LA CRONACA DELLA PARTITA
Busto Arsizio 26 ottobre 2005 ore 20:30 |
Stadio "C. Speroni" - Busto Arsizio |
Sedicesimi di finale - Coppa Italia Serie C |
PRO
PATRIA 0 LEGNANO 0 |
PRO PATRIA:
Capelletti, Dato, Davanzante, Boscolo, Cioffi, Salvalaggio, Bianco (46'
Imburgia), Vecchio, Temelin, Romano, Gibbs (57' Franchini).
In panchina: Faggion,
Borgomaneri, Ferrario, Frattini, Confessore - All: Discepoli
LEGNANO: Malatesta, Tentoni, Zanardo, Holbein, Marietti, Giordano, Bretti (18' Avolio), D'Amico (59' Epifani), Bosio, Simone (46' Kamatà), Bettini.
In panchina: Ciarnò,
Curto, Sala, Romano - All.: Maiuri - Spagnulo
Arbitro: Peruzzo
di Schio
NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 1400 circa (200 ospiti). Speroni completamente blindato dal primo pomeriggio.
Ammoniti: Boscolo e Vecchio
(Pro), Avolio e Zanardo (L)
Espulso: 52' Cioffi (doppia
ammonizione)
Angoli: 3-5 Recupero: 4' (1'+3')
Il Legnano non riesce a
vincere un derby, nemmeno in Coppa Italia, contro una Pro che schiera
le terze linee, mandando in campo due diciannovenni (Gibbs e
Bianco) con un modulo nuovo e, gioca un tempo, il secondo, in
inferiorità numerica.
La squadra di C2, con
velleità di alta classifica, che doveva vincere o segnare almeno due
reti, fà solamente il solletico ai biancoblù, che hanno schierato una
formazione largamente rimaneggiata per i noti motivi. Schierando
addirittura dal fischio d'avvio al centro della difesa, Luca
Salvalaggio, fermo da 17 mesi per un grave infortunio al ginocchio e,
che non era ancora sceso in campo nemmeno nelle amichevoli
pre-campionato. Un rientro, corroborato da una prestazione
confortante, con interventi precisi ed un paio di uscite di carattere,
per Salvalaggio che inoltre è rimasto in campo per tutti i novanta
minuti. Un recupero importante per Discepoli, che ora può contare su
un uomo in più in rosa.
Il mr. biancoblù per
diversi motivi ha dovuto fare a meno di Arcari, Tramezzani,
Perfetti, Barison, Citterio, Valtolina, Trezzi, Artico, Ambrosetti oltre
a Franchini in panchina ed in campo Temelin in condizioni precarie.
Schierando una formazione improvvisata che per forza di cose ha dato
spazio alle seconde e terze linee.
Per contro gli ospiti
mandano sul terreno di gioco, quella che si può ricondurre alla
formazione base, con Simone in campo fin dal primo minuto, con i soli
assenti Maiolo e Dalle Nogare.
Gara che sotto il profilo
squisitamente tecnico ha detto bene poco. Tra le note positive per la
Pro, oltre a Salvalaggio, uno Stefano Romano decisamente in palla per
almeno un'ora di gioco, in cui ha mostrato sprazzi del suo talento.
Giocatore che ha bisogno di giocare con continuità per ritrovarsi
completamente.
Pro in campo con la divisa
classica, schierata con Capelletti in porta, difensori Dato, Salvalaggio
e Cioffi con Davanzante a fare da pendolo sulla corsia esterna di
sinistra. Centrocampo con Boscolo, Vecchio, Bianco, con Romano ad agire
dietro le due punte Temelin e Gibbs.
Avversari in maglia color
glicine con numeri oro e pantaloncini bianchi. Un completino da
sfilata...
I primi a rendersi
pericolosi sono i tigrotti che sfiorano le rete in due occasioni
ravvicinate; al 6' Davanzante crossa dalla sinistra sul quale il
difensore ospite
Holbein rischia la clamorosa autorete nel tentativo di anticipare Temelin. Passa un solo minuto e Vecchio effettua un traversone sul quale l'incornata di Temelin fa la classica barba al palo.
Ancora i bustocchi in
avanti, questa volta con Gibbs, che viene lanciato in profondità
con Holbein, che anticipa l'attaccante biancoblù e manda in angolo.
Segue poi una fase di
stanca, che a dire il vero si trascinerà fino alla fine. Monotonia rotta
al 18' quando il giocatore avversario Bretti, s'infortuna alla caviglia
ed al suo posto entra Avolio.
