LA CRONACA DELLA PARTITA
16 marzo 2008 |
Stadio "Speroni" di Busto A. |
Campionato Italiano serie C1/A - Ventisettesima giornata |
PRO PATRIA 1 H. VERONA 2 |
.
In panchina: Capelletti, Nossa, Francioso, Ceriani - All. Marco Rossi
In panchina: Franzese, Morabito, Bozzola, Iakovleski - All. D. Pellegrini
Marcatori:
Ammoniti: Imburgia, Dalla Bona e Giani (Pro); Mancinelli, Bellavista, Garzon, Cissè e Di Bari (V)
Angoli: 10-3
Recupero: 5' (2+3)
La Pro Patria, fa harakiri contro il Verona, allo "Speroni", ed ora guarda con qualche preoccupazione in più una classifica, che comincia a dare segni di allarme.
Biancoblù, che potevano e dovevano, chiudere meritatamente in vantaggio di almeno un paio di reti nella prima frazione di gioco, sfiorando il goal anche più volte nei minuti iniziali della ripresa. E come nella più classica regola non scritta del calcio giocato, al goal sbagliato, arriva il goal subito; e così è stato, con l'inzuccata di Orfei, lasciato colpevolmente solo su un calcio d'angolo dalla destra.
La rete subita ha mandato in black-out la Pro, certa di essere mai in possesso dei tre punti e, per alcuni minuti, ha avuto le gambe tagliate, facendo fatica a reagire senza imbastire alcuna azione pericolosa dalle parti del portiere ospite. E forse l'errore principale dei tigrotti è stato questo, sentirsi già la partita, in mano, al sicuro, visto l'impalpabile reazione dei veronesi, e come fino a quel momento la capacità e la continuità, con cui gli uomini di Rossi, mettevano a ferro e fuoco, l'impacciata retroguardia gialloblù, ogni volta che decidevano di presentarsi in avanti, a cui faceva riscontro l'inesistente attacco degli scaligeri.
E questa, tra le diverse cause, è probabilmente quella che ha tradito maggiormente i tigrotti, i quali poi solo con il passare dei minuti, quando le due squadre si sono allungate ulteriormente in sul terreno di gioco, vanno ancora vicini al raddoppio, ma vuoi l'imprecisione, vuoi che le forze non erano al massimo e anche la mancanza della necessaria convinzione di andare a cercare il goal, questo non è arrivato. E così, si pagano gli errori, tra cui, pesa la mancanza della gestione della palla, nei minuti finali dell'incontro, quando si doveva congelare la sfera e portare a casa comunque un punto che sarebbe stato più che prezioso visto i risultati degli altri campi, in chiave salvezza. Invece la Pro ha fatto harakiri, con un goal preso al 90', che si potrebbe definire "paperona" di Anania, in una squadra che come al solito, quando cede anche un minimo di concentrazione, va' incontro a certi errori, per non definirli in altro modo. La differenza poi è arrivata dalla parte opposta, pochi secondi dopo, con Rafael, che ha tirato fuori, da sotto la traversa, una punizione di Giani, decisamente molto più pericolosa, di quella calciata da Di Bari, che ha regalato la vittoria agli scaligeri.
Pro Patria, in campo, per il secondo turno interno consecutivo con il gli uomini delle ultime giornate, con mr. Rossi, che conferma il 4-3-3 dovendo fare a meno di Tramezzani, Fiorentino e Castellazzi infortunati, oltre di Rosso squalificato. In campo sin dal fischio d'avvio Trezzi, preferito a Cigardi che si sistema in panchina.
Veronesi, che si presentano rigalluzziti, dopo la vittoria interna contro il Foggia, dopo tre mesi di astinenza, con il varesino Davide Pellegrini, in panchina, che deve fare a meno diversi uomini, come Sibilano, Corrent, Comazzi, Vigna, Hurme schiera i suoi uomini con il 4-5-1, con il brasiliano Rafael in porta, difesa con al centro Orfei e Gonnella, sugli esterni Politti e Mancinelli Centrocampo con Garzon e Bellavista in mezzo, a destra lo sgusciante Stamilla (ex Sangiovannese), il francese Piocelle con la maglia numero dieci a cucire con l'attacco ed in avanti l'ex Mantova e Cittadella, Altinier a fare da riferimento, con l'ex genoano Minetti sulla sinistra.
