LA CRONACA DELLA PARTITA
Busto Arsizio 9 ottobre 2005 ore 15:00 |
STADIO COMUNALE "CARLO SPERONI" |
7^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A |
PRO PATRIA 2 PADOVA 2 |
PRO PATRIA:
Arcari, Cioffi, Perfetti, Citterio, Franchini,
Boscolo, Vecchio, Trezzi, Ambrosetti (58` Davanzante), Imburgia
(71`Gibbs), Artico (81Bianco)
In panchina: Capelletti, Salvalaggio, Romano, Temelin - All.Discepoli
PADOVA: Cano, Lolli, Tarozzi, Rossettini, Bianchi (53` Maniero), Bedin, Quadrini (79` Tagliente), Cala`-Campana, Zecchin (8` Suriano), La Grotteria, In panchina: Faraon,Turchi, Cotroneo, Fig, Zerbini - All. Pellegrino Arbitro: Cavarretta di Trapani (Taiano
di Bari - Fiore di Molfetta) Marcatori: 20` Turchi (Pd), rig.
29` Artico (Pro), 40` Trezzi (Pro), 91` Lolli (Pd) Ammoniti: Imburgia, Cioffi, Boscolo e Gibbs (Pro). Lolli (Pd) Espulsi: 22’ Rossettini (Pd) per fallo da ultimo uomo; 70’ Cioffi (Pro) e 92’ Lolli (Pd) per doppia ammonizione. Angoli: Recupero: 10' (5' + 5')
Ennesimo pareggio allo
"Speroni" per la Pro, che viene beffata nel 1'minuto
di recupero, da un tiro di Lolli dal limite; in due gare consecutive in
casa, solo due punti conquistati.
Tra bustocchi e padovani
è stata una partita combattuta, caratterizzata da tre espulsioni e con
quattro reti, giocata non a ritmi alti, ma con due squadre che pur
menomate per le rispettive pesanti assenze, hanno cercato fino
all'ultimo la vittoria.
Il pareggio per
2-2, tra l'altro il secondo consecutivo e sempre subendo la
rimonta degli avversari, lascia l’amaro in bocca agli uomini di
Discepoli, raggiunti proprio allo scadere dal difensore patavino Lolli,
dopo che Artico prima e Trezzi poi, avevano rimediato alla rete
iniziale, realizzata Turchi, nel primo quarto di gioco, dopo una netta
supremazia territoriale degli ospiti. Nonostante le solite pesante
assenze per la Pro, una discreta prestazione, ma che non è
servita a centrare la prima vittoria interna stagionale, e tiene i
tigrotti ancora ancorati nelle retrovie della classifica. Tra le note
positive, il bomber Artico, alla sua 3^ rete stagionale, nonostante gli
acciacchi che lo affliggono e, Carlo Trezzi sempre con la fascia di
capitano per la perdurante assenza di Tramezzani, che una volta risolti
i suoi problemi alla schiena che ne avevano minato le prestazioni nella
scorsa stagione, sta rivelando tutto il suo talento, al quale negli
ultimi tempi ha aggiunto anche quella grinta e continuità, che ne
limitavano le prestazioni, per un calciatore che se continuerà su
questi livelli, non dovrebbe fare fatica a garantirsi palcoscenici
diversi.
Un pareggio arrivato
comunque contro una compagine che ha giocato in 10 per 50' minuti,
ovvero la parte centrale della gara, per l'ingenua espulsione di
Rossettini, in seguito ad un fallo da ultimo uomo, per un
Padova decisamente ottimamente ben organizzato, con una netta e precisa
impronta del proprio tecnico Pellegrino, con un modulo inusuale ma
efficace. Per una squadra che sarà certamente protagonista nelle prime
posizioni, fino alla fine della stagione.
Discepoli, ha dovuto, come
costante dall'inizio della stagione, chiedere prima all'infermeria
per decidere la formazione da mandare in campo. Assenti Tramezzani,
Barison e Valtolina, con Temelin in panchina per fare numero. Dato a
sopresa, dirottato in tribuna per scelta tecnica. Squadra in campo con
Arcari che ritrova il suo posto tra i pali, difesa con Cioffi a destra,
Citterio e Perfetti coppia centrale, Franchini a sinistra. Centrocampo
con Boscolo davanti alla difesa, Vecchio a destra, Imburgia a sinistra.
Ambrosetti ancora nel ruolo di regista. In avanti Artico con alle sue
spalle Trezzi, pronto a sfruttare gli spazi.
