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PRO PATRIA: Caglioni, Aquilanti, Barbagli,
Passiglia (18' st Cristiano), Pivotto, Rinaldi, Baù
(26' st Melara), Bruccini, Urbano (1' st Ripa),
Serafini, Pacilli.
In
panchina: Giambruno, Masiero, Chiecchi, Sarno – All. Vincenzo
Cosco
ALESSANDRIA: Servili, Pucino (28' pt Ciancio), Ghosheh
(33' st Motta), Sottil, Signorini, Longhi, Fantini, Mateos (16'
st Volpara), Rosso, Artico, Buglio.
A
disposizione: Cicutti, Briano, Damonte, Cammaroto – All.
Francesco Buglio
Arbitro: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta (Ba)
Assistenti: Bordini di Faenza e Schembri di Mestre
Marcatore: 12' st Passiglia (Pro)
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni.
Spettatori 1.700 circa, (1.045 abbonati) di cui 250 ospiti.
Primo goal in maglia biancoblù per Giovanni Passiglia
Ammoniti: Pucino, Longhi, Ghosheh e Signorini (A); Ripa
(Pro)
Espulso: Pivotto (Pro) all' 8' del st per fallo da ultimo
uomo
Angoli: 14-1
Recupero: 6' (1+5)
Prima
gara del 2010 e prima vittoria della Pro che torna a
riassaporare i tre punti dopo cinque pareggi consecutivi. Una
fondamentale per il futuro biancoblù, una vittoria fortemente
cercata e voluta dal gruppo, contro un avversario che ha badato
solo a difendersi ed a picchiare, ricorrendo all'ostruzionismo
più becero (vedi giocatori a terra già nel primo tempo a palla
lontana per interrompere l'azione) con l'appoggio dell'arbitro,
il Sig. Abbattista di Molfetta, quanto mai incerto e stitico nei
cartellini. Tigrotti che hanno giocato con il cuore, dominando
decisamente la gara per la prima mezz'ora di gioco, per un vero
e proprio assedio alla porta di Servili, in cui hanno sfiorato
il goal più e più volte, mangiandosi un'occasione incredibile
con Urbano, più difficile da sbagliare che da mettere in rete a
porta vuota, ma è riuscito nella “mission impossible” da mandare
la palla alle stelle da sotto misura, forse indotto all'errore
anche dal terreno non in perfette condizioni. Gli ospiti, sempre
costretti sulla difensiva e rintanati nella loro metà campo come
un orso in letargo, si sono fatti vedere rarissime volte in
avanti, per tutta la gara, anche quando la Pro è rimasta in
dieci, per la giusta espulsione di Pivotto ad inizio ripresa,
per fallo da ultimo uomo su Fantini lanciato a rete. E qui è
venuto fuori il carattere del gruppo, che in inferiorità
numerica, già gravato dalle numerose assenze per infortunio, ha
stretto i denti mostrando di saper soffrire fino in fondo
trascinato anche dal pubblico che ha preso ad incitare la
squadra a gran voce, dopo un inizio con il silenziatore, andando
subito meritatamente in vantaggio. Difeso poi con Serafini che
scalato sulla prima linea di difesa è stato il leader e
trascinatore silenzioso della squadra, con un Pacilli prezioso
ed indiavolato per tutto l'incontro.
Per la
prima gara dell'anno, Cosco sperava di avere a disposizione dopo
mesi l'intera rosa, ma la sosta natalizia non ha permesso di
recuperare tutti i tigrotti, così Paponetti, Lombardi finiscono
in tribuna con Polverini per scelta tecnica, con Kyeremateng,
Som, Calà, Marci, sul piede di partenza oltre a Morello sempre
fuori rosa. In panchina gli acciaccati Cristiano, Chiecchi, Ripa
e Melara. Squadra schierata con Caglioni in porta, esterni
Aquilanti e Barbagli, al centro Pivotto e Rinaldi, quindi
Passiglia con Bruccini, con Baù e Pacilli sulla fascia, Serafini
in appoggio di Urbano, per un 4-4-1-1 di base ma che in fase di
possesso palla diventa un 4-2-4, con gli esterni che si portano
sulla linea di attacco. Alessandria al gran completo, con la
sola esclusione di Rodriguez fermato per squalifica, con Buglio
che si presenta con un 4-3-3 di base che diventa un 3-5-2 a
secondo dei momenti della gara. In porta Servili, difesa da
destra a sinistra con Pucino, Sottil, Signorini, Ghosheh, a
centro campo Mateos, Longhi e Buglio jr. In avanti Fantini e gli
ex Rosso ed Artico.
