LA CRONACA DELLA PARTITA

 

7 febbraio 2010 - ore 14,30
Stadio "C.Speroni" di Busto A.
Campionato Prima divisione/Gir. A.  - Ventitresima giornata 
PRO PATRIA  2

PAGANESE  1

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PRO PATRIA: Caglioni, Del Grosso, Barbagli (14' st Rinaldi), Passiglia (27' pt Urbano), Pivotto, Chiecchi, Sarno, Bruccini, Ripa, Serafini, Pacilli (36' st Morello).

In panchina: Giambruno, Nocciola, Baù, Paponetti - All. Vincenzo Cosco

PAGANESE: Melillo, Grimaldi, Panini, Castaldo, Sciannamè, Izzo, Memunshaj, Maisto, Macrì (24' st Zarineh), Tortori (1' st Ibekwe), Lasagna (30' st Vicedomini).

In panchina: Buk, Ingrosso, Giglio, Cucciniello - All. Giuseppe Palumbo


Arbitro: Sig. Andrea Corletto di Castelfranco V.to (Tv)

Assistenti: Battista e Morelli da Barletta

Marcatori: 3' Izzo (Pa), 30' Ripa (Pro), 41' Serafini (Pro)

NOTE: giornata soleggiata ma fredda. Terreno privo di neve ma allentato. Spettatori 1.100 circa (1.045 abbonati). Una trentina ospiti tra settore e tribuna. Esordio in maglia biancoblù per Federico Del Grosso. Presenti due ex tigrotti, Andrea Vecchio, nel settore degli ultras e Andrea Pisani in tribuna.

Ammoniti: Macrì e Castaldo (Pa); Pivotto e Pacilli (Pro)
Angoli: 6-1
Recupero: 6' (2+4)
 



 

