DESY'S DAY
Una sera di fine Novembre 2007,
da un computer dalle parti di Udine, venne digitato il nome Cecotti.........
E, come "per incanto", la mano invisibile del web, accompagnò Desy,
su www.bustocco.it
Così, una volta aperto il sito,
si trovò improvvisamente a riannodare, a vent'anni esatti di distanza, un
legame con Busto, la Pro ed i suoi tifosi.
Una serie di messaggi scambiati
sul forum, poi l'idea di venire a vedere i tigrotti, per rinsaldare il
rapporto in maniera ancora più completa.
Lo staff di bustocco.it, mise
così in moto, la sua potente macchina organizzativa, in pochi minuti furono
avvertiti tutti, senza distinzioni; pianificato il sabato sera e la
domenica.
Nei giorni successivi, fu
un continuo e frenetico scambio di messaggi, per la conferma e definire
gli ultimi dettagli dell'arrivo.
Arrivò così, la sera
dell'otto dicembre 2007, quando alcuni intrepedi, impavidi eroi,
presero a combattere il freddo e l'umidità, attendendo Desy nei pressi dello
svincolo di Busto.
Tra gli astanti, si facevano già
sentire i primi sintomi di ghiacciazione ed ibernazione, inoltre
serpeggiava il panico, per i contatti persi con la navicella
spaziale proveniente da Udine, che dopo le ultime comunicazioni
con la base bustocca, in cui affermava di essere a "soli" 60
km da Milano, era praticamente data da dispersa ormai da un'ora
abbondante.
Solo un baldo giovane, tra
tutte le informazioni possibili ed immaginabili chieste a Desy, via
internet, e-mail, ffz, sms ed altre diavolerie moderne, si ricordò
che macchina avesse. Così dopo lunga ed interminabile attesa, ma soprattutto
ai primi principi di congelamento, due dei nostri eroi, come nemmeno
Starsky & Hutch, dei bei tempi andati o se preferite, due novelli Chips,
mossero decisi, verso l'uscita autostradale di Busto Arsizio, alla
ricerca della vettura perduta.
Scoprirono solo dopo, che si
era persa, uscendo malauguratamente a Rho, per motivi sconosciuti. La leggenda
vuole, che ormai si stesse appropinquando nella terra tra Origgio e
Castellanza, le interferenze maligne, bloccassero le onde radio e
subisse anche lei il flusso negativo; prontamente si rese conto di quello
che le stava succedendo, si riprese dall'errore, tornando sui suoi passi.
Questa volta quelli giusti, senza ascoltare le vocine, strane, quando si
trovò a transitare nella terra degli Orchi.
Come nelle favole, pochi istanti
dopo lo scoccare della mezzanotte, spuntò la vettura, meglio dire il razzo a
quattro ruote, che venne inizialmente intercettato, per un frazione di
secondo, per poi sparire alla vista alla prima curva a velocità incredibile.
Seguì. un breve ma intenso inseguimento, proprio come nei telefilm
citati, e fortunatamente il razzo udinese, si fermò a cinquanta metri esatti dal
luogo indicato, per chiedere lumi, sulla terra bustocca.
Comparve così "il
batuffolo biondo", che qualcuno prese subito a chiamare
"cucciola" e fu per tutti così.
Pochi, ma calorosi convenevoli, con
il resto del gruppo di benvenuto, valsero letteralmente a sciogliere il
ghiaccio, in tutti i sensi; anche quello del congelamento degli arti
inferiori.....
Brrr, brrr, brr, disse più
di qualcuno, e così via tutti verso il locale che ci attendeva, dove tra
l'altro era presente il grosso della truppa biancoblù. In macchina, sembrava
che Desy, fosse sempre stata con noi, una di noi. L'urlo alla vista
della Lindt, rimarrà per sempre, in alcune orecchie.
Fuori dal locale, Mirco era già
pronto ad attenderci, e via tutti dentro, meglio di corsa spinti sopra
nel privè, dove si stappava e beveva che era un piacere, ma anche un
dovere.
