Busto Arsizio 16 giornata Campionato serie C1 2002/03
0 PRO PATRIA - CITTADELLA 0 PRO
PATRIA Capelletti,
Dato (70' Corti), Annoni, Zaffaroni, Perfetti, Cresta, Colombo, Boscolo,
Ruopolo, Arioli (84' Romairone), Romano (46' Karasavvidis) In
panchina: Vicentini, Carbone, Asara, Turazza - All. Muraro
CITTADELLA
Redaelli,
Turato, Ottofaro, Musso, Zanon, Esposito, Scarpa, Mazzoleni, Dall'Acqua
(79' De Gasperi), Sgrigna (55' Giacomin), Amore (90' Marchesan)
In
panchina: Pavesi, Borriero, Farina, Orsi - All. Maran AMMONITI
Arioli (Pro), Zanon e Giacomin (C) ESPULSO:
al 69' Giacomin (C) NOTE:
Spettatori 1.800 circa (906 abbonati) 8 per il Cittadella Giornata
fredda ed umida, con cielo grigio Prima
del fischio d’avvio, Stefano D’Acqua, è stato premiato dagli ultras della
Pro, che ha fine gara gli hanno consegnato una gigantografia, rimasta
esposta nel settore per tutto l’incontro. Presenti
diversi osservatori, tra cui l'ex centravanti biancoblù Riccardo Gori per
il Chievo, Galia per il Como, l'ex allenatore della Pro Belluzzo, l'ex
saronnese Antonio Sala e Paleari. A
fine gara contestazione da parte di tifosi in tribuna verso il tecnico
Muraro e la dirigenza biancoblù. LA
CRONACA: Una
Pro generosa e nulla più, che mette in campo molto cuore ed agonismo, ma
che mostra ampiamente tutti i suoi limiti in fase di costruzione di
gioco e sotto porta, l'ultima rete segnata ormai risale al 5' del primo
tempo a Ferrara, portando così l'astinenza da goal a 355
minuti. La
Pro di questi tempi è perfettamente rappresentata da quello che è
stato fino a quando è rimasto in campo uno tra i migliori tra i biancoblù,
Melo Dato, cioè tanta corsa, generosità, agonismo, la voglia di buttare il
cuore oltre l'ostacolo, di non arrendersi ma anche con purtroppo tutti i
limiti che gli si riconoscono. GIi
uomini di Muraro oggi erano obbligati a vincere dopo 3 sconfitte
consecutive, ma riescono solo a racimolare solo un punticino, che
serve si a muovere la classifica, ma che inguaia anche visto che le
prossime due gare saranno entrambe in trasferta a Treviso e poi Carrara.
Una
squadra che oggi doveva dimostrare il suo valore la sua forza, ha
perso invece quelle poche certezze che aveva e che sembra si stia
smarrendo di giornata in giornata, c'è agonismo gran corsa, volontà,
ma nessuna vera idea di gioco voluto studiato e costruito, oggi si è
tentato di sfruttare maggiormente il gioco sulle fasce, specialmente con
Dato nel primo tempo, ma si sono creati ben pochi problemi al
portiere granata Redaelli, che non ha dovuto compiere interventi
particolari; una fiammata iniziale della Pro in avvio di gara, che
sembrava promettere bene, invece si è rivelata solo per quello che era,
stessa cosa ad inizio secondo tempo per cinque minuti
intensi. C'è
anche da dire che lo schieramento base dei tigrotti, non era
certo quello di una squadra votata alla ricerca della vittoria e che ai
più è parso incomprensibile, con Muraro che rivoluziona per
l'ennesima volta lo schieramento presentando 3 difensori di
ruolo e due esterni più propensi a difendere che spingere con convinzione
ed un centrocampo con due incontristi e corridori senza che nessuno
pensasse a costruire la manovra, con in avanti due babies
neanche 40 anni in due Ruopolo e Romano, per di più nessuno dei
due vero uomo d'area di rigore, oltretutto quando il Cittadella è
rimasto in 10 alla metà del secondo tempo per l'espulsione di Giacomin, ci
si sarebbe aspettato da parte del trainer biancoblù l'inserimento di
Romairone unico vero uomo d'area, che sente la rete presente tra le
file dei tigrotti ora come ora, invece la scelta tecnica è caduta
sull'esclusione di quello che fino al momento era tra i migliori Dato, per
Corti esterno di centrocampo, mentre "il cobra" ha trovato spazio
solo negli ultimissimi minuti di gioco. Ne
è scaturita così una gara fisica e combattuta che oltre al mancato
arrivo dei tre punti attesi con la manna dal cielo, è
stata l'ennesima brutta partita da molto tempo a questa parte,
