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PRO
PATRIA: Di
Sarno, Colombo, Cresta, Zaffaroni, Salvalaggio, Arioli, Trezzi,
Carbone (55' Chiarotto), Ruopolo, Boscolo (6' Asara), Romano (55'
Karasavvidis) In panchina: Capelletti, Perfetti, Gilardengo,
Romairone - All. Muraro
BRINDISI: Adami, Calabro, Paratici,
Iennaco (75' Berti), Trinchera, Taurino, Pinciarelli (85' Binchi),
Menolascina, Puccinelli (69' D'Amblè), Terrevoli, Corona In
panchina: Cilumbriello, Sabatini, Di Meo, Committante - All.
Giorgini
ARBITRO: Sig. Luca Banti di Livorno (Pojanella -
Vinciguerra)
MARCATORE: 47' Puccinelli (B)
Ammoniti:
Arioli, Romano, Ruopolo (Pro), Calabro, Taurini, Puccinelli
(B)
Calci d'angolo: 6 -7
NOTE: Serata primaverile,
cielo terso - Terreno perfetto Spettatori 2.500 circa (150
circa per il Brindisi tra settore ospiti e tribuna
laterale) Presenti numerosi addetti ai lavori, tra cui il
Presidente di Lega Macalli, l'all. del Legnano Gregucci, una folta
schiera di ex biancoblù tra cui Toniolo, Bartezzaghi, Casabianca e
Belluzzo.
Per ora il Brindisi si porta in vantaggio,
grazie al tap-in di Puccinelli in chiusura di primo tempo, nel
doppio incontro di Finale per aggiudicarsi la Coppa Italia di Serie
C; certo ora ci sarà da rimontare un goal in trasferta per almeno
riportare le cose in equilibrio.
Sulla gara della Pro,
pesano certamente due episodi che hanno influito in maniera diversa
sulla prestazione dei biancoblù. Il primo a livello mentale, al 4'
di gioco quando Boscolo viene colpito duramente a centrocampo e dopo
un paio di minuti è costretto a lasciare il terreno per la forte
contusione rimediata; scombussolando i piani di gioco, con i
tigrotti che giocano così frenati per l'ennesimo infortunio
rimediato nelle ultime settimane, dovendo fare conto del prossimo
impegno di campionato con la salvezza da conquistare.
Il
secondo episodio è il netto rigore non concesso dal Sig. Banti di
Livorno, per un "limpido" e palese fallo in area su Romano pronto al
tiro a botta sicura dopo un ubriacante dribbling, con l'attaccante
biancoblù che trova anche la beffa del cartellino
giallo.
Detto questo, il Brindisi è certamente una squadra di
spessore e qualità, che ha disputato una buona gara, in eccellenti
condizioni fisiche con buona corsa dalla cintola in su, mostrando
fraseggi palla a terra, con un centrocampo, pronto a chiudere ogni
varco ed attento e pronto a ripartire sugli esterni, che andavano a
supportare l'unica punta di ruolo Corona, trovandosi nel primo tempo
spesso in superiorità numerica sulle fasce laterali ed in alcuni
frangenti non ha esitato a badare al sodo con interventi
decisi.
La Pro ha mostrato una volta di più i suoi
pregi che sono quelli di non mollare mai, con uomini che danno tutto
alla causa, da segnalare ancora una volta le prestazioni di
Zaffaroni, Salvalaggio, Arioli e la generosità di Ruopolo e di
Colombo, ma anche i suoi difetti, cioè la mancanza di uno stoccatore
di razza sotto rete.
Due
parole vanno spese sul pubblico, che nonostante l'orario poco felice
le 18.30, di un giorno feriale in mezzo ad un lungo ponte festivo e
la gara di Champions League a San Siro, è arrivato allo "Speroni" in
numero più che discreto con 2.500 unità.
Pochi minuti prima
dell'inizio della partita dal settore degli Ultras bustocchi parte
forte l'urlo "Pro Patria - Pro Patria", con sventolio dei bandierine
blù; all'ingresso delle squadre in campo parte una fumogenata bianca
e blù, dal settore popolari si alza un bandierone a coprire la parte
centrale.
Nel settore ospite, dove trovano posto oltre 130
supporters brindisini, per la gran parte residenti nelle regioni del
Nord Italia, con un pullman arrivato da Verona, lancio di
coriandoli, con fumogenata.
Pro Patria in campo con la
storica maglia biancoblù a strisce orizzontali con pantaloncini blù,
Brindisi con maglia rossa, traversata con V bianca e pantaloncini
bianchi.