Allegria e caciara al punto
giusto, ottima musica, divertimento sano e via di balli, Desy sempre più a
suo agio, anche perchè i più "anziani" del gruppo davano
spettacolo puro, con sane e cristalline mosse anni 80' e giù di lì.
Ad un certo punto della serata,
andò in onda anche una strabiliante puntata del "The magic shorty's
show". Uno spettacolo nello spettacolo, ma non per tutti,
soprattutto bisognava essere all'altezza.
Arrivata una certa ora, piccola, i
nostri eroi decisero che era tempo di rientrare alle proprie magioni, non
prima di aver mostrato alcune bellezze locali a Desy, che si riproponeva di
tornare a vederle con la bella stagione.
Lungo la via del ritorno a
casa, un adepto della setta, decise di voler sfidare ad ogni costo la
sorte, in una serata fin lì perfetta, pronunciando per ben due volte la
parola proibita.
Ecco che nemmeno tre minuti
dopo, l'incantesimo si spezza; una pattuglia notturna dei Carabinieri,
estrae la paletta per un pit-stop del tutto inatteso. Tutto in regola, anche
per l'alcool-test al driver, che da novello Raikkonen, si rimise alla guida, dopo
lo stop and go, senza problemi....apparenti. Salvo scoprire, due giorni
dopo, un leggero herpes, sul labbro superiore, per aver
inavvertitamente toccato la macchina per il test, lanciando poi strali ed
altro, all'adepto indisciplinato.
Il "batuffolo biondo",
venne così consegnato, sano e salvo, presso l'albergo, dove prese
possesso della camera a sua disposizione, con i relativi accordi per la
mattina seguente, che sarebbe stata molto intensa, in tutti i sensi.
Non pioveva da tempo, ma causa
l'improvvida uscita notturna dell'adepto della setta, la mattinata si
presentava con un cielo scuro e plumbeo, che non prometteva proprio
niente di buono. Così quando Desy ed il suo accompagnatore mattutino, si
recarono per tempo a fare colazione, cominciò a piovere prima lentamente, poi
sempre con maggiore insistenza; la mente, dei due volò alle parolacce
notturne, esclamate con tanta nonchalance, dal giovane improvvido.
Un giro per il centro, alla
ricerca di un posto per fare colazione, con "il batuffolo biondo",
che esclamava: "Ma io pensavo che Busto, fosse piccolina !!! Mi sbagliavo
di grosso !!"
Brioche e cappuccino, mandati giù
di traverso, perchè gli impegni squillavano, e come se squillavano.
Di corsa sotto la pioggia,
fattasi via via torrenziale, con pensieri sempre più funesti verso
l'adepto e le sue declamazioni notturne; finalmente i due giunsero in
macchina, dove poterono finalmente riassaporare un angolo asciutto. Via a
tutta velocità verso lo "Speroni". Insomma tutta velocità, quella
di una tartaruga, perchè in quei momenti vuoi la pioggia, vuoi "la
parolina", tutte le macchine del mondo erano in viaggio per il centro di
Busto Arsizio, con il telefonino che squillava, reclamando Desy.
Sotto un vero e proprio
nubifragio si arrivò finalmente allo "Speroni", dove lo stato
maggiore del Pro Patria Clubs, la attendeva, per le foto di rito davanti
allo striscione di suo papà.
Il cielo, in quel momento ebbe
un particolare riguardo per "la cucciola", così, per cinque minuti,
cinque, interruppe la pioggia. Il tempo di scattare le fotografie e di
risalire in macchina ed ecco che la pioggia riprese battente ed insistente.
Tutti via di corsa alla
sede del Pro Patria Clubs, dove il consiglio al gran completo, accoglieva
Desy, con calore ed affetto, mostrandole il quadro raffigurante suo papà,
e gli venne consegnata una targa ricordo, con tanto di foto per la stampa
locale e non. Il "batuffolo biondo", era visibilmente
emozionato, così un anziano esponente degli ultras, prese a farla ridere con
gesti e boccacce dalla distanza, per stemperare la tensione, in modo tale
che poi potesse intrattenersi con i presenti, soprattutto con chi aveva avuto contatti
diretti, con Andrea. Dopo circa un'oretta, molto intensa ed emozionante, per
tutti, ci fu il rompete le righe e chi più chi meno prese la direzione di
casa, in attesa della partita della Pro, nel pomeriggio.
