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PRO PATRIA:
Anania, Nossa, Imburgia, Giani, Citterio, Pessotto, Negrini,
Cigardi (87' Marino), Gasparello (25' Ardemagni), Castellazzi,
Trezzi (72' Rosso).
In panchina:
Capelletti, Martini, Ceriani, Schiavano - All. De Giorgi
(Marco Rossi squalificato)
VERONA:
Rafael, Politti, Sibilano, Orfei, Di Bari, Garzon (68
Minetti), Bellavista, Corrent, Stamilla (61 Morante),
Zeytulaev, Cissč (76 Altinier).
In panchina:
Franzese, Faggionato, Comazzi, Piocelle - All. Pellegrin
Arbitro:
Gallione di Alessandria
Assistenti:
Toti, Schenone
Quarto
ufficiale: Massa
Marcatori:
37' Negrini (Pro), 89' Zeytulaev (V)
NOTE:
Giornata piovosa, terreno scivoloso. Spettatori 4.200 (2.000
ospiti). Presenti il Sindaco di Busto, Farioli, e l'ex
allenatore della Pro, Leo Sigel, attuale selezionatore della
Padania.
Ammoniti:
Imburgia, Trezzi, Castellazzi, Negrini, Nossa (Pro); Bellavista
e Zeytulaev (V)
Angoli: 7-4
Recupero:
9' (3 - 6)
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LA
NOSTRA FEDE NON RETROCEDE |
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LA
NOSTRA FEDE NON RETROCEDE |
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Che qualcuno
liberi presto questa squadra, dall'anatema che gli č stato
scagliato addosso. E' urgente !!
La Pro,
retrocede in maniera rocambolesca, in una giornata segnata
dall'eterna sfortuna che la perseguita; in particolare come non
mai in questa stagione, in cui dall'inizio del 2008, tutto, ma
veramente tutto si č ritorto contro il colori biancoblų.
Sembrava giā tutto scritto, le stagioni con 7-8 non hanno mai
detto bene, e per la quarta volta di fila questo nefasto segno
del destino si č ripetuto, pių puntuale della cartella della
tasse, in un campionato in cui la Pro ha subito pių di un goals
al 90' ed anche oltre, spesso e volentieri pių che beffardi. La
giornata, nei pių appassionati tifosi biancoblų, ricordava
anche il giorno dell'ultima retrocessione, pioggerellina e
avversario che incominciava con la lettera V, quella volta fu il
Vigevano e l'anno era il 1991-92. Ma oltre al destino beffardo,
c'č pių di una grave colpa che pende sulla societā Pro
Patria, in particolare nella sua dirigenza che ha commesso pių
di un madornale errore in questi anni di gestione, in
particolare nell'ultimo campionato, dove convinta che si
potessero fare ancora le nozze, striminzite, con i fichi secchi,
ha affrontato l'annata, con lo stesso piglio di quella
precedente ed ora raccoglie i meritati frutti. Frutti maturati
anche nella scellerata gestione dei biglietti, che ha
accompagnato la decisiva gara di ritorno dei play-out,
praticamente regalando metā stadio ai veronesi.
Ai tigrotti,
scesi in campo e guidata dallo squalificato Marco Rossi, in
tribuna oggi c'č veramente ben poco da rimproverare o da
imputare, un pallone viscido schizza via al 90' e regala la
salvezza agli ospiti, che ormai non ci credevano pių e con loro
i loro tifosi praticamente ammutoliti. La grinta, l'impegno, la
carica agonistica, come la volontā, non sono assolutamente
mancate. Chi č sceso sul terreno di gioco, ha buttato tutte le
forze che aveva senza risparmiarsi, ma quando hai gli uomini
contati 15 i disponibili, pių due ragazzi della Berretti, non
si possono pretendere i miracoli, per una squadra che al 20' di
gioco, perde anche uno dei suoi uomini migliori, Gasparello, per
infortunio, oltre a mandare in campo una difesa ed un
centrocampo inventato per per le forzate assenze dei suoi uomini
chiave, Tramezzani, Dalla Bona, Vecchio, Candrina, Francioso
oltre a Fiorentino. Il vantaggio era meritato, il Verona aveva
accusato il colpo e con lui anche la sua tifoseria, che non
riusciva pių a sostenere la squadra, ma quando ormai i giochi
sembravano chiusi č arrivato il goal di Zeytualev.
Si parte sotto
una pioggerellina insistente che durerā per tutta la gara.
Squadre in campo con le maglie classiche, con la Pro che manda
in campo l'unica formazione possibile in questo momento, con
Nossa che rileva lo squalificato Candrina. Ospiti che all'ultimo
momento devono rinunciare anche agli infortunati Mancinelli e
Comazzi, che rendono sguarnita la corsia di sinistra, con
Pellegrini che sulla fascia mancina inserisce il giovane Politti,
centrocampo confermato con l'attacco che ritrova Stamilla sulla
sinistra, dopo il turno di squalifica, con Cissč al centro e
Zeytulaev, sul fascia destra. Formazioni che vengono accolte da
un boato da entrambe le tifoserie, quella bustocca nel
rettilineo di tribuna e nel settore degli ultras, mentre i
veronesi occupano parte del settore ospiti e tutto i popolari
coperti.
