LA CRONACA DELLA PARTITA
Busto Arsizio 2 ottobre 2005 ore 15:00 |
STADIO COMUNALE "CARLO SPERONI" |
6^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A |
PRO PATRIA 2 PIZZIGHETTONE 2 |
PRO PATRIA:
Capelletti,
Dato, Perfetti (61`Temelin), Citterio, Franchini, Boscolo, Vecchio,
Trezzi (83`Romano), Ambrosetti (18`Bianco), Imburgia, Artico.
In panchina: Faggion, Cioffi, Davanzante, Salvalaggio - All. Discepoli PIZZIGHETTONE: Padelli, Fumasoli, Colicchio, Lambrughi, Rizzi (92`Guglieri), Deinite (88`Perticone), Fietta, Parmesani (72`Lolaico), Coralli, Piccolo, Steffenoni. In panchina: Gualina, Cigardi, Steffenoni, Nodali - All.: Venturato ARBITRO:
Andrea Zega (Fermo) NOTE: Giornata fredda con a tratti forte pioggia, partita giocata con i riflettori accesi. Terreno pesante al limite della praticabilità, le due fasce praticamente allagate. Spettatori 1200 circa (669 abbonati), quasi tutti in tribuna per la pioggia battente. Una quindicina da Pizzighettone. Intervento della Croce Rossa in campo, per l’incidente di gioco ad Ambrosetti.
Ammoniti:
Trezzi (Pro); Rizzi e Fumasoli (Pi)
Angoli: 5-5 Recupero: 7’ (3’+4’) Più che un pareggio si tratta di un vero e proprio suicidio calcistico, il 2-2 della Pro contro il Pizzighettone. Due soliti pacchiani erroracci difensivi in due minuti ad inizio ripresa, permettono ai neo-promossi del “Pice”, di pareggiare un incontro che sembrava saldamente nelle mani dei biancoblù, che fino al primo gol subito, avevano mostrato una netta prevalenza con una superiorità tecnica e tattica palese. Gli uomini di Discepoli, rimandano così l’appuntamento con la vittoria interna in questa stagione, avendo vinto per ora un solo incontro contro la formazione baby della Fermana, che probabilmente ha illuso oltre il limite dirigenza e staff tecnico. Pro Patria, che non vince in casa orami dal penultimo incontro casalingo della scorsa stagione, quando superò il Prato, guidato proprio da Discepoli Una squadra che come in altre occasioni, dura praticamente solo poco più di un tempo, poi si smarrisce, subisce goal evitabilissimi, frutto di errori incredibili e d’incomprensioni tra gli elementi del pacchetto difensivo, alcuni decisamente in stato di forma ancora scadente, dopo i recenti infortuni. Dimostrando di essere una squadra fragile, con una rosa estremamente ridotta all’osso, per le sbandierate ai quattro venti ambizioni societarie, sia per gli infortuni che hanno colpito alcuni uomini, sia perché alcuni non si sono dimostrati all’altezza o sono ancora troppo acerbi pur avendo qualità. Formazione bustocca che ancora una volta senza Tramezzani, perde di slancio, personalità e grinta, a cui questa volta si aggiungono le assenze di Valtolina ed Ambrosetti. Squadra di Discepoli, che mostra ancora come non sappia gestire il vantaggio, o il punteggio recuperato, palesando la mancanza di un uomo di qualità e personalità, in grado di dettare i tempi e di diventare il classico faro del gioco, anche nella gestione del risultato, come era stato Manicone nelle stagioni passate. Pro che dopo Visi a Giulianova, trova un altro portiere come Padelli, che ha salvato la propria porta con interventi da fuoriclasse. Un solo punto nelle ultime tre partite, sono veramente un magro bottino, un campanello di allarme, per una squadra partita con ben altre ambizioni, con una difesa che più di una volta in questo scorcio di stagione ha lasciato a desiderare. Inoltre sulla gara pesa l’ennesimo goal annullato a Franchini, all’85’, con la palla che con ogni probabilità aveva superato la linea bianca prima del rinvio alla disperata da parte di Deinite. Per un arbitraggio che per l’ennesima volta allo “Speroni”, negli ultimi anni ha lasciato molti dubbi. Tra le poche note liete della giornata, il grandissimo goal di Fabio Artico, al suo secondo centro stagionale e, l’ottima prestazione di Carlo Trezzi, ancora con la fascia di capitano, che su un terreno al limite a mostrato tutto il suo talento e la tecnica di cui dispone, siglando anche la rete del