Campionato
Prima divisione/Gir. A. - Nona giornata
PRO
PATRIA 1
COMO 0
.
. PRO
PATRIA:
Caglioni, Aquilanti, Barbagli, Cristiano, Rinaldi,
Pivotto, Melara, Lombardi, Ripa (19' st Urbano),
Serafini (1' st Paponetti), Pacilli (36' st Masiero).
In
panchina: Giambruno, Som, Sarno, Passiglia - All.
Cosco
COMO:
Malatesta, Maggioni, Franco, O. Brevi, Preite, E.
Brevi, Terraneo (21' st Bretti), Salvi, Guazzo,
Cozzolino, Bruno (42' st Riva).
In
panchina: Zappino, Mbida, Porro, Adobati - All.
Fantoni (Di Chiara squalificato)
Arbitro:
Aleandro Di Paolo di Avezzano
Assistenti:
Belcastro e Fascetti
Marcatore:
Melara 33' st
NOTE:
giornata di sole ma con aria fredda, terreno in
perfette condizioni. Spettatori 1.700 circa (1045
abbonati), 200 circa ospiti. Presente il sindaco di
Busto, Farioli, numerosi tecnici ed osservatori. Il
capitano del Como, O. Brevi, ha deposto un mazzo di
fiori sotto la curva azzurra, in ricordo di un tifoso,
scomparso nei giorni scorsi. Gara cominciata con 15
minuti di ritardo per la protesta delle società verso
la divisione dei proventi radio televisivi da parte
della Lega Calcio.
Ammoniti:
Cristiano, Melara e Masiero (Pro); O. Brevi e E. Brevi
(C)
Espulso:
Rinaldi (Pro) a partita conclusa per aver colpito un
avversario con un pugno.
Angoli:
2-3
Recupero:
6' (2+4)
Un
gol di Melara, nell'ultimo quarto di gioco, regala ai
tigrotti tre punti fondamentali nella gara contro il
Como, che ha segnato l'esordio di Vicenzo Cosco sulla
panchina biancoblù. E' stata una partita, decisamente
bruttina che sembrava destinata a terminare sul nulla
di fatto, quando il neo-entrato Urbano, ha trovato il
varco giusto per servire Melara che ha poi trafitto
Malatesta. L'ingresso dell'argentino, chiamato a gran
voce dal pubblico, ha dato la scossa giusta alla
partita dei tigrotti, apparsi ancora malaticci, anche
al cospetto di un Como che non è sembrato
propriamente irresistibile, anzi dimesso e che non ha
mai impegnato seriamente Caglioni. Finale di partita
agitato con colpi proibiti da ambo le parti, con
Rinaldi espulso a gara terminata, per aver colpito
Oscar Brevi. Dopo una settimana tesa, caratterizzata
dall'esonero di Beppe Manari e l'arrivo del nuovo
mister Vincenzo Cosco, i tigrotti sono riusciti così
ad acciuffare i tre punti che mancavano dalla terza
giornata (datata 6 Settembre), per una vittoria che
riporta un po' di serenità nell'ambiente bustocco.
Buone le prove di Melara, Lombardi e Cristiano, uniti
alla difesa mai seriamente in pericolo, al cospetto di
un Como spuntato ed incapace di fare male. Urbano,
anche se visto fino ad ora a sprazzi in campionato,
sembra aver i mezzi e le doti di trascinatore. Il
nuovo tecnico biancoblù, Cosco, modifica il modulo
della squadra, passando dal 4-2-3-1 al 4-4-1-1, un
cambio solo tattico, ma non negli undici uomini che
scendono in campo, che sono praticamente gli stessi
delle ultime giornate, considerando le assenze degli
infortunati Bruccini, Chiecchi, con Polverini e
Morello alla ricerca della forma migliore. Per una Pro
schierata con Caglioni in porta, difesa da destra a
sinistra con Aquilanti, Rinaldi, Pivotto e Barbagli.
Cristiano, sempre con la fascia di capitano e Lombardi
a formare la linea mediana, con Melara e Pacilli
esterni, Serafini avanzato a supporto di Ripa. Como,
privo della punta Facchetti e degli esperti Brioschi
(difensore) ed Ardito (centrocampista), schierato da
Di Chiara (squalificato e piazzatosi sulla tribunetta
in mobile) con il 4-4-2, con Malatesta tra i pali,
difesa imperniata sul 42enne Oscar Brevi nel ruolo di
libero vecchi-tempi, con al fianco il roccioso Preite,
esterni Maggioni e Franco. Centrocampo guidato da Ezio
Brevi, ormai prossimo agli anta, con Salvi a correre
supportato sulla fascia destra dal giovane Terraneo
(classe 90) e da Bruno che agisce anche da terza punta
a supporto dei mobili attaccanti Cozzolino e Guazzo.
Squadre
in campo con le tenute classiche e dopo i primi minuti
di studio, in cui il Como si mette in maggior evidenza
con azioni manovrate a cercare i mobili attaccanti, ma
senza pungere, i tigrotti provano a portarsi in avanti
ma sembrano avere un solo schema, palla a Melara per
cercare lo sfondamento sulle corsie esterne, ma ogni
volta è circondato da tre uomini, venendo così
bloccato. Nulla di fatto da segnalare fino al quarto
d'ora quando è la Pro a rendersi pericola due volte
nel breve volgere di pochi minuti, sempre con Ripa.
