Campionato serie C1 - Diciannovesima giornata: PRO PATRIA-LUCCHESE 1-1 Busto Arsizio 12 gennaio 2003 Stadio "Speroni"
PRO PATRIA: Di
Sarno, Dato, Cresta, Zaffaroni, Salvalaggio (78° Romairone), Arioli,
Carbone, Boscolo (46' Manicone), Ruopolo, Trezzi, Matteini (66'
Romano) LUCCHESE:
Gazzoli, Diamoutene, Citterio, Pessotto (54' Olivares), Piccolo, Fusco,
Cribari, Marianini, Carruezzo, Ferracuti (39' Femiano), Memmo Arbitro: Santucci di Reggio Calabria (Mastalia - Franzi) MARCATORI: 76' Memmo, 90' Romairone (Pro) NOTE: Spettatori 2.300 circa (906 abbonati) 60 circa da Lucca. Presenti in tribuna l'ex Sindaco di Busto Tosi, l'ex presidente della Pro On. Tosolini, molti addetti osservatori di squadre di A e B Giornata soleggiata ma fredda con molta umidità - Terreno duro Ammoniti: Zaffaroni e Boscolo (Pro), Diamoutene, Femiano e Cribari (L)
LA CRONACA: Senza tanti giri di parole, la partita degli uomini di Muraro è stata pessima sotto ogni punto di vista la si veda; il trainer dei "tigrotti" ci mette anche molto del suo, pur recuperando finalmente tutti gli squalificati, manda in campo Di Sarno tra i pali, con i suoi alti e bassi e sui cross avversari ogni volta si suda freddo nonostante il clima, ancora tre difensori centrali di ruolo, con Cresta (sufficiente comunque la sua prova) rimesso ancora sulla corsia esterna, con Annoni e Mariani terzini di ruolo mandati in panchina, Cribari il numero 7 dei toscani, nel primo tempo ha creato diversi problemi su quella fascia; a centrocampo nella prima frazione di gara in mezzo Boscolo (sostituito da Manicone ad inizio ripresa) ed Arioli, a destra come esterno Carbone autore di una prova assolutamente anonima, a sinistra Trezzi partito bene spentosi o meglio annullato dal non gioco della squadra biancoblù con il passare dei minuti; Ruopolo e Matteini in avanti che sono stati costretti per tutta la gara a giocare spalle alla porta senza aver una che una ben che minima palla giocabile verso la porta avversaria nell'arco dell'incontro. Il tutto contro una Lucchese salita a Busto con il chiaro intento di limitare i danni, non è sembrato certo uno dei migliori undici visti allo "Speroni", una squadra sgonfia, vuota ma con buone individualità ha mostrando ad inizio gara di temere l'incontro, con Jaconi (squalificato) che disegna e manda in campo una formazione molto coperta e raccolta, per una buona parte dell'incontro timorosa e titubante, poi grazie al non gioco della Pro ed al suo palese stato confusionario prende coraggio, così l'esperto tecnico dei rossoneri capisce che può osare senza problemi, togliendo i giocatori più votati al contenimento come Pessotto, immettendo i giocatori offensivi a sua disposizione che mettono paura ai "tigrotti"che sembravano in realtà dei "gattini, ogni volta che toccavano palla ", andando poi meritatamente in vantaggio, d'altra parte la Pro non aveva fatto niente per impensierirli. C'è anche da dire che sulla gara pesa un episodio avvenuto al 19°del p.t., quando sull'ennesima titubanza stagionale Di Sarno, un colpo di testa di Carruezzo è stato fermato in acrobazia da Salvalaggio che ha lasciato più di un lecito dubbio a riguardo. Insomma una Pro brutta, al di là di ogni pessima previsione dopo la bella vittoria di Alzano e che solo nel finale di gara è riuscita ad imbastire un'azione degna di nota, quella della rete di "Cobra" Romairone, su cui bisogna evidenziare come la difesa rossonera sia fatta trovare impreparata e clamorosamente fuori posizione, lasciando Ruopolo tutto solo nel cuore dell'area libero di appoggiare di testa al compagno che ha insaccato. Le due squadre scendono in campo con le loro rispettive maglie sociali, davanti una discreta cornice di pubblico nonostante la fredda giornata; i tifosi di casa accolgono i biancoblù con una fumogenata multicolore, mentre gli ospiti appendono solo agli stendardi dei vari gruppi due striscioni eloquenti della cattiva stagione della Lucchese rispetto alle attese, il primo recita "presenti solo per la maglia" il secondo che occupa quasi completamente la parte alta del settore a loro destinato "dalla promozione alla retrocessione, via tutti mercenari". Dalle primissime battute della gara si capisce che la Lucchese è timorosa e rimane molto guardinga, con la Pro che invece di approfittare e di cominciare a macinare gioco, rimane inspiegabilmente sulle sue; passano i minuti e Cribari intuisce che dalla sue parti può spingere e timidamente si porta in avanti fino a fondo campo