SPECIALE COPPA ITALIA


Brindisi  1 maggio 2003  Stadio "F.Fanuzzi"

1  BRINDISI - PRO PATRIA  1

Coppa Italia serie C -  Finale di ritorno

 

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BRINDISI: Adami, Binchi, Paratici, Iennaco, Di Meo, Trinchera, Pinciarelli (12' Terrevoli), Menolascina, Sardelli (77' Francioso), Puccinelli, Corona (82' Orlandini)
In panchina: Cilumbriello, Commitante, Sabatini, Iunco, D'Amblè - All. Giorgini

PRO PATRIA: Capelletti, Gilardengo (73' Vecchio), Cresta, Zaffaroni, Salvalaggio,
Chiarotto, Turazza (59' Ruopolo), Colombo, Karasavvidis, Carbone, Romano (73' Erba)
In panchina: Di Sarno, Perfetti, Trezzi, Romairone - All. Muraro

ARBITRO: Sig. Zambon di Padova (Di Liberatore - Pagani) 


MARCATORI: 14' Corona, 47' Romano (Pro)

AMMONITI: Gilardengo, Colombo e Turazza (Pro), Paratici, Di Meo e Iennaco (B)


NOTE: Giornata estiva con temperatura sui 25°, alleviata da una leggera
brezza marina.
Spettatori: oltre 7.000 (stadio esaurito), 130 per la Pro, che hanno raggiunto il
capoluogo pugliese in aereo e pullman per un viaggio di oltre 2.000 km in
giornata.
Presenti oltre alle massime cariche cittadine e provinciali, il presidente
di Lega Serie C, Mario Macalli, l'ex arbitro Tullio Lanese.
Prima dell'inzio della partita si è osservato un minuto di silenzio.



E' il Brindisi che iscrive il proprio nome nell'Albo d'oro della Coppa Italia di Serie C, e che si aggiudica il trofeo giunto alla sua trentesima edizione. Nella gara finale, per la Pro ha decisamente pesato il goal subito nella partita di andata ed il fatto di dover centrare una salvezza che si è fatta improvvisamente più difficile da raggiungere con una rosa ridotta sempre di più a minimi termini, con Muraro che per la trasferta di Brindisi all'ultimo momento ha dovuto rinunciare anche a Manicone ed Asara, così per la Puglia sono partiti solo 19 giocatori; tra cui tre ragazzi aggregati dalla formazione Berretti, Gilardengo (83 dif), Petracco (84 dif.), Vecchio (83 cent.). Mentre sono rimasti a Busto tutti gli indisponibili cioè, la lunga lista che comprende Annoni, Asara, Boscolo, Corti, Dato, Lupi, Manicone, Mariani, fino ad Arioli fuori sia per squalifica che per infortunio.

 

 

Carbone

Il pareggio finale per 1 a 1, maturato nella Finale di ritorno è il risultato più giusto, con una Pro, che con la testa al campionato e mutilata dalle numerose e pesanti assenze ha cercato di fare il possibile, non partendo battuta in partenza, andando a Brindisi per giocarsela, facendo soffrire i padroni di casa fino al triplice fischio finale. Con alcuni giocatori alla prima vera presenza da titolare in stagione, onorando con impegno, la maglia della Pro, mostrando grinta e capacità di reazione, onorando i 130 irriducibili tifosi biancoblù che si sono sobbarcati oltre duemila km di viaggio in giornata tra andata e ritorno, chi in pullman e chi in aereo. 

E' stata tutto sommato una buona gara, corretta (anche sugli spalti), ben giocata nonostante la tensione di una finale ed il clima estivo con una temperatura sui 25 gradi, alleviata da una leggera brezza marina, che non ha certo aiutato le due squadre.

La Pro ha fatto quello che è nelle sue possibilità in questo momento per cercare di portare a casa il trofeo, i biancoblù sono stati molto bravi a non mollare dopo il vantaggio dei pugliesi, una mazzata che poteva tagliare le gambe e far chiudere la partita dopo solo 13 minuti di gioco, hanno tirato fuori tutte le loro forze nervose e piano piano hanno riannodato le fila, e dopo il pareggio di Romano in apertura di ripresa, hanno decisamente messo in difficoltà i brindisini, che nel secondo tempo hanno prima sbandato poi badato a non scoprirsi, ma rendendosi pericolosi con alcuni contropiedi in cui hanno centrato anche una traversa; mentre proprio nel minuti finali Vecchio per la Pro ha sfiorato la rete del raddoppio, che poteva dire la vittoria del Trofeo, con un gran tiro dalla distanza diretto nell'angolino basso, costringendo Adami ad una difficile deviazione in angolo.

