Campionato
Prima divisione/Gir. A. - Decima giornata
PRO
PATRIA 1
VARESE 1
.
. PRO
PATRIA:
Caglioni, Masiero (28' st Sarno), Aquilanti,
Cristiano, Pivotto, Chiecchi, Melara, Lombardi, Ripa,
Urbano (14' st Serafini), Pacilli (1' st Passiglia).
In
panchina: Giambruno, Som, Calà, Polverini - All.
Cosco
VARESE:
Moreau, Pisano, Armenise, Bernardini, Dos Santos,
Camisa, Carrozza (44' st Momentè), Osuji, Ebagua,
Zecchin, Tripoli (32' st Radi).
In
panchina: Grandclement, Gentili, Cavalieri, Palazzo,
Del Sante - All. Sannino
Arbitro:
Sig. Luca Barbeno di Brescia
Assistenti:
Gava e Paiusco
Marcatori:
40' pt Tripoli (V), 40' st rig. Ripa (Pro)
NOTE:
bella giornata autunnale, terreno in perfette
condizioni. Spettatori: 2.300 circa (1048 abbonati);
400 ospiti. Presenti il Sindaco di Busto, Farioli, il
P.M. di Varese Tiziano Masini.
Ammoniti:
Pivotto, Serafini (Pro); Pisano, Osuji, Dos Santos (V)
Angoli:
1-5
Recupero:
5' (1+4)
Finisce
uno a uno il derbetto con il Varese, al goal di
Tripoli al 40' del primo tempo, risponde allo stesso
minuto della ripresa Ripa dal dischetto, per una Pro
che ha fatto centro nel suo unico tiro in porta di
tutta la gara; una gara che per i biancoblù è stata
per larghi tratti imbarazzante. Un punto per parte, ma
quello preso dai tigrotti ha il sapore di quello
guadagnato, trovato, soprattutto per come è stata
giocata la partita nell'intero arco dei 90 minuti. Un
pareggio che è veramente tanta roba. Una Pro Patria
che ha cambiato alcuni fattori, dentro Urbano dal
primo minuto per Serafini, ma il risultato non cambia;
anche cambiando il modulo durante l'incontro. Non c'è
gioco, è una squadra che mostra momenti imbarazzanti,
vuota, impacciata, a tratti spaventata da se stessa,
priva di schemi (ne esiste uno solo, palla a cercare
Melara) e di gioco, che presenta alcuni giocatori che
per svariati motivi non valgono la categoria. Da
Manari a Cosco è cambiato poco, il materiale a
disposizione è drammaticamente quello che è, ci sono
elementi che faticano perchè non reggono in questo
campionato e la preparazione atletica non è
all'altezza, senza girarci troppo attorno. La
differenza tra la Pro ed il Varese di oggi è stata
nella carica nervosa dei bosini ed una preparazione
atletica migliore che gli permetteva di pressare
sempre, arrivare sempre prima sul pallone e di correre
con intensità sempre fino al fischio finale. Pro
Patria che si deve guardare bene le spalle da qua alla
fine della stagione, o almeno fino a Gennaio.
Pro
in campo a sorpresa senza Barbagli, alle prese con la
febbre, di Rinaldi squalificato oltre all'infortunato
Bruccini e Morello praticamente fuori rosa. Cosco,
presenta in campo la squadra con il 4-4-2, con Masiero
a destra, Pivotto e Chiecchi centrali ed Aquilanti a
sinistra. Centrocampo con Lombardi e Cristiano nel
mezzo, Melara e Pacilli esterni, in avanti Ripa con
l'argentino Urbano, schierato titolare per la prima
volta in campionato. Varese che lamenta le assenze dei
centrocampisti Gambadori e Buzzegoli e che Sannino
schiera con un 4-4-2, che vede Moreau tra i pali, il
bustocco Pisano a destra, Bernardini e Camisa
centrali, Armenise a sinistra. Centrocampo con il
brasiliano Do Santos ed il 19enne nigeriano Osuji al
centro; sugli esterni Zecchin e Carozza. Coppia
d'attacco con il rapido Tripoli ed Ebagua. Squadre con
le tradizionali divise e discreto avvio dei tigrotti,
che al 2' vanno al tiro con Urbano con un diagonale di
destro da dentro l'area, Moreau devia con i pugni. Pro
che mantiene una certa supremazia territoriale, ma non
riesce ad arrivare in zona tiro, non riuscendo a
rifornire gli avanti, con il gioco che ristagna a
centrocampo con errori in fase d'impostazione e di
appoggio da ambo le parti. 16' Corner per la Pro,
girata di Melara che termina a lato di poco. Con il
passare dei minuti cresce il Varese, meglio messo in
campo, più organizzato ed aggressivo, prende campo
con Osuji che rompe la manovra biancoblù e si fa
trovare pronto in fase di ripartenza. Pivotto rimane
vittima di un incidente di gioco e per alcuni minuti
dalla panchina biancoblù si alzano Polverini e Calà.
22' angolo per i biancorossi, batte di Zecchin,
Bernardini in acrobazia con il sinistro prova la
conclusione che rimpalla sulla schiena di Pivotto.