Anche il Padova deve fare
a meno di diversi elementi come gli assenti De Franceschi (ex Chievo,
fermo per uno stiramento) ed Andy Selva, che ha risposto alla
chiamata della sua nazionale, oltre agli infortunati storici
Mariniello e Nassi. Mr. Pellegrino non rinuncia alla sua filosofia di
gioco ed al suo modulo, con l'inusuale 4-1-4-1. In porta Cano,
difesa con Lolli e Bianchi esterni, Tarozzi e Rossettini centrali, Bedin
davanti alla difesa, a cui segue poi una linea a 4 con Zecchin,
Quadrini, Calà-Campana, Turchi, con La Grotteria punta avanzata,
davanti a questa linea.
Pro in campo con la divisa
classica, Padova con uno sgargiante completo rosso con bordi bianchi.
Inizio a ritmi non molto
alti, ma con diversi scontri fortuiti di gioco da ambo le parti, a
farne le spese è il centrocampista ospite Zecchin, che dopo sette
minuti è costretto a lasciare il campo, dopo aver battuto la spalla
sinistra a terra nei pressi della panchina della Pro. Al suo posto entra Suriano.
Le due squadre si
affrontano a viso aperto e non rinunciano al gioco, con il Padova che
però prende il possesso del centrocampo, con un gioco fatto di una
fitta rete di passaggi, che irretisce la manovra della Pro, che non
riesce a ripartire e trovare la profondità di manovra, con i
centrocampisti biancoblù, imbrigliati nelle fitte maglie patavine.
Ospiti che confermano la
loro superiorità territoriale all'11' sfiorando la rete; corner di
Turchi, con Lolli che svetta a centroarea di testa, palla
indirizzata nell'angolino, Arcari vola alla propria destra e
devia sul palo interno, la palla prende la direzione opposta viaggiando
sulla linea bianca dove è appostato Perfetti che libera. L’azione
prosegue poi con Quadrini, che và al tiro in diagonale da
dentro l'area, colpendo l’esterno della rete. La Pro, prova
finalmente a farsi vedere e, si rende subito pericolosa al 13’ con
un’incornata di Vecchio, da dentro l'area che termina di poco
alta.
Il Padova spinge ancora, alla ricerca della rete, cercando di far valere il maggior tasso tecnico ed al 20' passa in vantaggio. Sventagliata rasoterra a cercare Suriano, clamorosamente dimenticato sulla corsia di sinistra, il biancorosso entra in area tira, la palla non viene trattenuta e viene raccolta da La Grotteria, che inizia una serie di dribbling e controfinte in area, per poi appoggiare dietro per l'accorrente Turchi, che prende la mira e fulmina Arcari con un gran tiro di destro che termina la sua corsa sotto la traversa, vicino all’incrocio dei pali.
Biancoblù che si portano
in avanti, e solo dopo 2 minuti, mettono in seria difficoltà la difesa
ospite; servizio in profondità di Ambrosetti a pescare Artico lanciato
a rete, che brucia sul tempo il proprio marcatore, il quale non
trova niente di meglio che trattenerlo vistosamente per la maglia per
5-6, metri. L'arbitro giustamente valuta l'azione come chiara
occasione da rete, ed espelle l'ingenuo difensore Rossettini
(86), che vistosi superato nettamente, era ricorso al fallo, senza
aspettare l'intervento del proprio portiere.
Il difensore ospite
abbandona il terreno di gioco tra le vibranti proteste dei compagni
e della propria panchina con Pellegrino che si dispera animatamente,
entrando di una ventina di metri sul terreno di gioco.
La punizione per la Pro
non sortisce effetti immediati. Veneti, che con un uomo in meno non
cambiano di molto il loro modulo di gioco, passando al 4-1-3-1. Gli
uomini di Discepoli avanzano il baricentro e prendono in mano le redini
del gioco, spingendo il Padova nella propria metàcampo, riuscendo
a sfruttare quasi subito nel migliore dei modi la superiorità
numerica, infatti al 30’ si procurano un netto calcio di
rigore. Lavoro biancoblù sulla trequarti campo, gran numero di
Artico che di tacco libera davanti alla porta Trezzi, che al
momento di battere a rete, viene letteralmente falciato da dietro da
parte di Suriano. L'arbitro in un primo momento clamorosamente
indeciso, viene poi fatto tornare sui propri passi dall'assistente sotto
la tribuna che segnala il netto fallo del padovano. Concessione del
rigore, ma a termini di regolamento ci sarebbe stata anche la seconda
espulsione per il Padova, con Suriano che non solo interrompe una chiara
azione da rete, ma si rende autore anche di un fallo pericoloso da
dietro, che per le nuove direttive FIFA, è sarebbe da espulsione
diretta.
Artico và deciso sul
dischetto e realizza il suo terzo gol stagionale, secondo
consecutivo, con replica della gioia di sette giorni prima
sotto il settore degl Ultras, riportando il conto in parità.