Muraro, che ha più uomini in tribuna fuori per
infortunio, che quelli da mandare in campo, tanto è lunga la lista
degli indisponibili, che comprende: Manicone, Corti, Dato, Annoni,
Turazza e quelli di ormai lungo corso come Mariani ed Erba, è
obbligato a scegliere una squadra rivoluzionata rispetto alle ultime
gare di campionato, optando per il 3-4-3, la così detta
"formula-Real" con Zaffaroni, Salvalaggio e Cresta in difesa, un
centrocampo portato più a rompere che a costruire con Boscolo e l'ex
milanista Carbone al centro; Arioli all'esterno sinistro con il
ventunenne Colombo sulla corsia di destra, attacco giovanissimo (61
anni in tre) a tridente formato da Ruopolo al centro, con Trezzi e
Romano, larghi sulle ali.
Anche gli ospiti hanno defezioni
importati da segnare a registro, mancano i due gioielli della
campagna acquisti, Francioso ed Orlandini, oltre che al fantasista
Sardelli così il trainer dei pugliesi schiera in avvio un modulo
molto coperto con un 4-4-1-1, ma molto duttile, con i centrocampisti
pronti a salire in appoggio dell'unica punta di ruolo, così Giorgini
schiera Adami tra i pali, i quattro di difesa sono da destra
Calabro, Taurino e Trinchera al centro, mentre a sinistra Paratici
fa la spola con il centrocampo; Menolascina e Iennaco centrali di
centrocampo; la coppia Puccinelli e Pinciarelli gli esterni, in
attacco Terrevoli, posizionato alle spalle di Corona.
La gara
sembra iniziare bene per i tigrotti che appaiono concentrati e
decisi più degli avversari, ma al 4' minuto di gioco, subito brutta
tegola Boscolo, viene colpito duramente da un avversario durante
un'azione a metà campo, si teme il peggio, "il gladiatore" viene
portato fuori in barella, prova a rientrare ma deve lasciare il
campo, al suo posto Asara.
La Pro, perde così uno dei
suoi uomini migliori ed il contraccolpo è forte, anche perchè la
testa va ai prossimi impellenti impegni di campionato, alla partita
con il Prato che vale come uno spareggio-salvezza. I biancoblù
sbandano vistosamente per alcuni minuti il Brindisi, capisce il
momento e prende coraggio, portandosi in avanti con decisione, con
alcuni interessanti manovre avvolgenti sugli esterni con Paratici e
Puccinelli tra i principali protagonisti.
Al 7' un colpo di
tacco di Corona, apre un varco in area, s'infila come un razzo
Pinciarelli che batte a botta sicura, respinge Salvalaggio in
spaccata.
Passati i primi 12/13 minuti di gioco i biancoblù
rinserrano le fila, ma si trovano in pratica con nessuno a costruire
il gioco, stante l'assenza di Manicone, che nonostante l'età è
giocatore indispensabile, l'unico in grado di portare ordine e
gioco, con due centrocampisti come Asara (34 anni) e Carbone (35),
portati a rompere il gioco avversario, ma in difficoltà fisica e
senza avere la capacità di smistare i palloni per mettere in
apprensione gli avversari, così la manovra biancoblù fa fatica a
svolgersi e, la "formula-Real", non trova modo di essere
innescata.
Gli uomini di Muraro riescono dopo qualche minuto
a prendere in mano il pallino del gioco, con il Brindisi ad
aspettare sulla tre quarti, pronto a ripartire con veloci
manovre.
La Pro si fa vedere la prima volta al 19', la difesa
pugliese perde palla e pasticcia, s'insinua Ruopolo a rubare palla
ma viene steso. Punizione centrale da circa 22 mt., botta secca e
centrale di Zaffaroni con palla che sorvola di pochissimo la
traversa.
I tigrotti nella fase centrale del primo
tempo alzano il ritmo e creano qualcosa con Trezzi e Romano, con
Ruopolo a cercare di dare un riferimento al centro.
l 23' brutto intervento
da dietro con piede a martello di Calabro su Trezzi a metàcampo, il
brindisino rimedia il cartellino giallo.
26' bella
progressione di Ruopolo al centro, ma i difensori pugliesi, riescono
a bloccarlo al limite, la risposta del Brindisi arriva con
un'incursione di Paratici sulla sinistra, la palla schizza in area e
va nelle mani Di Sarno che pasticcia, lasciandosi scivolare la sfera
sul fondo.
Tigrotti
ancora in avanti sul finire del primo tempo, al 39' grande passaggio
smarcante di Colombo per Ruopolo, il quale di prima intenzione gira
in porta, con Adami che si accartoccia sul pallone e blocca a
terra.
43' Corona dalla destra dell'area di rigore tira
e Di Sarno blocca senza problemi.
