NOTE: giornata soleggiata ma fredda. Terreno privo di
neve ma allentato. Spettatori 1.100 circa (1.045 abbonati). Una
trentina ospiti tra settore e tribuna. Esordio in maglia
biancoblù per Federico Del Grosso. Presenti due ex tigrotti,
Andrea Vecchio, nel settore degli ultras e Andrea Pisani in
tribuna.
Ammoniti:
Macrì e Castaldo (Pa); Pivotto e Pacilli (Pro) Angoli: 6-1 Recupero: 6' (2+4)
Battendo di misura la Paganese per 2-1, in un vero e proprio
scontro salvezza, la Pro ottiene una vittoria probabilmente
basilare per il proprio futuro. Lo fa rovesciando le sorti di
una gara che si era messa malissimo, dopo il vantaggio di Izzo
al terzo di gioco, che poteva essere il definitivo colpo del ko,
per una squadra reduce da tre sconfitte di fila, con il morale
sotto i tacchi e per diversi motivi in balia di sé stessa. Una
gara giocata in un clima irreale, sia per l'approccio di tutto
l'ambiente alla partita, con gran parte del pubblico in silenzio
pronto a fare scoppiare la contestazione che stava montando, sia
per il lutto che ha colpito Vincenzo Sarno, per la scomparsa del
fratello Emanuele, stroncato a soli 15 anni dalla leucemia. E'
stata comunque una Pro impaurita specialmente in difesa, dove il
pallone scottava ad ogni tocco, impacciata, farraginosa, a
tratti abulica, incapace di presentare la minima azione di
gioco, uno schema appena accennato. Nulla, per una squadra
remissiva e rinunciataria oltre ogni limite, veramente
imbarazzante per chi dovrebbe combattere per conquistare la
salvezza. Per fortuna che l'avversario odierno era la Paganese,
davvero modesta per la categoria, perchè una squadra minimamente
più attrezzata avrebbe messo in guai seri questa impalpabile
Pro, in quella che è stata una delle peggiori partite viste allo
“Speroni” negli ultimi anni. Con questa mentalità e queste
prestazioni si arriva ai play-out diritti, dritti con le
conseguenze che ne possono seguire. Partita che comincia di
fatto alle ore 10.30, quando l'arbitro Corletto di Castelfranco
Veneto, fa il sopralluogo sul terreno di gioco, dopo la
richiesta inoltrata dalla società di via Cà bianca, alla Lega
Calcio per rinviare la gara a causa della neve caduta nella
giornata di venerdì. Il campo e le tribune sono completamente
libere per l'opera svolta dai tifosi biancoblù; mancano i
rappresentanti della squadra ospite, così l'arbitro dopo
mezz'ora di vana attesa da l'ok per lo svolgimento della
partita, proprio mentre si alza un'insidiosa nebbia che poi
svanirà completamente prima del fischio d'avvio. Pro Patria
priva degli squalificati Melara e Lombardi oltre di Cristiano
infortunato. Cosco, presenta il solito modulo 4-4-1-1, mandando
in campo Caglioni (in forte dubbio, fino al test del mattino),
l'ultimo arrivato Del Grosso a destra, al centro Chiecchi e
Pivotto, a sinistra il rientrante Barbagli, ma non al meglio
della condizione con Rinaldi che si accomoda in panchina.
Centrocampo che vede la defezione di Baù, alle prese con un
risentimento muscolare, con Sarno schierato al suo posto, quindi
al centro Passiglia (al rientro dopo un mese), Bruccini e
Pacilli sulla fascia. In avanti Serafini in appoggio di Ripa. In
panchina dopo mesi di ostracismo siede Enrico Morello, mentre
l'altro ultimo arrivato Palermo si accomoda in tribuna. Paganese
priva degli squalificati difensori G. Esposito e Gambi, ma che
recupera la punta Ibekewe, proprio dopo un turno di stop imposto
dal Giudice Sportivo. Il tecnico Palumbo conferma il proprio
4-4-2 con la difesa che da destra a sinistra vede il brasiliano
Grimaldi, quindi Panini, Castaldo e Sciannamè. A centrocampo
Maisto e Memushaj con Izzo e Macrì sugli esterni. In attacco
Lasagna e Tortori entrambi classe 88', preferiti a Ibekwe e
Zarineh che si accomodano in panchina con gli ultimi arrivati
Giglio, Vicedomini e Ingrosso. Pro in campo con la divisa
classica con i pantaloncini blù, ospiti in completo rosso. Sugli
spalti il clima non è dei migliori, sia per la delusione delle
ultime tre sconfitte consecutive che per la chiusura del
calciomercato. “Speroni”, praticamente spoglio di striscioni,
mentre sul muro verso il campo dell'Antoniana campeggia uno
scritta: “L'amore per la maglia? È un'altra cosa”, firmato dal
Pro Patria Clubs. Parte con maggior piglio la Paganese che dopo
un minuto di gioco va alla conclusione con Lasagna; tiro forte
che si perde a lato. Al primo vero affondo gli ospiti passano,
poco meno di tre giri di lancette Lasagna scende supera senza
problemi la tenue difesa bustocca, mette in mezzo dove nessun
biancoblù interviene e Izzo sul secondo palo mette dentro senza
problemi. Gelo completo allo “Speroni”, in un clima già surreale
di suo. Al 6' prima timida azione bustocca con un colpo di testa
di Ripa su cross di Pacilli che esce di poco. Campani pericolosi
con velocissimi contropiedi sempre guidati dall'albanese
Memunshaj, sfruttando al meglio gli ampi spazi lasciati dai
giocatori tigrotti, disordinatamente in avanti alla ricerca del
pari. Per i tigrotti il nulla più desolante con i giocatori che
vagano per il campo senza meta, senza scopo, svuotati delle
minima grinta e voglia di giocare. Abulia più completa. Ancora
pericolosi gli ospiti al 22' con un'azione confusa in area
bustocca, palla a Lasagna che prova la conclusione di tacco con
Caglioni che si ritrova la sfera tra le mani. Pro Patria
completamente abulica, praticamente assente dal terreno di
gioco. Minuto 27' e primo cambio della gara esce Passiglia,
rischiato dopo un mese di stop, che non riesce a tenere
assolutamente il ritmo gara, al suo posto viene inserito Urbano,
con Serafini che scala a centrocampo e Sarno si porta a supporto
di Ripa. La Pro sembra avere una lieve scossa vitale e pochi
minuti dopo perviene al pareggio. Serafini allarga proprio sul
neo-entrato argentino che viene bloccato in angolo. Dalla
bandierina palla in mezzo all'area, corta respinta della difesa
campana, si avventano sul pallone Pacilli e Ripa, quest'ultimo è
il primo ad arrivare, lascia partire una conclusione a filo
d'erba che sorprende il portiere avversario insaccandosi vicino
al palo. 37' Urbano serve Ripa appena dentro l'area, prova un
gesto atletico, ne esce un tiro che non impensierisce Melillo.
