Campionato Prima divisione/Gir. A. - Ventiseiesima giornata
COMO 0
PRO PATRIA
0
.
.
COMO: Zappino, Rudi (37' pt Maggioni), Franco, Ardito,
Gonnella, Goretti, Filippini, E. Brevi (6' st, Zerzouri), Maah,
Cozzolino (26' st Fragiello), Salvi.
In
panchina: Malatesta, Bruno, Conti, Prandelli - All. O.
Brevi-Strano
PRO PATRIA: Giambruno, Del Grosso, Barbagli, Passiglia,
Chiecchi (22' Rinaldi), Pivotto, Bruccini (1' st Melara),
Lombardi, Ripa, Serafini, Pacilli (20' st Sarno).
In
panchina: Sala, Morello, Baù, Urbano – All. Vincenzo Cosco
Arbitro: Sig. Ciro
Carbone di Napoli
Assistenti: Piovera e Pulcini
NOTE: giornata grigia e fredda. Terreno pesante e in
pessime condizioni. Spettatori 1.500 circa (1.021 abbonati); 250
biancoblù tra settore ospiti e tribuna. In tribuna Vierchowood,
Gentile e Padovano
In una
delle partite più brutte della storia del calcio, la Pro
raccoglie un punto nello scontro diretto contro un modestissimo
Como, complicandosi ulteriormente la strada verso la salvezza,
anche per il risultati delle avversarie. E' stata una partita
squallida, priva di ogni contenuto calcistico e tecnico tra due
formazioni alla ricerca di pesanti punti salvezza, che non hanno
fatto niente per superarsi. Una prestazione che preoccupa molto
in vista del finale di campionato, perchè questa è una squadra
svuotata caratterialmente, senza ambizioni, senza voglia,
apatica e refrattaria ad ogni stimolo, incapace di impensierire
il portiere lariano. Per i tigrotti l'aggravante di aver
mostrato un discreto ma inefficace possesso palla, almeno nella
prima frazione di gioco, senza mai impensierire il portiere di
casa, anche nella parte finale del secondo tempo quando i
padroni di casa erano in dieci uomini per l'infortunio occorso a
Maah. Il tutto contro un Como che al “Singalia” aveva
conquistato solo undici punti e palesato sempre gravi problemi,
mostrati ampiamente anche oggi. Una Pro che fa altrettanto
mostrando ampiamente i propri limiti tecnici e caratteriali, in
balia della ridda di voci che coinvolgono da inizio stagione la
proprietà, aumentate a dismisura negli ultimi giorni con
dichiarazioni contraddittorie della stessa. Una situazione che
sicuramente non aiuta una rosa che non ha una guida certa e
precisa. Conquistare la salvezza in queste condizioni sarà
un'impresa titanica, ma qualcuno non sembra ancora accorgersene
a solo otto giornate dal termine della stagione regolare. Pro
senza Caglioni squalificato e Paponetti infortunato con Cosco
che modifica lievemente la formazione delle ultime giornate pur
affidandosi al solito 4-4-1-1. Giambruno in porta, difesa con
Del Grosso, Chiecchi, Pivotto e Barbagli, centrocampo con
Bruccini a destra, il rientrante Passiglia e Lombardi in mezzo e
Pacilli a sinistra; in avanti Serafini a sostegno di Ripa. In
panchina il quarto portiere Sala classe 92, quindi Morello,
Rinaldi, Melara, Sarno, Baù e Urbano. Como con il 4-4-2 con
diversi recuperati dell'ultimo momento come Ardito, E. Brevi e
Maah con la formazione rivoluzionata rispetto alle ultime uscite
con Maggioni e Fragiello che si accomodano in panchina. Lariani
che presentano Zappino in porta, difesa con Rudi e Franco
esterni, al centro gli esperti Gonnella e Goretti, centrocampo
con Ardito e Ezio Brevi al centro con Filippini e Salvi larghi,
in avanti Maah e Cozzolino. Pro che si presenta con un completo
rosso fuoco con inserti bianchi, mentre i padroni di casa con la
maglia classica, su un terreno di gioco veramente ridotto
malissimo con un fondo pesante e la fascia sotto la tribuna
centrale quasi priva di erba. Gara che inizia con ritmi molto
soft, tra due formazioni che dovrebbero affrontarsi con il
coltello tra i denti per contendersi punti salvezza. Il primo
tiro della gara arriva al 7' con un sinistro di Lombardi dal
limite con Zappino che blocca a terra. 10' palla lunga dal
centrocampo lariano a cercare Filippini in profondità, Chiecchi
anticipa di testa l'attaccante. Partita con continua soporifera,
senza emozioni con due formazioni che si mantengono a debita
distanza dalla porta avversaria, con la Pro che mostra un
discreto ma inutile possesso palla, a cui non trova sbocchi in
avanti. Sussulto della gara, se lo si può chiamare così, nella
fase centrale del primo tempo. 19' fermato Cozzolino in
posizione dubbia per fuorigioco. Minuto 22' Maah mette dentro ma
con l'arbitro che aveva già fermato l'azione per fuorigioco. 23'
azione della Pro, Serafini per Ripa che cerca la conclusione più
difficile con la difesa lariana che libera con Franco. Sul
rovesciamento di fronte, improbabile colpo di testa dal limite
di Filippini, palla a lato. Si torna su ritmi blandi per il
nulla dal punto di vista tecnico, Pro che mantiene il possesso
palla ma manca il guizzo sui venti metri per mettere in
difficoltà il Como con Ripa sempre isolato e troppo solo.
