LA CRONACA DELLA PARTITA

 

Busto Arsizio 24 ottobre 2005 ore 15:00
Stadio "C. Speroni" - Busto Arsizio
9^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A
PRO PATRIA  0

MONZA  0

 

PRO PATRIA: Arcari; Cioffi, Dato, Citterio, Franchini, Valtolina, Boscolo, Bianco, Imburgia (85’ Davanzante), Artico, Temelin (85’ Gibbs)
In panchina: Capelletti, Salvalaggio, Romano, Iacono, Tramezzani - All. in 2^ De Giorgi.
 
MONZA: Carrara; Melani, Zaffaroni, Santos, Barjie, Tricarico, Menassi (87’ Magrin), Espinal, Scazzola (56’ Bertolini), Egbedi (69’ Federici), Pontarollo.
In panchina: Ardigò, Brambilla, Capocchiano, Giaretta - All. Sonzogni

Arbitro: Velotto di Grosseto (Bianchi e Celentano)

NOTE: Giornata uggiosa e umida, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 1700 circa (669 abbonati). Da Monza 280 tra settore ospiti e tribuna. Presenti in tribuna l'ex Sindaco di Busto Tosi, gli allenatori Soldo, Boldini e Magrin, padre del giocatore del Monza.
L'allenatore della Pro, Disepoli ha seguito la gara nello spazio davanti agli spogliatoi.
Prima dell'inizio della gara, il biancoblù Cristian Boscolo è stato premiato dalla società e dal Pro Patria clubs, per le sue 100 presenze con la maglia della Pro.
Al 15' l'arbitro ha fatto rimuovere uno striscione, esposto dai tifosi della Pro con la scritta. "Dopo Pieri, Bernardoni e Zanzi .... Macalli ora basta !!!

Ammoniti: Menassi, Pontarollo e Zaffaroni (M), Bianco (Pro).

Angoli 5 -7
Recupero: 5' (1'+ 4')

Altro pareggio interno della Pro, il quarto stagionale, per una squadra che non riesce proprio a vincere; ultima vittoria in campionato alla 2^ giornata a Fermo e, si parla ormai di inizio Settembre, ultima vittoria in casa in campionato, penultima giornata della scorsa stagione contro il Prato.
La nota confortante è che i biancoblù, con una squadra dimezzata tra assenze e squalifiche dimostrano di avere gioco, carattere ed un pò di orgoglio, considerato anche quello che era successo a Genova la scorsa settimana.
Per il resto le solite noti dolenti, un arbitro questa volta il Sig. Velotto da Grosseto, che minaccia di far sospendere la gara, perchè  solo al 15' di gioco, si accorge dello striscione "Dopo Pieri, Bernardoni e Zanzi .... Macalli ora basta !!!" Esposto nella fascia centrale dei popolari, civile e garbato dopo quanto successo a Genova durante e dopo la gara. Trovandolo niente meno che offensivo nei confronti della classe arbitrale e del Presidente della Serie C, il Rag. Macalli. Per quanto successo al "Ferraris", sarebbe stato anche lecito aspettarsi una reazione su toni molto meno pacati ed educati.
Peccato che lo stesso arbitro, così ligio nell'applicare il regolamento,  poi nel giro di pochi minuti, prima grazia il monzese Menassi per un fallo volontario e da dietro a centrocampo, che da regolamento sarebbe sanzionato dal cartellino rosso e dall'espulsione. Poi non veda un rigore netto e solare, decisamente più rigore di tutti i tre concessi al Genoa la scorsa settimana, per un fallo evidente di Menassi su Imburgia. Ma tant'è....
Quella tra Pro e Monza, è stata una gara giocata a viso aperto, senza particolari tatticismi, soprattutto nella prima frazione di gioco, a cui ha fatto riscontro una ripresa in tono minore, con due squadre che hanno cercato la vittoria, fino a quando le forze lo hanno permesso, con i monzesi in netto calo fisico nella seconda parte della ripresa e, con la Pro anch'essa a mostrare un pò la corda visto che in pratica non poteva permettersi i cambi.
Il Monza visto a Busto, ha dimostrato di valere la classifica, non ha per niente subito il salto di categoria effettuato all'ultimo istante; può contare su una difesa guidata con la solita maestria da "Zaffa", visibilmente emozionato per il ritorno allo "Speroni", coadiuvato da un eccellente Dos Santos, un centrocampo molto duttile e combattivo con il trio Tricarico - Menassi - Espinal. Per una squadra ben disegnata da Sonzogni, piacevole anche da vedere che gioca e lascia giocare e, che si riversa con continuità ed ordine nella metà campo avversaria, però senza mai dimostrarsi veramente pericolosa che alla fine paga qualcosa d'importante sul piano fisico. Per i brianzoli, tante le conclusioni, ma tutte dalla distanza che non hanno mai impensierito Arcari.
Un pareggio che tutto sommato è giusto, con i biancoblù che ai punti avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più per aver colpito una traversa ed essersi resi in più occasioni pericolosi; ma i legni della porta non danno punti vittoria e tanto meno giocare da sempre con una squadra gravemente menomata dalle assenze.
Una Pro, che ora deve mettere a frutto la pausa cercando di recuperare gli uomini base, con gli altri che possono tirare un pò il fiato. Facendo il punto sulla situazione di classifica, che non è certo brillante, come si voleva in estate, senza farsi prendere dagli isterismi, ma analizzando con calma e tranquillità il tutto, cercando di capire una volta per tutte perchè da ormai cinque stagioni si paga sempre un pesante fardello di uomini per infortuni vari. Un momento che servirà anche a rasserenare l'ambiente, per smaltire le ultime tossine di Genova e, quelle lasciate dal Sig. Velotto.