Battendo di misura la Paganese per 2-1, in un vero e proprio scontro salvezza, la Pro ottiene una vittoria probabilmente basilare per il proprio futuro. Lo fa rovesciando le sorti di una gara che si era messa malissimo, dopo il vantaggio di Izzo al terzo di gioco, che poteva essere il definitivo colpo del ko, per una squadra reduce da tre sconfitte di fila, con il morale sotto i tacchi e per diversi motivi in balia di sé stessa. Una gara giocata in un clima irreale, sia per l'approccio di tutto l'ambiente alla partita, con gran parte del pubblico in silenzio pronto a fare scoppiare la contestazione che stava montando, sia per il lutto che ha colpito Vincenzo Sarno, per la scomparsa del fratello Emanuele, stroncato a soli 15 anni dalla leucemia. E' stata comunque una Pro impaurita specialmente in difesa, dove il pallone scottava ad ogni tocco, impacciata, farraginosa, a tratti abulica, incapace di presentare la minima azione di gioco, uno schema appena accennato. Nulla, per una squadra remissiva e rinunciataria oltre ogni limite, veramente imbarazzante per chi dovrebbe combattere per conquistare la salvezza. Per fortuna che l'avversario odierno era la Paganese, davvero modesta per la categoria, perchè una squadra minimamente più attrezzata avrebbe messo in guai seri questa impalpabile Pro, in quella che è stata una delle peggiori partite viste allo “Speroni” negli ultimi anni. Con questa mentalità e queste prestazioni si arriva ai play-out diritti, dritti con le conseguenze che ne possono seguire. Partita che comincia di fatto alle ore 10.30, quando l'arbitro Corletto di Castelfranco Veneto, fa il sopralluogo sul terreno di gioco, dopo la richiesta inoltrata dalla società di via Cà bianca, alla Lega Calcio per rinviare la gara a causa della neve caduta nella giornata di venerdì. Il campo e le tribune sono completamente libere per l'opera svolta dai tifosi biancoblù; mancano i rappresentanti della squadra ospite, così l'arbitro dopo mezz'ora di vana attesa da l'ok per lo svolgimento della partita, proprio mentre si alza un'insidiosa nebbia che poi svanirà completamente prima del fischio d'avvio. Pro Patria priva degli squalificati Melara e Lombardi oltre di Cristiano infortunato. Cosco, presenta il solito modulo 4-4-1-1, mandando in campo Caglioni (in forte dubbio, fino al test del mattino), l'ultimo arrivato Del Grosso a destra, al centro Chiecchi e Pivotto, a sinistra il rientrante Barbagli, ma non al meglio della condizione con Rinaldi che si accomoda in panchina. Centrocampo che vede la defezione di Baù, alle prese con un risentimento muscolare, con Sarno schierato al suo posto, quindi al centro Passiglia (al rientro dopo un mese), Bruccini e Pacilli sulla fascia. In avanti Serafini in appoggio di Ripa. In panchina dopo mesi di ostracismo siede Enrico Morello, mentre l'altro ultimo arrivato Palermo si accomoda in tribuna. Paganese priva degli squalificati difensori G. Esposito e Gambi, ma che recupera la punta Ibekewe, proprio dopo un turno di stop imposto dal Giudice Sportivo. Il tecnico Palumbo conferma il proprio 4-4-2 con la difesa che da destra a sinistra vede il brasiliano Grimaldi, quindi Panini, Castaldo e Sciannamè. A centrocampo Maisto e Memushaj con Izzo e Macrì sugli esterni. In attacco Lasagna e Tortori entrambi classe 88', preferiti a Ibekwe e Zarineh che si accomodano in panchina con gli ultimi arrivati Giglio, Vicedomini e Ingrosso. Pro in campo con la divisa classica con i pantaloncini blù, ospiti in completo rosso. Sugli spalti il clima non è dei migliori, sia per la delusione delle ultime tre sconfitte consecutive che per la chiusura del calciomercato. “Speroni”, praticamente spoglio di striscioni, mentre sul muro verso il campo dell'Antoniana campeggia uno scritta: “L'amore per la maglia? È un'altra cosa”, firmato dal Pro Patria Clubs. Parte con maggior piglio la Paganese che dopo un minuto di gioco va alla conclusione con Lasagna; tiro forte che si perde a lato. Al primo vero affondo gli ospiti passano, poco meno di tre giri di lancette Lasagna scende supera senza problemi la tenue difesa bustocca, mette in mezzo dove nessun biancoblù interviene e Izzo sul secondo palo mette dentro senza problemi. Gelo completo allo “Speroni”, in un clima già surreale di suo. Al 6' prima timida azione bustocca con un colpo di testa di Ripa su cross di Pacilli che esce di poco. Campani pericolosi con velocissimi contropiedi sempre guidati dall'albanese Memunshaj, sfruttando al meglio gli ampi spazi lasciati dai giocatori tigrotti, disordinatamente in avanti alla ricerca del pari. Per i tigrotti il nulla più desolante con i giocatori che vagano per il campo senza meta, senza scopo, svuotati delle minima grinta e voglia di giocare. Abulia più completa. Ancora pericolosi gli ospiti al 22' con un'azione confusa in area bustocca, palla a Lasagna che prova la conclusione di tacco con Caglioni che si ritrova la sfera tra le mani. Pro Patria completamente abulica, praticamente assente dal terreno di gioco. Minuto 27' e primo cambio della gara esce Passiglia, rischiato dopo un mese di stop, che non riesce a tenere assolutamente il ritmo gara, al suo posto viene inserito Urbano, con Serafini che scala a centrocampo e Sarno si porta a supporto di Ripa. La Pro sembra avere una lieve scossa vitale e pochi minuti dopo perviene al pareggio. Serafini allarga proprio sul neo-entrato argentino che viene bloccato in angolo. Dalla bandierina palla in mezzo all'area, corta respinta della difesa campana, si avventano sul pallone Pacilli e Ripa, quest'ultimo è il primo ad arrivare, lascia partire una conclusione a filo d'erba che sorprende il portiere avversario insaccandosi vicino al palo. 37' Urbano serve Ripa appena dentro l'area, prova un gesto atletico, ne esce un tiro che non impensierisce Melillo. Un minuto dopo, azione di Pacilli a servire Sarno in buona posizione, ma invece di tirare prova un dribbling venendo bloccato. Il raddoppio biancoblù arriva al 41' Serafini recupera palla su ribattuta della difesa ospite e di piatto destro brucia Melillo.