fatta dei soliti insistiti lanci dalle retrovie con palloni alti che
diventavano facile preda della difesa cittadellese. Nel
primo tempo almeno con Romano in campo la Pro ha fatto vedere
qualche lampo in più, nel secondo tempo è rimasto negli
spogliatoi lasciando spazio all'ellenico Karasavvidis, che è dotato
di movimento, generosità ma sta dimostrando di non aver grosso
feeling con la porta. Il
Cittadella si è dimostrato squadra rapida, ben organizzata, accorta
tatticamente, con un impianto di gioco collaudato, basato non solo sulla
corsa, ma con frequenti cambi di modulo per i diversi
inserimenti dei centrocampisti ed una difesa arcigna, ancorata
all'inossidabile Zanon al centro e due cursori decisi come Ottofaro e
Turato, che hanno lasciato poco niente alle velleitarie incursioni degli
esterni biancoblù. Una squadra che ha cercato di non sprecare palloni,
almeno fino a quando è rimasta in 11, ma che in avanti lascia un pò troppo
solo Dall'Acqua per poter cercare qualcosa di più, ma che può comunque
recriminare su una netta trattenuta in area ai danni di Amore su una
punizione dalla destra nel primo tempo, su cui l'arbitro ha fatto
proseguire il gioco. Prima
del fischio d'avvio, dal settore degli Ultras di casa viene
srotolata una grande effige che raffigura l'ex Stefano Dall'Acqua
nell'atto di esultare con la maglia biancoblù vestita nella scorsa
stagione con 15 goal complessivi. L'ex
bomber, apprezza e si porta sotto il settore applaudendo e salutando,
venendo ricambiato, il gesto viene poi esteso a tutto il resto dello
stadio che ricambia "Terminator" con una scrosciante applauso di saluto. A
lui verranno tributati anche diversi cori durante la prima frazione di
gioco. La
gara vede subito un Cittadella ben presente e ben messo in campo, con uno
schieramento con la difesa a quattro guidata da Zanon, un centrocampo
a fisarmonica, molto mobile con passaggi rapidi da 3 a 4 ma
sempre con Mazzoleni a guidare le danze, mentre in avanti Dall'Acqua
rimane l'unica punta di riferimento, con Amore che sale a sinistra e
Sgrigna che svaria da dietro a destra verso il centro. Gran
movimento dei granata che a centrocampo non danno punti fissi ai
biancoblù, che mettono in campo agonismo e volontà, senza saper però
cosa fare del pallone che ogni volta che arriva nei piedi
dei tigrotti sembra scottare. Partenza
con Dato in evidenza che si butta con decisione in avanti,
ma l'attacco bustocco è leggerino e non riesce a prendere metri
e portarsi con decisione in avanti; la prima occasione è però proprio
per i padroni di casa, che al 12' riescono con un colpo di testa
di Ruopolo a smarcare Arioli, tutto solo all'altezza del vertice
dell'area piccola, ma invece di tirare in porta di sinistro tocca di
esterno destro a cercare il tap-in di un compagno, invece sono tutti presi
in controtempo con la palla che esce sfiorando la base del palo alla
sinistra di Redaelli; gran vigoria dei biancoblù che però non riescono a
portare pericoli alla porta del Cittadella, che al 13' si porta in
avanti con Amore, che dalla tre quarti sotto la tribuna fa
partire un cross può che altro di alleggerimento, la
palla passa innocua ed alta lungo tutto l'asse del limite dell'area
piccola assolutamente vuota e desolata, Capelletti rimane tra i pali la
palla scorre, indirizzata a fondo campo, ma prende a
scorrere lungo la linea bianca, andando verso la bandierina, arriva Annoni
che attende l'arrivo del portiere che non si muove, mentre
Scarpa sale in pressing deciso, palla che viene mandata in fallo
laterale per il Cittadella; dalla rimessa nasce un cross a mezz'altezza
verso l'area, dove Amore viene vistosamente strattonato prima di
tirare a rete in mischia, il granata cade con l'arbitro
posizionato nelle vicinanze che fa proseguire, mentre tutti si
attendevano il fischio per il rigore. Al
22' la Pro si porta in avanti con una ripartenza che porta Dato, al limite
dell'area stoppa il pallone e salta Zanon che lo stende impietosamente.