Giambruno protagonista al 32', punizione dalla distanza di
Goretti, battuta di destro, palla non forte ma indirizzata nel
sette con precisione, il portiere biancoblù vola e mette in
angolo. 35' azione manovrata della Pro che manda al tiro
Passiglia dal limite, palla che termina alta. 37' primo cambio
della gara il Como manda sul terreno di gioco Maggioni per Rudi
infortunato. Non cambia niente dal punto di vista tattico. 39'
Cozzolino in velocità entra in area e lascia partire un
diagonale con Giambruno che si fa trovare pronto e blocca a
terra. Due minuti dopo lariani ancora pericolosi, Maah in
mischia trova il tiro, deviato dalla difesa in corner.
Barbagli
Chiecchi
Pacilli
Passiglia
Al
ritorno delle squadre in campo la Cosco manda in campo Melara
per uno spento Bruccini. Prima conclusione per i padroni di
casa, con tentativo dalla linea di fondo da parte di Filippini
con palla che va altissima. Secondo cambio per i comaschi al
sesto con l'inserimento della punta Zerzouri per Ezio Brevi, con
l'assetto che diventa un 4-3-1-2 con il neo entrato che si
posizione dietro Maah e Cozzolino. Sistemazione che per poco non
sorprende la Pro, perchè all''ottavo, dopo uno scambio sulla
trequarti Filippini si inserisce in area, lasciando partire un
diagonale che termina alto da posizione defilata. Risposta
biancoblù con un velleitario tiro dal limite di Serafini.
Secondo tempo in cui se possibile succede ancora meno che nella
prima frazione di gioco. Pro che non trova il gioco, senza
nemmeno andare a cercare di pungere, unicha azione da segnalare
al 14' con un tiraccio dalla distanza di Passiglia che termina a
lato di un paio di metri. Lo stato confusionale e di apatia
della Pro, si palesa al 16'. Innocuo lancio in profondità di
Zerzouri, pasticcio della difesa biancoblù, Chiecchi con nessuno
alle spalle, rischia la clamorosa autorete con la palla che
fortunatamente finisce in angolo. Dalla bandierina palla a Maah
con Barbagli che riesce a deviare e manda ancora in angolo. 18'
tiro di Cozzolino, contrastato da Barbagli, Giambruno para a
terra. Secondo cambio per Cosco che richiama in panchina Pacilli
inserendo Sarno. 20' Pro timidamente pericolosa, cross di Del
Grosso, colpo di testa di Ripa che tristemente termina a lato.
Un minuto dopo i biancoblù chiudono le sostituzioni per
l'infortunio di Chiecchi, che lascia in campo per uno
stiramento, al suo posto entra Rinaldi. 24' Maah tocca
all'indietro per Zerzouri, tiro alto dal vertice sinistro
dell'area bustocca. Il Como manda in campo l'ariete Fragiello
per Cozzolino per cercare di dare più profondità al timidissimo
accenno di pressing. Alla mezz'ora della ripresa,
pericolosissimi i lariani Zerzouri serve Maah che entra in area,
vince un corpo a corpo con Rinaldi, lasciando poi partire un
diagonale di sinistro sul primo palo, Giambruno trova il
riflesso e manda in angolo. Sull'azione l'attaccante azzurro
s'infortuna, rimanendo a bordo campo per alcuni minuti, provando
poi a rientrare ma senza fortuna. La Pro non approfitta nemmeno
del vantaggio numerico, unico tenue accenno di vitalità a sei
dal termine, doppio dribbling al limite di Sarno, scambio con
Ripa che le mette davanti al portiere ma Zappino riesce a
trovare il tempo giusto e blocca. Ultimo minuto del tempo
regolamentare, difesa bustocca deconcentrata e molle, Filippini
conquista palla sulla trequarti, tenta poi il tiro della
disperazione, senza convinzione che termina a lato. Quattro i
minuti di recupero che sono una vera enormità per quanto visto
in campo, al termine dei quali finalmente arriva il fischio
finale che fa terminare questo scempio di partita con i tifosi
di entrambe le squadre che a gran voce chiedono la restituzione
del prezzo del biglietto. Per la Pro un pareggio che non serve e
che fa nascere ulteriori e pesanti dubbi sulla tenuta della
squadra che dovrebbe andare alla ricerca della salvezza.