Squadre in campo, con le loro tenute classiche, per un bell'effetto cromatico sul terreno di gioco e le due formazioni regalano una partenza che promette scintille.
Passano nemmeno 120' secondi di gioco e la Pro si rende subito pericolosa. Discesa sulla sinistra di Imburgia, decisamente il migliore in campo nelle file bustocche, che si porta sul fondo, serve in Gasparello che scarica indietro per l'accorrente Vecchio, che ciabatta la conclusione da ottima posizione. Sul rovesciamento di fronte è Giani che chiude ottimamente su Stamilla lanciato. 4' di gioco, e Verona vicinissimo al vantaggio; palla persa malamente dal centrocampo biancoblù, scaligeri che recuperano, servendo Minetti sulla sinistra, il numero undici, lavora bene la palla, con una serie continue di finte e contro finte, mettendo poi i mezzo un pallone tagliato su cui sbuca Stamilla, che ha tutto il tempo di prendere la mira e girare di testa a colpo sicuro, palla centrale che Anania ribatte proprio sulla riga, con Giani, che poi manda in angolo, anticipando Altinier. Pro che rinserra le fila, dopo un altro pericoloso errore in fase d'impostazione, che lancia ancora Stamilla, su cui è Citterio a mettere una pezza. Con il passare dei minuti gli uomini di Rossi, trovano le misure giuste e si portano in avanti, andando alla conclusione prima con Gasparello poi con Negrini, sfondando di continuo sia a destra che a sinistra.
Al 10' arriva la rete del vantaggio, Imburgia raccoglie un pallone sul vertice destro dell’area e mette in mezzo un pericoloso tiro-cross basso, che passa in mezzo a tutti infilandosi poi alla destra di Rafael. Pro che prende convinzione, mentre il Verona subisce vistosamente il colpo. Poco meno di tre minuti ed i biancoblù, potrebbero raddoppiare, Negrini conquista palla sulla sinistra, caracolla verso l'area, salta un primo avversario, poi in piena velocità un secondo, dribbling a rientrare e tiro ad incrociare che esce di un soffio, tra gli applausi scroscianti dello "Speroni".
Stallone di Foggia, trova il modo di ammonire prima Imburgia, colpevole di aver allontanato la palla, poi Dalla Bona, per proteste.
Gasparello, prova dal limite, ma senza fortuna, poi su calcio d'angolo, manda di poco sopra la traversa. Scontro aereo tra Candrina e Piocelle, con il giocatore francese che si accascia lungo la linea laterale sotto la tribuna, perdendo vistosamente sangue dal capo. Rientrerà dopo sette minuti, con una vistosa fascia sul capo.
Al 23' un bel traversone di Candrina mette in difficoltà la difesa ospite, che si salva a fatica sulle conclusioni di Gasparello e Vecchio. 31', ancora Negrini, pericoloso, ben servito in profondità da Pessotto, si presenta tutto solo davanti a Rafael, ma il diagonale, lambisce il palo alla sinistra del portiere. Pro Patria che con Candrina, Imburgia e Negrini, imperversa sulle corsie esterne, con gli scaligeri che non riescono ad imbastire un'azione degna di nota, ma gli uomini di Rossi, pur dando la netta impressione di tenere in mano l'incontro, non riescono a mandare la palla nel sacco, per il 2-0, che chiuderebbe di fatto la gara.
Al rientro delle squadre in campo, si ha l'impressione che la Pro, sia decisa a sistemare la pratica. Pronti via e Negrini và alla conclusione pericolosa, che Rafael manda in angolo con difficoltà. Dalla bandierina, arriva una palla in mezzo dove Gasparello, prova una rovesciata. Ottima la scelta di tempo, fantastico l'impatto, ma purtroppo la palla esce di un nulla, a portiere ampiamente battuto, con un gesto tecnico che per bellezza avrebbe sicuramente meritato il goal. E come sempre accadde nel calcio, al goal sbagliato, anzi sbagliati, arriva la rete avversaria.
Rovesciamento di fronte, veronesi che raccolgono un corner. Batte Minetti, dalla destra, l'esperto difensore Orfei, avanza in area, venendo lasciato colpevolmente solo, libero di colpire sul primo palo. Inzuccata vincente, proprio sotto la traversa imparabile. Il difensore gialloblù, si produce in un coast-to-coast, verso il propri tifosi, procurandosi un problema inguinale che dopo pochi minuti lo costringerà ad abbandonare il campo.