Pronti
via e la Pro prende subito il possesso del gioco con personalità
e voglia di andare immediatamente alla ricerca del goal,
chiudendo gli avversari nella loro metà campo. 5' angolo di Baù,
tocca di testa Serafini, palla che esce di un soffio alla
sinistra di Servili battuto. Un minuto dopo i tigrotti lamentano
la mancata concessione di un rigore, Pacilli è abilissimo a
rubare palla sulla trequarti e s'invola verso l'area il portiere
ospite esce a valanga mando a terra l'attaccante biancoblù, ma
l'arbitro concede solo l'angolo. Dalla bandierina Pro ancora
pericolosa, Pacilli mette in mezzo, Serafini manca l'impatto di
un soffio. Gli uomini di Cosco, sono arrembanti, trascinati
dalle folate di Pacilli che sulla fascia si beve come e quando
vuole il malcapitato Pucino (classe 91 e nell'orbita delle
Nazionali di categoria), ma non riescono a piazzare la zampata
vincente. 12' Urbano riceve palla sul limite, resiste ad una
doppia carica pesante, senza che l'arbitro intervenga, riesce
comunque a difendere la palla e a tirare in diagonale tra tre
difensori avversari, Servili si salva ancora riuscendo a deviare
di piede in angolo. Al quarto d'ora il goal sembra cosa fatta ma
Urbano, forse tradito dal terreno di gioco, manda altissimo a
porta vuota da sotto misura uno splendido pallone di Pacilli che
aveva tagliato fuori tutta la difesa ospite. Pro sempre in
pressione ma il goal non arriva, al 18' si fanno vedere per la
prima volta anche i piemontesi con un'azione di alleggerimento
condotta dagli ex Rosso e Artico, quest'ultimo tenta la
deviazione al volo, con la palla che termina sul fondo.
Biancoblù padroni del campo con Pacilli che è la spina nel
fianco della difesa avversaria con Pucino sempre più frastornato
con il passare dei minuti: ogni volta che arriva una palla in
area il giocatore grigio entra in difficoltà. Scema un po'
d'intensità il pressing dei tigrotti e gli uomini di Buglio
provano a farsi vedere, al 24' conquistano una punizione da
oltre i venti metri. Batte Fantini con un tiro teso e rasoterra
che si perde di poco alla destra di Caglioni, comunque sulla
traiettoria. Riparte l'assalto dei tigrotti, ma arrivano solo
calci d'angolo in produzione industriale e diversi fuori gioco,
fischiati a Urbano. Gli uomini di Buglio, vista la difficoltà
crescente, cominciano a perdere tempo clamorosamente. Portiere
che ritardare vistosamente la rimessa in gioco, giocatori grigi
che dopo un contrasto vanno a terra in maniera pacchiana, per
fermare l'azione biancoblù, salvo poi riprendersi...
Al 28'
la difesa grigia in palese affanno non riesce a liberare l'area,
sfera che arriva a Pacilli che calcia al volo ma manda alto.
Buglio corre ai ripari richiamando in panchina il sempre più
frastornato Pucino, per il più esperto Ciancio, con
l'Alessandria che passa ad un 3-5-2 cercando di conquistare
campo. Prova l'alleggerimento la formazione ospite con l'ex
Rosso, che mette una palla in mezzo ma senza creare pericoli.
Minuto 35' per poco ci scappa la clamorosa beffa, Fantini (il
migliore dei suoi), prova lo sfondamento sulla destra, riesce a
vincere un rimpallo e si porta sul fondo dove e mette in mezzo
un pallone che taglia tutta l'area piccola biancoblù, Mateos
tutto solo davanti a Caglioni, tocca verso il palo più lontano
ma un difensore bustocco riesce a mandare in angolo. Riprende la
pressione bustocca con gli avversari costretti sempre nei ultimi
40 metri, ma l'azione non trova la stocca vincente per poter
portare meritatamente ed in maniera sacrosanta la Pro in
vantaggio. Gesto di fair-play di Urbano, il quale dopo una
percussione verso l'area, tocca per ultimo il pallone, ma
l'arbitro indica il calcio d'angolo; con la palla che già sulla
bandierina, l'argentino si assume l'onere dell'ultimo tocco, e
l'onore del gesto. Mentre sul fronte opposto continua il non
fair-play dei grigi. Dopo un solo minuto di recupero Abbattista,
fa chiudere la prima frazione di gioco.
