Campionato serie C1 girone A - Settima giornata Busto Arsizio 13 ottobre 2002 - Stadio " Speroni" PRO PATRIA - CESENA 2-0
LA CRONACA: PRO PATRIA: Di Sarno, Perfetti, Dato, Zaffaroni,
Salvalaggio, Arioli (77° Colombo), Boscolo, Asara, Ruopolo,Trezzi (84°
Cresta), Romairone (77° Romano) CESENA: Squizzi, Rea, Bianchi, Confalone (49° Vasari)
Cesari, Vitiello, Biondini, Fiore, Denis (55° Bernacci) Groppi (67°
Piccoli) Chiaretti Reti: 35° Zaffaroni, 90° Romano Arbitro: Sig. Liberti di Genova - (Telò e Bresciani) Note: Spettatori 2.800 circa, abbonati 906; circa 150 da Cesena Giornata umida ma soleggiata, terreno in perfette condizioni Amm. Boscolo, Dato (Pro), Confalone, Biondini, Groppi e Chiaretti (C) Angoli: 1-5 Importante e prestigiosa, ma soprattutto meritata vittoria della Pro, sulla capolista Cesena; una vittoria, cercata e voluta, arrivata con una prestazione cuore, grinta, volontà e tenuta con gli artigli, suggellata nel finale dal bellissimo goal, una perla da cineteca di Romano (83), per una squadra umile, ma per niente remissiva anzi combattiva, che ha nell'ardore, nella corsa, nella grinta e la determinazione di Christian Boscolo il suo emblema. Una Pro che ha saputo stringere i denti al momento giusto e che ha tenuto il campo bene, a tratti con buone geometrie e trame di gioco, senza mai andare in affanno. Il "Carlo Speroni" presenta un bel colpo d'occhio, circa 2.800 i presenti, con una discreta rappresentanza giunta dalla Romagna. All'ingresso delle squadre sul terreno di gioco, il settore del Commandos, accoglie i giocatori con uno sventolio di bandierine biancoblù, battimani e cori, mentre dall settore cesenate una fumogenata bianca con al lato uno rosso, sventolio di bandiere e sciarpe e cori.
Le due squadre si presentano in campo con numerosi assenti da ambo le parti, se per il Cesena mancava il bomber Myrtaj, chiamato nella nazionale del suo paese, dell'esperto Luppi al centro della difesa per squalifica e di Bettoni e Terlizzi per infortunio; anche la Pro doveva fare a meno del suo bomber Matteini e di Annoni, squalificati dopo il finale rovente di Reggio Emilia anche di Manicone, Erba, Chiarotto e Corti infortunati. I due trainer mandano in campo diversi giovani, per Iachini, oltre a Rea (82) anche Vitiello e Biondini (83) inoltre a sorpresa il fantasista Vasari in panca, mentre il trainer biancoblù Muraro, Perfetti e Trezzi (82) oltre al nazionale Under 20 Ruopolo (83).
Al 3° palla bassa filtrante in area di Trezzi dalla destra per Ruopolo che stoppa bene, nel momento di girarsi è contrato da un difensore ospite, un minuto dopo Trezzi da fuori impegna Squizzi a terra. Una bella azione corale tutta di prima sulla corsia di sinistra al 13° per la Pro, vede protagonisti Boscolo, Trezzi, Ruopolo con Dato che prima che la palla varchi la linea di fondo campo scodella in mezzo per Romairone, ma la palla è alta per "Il Cobra". La Pro tiene bene il campo senza problemi, mentre il Cesena bada solo a chiudere ogni varco, ripiegando sempre in maniera ordinata, non lasciando spazio agli avanti biancoblù, verso il 16° la prima incursione degli uomini di Iachini, che si infrange sui piedi del monumentale "Capita" ZAffaroni. 18° gran lavoro di Ruopolo che protegge la palla, tocco per l’accorrente Arioli, ma la palla si perde a lato.
La Pro riprende la strada della porta avversaria, prima un bello scambio Asara -Trezzi, porta il numero 10 biancoblù in zona tiro ma viene bloccato, poi un'imperiosa discesa di Melo Dato sulla fascia semina lo scompiglio nella difesa ospite, il cross manda al tiro Ruotolo, Squizzi battuto, ma palla fuori di un metro. Scorrono i minuti e la fascia sinistra diventa terreno di caccia dei tigrotti, che diverse volte sfondano in quel settore il particolar modo con il talentuoso ed ispirato Trezzi, tutt'altro giocatore rispetto allo scorcio della scorsa stagione, su cui i cesenati ricorrono al fallo sistematico per bloccarne le iniziative, la Pro molto umilmente va incontro all'avversario, sempre soppesando le sue forze e le sue qualità e saggiamente non forza il ritmo, cerca di giocare sulle fasce, con gli uomini di Iachini, che chiudono ulteriormente i varchi in difesa e Romairone fatica a trovare palloni giocabili, mentre a centrocampo Boscolo ed Asara compiono un grande lavoro di ricucitura e ripartenza.
