LA CRONACA DELLA PARTITA
Vittoria 24 ottobre 2004 ore 15,00
1 Vittoria - Pro Patria 0
Campionato Italiano serie C1 -Settima giornata
VITTORIA:
Petrocco, Sarr, Tombesi (73’ D’Aviri), Breviario, Chiecchi (77’
Priolo), Pesoli, Vasari (83’ Sifonetti), Cappuccilli, Piovaccari, Amenta,
Manca, D’Aviri, In panchina: Trovato, Kone, Trudo, Clemente – All. D’Arrigo PRO
PATRIA:
Di Sarno, Dato, Imburgia (76’ Andriulo), Vecchio (66’ Carbone),
Perfetti, Ceccarelli, Barison, Trezzi, Elia, Romano (64’ Davanzante),
Temelin In panchina: Capelletti, Guidetti, Di
Mauro, Andriulo – All. P. Sala Marcatore:
65’ Manca Arbitro:
Severi di Viterbo NOTE: Cielo limpido, giornata molto
calda con clima estivo. Terreno in discrete condizioni, con campo di
dimensioni ridotte. Spettatori 1.500 circa (25 da Busto
Arsizio) Ammoniti: Manca, Sarr, Pesoli,
Sifonetti (V), Barison, Dato (Pro) Recupero 7’ (2+5) Per
la trasferta in Sicilia, la Pro si è presentata largamente rimaneggiata
per le assenze di Tramezzani, Annoni (squalificati) oltre a Valtolina non
ancora disponibile per i tempi burocratici della Lega, il solito
Salvalaggio, inoltre sono venuti a mancare Boscolo che non ha superato il
provino pre-gara e Citterio. Sala ha dovuto quindi mischiare le
carte, mandando in campo Imburgia (80), per la prima volta da titolare
dopo 7 mesi ed un intervento di ricostruzione al ginocchio, Vecchio (83),
che non giocava una partita da titolare da circa un anno, e che si allena
a singhiozzo da diversi mesi, oltre a Romano non certo al meglio della
condizione con poca autonomia nelle gambe. Comunque è stata una
prestazione decisamente sotto tono sia dal punto di vista dell’impegno
che da quello del gioco, che proprio non si nemmeno lontanamente mai
visto, con rarissime conclusioni nello specchio della porta, avversaria;
per una prestazione che ha indispettito e non poco i tifosi biancoblù
presenti a Vittoria, che si sono sobbarcati quasi 3.500 km complessivi di
viaggio, con grandi sacrifici e discreto esborso economico. Una
sconfitta che ci sta tutta, in quanto la squadra ha replicato in negativo
le già brutte prestazioni con l’Andria, Frosinone, il 1° tempo di
Novara e l’ultima gara con il Grosseto. Le assenze erano importanti
certo, ma quando manca qualcuno anche se di valore, bisognerebbe buttare
sul campo grinta e carattere per cercare di sopperire alle lacune. Nemmeno
quello, con un grigiore e piattume preoccupante, al di là degli assenti. Il
Vittoria, non è certo superiore alla Pro, anzi i biancoblù tecnicamente
rendono parecchio agli avversari, ma i padroni di casa sono scesi in campo
alla ricerca di un risultato positivo dopo quattro sconfitte consecutive,
e lo hanno ottenuto. Non certo con un gioco trascendentale, ma con impegno
e dedizione agli schemi ed alle indicazioni di Mr. D’Arrigo, hanno messo
alle corde il solito “fuscello Pro Patria”. Pro
in campo con la maglia da trasferta blù notte, con Di Sarno, Dato a
destra, Imburgia a sinistra, Perfetti e Ceccarelli al centro. Metà campo
rivoluzionata completamente con Barison a cercare d’impostare il gioco,
Vecchio, Trezzi largo a sinistra, Romano sulla destra si sacrifica in un
ruolo di esterno puro; in avanti Temelin con Elia che indossa la fascia di
capitano. Per il Vittoria maglia biancorossa a
strisce verticale sullo stile del Vicenza, con Petrocco tra i pali, Sarr e
Tombesi esterni, Chiecchi (con spalla malandata ma in campo) e Pesoli
centrali, centrocampo con Breviario a sinistra, Cappuccilli ed Amenta in
mezzo, Vasari sulla destra, punte l’ex Piovaccari e Manca. Parte
bene la Pro, che cerca di prendere possesso della manovra, con Barison ad
impostare il gioco ed al 5’ arriva anche al tiro con un contropiede di
Temelin che Petrocco devia in angolo, ma è un fuoco fatuo, infatti i
biancoblù si spengono subito nonostante con le prime manovre, palla a
terra e verticalizzazioni per i due avanti mettano in difficoltà i
padroni di casa. Biancoblù
che si spengono improvvisamente e padroni di casa che prendo morale, anche
perché si accorgono subito che è un modulo aggressivo, solo virtualmente
Trezzi e Romano, in realtà snaturano il ruolo gioco per dare aiuto al
centrocampo, che in mezzo da subito balla vistosamente, come era logico
attendersi. I
padroni di
casa prendono ad osare con sempre più determinazione e costanza,
impensierendo la retroguardia biancoblù, specie sulla fascia destra,
