LA CRONACA DELLA PARTITA

 

 15 gennaio 2006 - ore 14:30
Stadio "Speroni" - Busto Arsizio
19^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A
PRO PATRIA  2

FERMANA  0

 

 

PRO PATRIA: Capelletti, Cioffi, Franchini, Boscolo, Perfetti, Citterio, Imburgia, Vecchio (78' Bianco), Artico, Trezzi, Temelin.
In panchina: Castelli, Ambrosetti, Colombo, Confessore, Ferrario, Lattanzio - All. Discepoli.
FERMANA: Iaboni, Acciai, Masi, Del Moro, Francioso, Niccolini, Visone, Croceri (83' Onesti), Bagnara, Pirro, Monti (46' Smerilli).
In panchina: Scotti, Perricone, Ciabattoni, Amato, Barucca - All. Sciannimanico.
 
Arbitro: Branciforte di Nuoro (De Rosa di Belluno e Moscuzza di Siracusa)
 
Marcatori: 6’ Temelin; 39' Artico
 
NOTE: giornata fredda, terreno in non perfette condizioni con fondo duro. Spettatori 1.200 circa (669 abbonati) 3 da Fermo
Gara sospesa per alcuni minuti ad inizio ripresa per la contestazione degli ultras bustocchi, che hanno lanciato in campo torce e fumogeni. Stadio senza striscioni dei clubs e degli ultras.
Prima del fischio d'avvio, il capitano della Pro, Tramezzani è salito in tribuna laterale per consegnare un mazzo di fiori ai parenti di Giovanni Grimoldi, vice presidente del Club Forza Tigri, scomparso improvvisamente la scorsa settimana.
Presenti numerosi tecnici e ed osservatori, tra cui Madonna dell'Albinoleffe.
 
Ammoniti: Boscolo, Trezzi e Imburgia (PRO).
 
Angoli: 3-4
Recupero: 5' (1'+ 4')



I tigrotti si impongono sulla Fermana e conquistano tre punti d’oro. A segno Temelin e Artico nel primo tempo. Dure contestazioni dei tifosi, con lancio di fumogeni a inizio ripresa

La Pro, supera senza fatica la Fermana, tornando così alla vittoria dopo  sette giornate (ultima il blitz di Cittadella alla 12^ giornata il 20.11.05), centrando anche la seconda vittoria interna dal campionato, dove non vinceva dal 13 Novembre scorso quando con una rete di Trezzi, superò il Lumezzane.E' stata una partita praticamente senza storia decisa già al 6' di gioco con la rete di Temelin e chiusa definitivamente al 39' sempre del primo tempo con il sigillo di Artico che ha messo la pietra tombale sul risultato. Nella ripresa i biancoblù hanno badato solamente all'ordinaria amministrazione, cercando di salvaguardare gambe e fiato per impegni più probanti, cercando però in più occasioni la terza rete, specialmente con Artico, sprecando malamente la possibilità di rimpinguare il punteggio con Temelin ed Bianco nel finale di gara. Insomma una pratica sbrigata in fretta senza particolari problemi, con gli uomini di GCD, obbligati dalla classifica e dall'avversario a vincere e così e stato.
Una vittoria che replica quella dell'andata, ottenuta con lo stesso punteggio, con la coppia Temelin-Artico che con le marcature odierne salgono rispettivamente a 8 e 6 reti in stagione; in tandem hanno segnato 14 delle 21 reti, fin qui realizzate della Pro. 
Sembrerebbe quindi filato tutto liscio come l'olio, se non ci fosse da segnalare che lo "Speroni", ha visto oggi probabilmente il suo minimo di presenze nei campionati di C1 con circa 1.200 unità e, la definitiva spaccatura tra gli Ultras bustocchi e la dirigenza biancoblù, con la pesante contestazione dei primi ad inizio ripresa, con assenza totale di cori verso la squadra e, l'esposizioni di diversi striscioni contro la proprietà e lo staff tecnico. Ma non solo, anche gran parte della tifoseria si è schierata contro l'attuale proprietà ed i collaboratori, con due soli striscioni che campeggiavano in uno "Speroni", desolatamente vuoto e senza tifo. Il primo dal settore popolari. "Con Guffanti non si va avanti", il secondo sotto il settore Ultras "Grazie per la promozione, ora bugie e delusioni".
Insomma quando successo dopo il fischio finale di gara di La Spezia, la cessione di Arcari, la traballante posizione di classifica hanno lasciato il segno, come era anche logico aspettarsi. Non a caso la presenza delle forze dell'ordine era più folta del solito, nonostante con l'avversario non fossero tensioni ed i soli tre tifosi marchigiani al seguito non giustificassero tale presenza.  
Quello di oggi è stato uno strappo difficile da ricucire ed il lancio di fumogeni ad inizio ripresa è stato un chiaro messaggio alla dirigenza. 
 