raddoppio. E, il ritorno in campo dopo 3 giornate di Temelin, nella ripresa. Discepoli, anche questa domenica, ha dovuto fare i conti con la rosa decimata, per le assenze di Arcari (ex non in campo), Valtolina e Tramezzani, tutti e tre con problemi alla schiena, oltre che del solito Gibbs, nemmeno in panchina, con Barison che ha già chiuso la sua stagione 2005-06. Quindi Capelletti, in porta, con in panchina come dodicesimo Faggion (degli Allievi Nazionali), difesa con Dato a destra, Citterio e Franchini al centro della difesa con Perfetti a sinistra. Centrocampo con Vecchio (anch’esso giù di tono) e Boscolo in mezzo, Imburgia ed Ambrosetti esterni. Artico, boa centrale e Trezzi a girargli intorno, pronto a sfruttare gli spazi creati. Per il classico 4-4-2, ma pronto a diventare più elastico in fase offensiva, con la Pro in campo con la maglia classica e pantaloncini blù. Il Pizzighettone, sul terreno di gioco in maglia rossa e pantaloncini neri anch'esso in campo con il 4-4-2, ma deve fare a meno di uomini pesanti, uno per reparto come Porrini, Quadri e Campolonghi, oltre a Chianese, risponde con Padelli tra i pali, Fumasoli e Rizzi esterni, Colicchio e Lambrughi coppia centrale; centrocampo con Tacchinardi II° e Fietta al centro, Deinite e Coralli esterni. In avanti Piccolo e Parmesani. Partita che è influenzata dalle cattive condizioni atmosferiche, e con i giocatori che girano al largo dalle fasce, che presentano punti in cui la palla non si muove. Prova a farsi vedere il “Pice”, con una punizione di Tacchinardi che sbatte sulla barriera, poi al 18’ l’incidente occorso ad Ambrosetti, che si scontra proprio con il fratello dell’ex juventino e batte pesantemente la schiena, perdendo per alcuni secondi la sensibilità alle gambe. Attimi di apprensione con l’ingresso della Croce Rossa, che porta l’ex Chelsea negli spogliatoi, dove recupera immediatamente l’uso degli arti inferiori. Al suo posto entra Bianco (86). Passano pochi minuti e la Pro, passa in vantaggio con un eurogol di Artico al 21’: il centravanti biancoblù viene lanciato in profondità da Boscolo, và via di forza e dai venti metri scaglia un sinistro ad incrociare imprendibile per Padelli, con la palla si và infilare proprio all’incrocio dei pali. Lo “Speroni” esplode in un’ovazione, per un goal da vero bomber di razza, con Artico che và a festeggiare di grinta sotto il settore degli Ultras. Biancoblù, che macinano gioco, nel limite del possibile permesso dal terreno di gioco e, si portano in avanti con maggior convinzione, andando sempre in pressing sui giocatori avversari. Fasi di gioco nettamente in mano alla Pro, che sovrasta gli avversari, ma non riesce a pungere, mentre sale alla ribalta l’arbitro, con alcune decisioni, figlie di un calcio un po’ troppo all’inglese, su un terreno già pesante di suo, che scontentano non poco il pubblico di casa, che per alcuni momenti rivive l’incubo Joris Verrucci, sempre da Fermo, della stagione 95-96. Gli ospiti provano a farsi vedere, al 36’ con un tiro di Piccolo da fuori area, che esce di poco alla destra di Capelletti. Sul finale del primo tempo, i tigrotti, legittimano il vantaggio andando vicini al raddoppio con Vecchio, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo interviene in scivolata all’interno dell’area piccola e costringe Padelli a ribattere di piede sulla linea. Il portiere ospite, ancora sugli scudi su un successivo tiro di Artico. Azione che conclude la prima frazione di gioco. Il secondo tempo si apre subito col i raddoppio della Pro, dopo nemmeno sessanta secondi di gioco; Artico, conquista un calcio d’angolo che viene battuto da Imburgia, la difesa ospite prova a rinviare ma la palla viene smorzata dall'acqua, poco oltre il limite dell'area piccola, Trezzi recupera e lascia partire un diagonale di sinistro, riuscendo a trovare uno spiraglio nel mucchio di gambe, con la palla che s’insacca. Due a zero e tutti o quasi convinti di aver chiuso con anticipo la pratica, ma l’inerzia della gara cambia, con il “Pice”, che non ha più niente da perdere che si butta in avanti, dimostrando di essere una squadra viva, che non molla e nel momento peggiore tira fuori l’orgoglio. 