grazie alle incursioni di Vasari come all’8’ quando su una rimessa
laterale per
i biancorossi, inserimento a veloce dell’ex palermitano che sorprende la
difesa bustocca, pallone in mezzo all’area, con Romano che sbroglia la
situazione. Il
Vittoria, ha sempre l’iniziativa e la Pro non
è in grado di contrastare l'iniziativa soprattutto nel cuore del reparto
centrocampo dove Capuccilli è il faro del gioco dei siciliani. Sale
un po’ il nervosismo e ne fa le spese Barison che rimedia il giallo, per
proteste. 18’
Barison, perde palla in ripiegamento difensivo, Cappuccilli serve subito
in profondità Vasari sulla destra, pallone basso e pericoloso in mezzo
all’area Ceccarelli libera, sfiorando l’autorete. Dal seguente corner
nessun pericolo per la Pro. La
gara non è certo bella e con qualità, in cui prevale la grinta e la
voglia di degli uomini di D’Arrigo, per sopperire al divario tecnico che
pure con diverse assenze nelle file dei tigrotti si nota lo stesso. Le
occasioni sono rarissime e fino alla fine del primo tempo sono solo tre di
numero. 24’
azione Trezzi che si libera e dal limite ed impegna Petrocco, che si
esibisce in un tuffo plastico. 37’
punizione da buona posizione per la Pro, con Romano che calcia male. 44’
buona combinazione degli avanti biancoblù al limite dell’area
avversaria, con uno scambio Temelin-Elia nello stretto, che costringe
Chiecchi a liberare in corner. 47’
Temelin in piena area di rigore ruba il tempo a Pesoli, stoppa la palla di
petto e mentre sta per calciare a rete, il difensore del Vittoria lo
strattona e lo manda a terra l’arbitro sorvola. Un minuto dopo tocca a
Piovaccari “scontrasi” in area biancoblù con Ceccarelli, con l’ex
che si lascia andare a terra. 50’
Manca ben servito da Amenta, tira quasi a botta sicura, Di Sarno risponde
bene, ma l’arbitro neutralizza tutto per il fuorigioco dell’attaccante
biancorosso. 52’
Piovaccari si rende ancora pericoloso con una conclusione. 55
Romano serve bene in profondità Temelin, che non riesce però a
raggiungere la sfera. Padroni
di casa che spingono con maggior insistenza, ma con poca lucidità
mettendo in evidenza Cappuccilli, Vasari sul settore destro, dove i
siciliani cercano più e più volte di sfondare e l’attaccante
Piovaccari che si da un gran daffare. La
Pro in pratica rinuncia a giocare e si affida q qualche rilancio lungo per
e punte, ma che sono sempre preda degli avversarsi, che non corrono nessun
rischio; anzi sale ulteriormente la pressione insistita, ma sterile dei
vittoriesi. 61’
Romano, in azione di ripiegamento, stende Cappuccilli nei pressi del
calcio d’angolo; punizione per i padroni di casa, Di Sarno che sbroglia
di pugni mandando in corner. Dall’angolo palla lunga verso il secondo
palo, la difesa tigrotta, non riesce a liberare e per alcuni istanti la
sfera, gira pericolosamente verso il limite dell’area, senza che i
biancoblù riescano a liberare, con i biancorossi che provano e riprovano
la conclusione a rete. 65’
arriva il vantaggio dei padroni di casa; dalla destra Breviario serve
Manca che si accentra e poco oltre la lunetta lascia partire un diagonale
non molto teso, che s’insacca nell’angolino basso alla sinistra Di
Sarno. La
Pro non si scuote più di tanto, nonostante Sala provi con i pochi cambi
che ha a disposizione a rinvigorire la squadra, togliendo nel giro di
pochi miniuti gli stremati Vecchio e Romano, per Carbone e Davanzante; ma
la musica non cambia molto. Anzi Vasari e Manca vedendo anche Imburgia in
debito di ossigeno, cominciano a puntarlo con insistenza. Lo stesso
laterale biancoblù lascia il campo al 76’ al suo posto l’esordiente
assoluto il 17enne Andriulo, ruolo attaccante. La
manovra bustocca si esprime solo in lunghi, inutili e sterili lanci per le
isolate punte. Nei minuti finali, prova a portarsi avanti anche Ceccarelli,
per cercare di portare più peso in avanti. Un
sussulto proprio nel finale: 89’ primo ed unico vero tiro in porta della
Pro, che sfiora anche la rete; Andriulo batte il corner dalla destra,
Temelin tocca di piede, mandando completamente fuori tempo il portiere del
Vittoria, ma Amenta salva proprio sulla linea, quando la palla sembrava già
destinata in fondo al sacco. 95’
grande parata di Di Sarno su Amenta, partito in contropiede con altri due
compagni smarcatissimi, subito dopo l’arbitro fischia la fine.
|