LA CRONACA DELLA PARTITA
22 gennaio 2006 - ore 14:30 |
Stadio "Benelli" - Ravenna |
20^ GIORNATA SERIE C1 GIR. A |
RAVENNA 0 PRO PATRIA 1 |
RAVENNA:
Capecchi, Ballanti, Mussoni, Affatigato (52' Galuppi), Bonomi,
Serafini, Cavagana, Pizzolla (74' Semprini), Succi, Giraldi,
Agostinelli (52' Perna)
In panchina: Sardini, Giannella, Anzalone, Zamboni - All. Dal Fiume PRO PATRIA: Capelletti, Cioffi, Franchini, Boscolo, Perfetti, Citterio, Imburgia (81' Dato), Vecchio, Artico, Trezzi (72' Ticli), Temelin (84' Ambrosetti) In panchina: Castelli, Davanzante, Confessore, Bianco - All. Discepoli Arbitro: Mannella di Avezzano (Orsini Sulmona - Leonetti di Avezzano)
Marcatore: 66'
Artico
NOTE: Giornata soleggiata ma fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1.400 (899 abbonati), una cinquantina da Busto. Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Mauro Dragoni (ex sindaco di Ravenna) e Camillo Rizzo (ex giocatore giallorosso). Sotto la curva di casa intitolata a Vittorio Mero, è stato deposto un mazzo di fiori in occasione del quarto anniversario della scomparsa del giocatore. Al 72' esordio con la maglia biancoblù di Giuseppe Ticli, appena rilevato dal Catanzaro. Ammoniti: Boscolo, Vecchio (P), Bonomi (R) Angoli: 9 - 6 Recupero: 5' (2'+3') Seconda vittoria consecutiva della Pro, che sbancando il "Benelli" di Ravenna centra anche il terzo blitz esterno della stagione dopo gli exploit di Fermo e Cittadella. E' anche una vittoria storica per i bustocchi, che per la prima volta nella loro storia superano i ravennati, in quanto nei precedenti cinque confronti, avevano rimediato 3 sconfitte (di cui due a Busto) e due pareggi. Tre punti arrivati con pieno merito, per gli uomini di GCD, come sempre senza alcune pedine importanti, con i biancoblù che hanno più volte sfiorato il raddoppio, gettando letteralmente alle ortiche la possibilità di chiudere con largo anticipo il match, in una gara in cui i padroni di casa, hanno creato ben poco ottimamente imbrigliati dalla squadra bustocca. Splendida la prestazione "dell'omino di ferro" Christian Boscolo, decisamente il migliore in campo tra le due squadre, oggi anche nelle vesti di spendido assist-man con il passaggio vincente ad Artico, per il goal risolutore. Bene anche Capelletti, che quando è stato chiamato in causa ha risposto ottimamente ed anche di Citterio, baluardo difensivo chiamato spesso al raddoppio su Succi, che ha creato non pochi problemi a Franchini. Una vittoria che ora è da far fruttare in pieno in vista del doppio turno interno con Giulianova e Pro Sesto. Biancoblù, con le solite assenze, anche oggi sei i giocatori che dichiarano forfait, i 5 infortunati (Salvalaggio, Barison, Gibbs, e Tramezzani), oltre allo squalificato Valtolina e Rosso, ma recuperando Dato dopo la squalifica di tre turni e avendo disponibili anche gli ultimi due arrivi, l'attaccante Rosso ed il centrocampista Giuseppe Ticli, appena prelevato dal Catanzaro che trova inizialmente posto in panchina, dove si siede anche Lele Ambrosetti alla ricerca della giusta autonomia dopo la lunga assenza. GCD quindi conferma l'undici sceso in campo la settimana scorsa contro la Fermana e, tra i pali preferisce ancora Capelletti a discapito di Castelli, che si accomoda in panchina per una squadra schierata con un 3-5-2, che vede in difesa da destra a sinistra Perfetti-Citterio-Franchini, centrocampo con Cioffi, Boscolo, Vecchio, Trezzi (sempre con la fascia di capitano) ed Imburgia largo sulla corsia mancina. In attacco il tandem formato da Artico e Temelin. Per i padroni di casa, pochi i problemi di formazione, con tre assenti Bianchi, Cazzola, Clementini infortunati ed Improta quest'ultimo sul piede di partenza. Dal Fiume, propone il suo classico e collaudato 4-4-2, a cui apporta alcune modifiche negli uomini da mandare in campo, lasciando a sorpresa Perna in panchina, puntando sul tandem d'attacco Succi-Agostinelli. sull'esterno di sinistra il dubbio Cavagna-Semprini. Si parte in leggero ritardo, per via del minuto di silenzio e per l'omaggio floreale all'ex calciatore giallorosso Vittorio Mero a quattro anni dalla sua scomparsa in un incidente automobilistico, a cui è dedicata la curva di casa. La prima a farsi vedere è la Pro, in campo con la maglia classica con un corner ma Trezzi da buona posizione svirgola malamente, mandando in fallo laterale. Passano pochi minuti e tocca poi a Temelin che come a La Spezia, s'inserisce ottimamente nelle maglie del Ravenna, ruba il tempo ad un difensore di casa e si lancia in un pericoloso contropiede ma viene poi contrato da un ravennate. Decimo di gioco e goal annullato alla Pro; altro corner per gli uomini di GCD, batte Imburgia, colpo di testa di Perfetti, con la palla che s'inscacca, ma l'arbitro intravede una spinta di Artico ai danni di un giallorosso e non convaldida la rete. 13' bella intuizione di Trezzi, che va via in velocità e prende in controtempo la difesa dei padroni di casa, ma il suo passaggio smarcante verso Temelin viene intuito con fatica, facendo sfumare l'azione. La partita risulta spezzata, con i giocatori ravennati che ricorrono spesso al fallo per fermare i bustocchi, con buona Pro manovriera fino al limite dell'area ma senza mai rendersi veramente pericolosa, con gli attaccanti che non riescono a trovare i giusti collegamenti anche perchè Artico è sottoposto ad una stretta marcatura, venendo sempre raddoppiato. Il Ravenna si presenta per la prima volta nell'area della Pro, solo al 20' con Giraldi, che più volte cerca la conclusione, venendo contrato da Perfetti e Citterio, difesa bustocca che sbroglia ed innesca il contropiede, con Artico che viene poi fermato sulla tre quarti avversaria. Bell'intervento di Capelletti che al 23', neutralizza un gran tiro dalla distanza di Pizzolla, distendendosi e smanacciando in angolo. Si passa poi ad una fase interlocutoria del match in cui Franchini dimostra di soffrire Succi, ed il centravanti giallorosso gli và via in velocità mettendo però in mezzo un cross che viene bloccato senza problemi dal numero uno biancoblù, ma un minuto dopo al 35' i padroni di casa si rendono molto pericolosi andando vicino al vantaggio. Ravenna che recupera palla, che viene prontamente servita in profondità in piena area di rigore bustocca, con una triangolazione Giraldi-Succi-Giraldi, provano la conclusione due romagnoli, con la sfera che viaggia in mezzo alle gambe dei giocatori, proprio nei pressi della porta, fino a quando un provvidenziale intervendo di un tigrotto, spazza via.
Passa poco meno di un minuto e Temelin si presenta in area ravennate,
ma pressato da Bonomi, calcia debolmente con Capecchi che para.
Si così quindi negli spogliatoi, per un corroborante thè caldo, visto
la giornata dalla temperatura rigida ed al ritorno delle squadre in
campo con gli stessi effettivi.