diversi palloni. Il primo tiro in porta è però della Pro con Trezzi che va via in dribbling si accentra e tira, la traiettoria è buona, ma Gazzoli è attento e blocca. Rimarrà questo l'unico tiro in porta della Pro fino alla rete di Romairone. Matteini e Ruopolo cominciano a macinare chilometri verso centrocampo cercando una palla giocabile, ma non arriva niente, anche perchè il centrocampo non riesce a gestire una palla e ad imbastire un'azione degna di nota, con Carbone esterno di destra nei 4 di centrocampo che non si capisce cosa sia li a fare visto che a 34 anni è impensabile che sia li a spingere, avendo poi Corti il più adatto al ruolo relegato in panchina, con Chiarotto ormai "desaparecido" in biancoblù. La Lucchese, capisce che la Pro non è quello spauracchio che sembrava a vederlo dalla Toscana, così prende coraggio e con il passare dei minuti si porta in avanti ma non troppo avendo troppo timore di scoprirsi, Ferracuti mette in mezzo due deliziosi palloni ma i compagni sono alla prese con i fantasmi che gli accompagnano da inizio stagione; Carruezzo mobile ma non punge, Marianini a centrocampo sale di ritmo e Cribari cerca sempre più con insistenza il fondo della sua fascia andando più volte al cross, con Di Sarno che guarda i palloni passare in mezzo all'area senza intervenire. La "reazione", passa dai piedi di Arioli che sradicato un pallone dai piedi di un rossonero mette in mezzo un pallone tagliato su cui si avventano in leggero ritardo Salvalaggio e Fusco, la palla termina a lato. Trezzi va via in dribbling in velocità, passa la metà campo gli si fa contro Diamoutene che lo blocca e poi una volta superato lo trattiene per la maglia prendendosi il cartellino giallo. Al 15' un erroraccio difensivo della Pro sulla trequarti,fa giungere la palla a Memmo che fatti due passi tira mirando l'angolino alla sinistra di Di Sarno che si allunga e manda in angolo. Pochi istanti ed ancora un'altra indecisione difensiva permette a Cribari d'involarsi sulla fascia, palla in mezzo Memmo arriva in ritardo e Dato anticipa Mariani. Pur non forzando il ritmo, anzi con un gioco blando, la Lucchese prende possesso del gioco, la Pro non risponde. Punizione dal 25 mt per la Pro al 17', solito schema per "Zaffa", palla che va altissima sopra alla traversa. Al 19' ennesima discesa di Cribari, palla in area Di Sarno rimane tra i pali poi decide di uscire così va a vuoto, la palla arriva a Carruezzo che di testa indirizza a rete a botta sicura, sembra goal fatto, ma sulla linea di porta per miracolo si materializza "San Salvalaggio" che tenendo fede al suo nome in acrobazia compie un salvataggio levando letteralmente la palla dal fondo della rete, difficile dire se oltre la linea. Proteste di due giocatori lucchesi verso il guardialinee per diversi secondi. La Pro non si scuote dalla sua apatia, niente anzi aumenta la confusione, solo palle lunghe e pedalare, Trezzi partito bene con alcuni numeri a metàcampo sparisce inglobato dall'assoluta mancanza di gioco della squadra. Al 23' ancora la Lucchese in avanti, tocco di Cribari al centro, difesa biancoblù che non rinvia, palla a Memmo che nella lunetta con abile gioco di gambe si libera di due difensori tira a rete con la palla che va alta sopra la traversa. Le lancette girano e la Pro non da segni di vita, confusione su confusione a metà campo, nessuno straccio di un'azione manovrata, nessuno che imposta con Arioli che cerca di scuotere i compagni con alcune accellerate, ma non ottiene effetti. 32' Dato va in anticipo su Ferracuti, palla recuperata e va in in percussione sulla fascia fino a fondo campo, palla tocca indietro verso l'area ma nessuno dei compagni segue per bene l'azione. Ruopolo finalmente riesce a ricevere una palla a metà campo, salta un primo avversario, ne salta un secondo e parte in progressione verso l'area, Fusco lo sgambetta da dietro, l'arbitro da la punizione me non ammonisce. Sulla palla a circa 30 mt dalla porta va Zaffaroni, alla ricerca della solita bomba, ne esce un tiro senza pretese che s'infrange sulla barriera. Trezzi al 35' perde palla ingenuamente a metà campo, la palla arriva a Cribari tocco in mezzo, difesa della Pro che pasticcia, un rimpallo favorisce Carruezzo che da limite calcia a botta sicura, Di Sarno devia in angolo. Al 39' la panchina della Lucchese richiama Ferracuti, probabilmente vittima di uno stiramento, al suo posto per dare vigore all'attacco viene inserito il "piccoletto" Femiano che vivacizza l'attacco.