La raggiunta parità unità
al vantaggio di giocare con un uomo in più carica la Pro, che
trascinata dal pubblico si porta con decisione in avanti, con Trezzi ed
Artico che diventano protagonisti, mentre gli ospiti che hanno subito il
colpo, arrancano vistosamente, ricorrendo spesso al fallo
sistematico ed a farne le spese sono in ordine Ambrosetti, Boscolo e
Vecchio, oltre alle due punte già citate.
Al 39’ arriva il meritato raddoppio della Pro, pressing sulla difesa padovana, con l'esperto ma lento Tarozzi che in disimpegno serve direttamente Artico, il quale serve immediatamente Trezzi, che solo davanti a Cano non può sbagliare, per la sua seconda rete consecutiva, a suggello di una prestazione di spessore. La Pro cerca ancora di spingere alla ricerca del 3° goal, ma il Padova si arrocca per cercare di superare indenne il momento di palese difficoltà, riuscendoci nonostante i 5' minuti di recupero concessi.
Il secondo tempo si apre
sullo stesso canovaccio, con cui si erano chiusi i primi 45' di
gioco. Subito la Pro sfiora la terza rete, che di fatto chiuderebbe
l'incontro Trezzi si mette in evidenza con una bella
incursione che semina il panico tra le maglie della difesa
avversaria, al limite dell'area scarica sulla sinistra per Ambrosetti
che dal fondo mette in mezzo, Cano riesce a smorzare con il
corpo il cross, mettendo fuori causa Artico pronto al tap-in vincente
sulla linea bianca. Pellegrino prova a dare la scossa alla sua squadra,
inserendo la punta Maniero, al posto del difensore Bianchi. Il
Padova, prova a reagire, ma è sempre la Pro a rendersi
pericolosa sfruttando ottimamente gli spazi concessi dalla difesa
biancorossa, apparsa in più di un'occasione lenta ed impacciata. Cambio
anche per la Pro, fuori Ambrosetti per Davanzante, che và a rinforzare
la fascia con Vecchio che passa al centro. Al 63' è il solito Trezzi, ad
andare vicino alla doppietta personale, con una pregevolissima azione
personale, andando in via in velocità e dribbling ad un paio di
difensori ospiti, arrivata nei pressi dell'area, vede il portiere ospite
fuori posizione e, lascia partire un tiro liftato che si perde di
un soffio sopra la traversa con Cano, ormai fuori causa e
rassegnato a vedere terminare la palla in rete. Un'azione che fa
scrosciare gli applausi allo "Speroni".
Al 70' l'arbitro
ristabilisce la parità numerica, Cioffi si fà ammonire ingenuamente
per la seconsa volta, lungo la linea laterale. Sono attimi di tensione
con La Grotteria, poi beccato dal pubblico di casa, che più volte mette
le mani addosso ai giocatori biancoblù. Contemporaneamente Discepoli
toglie Imburgia, per fa esordire Gibbs davanti al proprio pubblico.
L'ex parmense si mette in
evidenza con due bei numeri, prima libera di testa Trezzi a metà campo,
che viene poi steso senza pietà da Quadrini. Poi reclama giustamente
una punizione dal limite, incuneatosi tra due padovani viene steso, ma
l'arbitro a sorpresa lascia proseguire.
La partita si fà ancor più combattuta ed al 33’ della ripresa Arcari, compie un miracolo. Azione in contropiede del Padova, palla a Lolli dal limite che lascia partire un tiro secco destinato in fondo al sacco, con il pubblico già rassegnato al pareggio ospite, ma il portiere bustocco vola a deviare da campione smanacciando in angolo.
81' Artico lascia il campo
tra gli scroscianti applausi, con Bianco che prende il suo posto, per
una Pro, che nei minuti finale ha in campo un pò troppi giovani per un
momento così delicato del match, che andrebbe gestito con maggior
esperienza.
Gli uomini di Pellegrino,
fiutano l'aria e, non mollano andando alla ricerca del pareggio, la
difesa bustocca regge bene, con il Padova che rimedia un paio di
punizioni dal limite ma senza comunque mai impensierire Arcari.
Ma proprio al primo dei
cinque minuti di recupero, la Pro viene raggiunta e beffata; sugli
sviluppi di un corner la palla arriva nuovamente a Lolli, che da un
metro dentro l'area prova ancora la conclusione di forza,
fulminando Arcari e riporta i suoi in parità. Il difensore
padovano si lascia andare ad un’esultanza, troppo oltre le righe, dopo
essersi tolto la maglia parte in una corsa beffarda ed irridente,
prima sotto il settore degli Ultras e poi per quello di popolari. Esibizione
che gli fa ottenere seconda ammonizione e la conseguente
espulsione. Ma la partita è praticamente finita, con la Pro che non ha
più la forza di recuperare e rimanda ancora una volta l’appuntamento
con la prima vittoria al "Carlo Speroni".
|