Tornando al calcio giocato, la Pro era obbligata a vincere ed i tre punti sono arrivati, certo in un clima non facile doveva essere vittoria e così è stato, quello contava. 
Biancoblù, con le solite assenze i 4 infortunati (Salvalaggio, Barison, Gibbs e Tramezzani), i due squalificati (Valtolina e Dato) e l'ultimo arrivato Rosso, senza transfert dalla federazione elvetica, in totale 7 assenze, nella media quindi degli ultimi campionati. In campo dal primo minuto Carlo Trezzi, titolare dopo sessanta giorni dall'infortunio di Cittadella, ed anche in veste di capitano; fra i pali Discepoli preferisce Capelletti a discapito del neo-acquisto Castelli, che si accomoda in panchina, squadra schierata con un 3-5-2, che vede in difesa da destra a sinistra Perfetti-Citterio-Franchini, centrocampo con Cioffi, Boscolo, Vecchio, Trezzi ed Imburgia largo sulla corsia mancina. In attacco il tandem formato da Artico e Temelin.
Sul fronte opposto, Sciannimanico, stante le assenze dello squalificato Quadrini (il più vecchio della rosa giallo blù essendo nato nel 1979), gli infortuni di La Rocca, Croce e Tinazzi, rinunciando all'ultimo momento anche all'attaccante Staffolani, schiera una "baby Fermana", tenendo condo che il più anziano in campo al fischio d'avvio è Niccolini, un classe 82 (verrà "superato" ad inizio ripresa con l'ingresso di Smerilli nato nell'80), marchigiani sul terreno di gioco, con quattro nati nel 1983, tre nell'84 e tre nell'85' ,in pratica una formazione Primavera, che si schiera con un 3-5-2, con il recuperato Acciai dopo il turno di squalifica impiegato in difesa ed in neo-arrivato Visone a centrocampo. Con Monti un difensore-centrocampista con la maglia numero 11, in attacco la coppia Pirro e Bagnara, con il primo che parte dietro al numero 9 ospite.
 
Il match parte in uno stadio freddo esattamente come il clima di questo Gennaio e la contestazione palpabile e visibile in tutti i settori dell'impianto bustocco, per gli scarsi risultati conseguiti fino a questo punto, a dispetto delle dichiarazioni estive della società. Con cori continui e ripetuti contro la dirigenza.
 