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Aquilanti |
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Il goal
della Pro |
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Melara |
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Pacilli |
Al
ritorno delle squadre in campo Cosco lascia negli spogliatoi
proprio il “pescadito”, ed al suo posto inserisce Ripa, con la
Pro che continua a macinare gioco alla ricerca del goal,
spendendo molte energie per andare all'arrembaggio. Al sesto,
Barbagli dal fondo cerca la porta, palla che sfiora l'incrocio.
Biancoblù in avanti sempre alla ricerca della meritata rete, ma
al minuto numero otto, le cose sembrano precipitare. Artico ha
una felice intuizione a metà campo e sfrutta al meglio un taglio
dell'esperto Fantini che si trova lanciato verso Caglioni,
Pivotto lo rincorre e non può fare altro che stenderlo da dietro
al limite dell'area. Giusto il rosso per il difensore biancoblù
e punizione da posizione pericolosa per gli ospiti. Batte Artico
a cercare l'angolino basso alla sinistra di Caglioni che blocca
a terra. Pubblico bustocco che prende a sostenere a gran voce la
squadra e la Pro finalmente passa al dodicesimo della ripresa.
Azione insistita sulla linea difensiva alessandrina, Passiglia
da limite lascia partire un diagonale che trova la deviazione di
un difensore, con la palla che termina in rete. In superiorità
numerica, l'Alessandria prova a riversarsi in avanti alla
ricerca del pareggio, ma i tigrotti riescono a difendersi bene,
con Cosco che richiama in panchina Passiglia, per un probabile
problema fisico, inserendo il rientrante Cristiano. Pro che
stringe le maglie e si posiziona con una doppia linea 4-4 con
Barbagli che passa al centro della difesa e Bruccini, scala a
fare l'esterno di difesa con Ripa unica punta, senza correre
particolari pericoli. Scoppia una rissa ad un quarto d'ora dalla
fine, perchè Pacilli colpito duro rimane a terra, con gli
avversari che a differenza di come facevano i biancoblù nei loro
confronti, continuano l'azione in maniera decisa, volano manate
con l'arbitro che riporta la calma dopo alcuni minuti dando un
giallo, a Signorini e Ripa. Ripa che viene poi steso
sistematicamente da Sottil senza tanti complimenti con falli
pesanti da dietro, senza che l'arbitro sanzioni. Mentre i
“simpatici orsetti” sulle tribune fanno partire l'ennesima botto
della giornata. Al 26' per la Pro dopo due mesi di assenza fa il
suo ritorno in campo Melara che rileva Baù che esce tra gli
applausi. Il vikingo al primo pallone, riscopre la dura legge
del campo, infatti salta deciso Ghosheh che lo stende deciso,
senza troppi complimenti. L'arbitro non può fare a meno di
ammonirlo per il fallaccio, ma poi non sanziona ancora i
ripetuti e rudi interventi da dietro di Sottil su Ripa. Prova il
forcing la formazione ospite, con Serafini che diventa l'uomo
ovunque sulla linea dei centrocampisti andando a strappare
palloni su palloni. Al 38' gli avversari vanno due volte al tiro
con il neo-entrato Motta, con l'ultima conclusione da buona
posizione ma svirgolata che termina sul fondo. Ma è la Pro che
sfiora due volte il raddoppio la prima su contropiede di Melara
che si porta dentro l'area lasciando partire un diagonale forte
ma centrale che Servili blocca a terra. Quindi a cinque dal
termine con un bel tocco sotto misura al volo di Ripa su
ennesima sgroppata di Pacilli, con la palla indirizzata
nell'angolino basso, ma Servili riesce a trovare il riflesso
giusto e devia in corner. Nel finale brivido per i biancoblù con
una percussione di Volpato, fermato fallosamente ad un passo
dall'ingresso in area. Palla in mezzo e Ripa ribatte di testa. A
tre dal termine punizione da posizione centrale, batte Fantini
con palla altissima. Dopo cinque lunghissimi minuti di recupero,
l'arbitro fischia la fine con la Pro che riassapora il gusto dei
tre punti e la squadra tutta che festeggia sotto la curva.
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