Ai tigrotti, rimane comunque la consolazione di disputare la prossima Coppa Italia con le squadre di A e B, che li riporta nel calcio che conta veramente dopo 35 anni, con il dovere morale di riprovare, per cercare di vincere questo Coppa Italia di Serie C, già nel prossimo torneo, in attesa di centrare stabilizzare società ed ambiente per gli obbiettivi che riguardano i campionati futuri . 

L'ultima volta che la Pro, scese in Puglia fu nella stagione in Serie B 1965-66, (28a giornata, Trani - Pro Patria 2 - 2) ed allo stadio "Fanuzzi" si respira l'aria tra il grande evento e la festa di paese, con la città brindisina tappezzata di bandiere biancoazzurre. Lo tribune dello stadio sono gremite in ordine di posto e sono stimati ben oltre 7.000 persone presenti, contro una capienza di 6.600 spettatori.

All'ingresso delle squadre in campo, dalla curva "Stasi" dove sono assiepati i tifosi di casa, parte un fitto lancio di carta e coriandoli, con bandiere a sventolare, con le urla di incitamento che si alzano.

Nel loro settore i tifosi della Pro, gran parte con la maglia d'ordinanza, rispondono con alcuni fumogeni, battimani ed i classici cori d'incitamento per i bustocchi, a cui idealmente si uniscono quelli che sono rimasti a casa ed assistono alla partita davanti al maxi-schermo in Piazza San Giovanni e quelli che si sono ritrovati da amici o parenti che hanno il l'impianto satellitare. 

Il Brindisi si schiera con il suo classico modulo 4-4-2, ma in versione più prudente con Corona unica vera punta; Adami in porta, mancando dei difensori Taurino e Calabro per squalifica, giocano Binchi, Di Meo con Trinchera e Paratici sulla linea difensiva, Puccinelli e Pinciarelli esterni di centrocampo, Iennaco e Menolascina coppia centrale, in attacco Corona come terminale avanzato, mentre Sardelli agisce un pò più arretrato. Mentre i due pezzi da novanta della squadra Francioso ed Orlandini si accomodano in panchina.

Muraro che ha gli uomini contati e scelte obbligate manda tra i pali Capelletti, al posto Di Sarno, difesa a quattro, "Zaffa" e Salvalaggio centrali, con il giovanissimo Gilardengo (l'ultimo terzino disponibile) a destra e Cresta a sinistra, centrocampo tutto nuovo con l'ex milanista Angelo Carbone al centro, con Colombo (82) a recuperare palloni, sulla corsia di sinistra Chiarotto ed a destra Turazza, in attacco la coppia molto mobile, ma non di peso e con il fiuto del goal Karasavvidis e Romano.

Karasavvidis 


Parte subito forte il Brindisi, che sospinto dal suo pubblico vuole chiudere subito la pratica ed al 2' con un azione sulla fascia destra Puccinelli sorprende Gilardengo e mette in mezzo un gran pallone che arriva sui piedi di Corona che spara alto.

La palla passa sempre tra i piedi dei brindisini con Iennaco che va su tutti i palloni, per poi toccare a Menolascina, mentre i biancoblù si affidano alla solida coppia centrale ed alla corsa di Chiarotto e Colombo, mentre lentamente prende a carburare anche Carbone, che al 10' riesce a trovare un varco e dalla distanza fa partire un tiro centrale che Adani blocca senza problemi.

Chiarotto


Giorgini è costretto subito dopo al primo cambio, Pinciarelli lascia il campo probabilmente per un risentimento muscolare al suo posto entra Terrevoli.

Il Brindisi riprende a spingere e Puccinelli al 12' va via sulla trequarti a Turazza che lo stende, rimediando il cartellino giallo, dalla punizione palla lunga di Terrevoli a cercare la testa di Trinchera che manda indirizza la palla verso l'angolo più lontano, grande risposta di Capelletti con parata plastica e palla in angolo. 