Moduli
speculari per le due squadre, con la partenza sembra pių
favorevole ai veronesi, che trovano in Stamilla l'uomo pių
propositivo, tra centrocampo ed attacco, cercando di aggredire
subito la Pro sulla linea mediana.
La Pro,
risponde quasi subito, con ottime discese sulle fasce, in
particolare con Imburgia sulla sinistra, che pių volte prende
d'infilata i gialloblų. Come al 4' quando salta un uomo prima
dell'ingresso dell'area, poi cade dopo il contrasto con un
Stamilla con l'arbitro che lo ammonisce per simulazione.
Risposta veronese al 6' punizione dalla trequarti di Zeytulaev
al 6, Sibilano, solo in tuffo arriva in ritardo Tre
minuti dopo, Anania fa correre un brivido a tutto lo stadio
biancoblų. Rinvio lungo di Rafael, il pallone tocca l'erba
viscida ed allunga la traiettoria, il portiere bustocco si fa
cogliere al limite dell'area e riesce fortunatamente a
smanacciare il pallone deviandolo in angolo. La partita prosegue
vivace ed aperta ad ogni soluzione, con i tigrotti, che
nonostante qualche scivolone di troppo, dovuto forse ai
tacchetti, tengono bene il campo e si fanno sempre pių
propositivi, cercando di fare girare la sfera. Traversone
pericoloso di Cigardi al 19, Gasparello non ci arriva per
poco, con Rafael che riesca a bloccare. Tocca poi a Trezzi
mettere al centro per il taglio di Negrini, che entra in area
dalla sinistra, Politti riesce a chiudere in angolo con un
intervento in scivolata disperata.
Al ventesimo di
gioco, l'ennesima tegola che cade sulla Pro, in questa stagione.
Dopo un contrasto a centrocampo s'infortuna seriamente il bomber
Gasparello, che č costretto a lasciare il campo dopo alcuni
minuti di cure. Al suo posto entra Ardemagni. Cissé prova a
fare valere la sua stazza fisica, ma č sempre ben controllato e
non crea particolari problemi se non alcune azioni fumose, in
coppia con Stamilla. La Pro, riprende il pallino ed al 28',
reclama pesantemente un rigore.
Trezzi, ruba
palla sulla trequarti, un difensore veronese, lo strattona a
lungo, con l'arbitro che lascia continuare, una volta dentro
l'area il giocatore abbandona la presa, l'attaccante biancoblų
liberato dalla presa prova a saltare l'uomo ma viene messo gių
senza tanti complimenti, per il sig. Gallione di Alessandria č
simulazione e mostra anche il cartellino giallo a lui e
Castellazzi per proteste. Il pubblico di fede biancoblų esplode
e per alcuni minuti la gara diventa nervosa. Alla mezzora il
difensore veronese Politti, rischia la clamorosa autorete
di testa, su un angolo battuto da Trezzi, con la palla che
supera di poco la traversa. 33' č un altro difensore gialloblu,
Di Bari, che in area bustocca, non riesce a servire Cissč.
Arriva anche il primo giallo per il Verona, č Zeytulaev a
rimediarlo, dopo una simulazione sulla trequarti campo.
Arriva
l'illusorio goal della Pro al 37' ennesimo tentativo di sfondare
sulla sinistra per la Pro, palla che torna in mezzo e bel
servizio in profonditā di Pessotto, che taglia a fette la
difesa veronese, andando a pescare l'inserimento di Negrini, che
in velocitā brucia il suo controllore e di sinistro brucia
Rafael con un bel diagonale.
Il goal del momentaneo vantaggio della Pro
Speroni,
biancoblų che esplode, con i giocatori bustocchi che si
arrampicano sulla rete. Il tutto a concretizzare una prevalenza
territoriale ed un miglior possesso palla, riaprendo di fatto i
giochi salvezza, anzi portando nettamente dalla propria parte
l'esito della sfida, anche perchč i gialloblų subiscono
vistosamente il colpo e non trovano la forza di reagire.
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Cigardi
in azione di attacco
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Trezzi
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Giani
contrasta Cissč
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L'
ex Morante consola Negrini
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Al ritorno
della squadre in campo entrambe le tifoserie provano a spingere
le squadre alla ricerca delle ultime stille di energia da
buttare sul campo, con il Verona, che spinto dalla forza della
disperazione, tenta di portarsi in avanti. Dopo tre minuti dalla
ripresa del gioco, Anania deve compiere un miracolo per bloccare
Cissč lanciato a rete da un passaggio filtrante di Zeytulaev.