Alcune belle giocate di
Stefano Romano, che conquista con caparbietà alcuni palloni e va' via in
dribbling agli avversari, ma poi i suoi servizi in profondità per
Temelin-Gibbs vengono neutralizzati dagli ospiti. La Pro, forte del
risultato positivo dell'andata, si limita a controllare il risultato.
Verso la mezzora qualche spunto di rilievo per la prima volta si fanno vedere anche i legnanesi (ovviamente da non confondere con la compagnia teatrale-dialettale), al 26' Bettini in ripartenza sfrutta una falla centrale nella difesa biancoblù, ma viene poi bloccato con un intervento energico da Dato.
28' lo stesso attaccante
viene fermato da Capelletti in uscita bassa dopo aver superato Cioffi in
velocità.
Si rifà vedere Romano, che
al 35' in azione personale, impegna il portiere ospite Malatesta dal
limite con un tiro indirizzato nell'angolo.
Al 40' il primo tiro in
porta anche per i "simoncini", con un'incursione di Bosio sulla destra,
da dove lascia partire un diagonale con Capelletti che blocca.
Al ritorno delle squadre
in campo, Mr. Discepoli, fà entrare Imburgia al posto di Bianco, mentre
per gli avversari Marco Simone rimanere negli spogliatoi, per lasciare
il posto al franco-angolano Kamata.
Pro che si rende
pericolosa, creando scompiglio nella difesa ospite, con diversi tiri
firmati Gibbs, Romano e Temelin. La conclusione di quest'ultimo in
particolare vede il portiere ospite Malatesta, respingere con affanno.
L'episodio che potrebbe
cambiare l'inerzia dalla partita arriva al 6', della ripresa quando
Cioffi, già ammonito in precedenza, commette fallo stupido sul glicine
colorato e, si vede estrarre sotto il naso dal signor Peruzzo il secondo
cartellino giallo. Il Legnano, costretto a sbloccare il risultato per
passare il turno ma soprattutto cercare di vincere un derby, cosa che
gli riesce sempre molto difficile, si galvanizza con la superiorità
numerica, ed al 9' va vicino al gol del vantaggio: azione insistita
degli ospiti con palla che arriva a centroarea sui piedi di Bosio, il
cui destro si rivela una cibattata clamorosa, che finisce quasi sulla
bandierina del calcio d'angolo.
Discepoli corre ai ripari inserendo Franchini, un difensore, per Gibbs, una punta, con i tigrotti che ritrovano subito l'assetto e non rischiano più nulla.
Il match si fa piuttosto
nervoso, con il coloured Kamata, che si mostra particolarmente agitato,
andando a fare diversi falli duri a centrocampo, trovando l'impunità
dell'arbitro. Per alcuni istanti la partita si accende con una mischia
nella metà campo glicine, che viene risolta subito.
Gli avversari cercano di
portarsi in avanti più con la carica nervosa e l'agonismo, che con idee
di gioco e per larghi tratti la partita si trascina stancamente verso il
novantesimo.
Al 69' la Pro reclama un
rigore, Imburgia viene steso proprio a cavallo della linea dei 16 metri
da Avolio, ma l'arbitro concede solo una punizione dal limite, che
Romano calcia centrando la barriera, posizionata ben al di sotto dei 9
metri regolamentari.
Brutto fallo su
Davanzante, che riceve un'entrata a gamba tesa direttamente sulla tibia,
nella trequarti difensiva biancoblù.
Negli ultimi minuti
i glicine provano un timido forcing, con Capelletti chiamato prima ad
un'uscita bassa poi all'86' devia in corner una punizione di Epifani.
Finisce così anche per
quest'anno il derby, con un pareggio che permette ai padroni di casa di
accedere ai sedicesimi di finale, in programma tra quindici
giorni contro la Pro Vercelli.
Una partita che ha
evidenziato soprattutto come con una corretta politica dei prezzi da
parte della società bustocca, si attirino i giovani allo stadio, anche i
serate poco facili come quella di ieri sera, con la concorrenza della
Serie A.
Per gli avversari invece
l'ennesima delusione in un derby, oltre seconda eliminazione consecutiva
in Coppa Italia, accompagnati all'uscita dal coro "non vincete
mai"; negli ultimi anni un bottino decisamente impietoso nei loro
confronti, che complessivamente mostra: 5 vittorie della Pro, di cui ben
3 a Legnano, 4 pareggi, 1 sola la sconfitta subita dei biancoblù.
Reti 10 quelle segnate dai tigrotti, contro le 7 subite.
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