Prima della mezz'ora due ammonizione nel giro di pochi
minuti; prima giallo a Pivotto per un'entrata a
centrocampo per prendere palla ad Ebagua. Il secondo a
Pisano per trattenuta vistosa su Ripa. Partita in mano
ai varesini, 30' Caglioni è chiamato all'uscita bassa
di pugno, per disinnescare un cross insidioso di
Zecchin. 34' ci provano con Carrozza sfruttando un
ennesimo disimpegno errato della difesa bustocca,
conclusione dalla lunga distanza e palla che esce a
lato. 38' fallo di Chiecchi sul limite, punizione da
posizione pericolosa, battua da Zecchin, respinta in
angolo dalla barriera. Passa meno di un minuto e
Caglioni compie un bella parata su colpo di testa di
Ebagua, ma il tutto è reso nullo dalla posizione di
fuorigioco dell'attaccante. Gli uomini di Sannino
capitalizzano al 40'; lancio lungo di Carrozza a
pescare Tripoli in area di rigore, l'attaccante
varesino con una finta di corpo impacchetta Masiero,
meglio di regalo natalizio, e batte l'incolpevole
Caglioni con un destro sul primo palo. Biancoblù che
subiscono il colpo e fino al fischio che decreta la
fine del primo tempo, tracheggiano in balia della
squadra avversaria.
Aquilanti
Chiecchi
Il
gol del pareggio
Melara
La
seconda frazione si apre con la novità Passiglia al
posto di un impalpabile Pacilli. Cosco reimposta la
squadra sul 4-3-3, con il centrocampo formato da
Cristiano, Lombardi e Passiglia, mentre Melara si
sistema sulla linea degli attaccanti, con Urbano che
passa largo a destra del fronte d'attacco. Il cambio
di modulo sembra produrre qualche effetto positivo, ma
senza produrre il minimo pericolo per la porta
varesina. Da segnalare solo al 4' un cross di Urbano,
Ripa cerca e trova l'impatto di testa, ma non riesce
ad girarlo verso la porta. 8' Primo pallido tentativo
di azione combinata, Urbano schiaccia indietro di
testa, la palla arriva a Lombardi che prova la
conclusione di prima intenzione, che termina alta. Sul
rovesciamento di fronte si distende il Varese il
solito Zecchin che mette sul primo palo un bel pallone
basso, Ebagua anticipa Chiecchi e Caglioni, girata che
termina a lato di poco. 11' Tripoli, sugli sviluppi di
un batti e ribatti in area, mette ancora in rete, ma
in chiara posizione di fuorigioco. 14' Cosco toglie un
po' a sorpresa Urbano, non incisivo come ci si
aspettava, ma anche scarsamente se non mai rifornito,
per inserire Serafini con i tigrotti che cambiano
ancora modulo, passando al 4-2-3-1, con la coppia
davanti alla difesa formata da Passiglia e Cristiano,
Lombardi che passa sull'esterno destro e Melara su
quello sinistro, mentre il neo-entrato si piazza
dietro Ripa. Una Pro che va nella confusione più
totale e l'imbarazzo diventa completo, con le misure e
le distanze che si perdono ed i due passaggi di fila
diventano pura utopia con il Varese che diventa
padrone assoluto del campo, mentre i biancoblù
sembrano "voler difendere" il risultato che
li vede soccombere di misura. 27' cross da destra di
Pisano, colpo di testa di Tripoli con palla che
finisce alta. Minuto 28' ultimo cambio per la Pro con
Sarno che rileva un frastornato Masiero.
Varese
che arriva sempre prima sul pallone e poi amministra
facendo girare palla, mandando a vuoto la pochezza del
centrocampo bustocco, ma poi non riesce a trovare la
via della porta di Caglioni. 32' Primo cambio per
Sannino, esce lo sgusciante Tripoli ed entra il
difensore Radi, con il chiaro intento di portare a
casa la vittoria, andando a presidiare la difesa.
Partita in mano ai varesini con gli ultras biancoblù
che prendono a cantare: Un tiro in porta, facciamo un
tiro in porta". Al 39' la gara ha un sussulto e
la sua svolta, ennesima dormita di centrocampo e
difesa tigrotta, Ebagua fino al momento reso innocuo
da Pivotto, sfrutta proprio l'indecisione dell'ex
ravennate e s'invola sulla destra, evita anche
Caglioni in uscita disperata e da posizione batte a
rete per quello che sembra un goal fatto e finito, ma
la palla va a sbattere sulla base del palo e torna in
campo, riprende ancora Ebagua che calcia sull'esterno
della rete. E per la più classica legge, non scritta,
del calcio, goal sbagliato-goal subito, arriva
improvviso ed anche un po' immeritato il pareggio
bustocco. Il brivido corso, probabilmente dà una
scarica di adrenalina ai giocatori in biancoblù che
rovesciano immediatamente il fronte d'attacco, palla
che arriva sulla destra a Sarno, traversone immediato
in area dove Do Santos, inspiegabilmente intercetta
con la mano, un pallone che non stava creando
pericoli. Rigore ineccepibile, sul dischetto si
presenta Ripa, botta angolata, Moreau intuisce ma non
riesce ad intercettare così la Pro pareggia. Il goal,
sembra dare un minimo di vitalità agli uomini di
Cosco che cercano di portarsi in avanti, ma in maniera
poco convinta e confusionaria con la paura di
scoprirsi; dopo 4 minuti di recupero arriva il
triplice fischio finale e più di un sacrosanto
fischio dagli spalti dello "Speroni", con la
squadra che praticamente scappa tutta dritta negli
spogliatoi a testa bassa.