LA CRONACA DELLA PARTITA
Busto Arsizio 21 ottobre 2004 ore 14,30
0 Pro Patria - Lumezzane 0
11^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A
PRO
PATRIA:
(4-4-2): Di Sarno; Barison, Ceccarelli, Annoni, Dato; Valtolina
(66’ Romano), Vecchio (61’ Carbone), Boscolo, Trezzi; Elia, Temelin. All. A. De Giorgi
LUMEZZANE:
(4-4-2): Borghetto; Quintavalla, Borghetti, Botti, Coppini; Pezzettini
(34’ Natalini), Guerra, Angius, Biancospino; Russo (81’ Paghera),
Ferrari (62’ Pedruzzi). All. M. Rossi
ARBITRO:
Sig. Barletta di Bernarda (Balasso, Zuliani) AMMONITI:
Guerra, Quintavalla, Ceccarelli ESPULSI:
59’ Biancospino per proteste ANGOLI:
5-1 per la Pro Patria RECUPERO:
4’ (0’+4’) NOTE: giornata fredda, terreno in discrete condizioni, spettatori 1400 circa.
Freddo
e blocco del traffico non fermano i tifosi biancoblu che accorono in buon
numero per un Pro Patria-Lumezzane sulla carta abbastanza agevole, stante
la giovane inesperienza rossoblu e, soprattutto, la convincente
prestazione bustocca della scorsa domenica a Mantova. Finisce,
invece, con cori di scherno ai giocatori in campo, fischi pesanti e
prolungati e il classico “andate a lavorare” indirizzato agli uomini
di Antonello De Giorgi, sostituto dello squalificato Patrizio Sala. Il
tutto al termine di una delle peggiori prestazioni biancoblu degli ultimi
anni, complice una squadra mollle, inerme, imprecisa ed impacciata nel
gestire la palla, certo penalizzata dalle molte assenze ma incapace di
mostrare una qualsivoglia azione di gioco degna di questo nome. 4-4-2
speculare per le due squadre con Antonello De Giorgi che, a sorpresa,
presenta Barison, a destra, sulla linea dei difensori, con Dato sulla
corsia mancina e Annoni centrale con il sempre ottimo Ceccarelli. Valtolina
ritrova una maglia da titolare dopo il pirotecnico esordio di qualche
settimana fa in un centrocampo, che deve rinunciare alla grinta di capitan
Tramezzani, di qualità con Trezzi esterno a sinistra e Vecchio centrale
con Boscolo. Davanti la collaudata coppia-gol Elia (promosso capitano, con
Trezzi vice alla faccia del record-man Dato…) Temelin. Parte
bene la formazione biancoblu che al primo minuto si rende subito
pericolosa: sponda di Ceccarelli, a centro area, palla a Valtolina che
scarica il destro di prima intenzione, ma la palla si spegne sul fondo. Passano
cinque minuti e anche gli ospiti, in una maglia, pantaloncini e calzettoni
bianchi “stile-Real” si fanno vedere dalle parti di Di Sarno con una
bella conclusione del numero 6 Guerra, sugli sviluppi di un calcio dalla
bandierina. La palla si alza sopra la traversa. Al
quarto d’ora è ancora Lumezzane con una palla in area per il bomber
bresciano Nello Russo, scuola Inter, spintonato da Ceccarelli. L’arbitro
fa segno di proseguire ma la massima punizione non sarebbe stata tanto
pelegrina. Nessuna protesta, comunque, da parte della formazione ospite. Minuto
23’: gran numero di Trezzi sulla sinistra e splendido lancio smarcante
per Temelin che entra in area e… sparecchia sul fondo. E’
l’occasione più nitidadel primo tempo biancoblu. Diversi
segni di malumore da parte del pubblico di casa e niente da annotare fino
al 39’ quando ancora Trezzi, dalla sinistra, lascia partire un bel
traversone a centro area dove Temelin, ancora lui, prolunga per Valtolina
ma l’esterno biancoblu, parso alquanto in ombra e lontanissimo parente
del fuoriclasse ammirato nei suoi primi venti minuti in maglia biancoblu,
si lascia chiudere in angolo. Sul
finire del tempo sono invece gli ospiti a rendersi pericolosi con un
lancio lungo dalle retrovie che Russo, dalla destra, gira subito a centro
area. Ferrari, suo giovane compagno di reparto, arriva con un attimo di
ritardo all’appuntamento con la palla e spedisce sul fondo. E’ il
primo vero pericolo per la porta di paolone Di Sarno, oltre che
l’azione-gol più nitida di tutto il primo tempo. Si
va dunque al riposo con fischi copiosi che piovono dalle gradinate del
Carlo Speroni all’indirizzo dei ragazzi di De Giorgi, in molti peò,
memori dell’ottimo secondo tempo di Mantova, appaiono sicuri… Ed
infatti, due minuti dopo il fischio d’inizio, su sviluppo di un calcio
d’angolo, Temelin ha la prima palla buona della ripresa. La sua
conclusione, però, finisce ben oltre la traversa di Borghetto. Nulla
più da segnalare fino al 56’ quando un liscio a centrocampo libera
Trezzi, migliore in campo tra le fila biancoblu, che s’invola sulla
corsia mancina, entra in area, ma, al momento di colpire, forse indeciso
sul da farsi, spreca con un’angolatissima conclusione che finisce sul
fondo, ben oltre il secondo palo della porta rossoblu. Passano
tre minuti ed ecco l’episodio che potrebbe cambiare la gara:
Biancospino, esterno sinistro della formazione bresciana, al quanto in
ombra fin li, decide finalmente di farsi notare mandando a quel paese
l’arbitro. Il signor
Barletta di Bernalda, che già ha dato prova della propria inflessibile
fiscalità, non ci pensa due volte e mostra il rosso diretto al giovane
centrocampista rossoblu. Lumezzane dunque in inferiorità numerica che
rinuncia ad una punta, il mobilissimo Ferrari, per un centrocampista,
Pedruzzi, che va a rilevare il ruolo del compagno espulso. L’esperto
Carbone per un affaticato Vecchio, invece, la mossa di De Giorgi che, al
66’, inserisce anche Romano per Valtolina, con Trezzi che trasloca sulla
destra disegnando un più offensivo 4-2-3-1 con Trezzi, Romano e Temelin
alle spalle di Elia e la coppia Boscolo-Carbone a fare legna in mezzo al
campo. I
cambi non sembrano dare vivacità alla manovra biancoblu tanto che sul
taccuino finisce solo una conclusione, quando siamo già al minuto 77’,
di Nello Russo che, da fuori, prova a spezzare l’assoluta monotonia del
match con un tiro che si spegne sul fondo. Due
minuti più tardi, invece, è il guardalinee a fermare una bella
combinazione Trezzi-Barison, sulla facsia destra, per un fuorigioco parso
alquanto dubbio. E
mentre fischi impietosi sottolineano la desolante prestazione biancoblu
ecco che, da una serie di batti e ribatti, il profeta Elia si ritrova sui
piedi la palla del possibile, quanto immeritato, vantaggio. La sua
conclusione dal limite, però finisce altissima sul fondo. Stessa
fine toccata, proprio al 90’, al tiraccio di Annoni, saggiamente
appostato al limite dell’area, sugli sviluppi di un bel calcio
d’angolo di Romano. Poi
solo fischi e il già citato “andate a lavorare” del Carlo Speroni.
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