LA CRONACA DELLA PARTITA
Legnano 13 ottobre 2005 ore 20:30 |
Stadio "G.Mari" - Legnano |
SEDICESIMI di COPPA ITALIA di SERIE C |
LEGNANO 1 PRO PATRIA 1 |
LEGNANO:
Ciarnò, Tentoni, Holbein, Schenone, Zanardo (76' Avolio), Epifani (54'
D’Amico), Giordano, Bretti, Bosio, Dalle Nogare (46' D. Bettini)
Kamata.
A disposizione Malatesta, R. Bettini, Curto, Sala - All: Maiuri-Spagnulo.
PRO PATRIA:
Capelletti, Davanzante, Citterio, Franchini, Imburgia, Valtolina,
Vecchio, Ambrosetti (Boscolo dal 1’ s.t.), Bianco (Perfetti dal 30’
s.t.), Gibbs (Temelin dal 1’ s.t.), Romano.
A disposizione: Faggion,
Salvalaggio, Iacono, Ferrario - All. Discepoli.
Arbitro: Manera di Castelfranco V. (Tv)
MARCATORI: 59' Temelin
(PRO) al 14’ s.t., rig. 61' D. Bettini (L)
NOTE: Serata umida, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 2.000 circa. 250 circa per la Pro tra settore ospiti e tribuna. Prima del match da entrambe le tifoserie, esposti striscioni in ricordo di Stefano Mustoni, tifoso legnanese morto poco più che trentenne a causa di un malore ed, i cui funerali si sono svolti nel pomeriggio prima della gara. Lo striscione esposto dagli Ultras biancoblù recitava:" Oltre ogni rivalità. Ciao Ste !"
Ammoniti Holbein (L) e
Valtolina (PRO)
Un derby quello tra Pro e Legnano atteso da due anni (in Coppa ed 3 in campionato), anche se come ovvio trattandosi di una gara di Coppa un po’ è mancato l’agonismo che porta lo stesso match in campionato. Si è iniziato con un segno di distensione da parte delle due tifoserie, unite nel ricordo del tifoso legnanese, scomparso nel fine settimana. Poi via alla solita sarabanda fatta di cori e sfottò reciproci che hanno acceso il match sugli spalti, con il "Giovanni Mari" che ha raccolto circa 2000 spettatori, sicuramente una delle partite più viste di sempre in questo 2° turno di Coppa Italia di Serie C: considerato che sugli altri campi si vedono generalmente dalle 50 alle 500 presenze. Complimenti a tutti i tifosi, che hanno sfidato la serata umida e lasciato perdere per una sera il calcio in Tv, dove comunque veniva trasmessa una partita della Nazionale. Una gara che ha contrapposto ad un primo tempo giocato su discreti ritmi ma senza particolari emozioni, una ripresa più scoppiettante con diverse occasioni da ambo le parti, per match accettabile. Una Pro che ha messo in evidenza luci ed ombre come sempre, mancando la zampata vincente in più occasioni e subito l'ennesima rimonta stagionale, anche questa volta frutto di un incredibile leggerezza, con i giocatori biancoblù fattisi trovare ancora a festeggiare, mentre il Legnano imbastiva la propria azione che avrebbe poi portato al rigore.
E' la Pro che si rende pericolosa più volte, al 28' Valtolina parte in contropiede dalla propria metàcampo, serve poi sul fronte opposto Romano, che centra basso, con la difesa legnanese che in affanno si salva in corner, con Bianco pronto in mezzo a battere a botta sicura. Alcuni minuti dopo ancora lo stesso Bianco, vedeva ribattuto un suo tiro sempre a botta sicura, dalla schiena di un giocatore di casa. I legnanesi si fanno rivedere al 39', con una punizione dalla distanza di Epifani, che và di poco oltre la traversa. Quindi ancora la Pro sul finire dei primi 45' và vicinissima al vantaggio. Valtolina allarga a Bianco, tocco per Romano sulla sinistra, che a sua volta mette in movimento Gibbs che entra in area si porta sul fondo e supera Ciarnò con un pallonetto da posizione defilata, che però non trova la porta, sull'estremo opposto c'è Romano che di testa prova a ribattere a rete, ma coglie la traversa. Con il Legnano che si salva per puro miracolo. Nel secondo tempo, per la Pro dentro Boscolo e Temelin, per un Ambrosetti apparso più volte avulso dal gioco e Gibbs. Mentre Maiuri inserisce Bettini, al posto di Dalle Nogare. Il ritmo sale subito e la Pro, in avvio impegna severamente il Legnano; Imburgia crossa dalla sinistra pescando la difesa legnanese fuori posizione, la palla arriva a Vecchio posizionato a centroarea in solitudine, tiro teso ma centrale, con Ciarnò che si distende alla disperata e con la mano riesce a cacciare fuori un pallone che sembrava destinato a finire in fondo al sacco e che aveva fatto già gridare al goal i supporters tigrotti. Altro cambio per i padroni di casa, con Epifani, calato molto alla distanza, che lascia il posto a D'Amico. Pro che rischia di andare sotto, al 55', corner per il Legnano, difesa biancoblù colta dalla solita amnesia, Schenone colpisce, ma Capelletti si fà trovare pronto. Al 15' in vantaggio i tigrotti, con Temelin che insacca un preciso cross di Romano, fuggito bene sulla destra, con il portiere di casa, che si produce in un intervento goffo. Mentre i biancoblù sono ancora letteralmente a festeggiare sotto i propri tifosi, arriva il pareggio dei padroni di casa. Kamatà sfrutta lo spazio lasciato tra Davanzante e Citterio ed entra in area, il numero 2 bustocco nel tentativo di toglierli il pallone in scivolata lo colpisce e lo stende; rigore netto. Bettini trasforma il successivo rigore, con un tiro forte e preciso con Capelletti che comunque aveva intuito la traiettoria. Biancoblù che con Temelin, trovano più profondità e Romano, che cresciuto anch'esso nella ripresa, mette in evidenza alcuni numeri del suo repertorio. In due s'intendono e al 66' l'ex juventino, non sfrutta però al meglio, una buona opportunità servita proprio dal compagno. Kamata si sposta sul fronte sinistro e crea qualche problema a Davanzante che non è un difensore di ruolo, con Discepoli che interviene, inserendo Perfetti per Imburgia, spostando alcune pedine. Finale di gara con le squadre allungate ed arrivano altre occasioni; da segnalare al 79' la fuga di Kamata che crossa dal fondo per Bettini, che fà da ponte a Bosio, che però calcia fuori da buona posizione. L'ultima è ancora sui piedi di Bosio per il Legnano che, solo davanti al numero uno biancoblù, non sfrutta l’occasione incespicando sul pallone, con Perfetti che libera poi l'area.
La gara di ritorno si
svolgerà il 26 Ottobre, alle ore 20.30, ed alla Pro basterà un pareggio
per 0-0, per passare il turno, ma c'è da giurarci che sarà una partita
apertissima.
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