I padroni di casa cercano subito di alzare il ritmo, e in avvio di ripresa ottengono una punizione da posizione pericolosa, ma non ci sono problemi per la difesa bustocca che sbroglia senza affanni. La Pro, sfiora il vantaggio al 51' con Artico che serve in profondità Vecchio, il centrocampista tigrotto entra in area si allarga ed invece di servire al centro la coppia Artico-Temelin ben smarcata, prova la conclusione diretta da posizione defilata, con Capecchi che riesce a sventare il pericolo. Doppio cambio per il Ravenna, il cui tecnico Dal Fiume, toglie Affatigato un centrocampista centrale inserendo Galuppi, con caratteristiche più da esterno, ed in avanti Perna rileva Agostinelli. Mossa dal chiaro intento offensivo che porta il Ravenna a cercare apertamente di forzare i tempi, ma è la Pro, che si rende ancora pericolosa, con un ficcante contropiede impostato da Trezzi, che innesca poi Temelin, pronto al taglio dalla sinistra, il tiro dell'attaccante è però debole e Capecchi para senza particolari problemi. Tocca quindi al Ravenna, andare al tiro con Succi, che di testa ruba il tempo a Citterio con la palla esce alta e centralmente oltre la traversa. Si arriva quindi al momento clou del match, al 66' minuto di gioco, con il vantaggio ed il goal risolutore della Pro. Il ravennate Bonomi, giocatore di lunga esperienza avendo vestito le maglie di Cremonese, Toro e Napoli, tra le altre, commette un fallo volontario nella lunetta dell'area, ricevendo anche il cartellino giallo. Posizione più che invitante per i tigrotti, la prima conclusione di Artico sbatte contro la barriera ma recupera prontamente Boscolo che con una palla alta pesca lo stesso Artico, che controlla ottimamente di petto e di sinistro infila Capecchi, portando la Pro in vantaggio. La squadra di Dal Fiume, subisce il colpo e fatica a riorganizzarsi ed è il solo ed il solito Succi, che cerca di promuovere qualche azione pericolosa, per i padroni di casa. Come al 68' quando costringe Citterio ad esibirsi in un intervento in acrobazia, che mette i brividi ai tifosi biancoblù presenti. Cambio anche per GCD, che al 72' manda in campo Ticli, al suo esordio con la maglia della Pro a rilevare Trezzi, ancora a corto di autonomia. Risposta di Dal Fiume, che completa i cambi a sua disposizione, inserendo il mancino puro Semprini, con caratteristiche più offensive di Pizzolla che lascia il terreno di gioco. Ravenna tutto in avanti alla ricerca del pareggio, al 79' ci prova Succi con una girata che termina sul fondo. Con i padroni di casa sbilanciati in avanti si aprono grandi spazi per il contropiede biancoblù ed all'83 i tigrotti cominciano a sprecare malamente ogni possibilità di raddoppio. La prima all'83', con Artico che s'invola tutto solo verso la porta ravennate, ma pecca di egoismo regalando in pratica il pallone nelle braccia di Capecchi, non accorgendosi di Temelin completamente libero al suo fianco. Nei minuti finali ultimo cambio anche i tigrotti, che all'80' avevano già mandato in campo Dato a rilevare Imburgia, ed all'84' chiudono con le sostituzioni con il ritorno sul terreno di gioco anche per Lele Ambrosetti, dopo lunghi mesi di assenza, a rilevare Temelin. Palpitante il finale, con i padroni di casa proiettati vanamente e sterilmente in avanti, da segnalare il cartellino giallo per Vecchio, particolarmente falloso durante tutto l'arco dell'incontro. Sempre la Pro in evidenza, a sprecare l'opportunità di chiudere la gara, con un pericoloso contropiede innescato da Ticli, che con un colpo di tacco serve Ambrosetti, il quale si ritrova una prateria davanti a se, l'ex Chelsea si lancia in avanti, andando sul fondo da dove mette in mezzo un bel cross sul quale però non c'è nessun compagno pronto a raccogliere, in una area sguarnita. Brivido per la truppa di Discepoli al 90' ma con un difficile intervento in tuffo di Capelletti, sventa un pericoloso sinistro a rientrare di Succi, ed il portiere biancoblù replica al secondo dei tre minuti di recupero con una bella parata a terra su colpo di testa di Cavagna da calcio d'angolo. Ma è ancora la Pro, che proprio poco prima del triplice fischio finale manca clamorosamente l'occasione di chiudere il match, con Ambrosetti, che tutto solo si ripresenta in area, ma centra Capecchi in disperata uscita.
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