Pro, che patisce il goal e per alcuni minuti, sembra sbandare, lasciando il campo agli avversari, che provano timidamente a farsi avanti.
Per gli uomini di Rossi, arriva l'occasione di riportarsi in vantaggio, una volta superato lo sbandamento. Negrini viene lanciato ottimamente in profondità per vie centrali, superando di slancio la statica difesa scaligera, scatto che porta l'esterno biancoblù ad entrare in area, tutto solo davanti a Rafael. Prova la conclusione piazzata, invece di quella di potenza, Rafael si distende e con una mano, compie un miracolo, smorzando l'urlo del goal della tifoseria bustocca, già pronta ad esultare.
Al 59' il Verona, dopo l'inserimento di Di Bari, per Orfei, manda in campo Greco per Altinier. Il nuovo entrato rimane in campo poco meno di due minuti, procurandosi uno stiramento inseguendo una palla lungo la corsia laterale. Al suo posto, Cissè dalla Guinea, che si mette in evidenza per un paio di controlli mancati e poi per un entrata su Imburgia.
Rossi risponde, mandando in campo Marino, per Trezzi, quindi Cigardi per Vecchio, che passa la fascia di capitano a Citterio.
Momento di grossa confusione, in campo, con la Pro, che si ridisegna, cercando nuove posizioni, sbagliando però anche alcuni facili appoggi, che innervosiscono ulteriormente la squadra, mentre sul fronte opposto, si mette in evidenza Stamilla, per un paio di sgroppate sul rilancio del proprio portiere, che però non portano pericoli dalle parti di Anania.
Marino prova due volte la soluzione personale, prima accentrandosi dalla sinistra, con tiro rimpallato, poi con un'improbabile tiro dalla distanza che termina altissimo.
Una disattenzione potrebbe costare caro, ai biancoblù; squadre lunghe sul campo, rilancio del centrocampo veronese, che innesca Minetti che taglia il campo verso destra, palla colpita di prima intenzione che si perde di poco alta sopra la traversa. La risposta della Pro, arriva con una triangolazione, che manda in area Marino, potrebbe mettere in mezzo subito ma si porta sul fondo dove viene rimpallato. Generosamente ci prova ancora Imburgia, andando al cross, ma prima Gasparello, anticipa Cigardi, pronto alle sue spalle, nel secondo è l'ex comasco che colpisce, di testa con Rafael che blocca.
Minuti finali, con le due squadre che sembrano accontentarsi del punto, ma all'89', arriva il patatrac della Pro, con lo zampino dell'arbitro. Palla innocua in avanti, Citterio controlla il proprio uomo sulla trequarti, il quale si sistema nettamente il pallone con la mano, fischio che arriva, ma indicando una punizione a favore dei gialloblù. Barriera bustocca, che si sistema malamente, nonostante i richiami di Anania, con l'impressione netta, che sul campo manchino le forze e la concentrazione necessaria, oltre alla paura di mandare in fumo, un risultato già dato per acquisito, ed invece scivolato dalle mani.
Calcia Di Bari, da oltre venticinque metri, tiro non irresistibile, barriera biancoblù, che forse devia, forse no. Il pallone sembra nelle mani di Anania, che invece se lo fa sfuggire in maniera goffa con la palla che carambola lentamente in rete. 1-2 per il Verona, con delirio dei propri sostenitori, che non credono a tanta grazia. Gli uomini di Rossi, provano a portarsi avanti con la forza della disperazione, per cercare il pareggio. Prima arriva una conclusione di Gasparello, neutralizzata, poi una punizione dal limite. Batte Giani, palla forte e precisa, indirizzata sotto la traversa, sembra il pareggio, ma Rafael vola e manda in angolo, con l'arbitro che fischia la fine. Tifosi bustocchi che se ne vanno, imprecando contro un maglione dai colori non proprio azzeccati di un giornalista locale e di un'amica del Sindaco Farioli, che sfoggiava un giubbotto, dagli stessi colori.
Pro Patria, che viene sconfitta ancora una volta in casa, la terza nelle ultime quattro uscite e non vince allo Speroni dalla 15^ giornata.
. .
|