53’ azione sul fronte sinistro, Rizzi in contropiede mette un ottimo pallone sulla testa di Coralli, che con la punta ospite che manda fuori da posizione favorevole, non più di due metri dalla linea bianca. Come sempre la fortuna aiuta gli audaci e, chi ci crede ottiene. Al 55’ il Pizzighettone dimezza lo svantaggio; Parmesani prova un cross rasoterra a tagliare tutta l’area, che viene leggermente toccato da Coralli, il pallone non è certo di quelli irresistibili, la difesa della Pro invece è totalmente assente mentalmente e svagata in gran parte dei suoi elementi, così la palla complice anche il terreno bagnato s’insacca tra la sorpresa generale, compresa quella degli stessi giocatori ospiti. In pratica il bis del 3° goal subito a Giulianova. Ospiti che trovano ulteriore morale e forza, buttandosi in avanti con convinzione, mentre la Pro, subisce il colpo ed ha un black-out incredibile, così alla prima azione la squadra di Venturato pareggia dopo nemmeno due minuti dal goal di Coralli. Sul seguito di un’azione da calcio d’angolo, il numero sette del “Pice”, Deinite raccoglie al vertice dell'area e da posizione defilata, prova il cross che però si trasforma in uno spiovente che coglie completamente impreparato Capelletti, con la palla che s’infila in rete poco sopra la testa del portiere della Pro. Critiche feroci dallo “Speroni”, mentre la Pro riprova a portarsi in avanti, ma le conclusioni verso Padelli sono poche e comunque quando chiamato in causa si fa trovare pronto rendonsi autore delle classiche “paratone”. Come al 61’ su conclusione del solito Artico dal limite dell’area, con Imburgia che arriva in ritardo per il tap-in. Ancora Artico, in evidenza questa volta in veste di assist-man; Trezzi parte da lontano cerca lo scambio con il compagno che gli restituisce un gran pallone di tacco, il tiro del numero 10 tigrotto, costringe Padelli, all’ennesimo intervento importante con deviazione in angolo. Il Pizzighettone, non sta a guardare e sfiora la terza rete, prima con una punizione di Parmesani che fa venire i brividi a Capelletti, questa volta pronto a deviare in corner in tuffo. Al 31’ della ripresa, Rizzi dalla sinistra, mette in mezzo un pallone che coglie ancora una volta la difesa bustocca impreparata, con Lambrughi che da sotto misura fallisce il gol del 3-2. Discepoli tenta il tutto per tutto, ed al 71’ toglie un Perfetti, decisamente sotto tono, inserendo il rientrante bomber Temelin dopo 3 settimane di assenza. All’85’ la Pro grida al goal, ma l’arbitro non concede. Mischia in area ospite, Franchini calcia a botta sicura, Deinite respinge a cavallo della linea bianca, arbitro ed assistente indecisi, fanno continuare, tra le proteste generali in campo e fuori; ci riprova ancora lo stesso difensore biancoblù, ma vede ancora una respinta davanti alla porta. Ultimi minuti con la Pro all’assalto di Padelli, con due conclusioni di Romano, subentrato nel finale a Trezzi. Prima una punizione che si perde di poco alta, poi ci prova ancora con una semirovesciata al volo da dentro l’area su servizio di Artico, ma la palla esce di pochissimo. Al triplice fischio finale scoppia la contestazione dei tifosi di casa, più neri del cielo sopra Busto in questa plumbea domenica di Ottobre, tre i bersagli: la dirigenza che non ha costruito una squadra all’altezza delle dichiarazioni pre-campionato e non interviene sul mercato, per aggiustare una rosa incompleta, alcuni giocatori biancoblù per l’ennesima prestazione non all’altezza, l’arbitraggio che oltre ad una probabile rete non convalidata ha lasciato molto a desiderare. Mentre il manipolo di sostenitori azzuro-blù cremaschi, sono in festa, per aver rimesso in sesto una partita ormai spacciata, sfiorando anche il risultato clamoroso, per una squadra che centra il terzo pareggio esterno dopo quello con il Genoa al Delle Alpi, e quello di Novara. |