Discepoli che si sistema davanti agli spogliatoi per la squalifica, al suo posto De Giorgi e Carbone, con Tramezzani a supporto, come sempre manda in campo una formazione dettata più dagli assenti che per scelte proprie. Mancano Barison, Ambrosetti, Perfetti, Trezzi tutti infortunati, oltre a Vecchi squalificato.
In panchina ci vanno Tramezzani e Salvalaggio proprio per fare numero oltre al giovane Iacono. In campo Valtolina, Artico e Temelin in precarie condizioni fisiche. Squadra in campo con la maglia classica che vede Arcari tra i pali, linea difensiva Cioffi, Franchini e Citterio, con Dato, ripescato dal castigo societario
dirottato a sinistra. Centrocampo con Boscolo e l'esordiente dal primo minuto Bianco (classe 86), più che convincente la sua prestazione, al centro; lungo la corsia di destra Valtolina, su quella opposta Imburgia; attacco con Artico e Temelin.
Per il Monza, Sonzogni ha la rosa praticamente tutta a disposizione, schiera dal primo minuto Melani per sostituire l’infortunato Campi e l'esperto Scazzola, preferito all'ultimo minuto al più tecnico Bertolini.
Brianzoli in campo con un fiammante completo rosso con bordi bianchi, schierati in base al 4-3-3, con Carrara in porta, Melani a destra con Barjie a sinistra, coppia centrale Dos Santos - Zaffaroni. Centrocampo con Menassi piazzato un paio di metri davanti alla difesa, Tricarico largo a destra ed Espinal a sinistra. Linea di attacco con Pontarollo-Egbedi-Scazzola.

La Pro, nonostante le pesanti assenze si dimostra in partita fin dalle prime battute, per un avvio di gara giocato su ritmi alti. Al quarto minuto biancoblù pericolosi, Temelin serve al centro dell’area Artico, che da posizione defilata e pressato da un difensore ospite, cerca la conclusione sul primo palo ma Carrara non si fà sorprendere.
Immediata la risposta del Monza, Pontarollo s'invola sulla fascia sinistra e mette in mezzo un cross basso molto pericoloso, che Citterio che in scivolata anticipa Egbedi, pronto a battere a rete. Gli ospiti esercitano una costante pressione sui giocatori biancoblù. Il modulo dei monzesi vede una difesa bloccata centralmente ma con gli esterni che salgono, specialmente Barjie. Il posizionamento della linea di centrocampo e dell'attacco praticamente non permette alla Pro di destreggiarsi e cercare d'impostare il gioco. Davanti giocano in tre quasi in linea, costringendo la difesa bustocca a non muoversi, Espinal e Tricarico molto larghi, vanno a loro supporto, permetto a Menassi posizionato una decina di metri alle loro spalle in posizione centrale di muoversi con estrema libertà con venti-trenta metri di campo sempre a disposizione.  Si crea così una "terra di nessuno" che il Monza sfrutta a dovere e, che la Pro non sà e non riesce ad occupare.  Ospiti che conseguentemente vanno più volte al tiro, ma senza ma impensierire Arcari, perchè le conclusioni sono tutte dalla distanza e terminano ampiamente fuori. Solo all'11' Pontarollo impegna a terra il numero uno bustocco.
Al 15' l'arbitro Velotto, si accorge dello striscione lungo i popolari ed intima al capitano della Pro, Citterio, la rimozione immediata, pena la sospensione della gara e la sconfitta a tavolino. Rimozione che avviene sotto una bordata di fischi ovviamente.
Il fischietto grossetano, perde le misure e commette altri grossolani errori. Al 18' Menassi sgambetta volontariamente e da dietro Valtolina sfuggitoli a centrocampo. Da regolamento sarebbe rosso diretto ma l'arbitro preferisce optare per il giallo. Passa solo un minuto e sorvola su un netto rigore a favore della Pro: su cross da destra di Cioffi, Melani prima trattiene palesemente Imburgia, poi mentre stà per colpire il pallone lo stende, Velotto lascia correre, scatenando l’ira dei giocatori in campo e quella sugli spalti. L'impressione e che la partita stia per sfuggire dalle mani dell'arbitro, infatti i contatti si fanno più accesi e Bianco rimedia il giallo, per un intervento a gamba tesa a centrocampo.
Fortunatamente la contesa, si riporta in un contesto più tranquillo e, la Pro prende possesso delle operazioni di gioco con ripartenze veloci innescate spesso centralmente dal diciannovenne Bianco, che caracolla con passo e dribbling da esperto, ricevendo anche applausi e consensi dalla schizzinosa tribuna bustocca.
Che questo non sia un momento felice per i colori biancoblù, lo si capisce al 26': la difesa biancorossa sbaglia la tattica del fuorigioco, ne approfitta Temelin che con un pallonetto dal limite supera Carrara in disperata uscita, la palla sembra destinata a finire in fondo al sacco, ma centra in pieno la traversa soffocando l'urlo del goal, azione che rimane viva, Valtolina recupera la sfera a centroarea, invece di provare la conclusione al volo, cerca un dribbling e poi calcia a rete, Dos Santos s'immola e ribatte con il corpo, soffocando per la seconda volta l'urlo liberatore; ci riprova ancora lo stesso Valtolina, ma la difesa brianzola recupera e sventa.
I tigrotti prendono fiducia e si rendono ancora pericolosi; passano infatti solo 2 minuti ed sempre Temelin si fà vedere con una conclusione insidiosa.
31' buona combinazione Artico-Temelin che sorprende centralmente la difesa biancorossa, il destro del numero nove biancoblù viene intercettato da Carrara.
Gli ospiti si difendono però con ordine senza cercando qualche break per alleggerire la pressione con le incursioni di Pontarollo, che in velocità supera Cioffi; al 35' con un colpo di testa di Santos è facile preda per il portiere bustocco.
Ancora Pro in avanti, uno scambio Imburgia-Valtolina, manda l'ex doriano al tiro, che esce di poco.
Passano solo 60 secondi e Carrara si supera, mandando in angolo su botta di Bianco, dal limite.
Sul finire di tempo è la "solita" discesa di Pontarollo a fare venire i brividi al pubblico di casa, creando problemi alla retroguradia bustocca; l'esterno monzese da posizione defilata mette in mezzo un diagonale basso, che taglia tutta l’area dei tigrotti senza trovare nessun compagno pronto alla deviazione a rete.
Dopo un minuto di recupero il signor Velotto, manda negli spogliatoi le due squadre, ponendo fine ad una prima frazione combattuta e giocata a viso aperto, da entrambe le formazioni.