Al 14' arriva il goal del vantaggio dei salentini, sempre Pinciarelli scende sulla destra, smista a Sardelli sulla trequarti, il quale tocca rasoterra al limite dell'area dove è appostato Corona, con i difensori biancoblù che nell'occasione concedono qualche metro di troppo in fase di marcatura, dribbling a rientrare di destro e grande botta ad incrociare di sinistro, dal basso verso l'alto con Capelletti incolpevole. 

La Pro è doppiamente sotto, per il subito goal all'andata, potrebbe gettare la spugna e pensare solo agl'impellenti impegni di campionato ed invece non molla con Carbone che cerca di portare avanti la squadra con azioni personali e lentamente ci riesce, anche se no avendo punte di riferimento e di peso ci siano notevoli problemi nel verticalizzare l'azione. Karasavvidis e Romano cercano quando ricevono palla di partire con azioni personali venendo subito accerchiati dai difensori di casa, con Di Meo e Trinchera che montano una guardia arcigna, intercettando tutte i cross dalle retrovie.

Al 24' la Pro torna a farsi vedere con un cross dalla sinistra di Carbone che va a trovare dalla parte opposta Turazza salito a tutta velocità nei pressi dell'area piccola, colpo di testa sul primo palo che impensierisce Adani, mentre al centro c'è il centravanti greco tutto solo.

I tigrotti alzano il baricentro e col trascorrere del tempo, prendono il controllo del centrocampo, nonostante Iennaco monti una guardia serrata con qualche fallo di troppo e Puccinelli, sulla fascia, sia sempre pronto ad impensierire la retroguardia bustocca.

Al 32' Menolascina dalla distanza impensierisce Capelletti a terra ed un paio di minuti dopo il solito Puccinelli spara fuori il possibile 2-0 da dentro l'area.

Si arriva così alla fine del primo tempo senza ulteriori sussulti, con le due compagini che accusano il gran caldo.

Nell'intervallo si provvede ad cerimonie varie a centrocampo con diverse premiazioni.

Al rientro sul terreno di gioco, le due squadre si ripresentano con gli stessi effettivi, e subito la Pro trova la rete del pareggio. Il Brindisi perde palla su un pressing a centrocampo, Carbone lancia lungo in area, dove Karassavidis ruba il tempo ed il passo a Trinchera, assist quasi da fondo campo per Romano, che con un forte e secco destro batte Adani, mandando in fondo al sacco. Gioia dei supporters bustocchi mentre in casa brindisina si subisce il colpo e per la squadra di Giorgini la luce sembra spegnersi.

e La rete del pareggio di Romano


Muraro cerca di dare più peso all'attacco togliendo Turazza ed inserendo Ruopolo proprio nel ruolo di tornante, la Pro a questo punto, ci crede seriamente e spinge in avanti con maggiore convinzione, costringendo i brindisini sulla difensiva.

A venti minuti dalla fine l'allenatore biancoblù, sapendo di dover tentare il tutto per tutto.

provvede agli ultimi cambi dentro Simone Erba per Romano, e Vecchio (83) per l'ottimo Gilardengo. Ma è il Brindisi a rendersi pericoloso con un velenoso contropiede al 76' con Sardelli, che finge il tocco per Corona e improvvisamente dal limite dell'area vedendo Capelletti leggermente fuori dai pali, cerca di sorprenderlo con un tiro ad effetto che centra in pieno la traversa.

Cambio anche per i padroni di casa, dentro Francioso per Sardelli, con la Pro che si rende pericolosa a sua volta con Ruopolo che manda alto sopra la traversa, nel cuore dell'area avversaria un lancio di Carbone.

All'83' entra anche Orlandini per uno stanchissimo Corona. Il ritrova il supporto del pubblico e riesce a controllare meglio gli ultimi istanti di gara dopo gli sbandamenti.

Ma il tigrotto Vecchio all'88' dalla distanza mette i brividi ai brindisini, con un tiro che è indirizzato nell'angolino basso alla sinistra di Adami, che in tuffo riesce a mandare in angolo, salvando letteralmente il risultato.

Il quasi goal di Vecchio


Finisce così uno ad uno, con la Pro Patria ed i suoi 130 tifosi che escono a testa alta dalla contesa, con il Brindisi che solleva la Coppa Italia a fine gara, ma che deve l'onore delle armi ai tigrotti che con una squadra priva di una lunga schiera di titolari li ha fatti soffrire prima di mettere le mani sul trofeo.

 

Salvalaggio



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