. Passa solo un minuto, Valtolina recupera la sfera, al limite dell’ara, sotto pressione di un avversario nel rimettere piede a terra, rimedia un a probabile distorsione alla caviglia sinistra ed alla pausa del gioco, che fa imbestialire i supporters locali. Ma gli infortuni ci sono tutti. Al posto di Dato entra Davanzante poi una volta accertata le cattive condizioni di Valtolina che non riesce a stare in piedi, tocca ad Angelo Carbone, lasciare la panchina.

Passa un solo minuto di gioco, Boscolo addomestica un pallone al limite della difesa della Pro, irrompe da dietro come un tir svedese, lanciato a tutta birra, il centravanti dei lariani, che scalcia sotto il ginocchio il numero 4 biancoblù, che stramazza a terra, altro intervento della barella ed “il gladiatore”, lascia il suo campo per fa posto al baby Borgomaneri, che fa così il suo esordio in prima squadra.

All’88’ brivido per i tifosi “tigrotti” Russo scende sulla sinistra e mette in mezzo di esterno sul secondo palo un pallone invitante che tagli fuori la difesa bustocca, Gambino arriva fortunatamente in ritardo e la palla scema sul fondo.

Con il Como, proiettato in avanti, ma con sterilità, si aprono i varchi per il gioco di rimessa degli uomini di Sala, così arriva puntuale la ripartenza biancoblù, con Temelin che se ne và sulla sinistra si accentra e poi lascia partire un rasoterra dal limite, che si perde lontano dalla porta.

Dopo sette minuti di recupero termina l'incontro che da la 4^ vittoria consecutiva alla Pro e mette fine alla fine la striscia positiva di cinque incontri per gli azzurri.

Al triplice fischio finale, corsa dei biancoblù sotto il settore degli Ultras.