Un minuto dopo, azione di Pacilli a servire Sarno in buona
posizione, ma invece di tirare prova un dribbling venendo
bloccato. Il raddoppio biancoblù arriva al 41' Serafini recupera
palla su ribattuta della difesa ospite e di piatto destro brucia
Melillo.
Il goal
del pareggio di Ripa
Il goal
del 2 a 1 di Serafini
Del Grosso
Sarno
Al
ritorno delle squadre in campo per la Paganese dentro il veloce
Ibekewe per Tortori ed inizio di ripresa che vede la Pro in
difficoltà, con gli ospiti che cercano di spingere con Sciannamè
portato in avanti a fare l'ala, diventando di fatto attaccante
raggiunto, mentre Izzo con l'albanese Memunshaj si dannano su
ogni pallone per cercare di ritmo ai propri compagni. Pro
impacciata, specialmente in difesa con il pallone che scotta
letteralmente tra i piedi e che non riesce ad imbastire
un'azione degna di nota; Urbano si fa notare solo per gli errori
a ripetizione. Al 14' Cosco opera il secondo cambio, dentro
Rinaldi per Barbagli non al meglio della condizione. Paganese
che mantiene il possesso palla ma senza mai rendersi pericolosa.
Pro remissiva, compatta dietro la linea della palla con il solo
Ripa in avanti di trenta metri rispetto ai compagni, con la
squadra che ovviamente non riesce a sviluppare gioco, per una
gara inguardabile portata avanti su ritmi blandi. 22' angolo per
la Pro, batte male Sarno con una traiettoria lunga, recupera la
difesa campana che fa subito ripartire l'azione, con Pivotto che
deve fermare fallosamente un avversario lanciato nello spazio
venendo ammonito. Due minuti dopo la Paganese, prova il tutto
per tutto inserendo in attacco la torre Zarineh per Macrì. 27'
Sarno serve in area Ripa che dal dischetto del rigore lascia
partire un sinistro che Panini riesce a ribattere con lo stinco,
con Melillo che sembrava fuori causa. Tigrotti che non riescono
ad imbastire una sola azione degna di nota. Al 29' confusione
totale, Caglioni nel tentativo di evitare un calcio d'angolo,
serve invece Izzo, il quale invece di portarsi in posizione
migliore, cerca subito la conclusione di destro, palla che
fortunatamente esce di poco. Sul rovesciamento di fronte la Pro
potrebbe chiudere la partita. Rinvio di Caglioni, palla che
arriva direttamente a Ripa che vince un rimpallo trovandosi solo
davanti all'estremo difensore avversario, già rassegnato ad
essere battuto, ma clamorosamente mette proprio sui piedi del
portiere che si era già buttato dalla parte opposta, sprecando
malamente l'occasionissima per fissare il punteggio e chiudere
la partita. Terzo cambio per i campani dentro Vicedomini per
Lasagna. Punizione per la Paganese da posizione pericolosa, tiro
di Sciannammè con Caglioni che blocca in due tempi. 34'
occasione ancora per i campani per raggiungere il pareggio,
Ibekewe scende sulla fascia e prova il tiro cross in diagonale,
sul secondo palo dove Izzo tutto solo, non trova il tap-in
vincente. A dieci dal termine fa il suo rientro in campo Enrico
Morello, subentrando a Pacilli con Del Grosso che passa
sull'esterno di centrocampo con Chiecchi, per Pro che passa ad
un 3-5-1-1, con due difensori di ruolo sulle fasce. Minuti
finali Paganese in avanti ma senza pungere e la Pro ha ancora
due occasioni sempre con Sarno. Sulla prima recupera la sfera,
si porta al limite dell'area, lascia partire un sinistro che
viene deviato in angolo. La seconda vede Serafini, prendere con
esperienza una punizione sui venticinque metri; batte Sarno con
il sinistro, palla indirizzata nell'angolino basso alla destra
di Melillo che vola e riesce a smanacciare in angolo. Al termine
dei quattro minuti di recupero concessi, il Sig. Corletto
fischia la fine. Ripa e Rinaldi tornano immediatamente negli
spogliatoi, Caglioni e Sarno strappano lo striscione del Pro
Patria Clubs, mentre il resto della squadra si porta sotto il
settore degli ultras. Decisamente un clima non bello per tutti.