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PRO
PATRIA:
Giambruno, Masiero, Som (1’ st Calà), Marci (1’
st Aquilanti), Barbagli, Rinaldi, Melara, Passiglia,
Urbano, Serafini, Sarno (18’ st Ripa).
In
panchina: Caglioni, Rudi, Polverini, Lombardi – All.
Vincenzo Cosco.
LUMEZZANE:
Gazzoli, Romeo, Formiconi, Grippo (1’ st Cornali),
Checcucci (1’ st Ciasca), Bonatti, Bradaschia,
Faroni, Galabinov, Lauria, Pini (30’ st Zanardini).
In
panchina: Trini, Guagnetti, Pesenti, Salvi – All.
Leonardo Menichini
Arbitro:
Davide Penno di Nichelino (To)
Assistenti:
Castano - Tedeschi
Marcatore:
13’ pt rig. Lauria
NOTE:
Serata piovosa, terreno scivoloso. Presenti circa 400
spettatori (10 ospiti). In tribuna diversi osservatori
e tecnici tra cui l'ex tigrotto Romairone ds della Pro
Belvedere Vercelli (LP2)
Ammoniti:
Masiero (Pro); Formiconi, Pini, Faroni (L)
Espulso:
Masiero (Pro) 36’ pt per doppia ammonizione
Angoli:
4-2
Recupero:
3 (1+2)
I
tigrotti vengono eliminati dalla Coppa Italia di Lega
Pro, da un rigore molto discusso realizzato al 13' del
primo tempo da Lauria e da un arbitraggio indeciso che
ha visto anche l'espulsione di Masiero al 36' el primo
tempo, per doppia ammonizione ricevuta nel giro di
pochi minuti, per due falli veniali. La Pro conferma
di vivere un momento no, allo Speroni, andando
incontro alla quarta sconfitta interna in sette gare
disputate nella nuova stagione (quattro di campionato
e tre di Coppa). I biancoblù specialmente nella
ripresa non hanno demeritato, mostrando a tratti
carattere e voglia di recuperare il risultato con
buone giocate da parte di Urbano, Melara, Passiglia ed
Aquilanti con Giambruno più che una sicurezza tra i
pali. Hanno destato le solite perplessità le
prestazioni di Som (che non è un difensore), Marci,
Sarno e di Serafini imballato, in netta e palese
involuzione rispetto alle prime gare di campionato.
C'è da dire che i tigrotti sono partiti bene e nei
primi dieci minuti di gioco avevano messo nella loro
metà campo i rossoblù del Lumezzane, pur tenendo
conto che al di là dell'esperto portiere Gazzoli
(75), del rincalzo Bonatti (81) e di Lauria (86) la
formazione di Menichini era in realtà una formazione
Berretti rimaneggiata, piena com'era di tanti 88, 89 e
91. Scesi in campo con l'intento di portare a termine
la partita e senza troppo badare alla qualificazione.
Biancoblù in campo con il 4-4-2 con Giambruno in
porta, in difesa da destra a sinistra Masiero,
Barbagli, Rinaldi e Som; centrocampo con Passiglia e
Marci centrali, esterni Melara con la fascia da
capitano e Sarno, in avanti Urbano e Serafini. In
panchina si rivede dopo tanto tempo Polverini.
Si
parte sotto una pioggia che diventa sempre più
insistente con il passare dei minuti ed una Pro che si
propone discretamente in avanti con una manovra che
anche grazie all'avversario è più fluida, portando
diversi pericolosi traversoni nell'area lumezzanese,
ma mostrando di mancare del finalizzatore. Da
segnalare un colpo di testa centrale di Urbano ed una
girata debole di Serafini, propiziati sempre da azioni
di Melara sulla fascia. Al 9' azione di Sarno con
traversone basso che taglia tutta l'area sul secondo
palo Melara ed Urbano, arrivano con un attimo di
ritardo. 11 la difesa bustocca perde palla malamente
sulla tre quarti, Lauria recupera la sfera entra in
area e lascia partire un forte diagonale sul quale
Giambruno si oppone splendidamente. Al 12' però
l'arbitro concede un rigore molto dubbio agli ospiti.