LE IMMAGINI DELLA GIORNATA
Clicca sulla foto per ingrandire
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Con il consiglio
del Pro Patria Clubs
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Con altri soci del Pro Patria Clubs
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La consegna della targa, da parte del Presidente Gambertoglio
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Desy, in compagnia dell'ex massaggiatore Varliero, del dirigente Ferrario e del direttore del giornale del Club, Pistocchini
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La consegna della maglia personalizzata dalle mani di capitan Tramezzani
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Il mazzo di fiori offerto dallo staff di bustocco.it
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Nella sede del club, con un membro
anziano degli Ultras
Approfittando del fatto che la
pioggia stava concedendo una tregua, un gruppetto accompagnò Desy, a fare
un giro in centro a Busto Arsizio; prima tappa piazza Vittorio
Emanuele, con relative risate al nome comune, della suddetta.
La passeggiata per le vie del
centro, fu breve, anche perchè toccava agli ultras porgere il saluto con
l'offerta del pranzo, per cui via di volata.
Clima gioviale e caloroso, come da convenzione, con lo zio Giò e Naty, in
testa che la coccolavano con consegna della sciarpa degli ultras, che non si
toglierà più, quindi poco dopo le ore 13.00 l'arrivo della torta di
compleanno di Desy, offerta e portata, da un noto pasticcere locale....
Anche se aleggiava
l'assenza dello spirito guida, Charlie, impegnato in un duro recupero
soporifero, da un suo viaggio nel cuore dell'Africa,
All'apertura della torta, qualcuno scambiò la candela per il compleanno, per
un fumogeno da stadio e lo portò in giro, con tanto di cori, come per
festeggiare una vittoria della Pro in Champion's League.
Seguirono attimi di panico, perchè mancava il coltello giusto per tagliare le
fette, ed il pasticcere, da buon professionista ci teneva molto.
Gustata l'ottima torta, fino all'ultima fetta, tutti di corsa allo
"Speroni", dove Desy, viene portata nel settore degli ultras per
assistere alla gara con il Foligno.
Poco prima dell'inizio gara, Paolo
Tramezzani, le consegna la maglia biancoblù, personalizzata, con il numero
di suo papà, che tra l'altro è proprio quello del capitano, che altro
incredibile dettaglio, ha una figlia che porta il suo stesso diminutivo. Sono
momenti molti intensi e toccanti, con Desy che viene presa da parte,
per un loro momento assolutamente privato. E la maglia non verrà
più mollata, nemmeno un solo secondo.
Venne quindi la volta
dello staff di bustocco.it, con un omaggio di un mazzo di fiori,
rigorosamente bianco e blù.
Al termine della gara contro
il Foligno, l'incontro con i giornalisti, nella sala stampa della Pro
Patria, mentre nell'area hospitality, sotto la tribuna centrale, sono tanti
i tifosi, che le si fanno in contro per stringerle la mano, e fare la
sua conoscenza, dopo diverse tappe forzate, anche fuori dallo
"Speroni", la cucciola, venne consegnata allo zioGiò, che la
porta al "Palapiantanida", per una full-immersion di sport
bustocco, con la partita delle farfalle.
Al termine del match di
volley, poco prima di cena, Desy, alzò bandiera bianca (blù), stanca
e forse anche travolta dalle mille emozioni vissute, nel breve volgere di
poche, ma intense ore.
La mattina dopo, in un
orario antidiluviano, Naty, la raccoglie all'hotel, e
la conduce sulla strada verso il ritorno a casa, dove racconta tutto a mamma
Nadia. La sua maglia biancoblù diventa una seconda pelle, la
sciarpa degli ultras verrà mostrata con orgoglio in giro per Udine, e la
targa del Pro Patria Clubs, fa bella mostra sul caminetto di casa.
Arriva poi un sms:
"Grazie di tutto, sono stata benissimo, è stato tutto magnifico
!"
Quanto raccontato ha il sapore
di una favola. Ma è tutto tremendamente vero !!
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