Cresta Il primo tempo si chiude con la Lucchese in avanti che pur senza alzare il ritmo della gara porta in avanti il suo baricentro, ma senza creare vere occasioni da rete, complice una Pro sempre più abulica. Al ritorno delle squadre in campo Muraro lascia Boscolo negli spogliatoi, mandando sul terreno di gioco Manicone, nella speranza di dare ordine ed una parvenza di gioco ai biancoblù; ma al fischio d'avvio è subito la Lucchese a farsi vedere, palla lunga per Carruezzo che riceve al limite dell'area, si gira e di controbalzo tira verso la porta, Di Sarno è piazzato, non si fida della sua presa, ci mette i pugni e manda in angolo. Il clichè della gara rimane lo stesso, Manicone sembra l'unico a sapere cosa deve fare con il pallone, ma il resto della squadra va sempre più in confusione, Jaconi da esperto intuisce il momento della gara e la palese difficoltà della Pro e da ordine di togliere Pessotto per dare più forza in avanti con l'inserimento di Olivares. Questo cambio manda del tutto in confusione la Pro, che annaspa tra centrocampo e difesa abbandonando i due davanti al loro destino con Trezzi che si estranea sempre di più; Muraro toglie Matteini al 66' per inserire Romano coprendosi ulteriormente; dietro si chiudono ancora di più, Carbone si mette a stretto contatto con i difensori, Trezzi e Ruopolo si mettono larghissimi con Romano in mezzo a fare da centravanti arretrato. Lucchese che prende coscienza che la Pro di oggi non può fare assolutamente male, così con più convinzione si porta avanti, basando il suo gioco sul possesso palla e continuando a provarci la Lucchese passa. E’ il 76’ ed il meritato goal del vantaggio degli
ospiti arriva su una vera e propria oscenità difensiva biancoblù: innocuo
cross dalla sinistra a tagliare il campo, sulla palla va Dato tutto solo
nei pressi della linea di fondo, invece di liberare, attende l'arrivo di
un rossonero, tenta una rovesciata ma la palla rimane tra i piedi
dell'avversario che mette in mezzo all'area, Di Sarno, prima abbozza
l'intervento poi rimane tra i pali, si crea un pò di confusione, palla che
esce e poi viene rimessa in mezzo arrivando nei pressi di Zaffaroni, la
guarda scendere e rimbalzare a terra nel cuore dell'area, tra lui e la
sfera s'insinua con esperienza Memmo che in semirovesciata infila Di
Sarno, grazie anche alla deviazione di schiena di
Dato. Muraro manda in campo Romairone al 78', ma a sorpresa toglie Salvalaggio che potrebbe tornare utile nei corner nell'assalto finale, venendo subissato dai fischi della tribuna, mentre "Luca" viene accompagnato negli spogliatoi dagli applausi.
Salvalaggio Pro che sente che la classifica diventa pesante e la sconfitta potrebbe complicare decisamente il cammino verso la salvezza, ma non da concreti segni di vita, solo manovre arruffate e senza idee che permettono ai lucchesi di avere gioco facile. Per la Pro, Carbone all'83 riceve palla al limite dell'area ma calcia male da buona posizione mandando la sfera a perdersi malinconicamente sul fondo. Ormai sembra che la 2a sconfitta casalinga
consecutiva sia cosa fatta, quando proprio al 90' la Pro imbastisce
l'unica vera azione manovrata di tutto l'incontro, Manicone prende palla a
metà campo, smista verso il centro, palla che arriva poi ad Arioli proprio
sotto il settore degli Ultras della Pro, si beve in dribbling Diamoutene
andatogli incontro molle sulle gambe e gira in mezzo una palla lunga a
tagliare l'area, Gazzoli rimane tra i pali a guardare la sfera che
raggiunge Romano, a sua volta dimenticato dai difensori rossoneri nei
pressi del vertice dell'area piccola, tocco di controbalzo di piatto in
mezzo per Giancarlo "Cobra" Romairone, che pressato da un avversario
riesce ad anticiparlo in spaccata mandando la palla prima sul palo interno
e poi in fondo al sacco per la rete del pareggio; 100a rete in carriera,
la sua 2a stagionale e destino vuole entrambe contro la
Lucchese.
Arioli
Romairone festeggiato dopo il goal Nei 5 minuti di recupero le due squadre prima provano a cercare di mandare a k.o. l'avversario, poi completamente svuotate delle forze psico-fisiche gestiscono il risultato.
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