Traversone innocuo da sinistra a destra, Som tutto
solo forse intercetta con il braccio, l'arbitro
inizialmente non se ne avvede, salvo poi tornare sulla
propria decisione per i richiami dei giocatori del
Lumezzane. Dagli undici metri Lauria spiazza Giambruno,
mettendo il pallone basso alla sua sinistra. La Pro
subisce il colpo e non mostra più la verve dei primi
dieci minuti di gioco, con la gara che scorre senza
grandi emozioni, tranne per le sgroppate di Melara
sulla fascia, sempre raddoppiato in marcatura se non
triplicato.
Tutto
tranquillo fino al 34' quando Masiero recupera palla
sulla trequarti, Pini va in pressing e commette fallo
da dietro, il difensore biancoblù reagisce e
l'arbitro troppo frettolosamente mostra ad entrambi il
giallo. Passano tre minuti, Masiero lungo la fascia
destra cerca di fermare un giocatore rossoblù andato
via in velocità, mettendogli le mani sulla schiena,
l'incerto Penno gli mostra il secondo giallo e lo
manda negli spogliatoi.
Al
ritorno in campo dopo l'intervallo Cosco, ridisegna la
Pro, inserendo Aquilanti e Calà per gli incerti Som e
Marci, con Serafini che arretra a centrocampo. Passa
il primo quarto della ripresa senza sussulti, se
quelli del pubblico per i passaggi sbagliati con la
Pro che prova a svegliarsi dal torpore al 16' con
un'azione di Sarno che termina con un bel diagonale
che impegna Gazzoli a terra, quindi ci prova Urbano
con il portiere ospite che devia. Sessanta secondi
dopo, spunto di Sarno sulla fascia sinistra e arriva
ancora al diagonale, ma che non crea problemi. Cosco
lo richiama in panchina inserendo Ripa con Urbano che
passa sull'esterno. Il tecnico biancoblù le prova
tutte per cercare il gol e al 18' Sarno lascia il
posto alla prima punta Ripa. La Pro dimostra di
crederci, trascinata anche da alcuni bei numeri di
Mathias Urbano. 25' Ripa su cross dalla sinistra di
Barbagli, avrebbe l'occasione per pareggiare ma il
colpo di testa risulta centrale e debole, finendo tra
le braccia di Gazzoli. I tigrotti si buttano
generosamente in avanti, ma si scoprono ed il bulgaro
Galabinov potrebbe chiudere la pratica ma Giambruno
gli dice noi due volte, con una seconda bella parata
con le gambe da terra su un diagonale a botta sicura.
L'uomo in meno e la stanchezza si fanno sentire nella
formazione bustocca, con diversi passaggi che vanno a
vuoto e facendo fallire anche alcune ripartenze
interessanti con Serafini che per troppa leziosità e
forse sufficienza, non riesce ad innsescare i compagni
in superiorità numerica.
Al
41' il Lumezzane si rende ancora pericoloso con due
tentativi dal limite, ma Giambruno si fa trovare
sempre pronto. All'ultimo minuto di recupero Barbagli
si guadagna un buon calcio di punizione al limite del
lato corto dell'area, s'incarica della battuta Urbano
con il tiro che viene respinto dalla difesa ospite,
chiudendo di fatto la gara. Gara che con la
conseguente eliminazione dalla Coppa, che poteva
essere un'ottima valvola di sfogo per diversi
elementi, ha visto forse il definitivo canto del cigno
per molti di loro. Da segnalare l'incitamento intenso
e continuo degli ultras bustocchi per tutta la gara,
che avrebbero meritato ben altro spettacolo: loro la
qualificazione se la sono ampiamente meritata.