Un boato avvolge lo "Speroni", Pro in vantaggio sulla capolista Cesena, che subito tenta la reazione, ma è la Pro che sfiora il raddoppio con un cross rasoterra di Arioli che attraversa tutta l'area senza che nessuno dei compagni riesca a spingere in rete. I cesenati si portano verso l'area biancoblù collezionando alcuni corner, su uno di questi da destra la palla viene girata di testa da Rea, la palla tocca la parte superiore della traversa con Di Sarno comunque tranquillamente sulla traiettoria della sfera. Il primo tempo si conclude con la Pro in vantaggio e tutto il pubblico dello "Speroni" che incita a gran voce la squadra. Nell'intervallo Iachini fa scaldare diversi uomini della sua panchina in particolare Vasari per dare vigore all'attacco, considerato che l'atteso argentino Denis combina poco o niente. Al 49° l'ex sampdoriano Vasari entra in campo e su di lui va un concentratissimo "Melo" Dato, forse alla sua miglior partita in biancoblù di sempre, non solo in marcatura ma si propone diverse volte sulla fascia, Mr Iachini dalla panchina si sbraita cercando di portare in avanti il baricentro della sua squadra, che prende per alcuni minuti solo una sterile supremazia a centrocampo, senza andare mai in profondità, non creando particolari pericoli per la porta biancoblù; unica azione una combinazione Vasari-Denis con il centravanti ospite contrato al momento del tiro da Salvalaggio in tuffo. 55° l'evanescente n° 9 bianconero lascia il campo al suo posto la torre Bernacci (83), la gara nel seguire dei minuti sale di ritmo, la Pro risponde bene e con personalità, al più titolato avversario, aiutata anche dal pubblico di casa che prende sempre più a sostenere a gran voce "I Tigrotti", la squadra di Muraro tiene botta ed ogni volta che riconquista palla tiene in apprensione il Cesena, come al 57° quando l’immarcabile Trezzi si produce in uno spunto sulla fascia sotto la tribuna, salta un paio di uomini in dribbling, si accentra dal limite fa partire un tiro centrale che è facile presa di Squizzi. Al 59° grande occasione per i bianconeri, un cross di Bianchi taglia tutta l'area, Chiaretti ci crede e di testa appoggia dietro per l'accorrente Vasari appostato tutto solo un paio di metri dentro l'area, tiro al volo a botta sicura, la palla incoccia la parte inferiore della traversa e ritorna in campo, con Di Sarno immobile. Il Cesena cerca di riportarsi in avanti, ma la squadra è si ben organizzata, ma compassata nelle manovre e non trova mai profondità e fantasia per poter produrre qualcosa di concreto, La risposta della Pro prima tocca al generossimo Ruotolo che si produce in una devastante progressione sulla fascia sinistra bevendosi un paio di avversari, ma viene poi bloccato verso la bandierina del calcio d'angolo, poi è nei piedi di Trezzi, prestazione maiuscola la sua, salta un paio di avversari come birilli, nella zona della panchina cesenate, prima Biondini lo cintura, poi Vitiello con un fallo da dietro lo colpisce, il numero 10 biancoblù continua nella sua azione, ci pensa Chiaretti a stenderlo definitivamente con un intervento sempre da dietro, l'arbitro il Sig. Liberti, (partito bene andando poi in confusione alla distanza) ammonisce il capitano bianconero. Dalla punizione nasce la possibilità di chiudere la partita per la Pro, lo stesso Trezzi riceve palla nei pressi della bandierina, salta un uomo in dribbling stretto e mette in mezzo una palla tesa, su cui si avventa Romairone, anticipando i difensori, colpo di testa indirizzato nell'angolino basso alla destra di Squizzi a mo di statua, lo stadio esulta già, ma l'urlo si strozza in gola, la palla sfiora il palo e si perde sul fondo e siamo al 66°. Alla mezzora della ripresa il Cesena si fa vivo con Chiaretti e Piccolo, il tiro di quest’ultimo viene bloccato nell’area piccola da Salvalaggio che sbroglia, con un intervento di piede, davanti a Di Sarno. Doppio cambio per la Pro al 77° fuori Arioli e Romairone, per i giovani Colombo e Romano (82) 85° Bernacci, prova un cross dal limite dell'area la palla allunga improvvisamente la sua traiettoria e rimbalza sulla parte superiore della traversa, torna in campo come una trottola impazzita, i giocatori si buttano alla ricerca della sfera, con la difesa biancoblù che sbroglia. I minuti finali sono un crescendo del coro "Pro Patria, Pro Patria" dalle tribune con la squadra di Muraro che sciorina anche buone trame di gioco all'82° Trezzi colpito duro a metà campo, rimane a terra colpito anche da crampi, dopo un paio di minuti entra Lorenzo Cresta per dare man forte in difesa. L’arbitro concede 5 minuti di recupero e pochi attimi dopo la segnalazione, un cross da metà campo raggiunge Ruotolo appostato nei pressi dell'area di rigore, appoggio di testa per Romano che stoppa al volo, si porta avanti il pallone, poi prende a ballare in eleganza tra gli attoniti difensori bianconeri, salta in palleggio un difensore, poi un secondo ed appoggia in rete, evitando Squizzi rimasto tra i pali. Una rete bellissima, da cineteca del giovane talento abruzzese, di scuola Juve, che delizia e che manda in visibilio lo "Speroni" che esplode definitivamente. 2-0 per la Pro, che con umiltà e lottando con il cuore raggiunge una meritata vittoria, aiutata anche da un pizzico di fortuna sulla traversa colpita da Vasari ma che ha prontamente replicato alle poche occasioni dei bianconeri, tenendo in mano il gioco, e che si dimostra di domenica in domenica in crescita, ma soprattutto ha assorbito senza traumi il salto di categoria senza nessun timore reverenziale.
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