Le due squadre si presentano sul terreno di gioco, con le loro classiche tenute, con la Pro, che dopo l'obrobbio proposto anche a La Spezia, ripresenta la classica divisa con la gloriosa maglia biancoblù a strisce orizzontali e pantaloncini bianchi, mentre gli ospiti maglia gialla con bordi blù, pantaloncini blù. 
Gli uomini di GCD, sanno di non poter mancare l’appuntamento con la vittoria, e si propongono subito in avanti con Imburgia che intercetta palla a centro campo anticipando di petto il proprio avversario proponendosi quindi sulla fascia. Gli ospiti timidamente provano ad imbastire qualche trama di gioco, ma la Pro passa al primo vero affondo serio della gara.
6' minuto di gioco, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Cioffi dalla destra mette in area una palla lunga, Temelin non trova ostacolo e stoppa ottimamente di petto mette a terra, finta la prima conclusione poi quando sembra aver perso il tempo giusto, lascia partire un destro sul palo più lontano che non lascia scampo al portiere marchigiano. Per l’attaccante biancoblu si tratta dell’ottava rete in campionato, la terza inflitta ai canarini dopo la doppietta della gara d’andata e seconda consecutiva negli ultimi due match.
La gara è praticamente chiusa con questa rete, perchè la reazione dei marchigiani è impalpabile, con la Pro, che gioca sul velluto senza affondare i colpi, con il match che viene "vivacizzato", solo da diversi disimpegni errati del portiere gialloblù Iaboni, che regala alcuni palloni alla Pro, che però non sa approffitare.
Sussulto del match al 22’, quando sulla fascia destra i biancoblù creano una bell'azione, con uno scambio Artico-Trezzi, il capitano bustocco dal fondo campo, mette in mezzo un traversone teso che taglia completamente l'area fermana, senza che nessuno intervenga, palla a Vecchio appostato presso il secondo palo, il quale lascia partire un tiro a colpo che viene ribattuto dal corpo di un difensore ospite a pochi metri dalla linea bianca a Iaboni battuto. Poco meno di tre minuti e la Fermana si fa vedere per la prima ed unica volta con una forte conclusione dal limite di Monti che costringe Capelletti ad allungarsi sulla propria sinistra e smanacciare in angolo.
Paura nelle file biancoblù al 30' con Cioffi che nel tentativo di saltare un avversario in velocità cade male e fa temere il peggio, poi dopo un paio di minuti riprende la sua posizione in campo.
La gara si trascina con qualche affondo della Pro, senza però portare pericoli alla porta della Fermana, con un sussulto al 35' quando Temelin lanciato in profondità dalle retrovie, salta ottimamente un gialloblù, con un pallonetto a rientrare in velocità, ci riprova con un secondo ed il giochino gli riesce ma si allunga la palla, con la difesa ospite che poi recupera. Il tutto mentre gli Ultras di casa si "scaldano", per le "imprese", dell'Antoniana che giostra sul campo attiguo allo "Speroni".  
Il raddoppio dei tigrotti che arriva al 39', senza nemmeno affondare troppo i colpi. Artico raccoglie palla a centrocampo, nella zona tra le due panchine, vince un contrasto e poi smista su un compagno che allarga sulla sinistra ad Imburgia che s'invola sulla sinistra, da dove lascia partire un cross basso e teso, su cui Francioso cerca invano il rinvio, la sfera carambola verso Trezzi che serve poi Artico, che lascia partire un destro che s'infila basso nell'angolino alla sinistra di Iaboni, proprio a fil di palo. Gara di fatto chiusa, senza il minimo problema per la Pro.
La ripresa si apre, con la Fermana che manda in campo Smerilli al posto di Monti, ma a tenere banco è la contestazione degli ultras biancoblù che monta decisamente, manifestando apertamente il loro disappunto nei confronti della società con un lancio di fumogeni e torce che cadono sul terreno di gioco, con la gara che viene interrotta per alcuni minuti. Si "rischia" la sconfitta a tavolino per i biancoblù, con le forze dell'ordine che intervengono, mentre gli stessi giocatori bustocchi puliscono il campo e cercano di portare un pò di calma sugli spalti. 
Alla ripresa del gioco subito Temelin sfiora la doppietta personale, un lancio di di Trezzi, lo mette direttamente davanti a Iaboni, che supera di slancio quindi calcia verso rete, sicuro di realizzare, ma sulla linea di porta Del Moro, salva. 55' ci prova il capitano della Fermana Croceri che su calcio di punizione dal limite, impegna Capelletti che devia in angolo.
La squadra di GCD, comanda le operazioni senza colpo ferire, in assoluta tranquillità, e nella parte centrale della ripresa va più volte vicino al terzo goal. 
Si comincia al 67’ con Imburgia che s'invola sulla sinistra e mette in mezzo dove Artico, prova la conclusione al volo in acrobazia, tiro spettacolare ma che purtroppo termina sopra la traversa ospite. Passa circa un minuto ed ancora il centravanti biancoblù ci riprova questa volta con un'azione personale, un misto di rabbia-potenza-tecnica. Riceve palla a poco oltre centrocampo e di slancio con forza, supera alcuni difensori gialloblù, concludendo verso la porta, dove Iaboni manda in corner. Applausi dell'intirizzito pubblico bustocco. 70' lo stesso Artico, ben servito da Vecchio, smarca ottimamente Trezzi davanti alla porta, il capitano ignora Temelin smarcato e nonostante sia in precaria stabilità, perchè pressato da dietro, prova la conclusione a girare che viene bloccata senza problemi dal portiere marchigiano.
Nei minuti finali da segnalare altre occasioni sprecate dai biancoblù, la prima clamorosa da Bianco appena entrato in campo a rilevare Vecchio, un’occasione fallita dal neo-entrato Bianco, che da dischetto del rigore svirgola clamorosamente, scivolando sul terreno duro. 
Quindi un paio di contropiedi con Temelin che spreca malamente all'86', calciando di prima intenzione da ottima posizione e poi nel finale non trova lo scambio giusto con i compagni. 
Il match si conclude così sul 2-0, tre punti che fanno respirare per un pò i tigrotti e danno ossigeno alla classifica.