ANNO 3, NUMERO 4 PRO PATRIA - PADOVA 09/10/2005 |
LIBERI CITTADINI? NO, ULTRAS! Ancora una volta
prendiamo spunto da un fatto di cronaca inquietante per parlare della
condizione attuale di noi Ultras. Al termine di Verona-Brescia, disputata
il 24/09/2005, Paolo, Ultras bresciano al seguito della squadra per la
delicata trasferta nella città scaligera, è stato ricoverato in
gravissime condizioni all’ospedale di Verona. Trattandosi di un fatto
che riguarda da vicino il nostro mondo ci siamo interessati e documentati
circa l’accaduto, leggendo notizie sui giornali e seguendo la
trasmissione gestita dagli Ultras Brescia su un’emittente locale. La
partita non aveva creato particolari tensioni; il noioso 0-0 non aveva
certo contribuito a scaldare gli animi. Gli Ultras del Brescia avevano
deciso di uscire quasi subito dalla curva per solidarietà con alcuni loro
appartenenti ai quali era stato negato l’ingresso perché sprovvisti di
biglietto nominale. Da rimarcare l’ottusità di coloro che dovrebbero
essere preposti a tutelare l’ordine che, anziché fornire quei pochi
tagliandi mancanti a coloro che ne erano sprovvisti causa problemi di
prevendita ma che avevano mostrato tutta l’intenzione di acquistarli con
denaro alla mano, hanno invece negato la cosa più ovvia preferendo
esacerbare gli animi degli ultras. Nonostante ciò, la pazienza aveva
avuto la meglio e gli animi erano rimasti calmi; i bresciani hanno
proseguito la loro protesta civile e composta non creando alcun problema
all’ordine pubblico. Al termine dell’incontro i tifosi bresciani sono
stati caricati sui pullman per raggiungere la stazione; il clima era
tranquillo e non c’è stato NESSUN CONTATTO con la tifoseria veronese.
Niente quindi lasciava presagire a quel che sarebbe successo in seguito.
Una volta giunti in stazione i tifosi bresciani sono stati
inspiegabilmente “invitati” a salire sui treni a spintoni, colpi di
manganello, lancio di lacrimogeni ad altezza d’uomo, utilizzo di spray
urticanti (!!) e, udite udite, lancio di sassi (!!!). Il “trattamento”
è proseguito anche a bordo del treno nei confronti di chi non ha avuto la
prontezza o la fortuna di chiudere le porte; prova di ciò sta nel fatto
che diversi finestrini del treno risultano sfondati dall’esterno. Nel
parapiglia generale è rimasto a terra, con diverse percosse sulla testa,
Paolo. Gli amici sono riusciti a fatica a riportarlo sul treno, ma è
risultato subito chiaro che necessitava di cure mediche. Nonostante le
insistenze un’ambulanza è stata richiesta solo 20 minuti dopo e è
giunta alla stazione quando le condizioni del povero Paolo erano
precipitate. L’anomalia del comportamento delle forze dell’ordine è
stata confermata da varie dichiarazioni rilasciate al termine del
pestaggio. Ad esempio la prima versione ufficiale della questura di
Verona, che parlava del ritrovamento di Paolo già agonizzante nei pressi
della stazione a seguito di fantomatici incidenti con gli Ultras del
Verona che, come da loro stessi confermato, in stazione non ci sono
neanche andati. Versione precipitosamente corretta il giorno dopo con
ammissione del ferimento di Paolo in stazione, ma farcita da insinuazioni
del tipo caduta sui binari o che si fosse ferito precedentemente allo
stadio!!! Insomma, come al solito, badilate di sabbia negli occhi di tutti
per giustificare l’ingiustificabile. Il nostro sospetto è che tutto
rientri nel disegno volto ad eliminare gli Ultras dagli stadi con le
“buone”, vedi Decreto Pisanu, oppure, quando se ne presenta
l’occasione, con le cattive. Noi lotteremo fino all’ultimo perché ciò
non accada; perché Paolo è uno di noi e noi siamo vicini alla sua
famiglia e agli Ultras Brescia; perché quello che è successo a lui
potrebbe accadere a qualcuno di noi; perché non vogliamo pagare la smania
di far soldi dei potenti che hanno in mano il nostro gioco e vogliono
stadi vuoti; PERCHE’ NON CI
AVRANNO MAI COME VOGLIONO LORO !
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MERCOLEDI
12 OTTOBRE
TUTTI
A LEGNANO!!!
RITROVO STAZIONE F.S. ORE
19
ADESIONI IN GRADINATA |
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