Proprio quando entrambe le
squadre pensano già all'intervallo arriva, il goal del Brindisi; 47'
Pro che avanza a metàcampo sulla destra con Asara, che non trovando
compagni su cui appogiare spreca il pallone servendo un giocatore
brindisino, che prontamente rivolta il fronte dell'azione sulla
destra del proprio fronte d'attacco servendo Corona che dopo un paio
di passi effettua un traversone verso il centro dell'area, Terrevoli
sfugge alla marcatura e gira secco a rete, Di Sarno si distende in
tuffo e respinge con la mano aperta, la palla danza poco oltre la
linea di porta, il primo ad arrivare è Puccinelli che si avventa
come un falco, bruciando sul tempo i difensori biancoblù, gonfiando
la rete per il Brindisi.
Doccia fredda per i tifosi
della Pro, mentre i brindisini volano sulle ali
dell'entusiasmo.
Al ritorno delle squadre in campo, ci sono
gli stessi undici di inizio gara; le primissime battute sono per il
Brindisi ma poi è la Pro che si porta avanti alla ricerca quanto
meno del pareggio
54' Ruopolo andato via in
progressione viene steso, prima del limite
dell'area.
Posizione centrale da circa 22 metri, sulla palla
va "Zaffa", ma è Romano che calcia, tiro a girare che sfiora il palo
alla sinistra di Adami, che immobile guarda la sfera, sibilare di
pochissimo fuori.
Muraro tenta quanto è possibile con gli
uomini che sono a sua disposizione così al 55' lasciano il campo
Romano ed uno spento e mai in partita Carbone, per Karasavvidis e
Chiarotto.
Pro che cambia modulo, passando al 3-3-1-2; con
Trezzi arretrato nel ruolo di trequartista, Ruopolo e l'ellenico di
punta con Chiarotto a spingere sulla fascia.
58' Ruopolo
sfonda per vie centrali la difesa avversaria e serve una gran palla
Karasavvidis, con Adami che lo anticipa in uscita.
63' torna
a farsi vedere il Brindisi, con un tiro dalla distanza di
Menolascina che Di Sarno blocca a terra.
Grazie ad un
dinamico e propositivo Chiarotto, la Pro prende possesso della
metàcampo avversaria, con spinte continue nel settore sotto la
tribuna, ma non riesce a costruire particolari azioni che possano
impensierire il portiere ospite; al 66' Cresta mette al centro per
Trezzi che ancora di testa manda fuori.
69' cambio anche per
il Brindisi; Giorgini toglie Puccinelli ormai in debito di ossigeno
per D'Amblè più attaccante, con Terrevoli che arretra sulla linea di
centrocampo.
Il Brindisi, arretra il baricentro cercando di
gestire il vantaggio, difendendosi con ordine con il possesso palla
e sempre pronto a rendersi insidioso con contropiedi e ripartenze,
come al 75' con D'Amblè, entrato in area dalla sinistra, salta
Cresta e quasi da fondo campo calcia teso a botta sicura, Di Sarno è
appostato sul palo e respingere. Arriva anche il secondo cambio per
Giorgini che toglie Iennaco in odore di cartellino per
Berti.
I biancoblù cercano di trovare varchi con Chiarotto
che crea problemi nel suo settore, al 77' mette in mezzo un cross su
cui nasce un batti e ribatti al limite dell'area, palla che schizza
poi nei piedi dei brindisini che ripartono in contropiede bravo
Salvalaggio a bloccare.
Bell'azione di Trezzi che va via in dribbling a
metàcampo, poi anzichè servire un compagno libero tutto solo sulla
trequarti tergiversa, venendo accerchiato da maglie rosse che gli
portano via il pallone.
81' sempre Chiarotto, riceve palla al
limite e spara al volo, ne esce un tiraccio destinato fuori, Ruopolo
ci mette la gamba deviando il diagonale che per poco non sorprende
Adami.
L'ultima azione pericolosa della gara è per il
Brindisi che va vicinissimo al raddoppio. Calcio d'angolo per la Pro
dalla sinistra, incertezza nei pressi del vertice opposto dell'area
di rigore, s'innesca il veloce e rapido contropiede dei pugliesi che
si trovano tre contro uno, Corona va via sul settore sinistro e poi
taglia in mezzo con un diagonale, che pesca sul lato opposto
Puccinelli, solo davanti alla porta, ma giunge "spompato"
all'appuntamento calciando a lato.
Arioli
E'
ON-LINE IL FOTOSERVIZIO COMPLETO SU http://www.fototifo.it/:
www.fototifo.it/lastevents/02-03_ppatria_br_fcita
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