Tiro dello scaligero da dentro l'area, con un difensore biancoblų
che lo disturba all'ultimo istante, Anania, allunga la manona e
intercetta il tiro, tenendo a galla la Pro, che passato il
pericolo, per alcuni minuti sembra subire l'assalto, ma sterile
del Verona, che prova a buttare in mezzo diversi palloni alti
per le sue torri ma senza successo. Azione insistita dei
tigrotti al 51' con Castellazzi, che taglia sinistra al centro e
da fuori lascia partire una conclusione pericolosa ma ma trova
la schiena di Ardemagni, che ne smorza la traiettoria. Giallo
anche per Bellavista, all'ennesimo fallo su Trezzi, al
53'.Sibilano, impatta alto di testa al 58, su servizio di
Zeytulaev da calcio dangolo.
Secondo cambio
della gara, al 61' con Morante, che rileva Stamilla, il quale
dopo una buona partenza era praticamente scomparso dal campo. Al
65' l'arbitro ravvisa gli estremi del fallo per il Verona, sulla
trequarti. Punizione che ha una lunga gestazione, con
rimostranze verso la barriera bustocca, con Negrini che rimedia
il giallo. Il tiro č poi flebile con la difesa bustocca che
sbroglia. Altro giallo per Nossa, per un fallo su Morante a
centrocampo.
Partita che
diventa intesa, biancoblų che in avanti si affidano ad
Ardemagni, ma che non riuscirā mai ad impensierire la
retroguardia veronese. I tifosi scaligeri, provano in ogni
modo a trascinare la propria squadra, che sul campo non trova
sbocchi. Salgono anche quelli bustocchi, ultras e tribuna che
sentono avvicinarsi sempre di pių il traguardo. Pro Patria che
si chiude bene e respinge i pallidi attacchi dei gialloblų.
Fase della gara inframezzata dai cambi. Al 68' per il Verona,
dentro una punta esterna, Minetti, per il centrocampista Garzon.
Nelle file bustocche, dentro Rosso per Trezzi, che esce tra gli
applausi, ed č il 72'. Pellegrini, pera l'ultimo cambio,
mandando in campo Altinier al posto di Cissč al 76'. giocandosi
tutte le carte offensive, per rimettere in sesto la gara e la
stagione. Verona, che prova l'ultimo assalto ma la Pro tiene
senza particolari problemi, con i gialloblų che non riescono ad
avvicinarsi all'area. Una sola azione da segnalare al 79' quando
un rimpallo nell'area bustocca, crea una situazione pericolosa,
con la palla che rimbalza pericolosamente dalla parti di Anania.
Dieci minuti
dal termine, le due squadre si allungano sul terreno di gioco,
il Verona, sembra proprio non averne pių, mentre la Pro appare
ancora in grado di fare qualcosa, mentre i tifosi veronesi,
ormai quasi rassegnati e quasi silenziosi, srotolano uno
striscione verso la propria dirigenza. Biancoblų che si portano
in avanti, per evitare pericoli e per cercare anche
possibilmente il secondo goal che chiuderebbe ogni discorso.
Castellazzi, in piena trance agonistica, a cinque dal termine,
calcia un pallone che supera anche la copertura dei popolari.
Con qualche sgroppata di Rosso e le residue forze di Negrini, la
Pro, allenta la pressione con il Verona che sembra ormai sul
punto di alzare bandiera bianca. All'87, entra Marino per
Cigardi, per quello che sembra un cambio tattico dettato alla
perdita di tempo, proprio mentre il destino biancoblų sta per
compiersi.
Biancoblų in
avanti con la squadra che si allunga, rinvio di alleggerimento da
parte del portiere Rafael, pallone lungo con Giani che di testa
non trova il tempo giusto, e il pallone viscido finisce proprio
sulla destra terminando nei piedi di Zeytulaev, che entra in
area, viene prima chiuso verso il fondo dallo stesso Giani, ma
riesce a vincere il contrasto ed in qualche modo provare il tiro
della disperazione che viene rimpallato prima dalla schiena di
un difensore biancoblų poi carambola su Anania e termina in
fondo al sacco.
Il goal del pareggio di Zeytulaev
I giocatori della Pro, crollano sul terreno di
gioco, la tribuna ammutolisce, mentre esplode il tifo veronese,
con molti che scavano la rete. Sei i minuti di recupero concessi
dall'arbitro, ma la botta č troppo forte per una squadra che
tolto Gasparello, non ha praticamente pių nessuno in grado di
buttarla dentro nemmeno con la forza della disperazione. Ultimo rantolo
della Pro Patria, una conclusione pericolosa di Marino dal
limite che si perde di poco a lato del palo alla sinistra di
Rafael. Il Verona rischia anche da raddoppiare, con Anania che
blocca. Poi arriva il triplice fischio finale di Gallione di
Alessandria. Dopo sei stagione consecutive in categoria, i
tigrotti lasciano la C1 che, fino a qualche mese fa, sembrava
essere ancora saldamente nelle loro mani.
Il campo ha
detto questo, adesso speriamo presto che si cambi pagina in
fretta, per una sana boccata di aria fresca, per il bene di
tutti, perchč con l'andamento degli ultimi anni non si va
proprio da nessuna parte.