14' Melara riesce a liberarsi dalla doppia marcatura e
s'invola sulla fascia destra, mette al centro area,
dove il centravanti biancoblù prende il tempo a tutti
colpendo bene di testa, Malatesta compie un miracolo e
vola a respingere d'istinto. Due minuti dopo, il
bomber tigrotto prova la botta al volo su uno schema
di punizione, ma il destro in diagonale centra la base
del primo palo e poi gonfia l'esterno della rete. Sono
queste le maggiori emozioni della prima frazione di
gioco che da segnalare passa poco d'altro. Al 19' per
i lariani, Bruno vede la sua prima conclusione deviata
in angolo sugli sviluppi del quale nasce una seconda
occasione, ma sbilanciato tira alto. Minuto 22', Oscar
Brevi stende Ripa poco oltre il limite dell'area, ma
l'arbitro gli risparmia il giallo. Gara noiosa, senza
particolari emozioni con il gioco frammentato senza
guizzi verso la porta, con la Pro che spinge con un
briciolo di convinzione in più, rispetto ai lariani.
35' Salvataggio in extremis di O. Brevi che sbroglia
una situazione pericolosissima su Ripa. Un minuto
dopo, conclusione di Cozzolino dalla distanza con
palla che termina abbondantemente a lato. Prima della
chiusura del tempo, giallo anche per Cristiano che
ferma Cozzolino lanciato a rete sulla tre quarti da
una bella verticalizzazione. Punizione calciata sulla
barriera. 45' ammonito anche Melara per un intervento
da dietro su Salvi a metà campo, si chiude così un
primo tempo da latte alle ginocchia !!
Urbano
Il
goal di Melara
Melara
Esultanza
a fine gara
Al
ritorno delle squadre in campo, mister Cosco per
cercare di dare una sferzata, inserisce l'ariete
Paponetti per un impalpabile Serafini, cercando di
dare maggior peso all'attacco. Gara che non si sblocca
con diversi errori soprattutto da parte comasca, con
il gioco che ristagna a centro campo, senza che venga
scoccato nessun tiro da una parte e dall'altra, per un
match che regala solo sbadigli e fa rimpiangere la
voglia di non essere andati a funghi e castagne. Pro
senza gioco e senz'anima, nessuno a centrocampo che
riesce ad amministrare il pallone, gestire il gioco e
dettare l'ultimo passaggio, attacco evanescente e
dagli spalti partono i cori per l'inserimento di
Urbano; invocazione della disperazione, che deriva
dalla constatazione della nullità offensiva della
Pro. Al 19' della ripresa la svolta della gara: entra
proprio Urbano, esce uno spento Ripa, che tira dritto
verso gli spogliatoi senza fermarsi in panchina. Un
minuto dopo sostituzione anche per il Como, esce il
giovanissimo Terraneo ed entra l'ex Bretti.
Con
l'inserimento dell'argentino la Pro trova un po' di
verve, al 22' Pacilli impegna Malatesta con un
diagonale basso. Passano i minuti ed i tigrotti
cercano con maggior insistenza il goal vittoria che
arriva al 33' quando dopo un'azione in percussione da
destra verso il centro Urbano trova Cristiano in area
il quale smista prontamente per Melara che calcia un
rigore in movimento intercettato da Malatesta, ma la
palla carambola poi in fondo al sacco. Un minuto dopo,
biancoblù ancora vicini al goal, tiro in diagonale di
Urbano da dentro l'area che sorvola di poco la
traversa. Dieci dal termine, Cosco inserisce Masiero a
rafforzare la difesa per Pacilli, con la Pro che vede
Melara portarsi sulla destra ed Aquilanti scalare a
centrocampo per fare posto al nuovo entrato. Giallo
per Ezio Brevi, che in gioco pericoloso colpisce al
viso Lombardi con una scarpata. Ultimi minuti con il
Como che cerca disperatamente il pari, e gara che si
anima con diversi scontri. Volano diverse manate, e
tra i più attivi sul fronte comasco troviamo come
sempre i due fratelli Brevi e da parte biancoblù
Rinaldi, con diversi scambi di manate. Cinque dal
termine giallo per Masiero per fallo volontario. Sulla
punizione si accendono diverse mischie, ma non succede
nulla di particolare. I comaschi inseriscono Riva per
Bruno. Fase finale tesa con diversi colpi proibiti che
volano a entrambe le parti, con capannelli di uomini
che si formano in diverse zone del campo. Al triplice
fischio finale scoppia una rissa, con Rinaldi, già
particolarmente "fumino", dopo aver fatto
volare alcuni colpi proibiti, si toglie la maglia ed
assesta un pugno al mento ad Ezio Brevi, rimediando il
cartellino rosso a gara già terminata. Arriva la
seconda vittoria stagionale, decisa da una delle poche
azioni da gol di tutto l'incontro, per una gara
destinata a finire 0-0 e che poteva trascinare
definitivamente i tigrotti sul fondo. Tre punti
fondamentali per tutto l'ambiente; è andata bene ma i
problemi restano con la Pro che torna a battere il
Como in casa dopo ben 42 anni.