Punizione da posizione invitante ci si aspetta la bomba di "Zaffa", ma al
tiro va Romano che tenta una improbabile palombella con il destro che si
perde alta verso il palo lontano. Il
gioco si svolge prevalentemente a centrocampo, con lanci e rilanci con i
granata abili a chiudere i varchi e pronti a serrare le fila a
centrocampo, mentre la Pro offre agonismo e non riesce ad imbastire
un'azione degna di nota, con Romano che cerca le poche volte che riceve
palla di innestare Ruopolo che giostra comunque lontano
dall'area. Mentre
al 26' è il Cittadella che potrebbe portarsi in vantaggio, con una bella
azione di rimessa che porta la palla, nell'area biancoblù, Dall'Acqua
smista per Scarpa che tutto solo dall'area piccola incespica sul pallone,
graziando Capelletti. 38'
da un corner dalla destra di Romano, palla sul secondo palo dove Dato
tenta una girata mandando la palla abbondantemente sopra la
traversa. Al
41' occasione per i biancoblù, punizione dalla trequarti destra battuta da
Arioli, palla in mezzo all'area su cui svetta la testa di Perfetti che
batte deciso nell'angolino alla sinistra di Redaelli, che nettamente
battuto vede la palla battere sulla base del palo ed uscire. Il
secondo tempo si apre con il greco Karasavvidis in campo al posto di
Romano un pò a sorpresa, con i biancoblù che si portano con decisone in
avanti sostenuti dal pubblico, ma non cavano un ragno dal buco; al 53'
Ruopolo viene steso nei pressi dell'area, posizione ottima per la battuta
secca di Zaffaroni, batte invece Karasavvidis, palla ingloriosamente sulla
barriera. 55'
azione in contropiede della Pro, palla da sinistra a cercare Ruopolo che
sale sulla corsia opposta, ricevuta la sfera invece di cercare la
progressione tenta un'inutile e velleitario tiro da circa 30 metri
che Redaelli blocca senza problemi. Solito
brivido difensivo biancoblù al 62' con Capelletti e Zaffaroni che non
si capiscono, il portiere rimane un paio di metri dentro
l'area, mentre "il capitano" deve spazzare
in acrobazia in fallo laterale. Al
63' il granata Giacomin si fa ammonire per non rispettare la distanza su
punizione, passano pochi minuti e sulla fascia destra nel tentativo di
bloccare una ripartenza dei bustocchi prima compie un fallo su Colombo,
poi stende da dietro e cammina sulla schiena di Arioli, proprio sotto gli
occhi dell'arbitro che gli mostra il secondo cartellino giallo, mandandolo
negli spogliatoi anzitempo. Ci
si aspetta quindi una Pro d'attacco, alla ricerca della rete, ma Muraro
toglie Corti per Dato, entrambi esterni, mentre tutti aspettano
Romairone unica vera punta a disposizione: il Cittadella si chiude e
blocca ogni varco, mentre la Pro non riesce a creare il ben che
minimo problema alla porta dei granata; Maran al 79' toglie
anche Dall'Acqua, con il doppio intento di chiudersi ulteriormente,
lasciando al solo neo-entrato De Gasperi il ruolo di guastatore e
concedendo a "Terminator" la passerella con il suo ex
pubblico. La
gara che si chiude così sullo 0-0 che porta ad una sonora ennesima
contestazione all'allenatore Muraro, con qualche diverbio in tribuna
centrale nei confronti della dirigenza. Al fischio finale a Stefano Dall'Acqua va a salutare gli ultras di casa che gli regalano l'effige esposta nel settore.
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