La pausa, inizialmente riesce a rivitalizzare il Monza, che crea diversi problemi alla Pro. Subito un colpo di testa di Zaffaroni in proiezione offensiva costringendo Arcari ad una parata plastica. Poi i biancorossi cercano di forzare il ritmo, rendendosi pericolosi con Tricarico, il cui cross dalla destra impegna Arcari in uscita, sulla ribattutta Menassi calcia malamente fuori dal limite.
Sonzogni toglie Scazzola per inserire il più tecnico e veloce Bertolini, per rivitalizzare l'attacco.
Ma e la Pro che si riporta in avanti con gli ospiti che sono un pò alle corde e subiscono il gioco: al 60’ Artico con un'azione personale riesce a liberarsi in un fazzoletto ed impegna ancora una volta sul primo palo Carrara, che d'istinto devia in angolo.
Non succede altro, da qui in avanti infatti la partita non consegna particolari emozioni, complice anche la stanchezza fisica che prende il sopravvento in enrambe le formazioni; più netto il calo dei monzesi, che smettono i panni eleganti del primo tempo e mettono la tuta, mostrandosi in grado anche di stringere i denti nel momento del bisogno, mentre la Pro, deve fare il conto anche di non poter utilizzare i cambi. Le due formazioni si allungano sul terreno di gioco e, sembrano accontentarsi del pari.
A metà ripresa uno scontro aereo, vede Zaffaroni, perdere sangue dal naso e farsi medicare a bordo campo. Al 72’ i biancorossi si rendono pericolosi con un’incursione di Bertolini che viene fermata a fatica dalla difesa biancoblù.
Negli ultimi minuti si registrano l’ingresso contemporaneo in campo dell’ex parmense Gibbs al posto di Temelin e di Davanzante al posto di Imburgia, crollato fisicamente nel finale. Salgono così a 5 gli ex in campo Zaffaroni nelle file del Monza, Gibbs, Valtolina, Citterio e Davanzante in quelle biancoblù.
Vano il tentativo di pressing finale della Pro, che mette in campo tutte le forze che ha a disposizione per centrare la prima vittoria interna, ma la difesa del Monza è ben arroccata e non lascia spazio, cerca di ripartire con rapidi contropiede. Su uno di questi proprio al 90' Bartolini entra in area contrastato da Dato e và a terra, con i monzesi che avanzano qualche timida protesta per il penalty.
Il match si conclude così sul risultato ad occhiali, che consegna alla Pro l' ennesimo pareggio interno; per un punto che torna molto più untile al Monza, che consolida la seconda posizione alle spalle dello Spezia, mentre i tigrotti rimangono sempre più invischiati nei bassifondi della classifica, sorpassati anche dalla Salernitana.