 

       

Il goal del pareggio di Ripa

Il goal del 2 a 1 di Serafini

Del Grosso

Sarno

Al ritorno delle squadre in campo per la Paganese dentro il veloce Ibekewe per Tortori ed inizio di ripresa che vede la Pro in difficoltà, con gli ospiti che cercano di spingere con Sciannamè portato in avanti a fare l'ala, diventando di fatto attaccante raggiunto, mentre Izzo con l'albanese Memunshaj si dannano su ogni pallone per cercare di ritmo ai propri compagni. Pro impacciata, specialmente in difesa con il pallone che scotta letteralmente tra i piedi e che non riesce ad imbastire un'azione degna di nota; Urbano si fa notare solo per gli errori a ripetizione. Al 14' Cosco opera il secondo cambio, dentro Rinaldi per Barbagli non al meglio della condizione. Paganese che mantiene il possesso palla ma senza mai rendersi pericolosa. Pro remissiva, compatta dietro la linea della palla con il solo Ripa in avanti di trenta metri rispetto ai compagni, con la squadra che ovviamente non riesce a sviluppare gioco, per una gara inguardabile portata avanti su ritmi blandi. 22' angolo per la Pro, batte male Sarno con una traiettoria lunga, recupera la difesa campana che fa subito ripartire l'azione, con Pivotto che deve fermare fallosamente un avversario lanciato nello spazio venendo ammonito. Due minuti dopo la Paganese, prova il tutto per tutto inserendo in attacco la torre Zarineh per Macrì. 27' Sarno serve in area Ripa che dal dischetto del rigore lascia partire un sinistro che Panini riesce a ribattere con lo stinco, con Melillo che sembrava fuori causa. Tigrotti che non riescono ad imbastire una sola azione degna di nota. Al 29' confusione totale, Caglioni nel tentativo di evitare un calcio d'angolo, serve invece Izzo, il quale invece di portarsi in posizione migliore, cerca subito la conclusione di destro, palla che fortunatamente esce di poco. Sul rovesciamento di fronte la Pro potrebbe chiudere la partita. Rinvio di Caglioni, palla che arriva direttamente a Ripa che vince un rimpallo trovandosi solo davanti all'estremo difensore avversario, già rassegnato ad essere battuto, ma clamorosamente mette proprio sui piedi del portiere che si era già buttato dalla parte opposta, sprecando malamente l'occasionissima per fissare il punteggio e chiudere la partita. Terzo cambio per i campani dentro Vicedomini per Lasagna. Punizione per la Paganese da posizione pericolosa, tiro di Sciannammè con Caglioni che blocca in due tempi. 34' occasione ancora per i campani per raggiungere il pareggio, Ibekewe scende sulla fascia e prova il tiro cross in diagonale, sul secondo palo dove Izzo tutto solo, non trova il tap-in vincente. A dieci dal termine fa il suo rientro in campo Enrico Morello, subentrando a Pacilli con Del Grosso che passa sull'esterno di centrocampo con Chiecchi, per Pro che passa ad un 3-5-1-1, con due difensori di ruolo sulle fasce. Minuti finali Paganese in avanti ma senza pungere e la Pro ha ancora due occasioni sempre con Sarno. Sulla prima recupera la sfera, si porta al limite dell'area, lascia partire un sinistro che viene deviato in angolo. La seconda vede Serafini, prendere con esperienza una punizione sui venticinque metri; batte Sarno con il sinistro, palla indirizzata nell'angolino basso alla destra di Melillo che vola e riesce a smanacciare in angolo. Al termine dei quattro minuti di recupero concessi, il Sig. Corletto fischia la fine. Ripa e Rinaldi tornano immediatamente negli spogliatoi, Caglioni e Sarno strappano lo striscione del Pro Patria Clubs, mentre il resto della squadra si porta sotto il settore degli ultras. Decisamente un clima non bello per tutti.


 

 


 

 

 

 

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