Pro Patria: Di
Sarno, Perfetti, Chiarotto, Zaffaroni, Salvalaggio, Arioli (85' Boscolo),
Turazza (62' Asara), Colombo, Ruopolo, Carbone, Romano (28'
Romairone) In panchina: Capelletti, Cresta, Erba, Karasavvidis - All.
Muraro
Pisa: Tommei, Nicolini, Capuano, Furiani, Bettini, Cagnale,
Costantino (66' Bolla), Anaclerio, Varricchio, Cazzarò (75' Fialdini),
Frati (79' Guarino) In panchina: Di Masi, Sgarra, Obbedio, Giordano -
All. Simonelli
Marcatori: 10’ Anaclerio, 34’ Varricchio
(P)
Arbitro: Torella di Roma (Drudi - Dessena) Ammonito:
Perfetti (Pro)
CALCI D'ANGOLO: 2 - 4
NOTE:
Giornata calda con cielo leggermente coperto - Terreno in perfette
condizioni Spettatori 1.700 circa (906 abbonati) 150 da Pisa tra
settore ospite e tribuna
Più che
la partita in sè, con la salvezza già in tasca dopo la vittoria di Varese,
per i tifosi della Pro le orecchie erano tese a quanto la dirigenza della
Pro Patria al gran completo aveva da dire durante la il pranzo-incontro
avuto in mattinata, presso un ristorante della zona, in cui si sono
ringraziati gli sponsor, analizzati i risultati dell'ultimo triennio con
tutti gli obbiettivi dichiarati ad inizio stagione come la conquista della
finale di Coppa Italia e la permanenza in C1, guardando al futuro
analizzando le potenzialità della Pro dal punto di vista del marketing,
evidenziando i risultati raggiunti. Inoltre l'Amministratore Delegato,
Dott. Roberto Vender ha rinnovato il proprio impegno e della sua famiglia
per il futuro, indicando alcuni obiettivi a medio termine, come dare
l'input decisivo in collaborazione con l'amministrazione comunale per dare
il via alla Cittadella dello Sport, che sembra aver trovato la sua
definitiva collocazione in una zona presso il Sempione per la
valorizzazione del settore giovanile, il consolidamento di alcuni
obiettivi di natura commerciale e di immagine. E per quanto riguarda la
prima squadra, la volontà della proprietà di cercare di migliorare anche
il risultato sportivo cercando di allestire una squadra competitiva, per
il futuro con idee molto chiare sugli obiettivi da centrare; confermando
inoltre la volontà di continuare il rapporto con Carletto Muraro e
l'attuale staff tecnico.
Chiarotto
L'ultima
giornata della regular season, i biancoblù con la salvezza certa e la
possibilità di salutare il pubblico dello "Speroni"con una buona prova,
invece sono usciti sconfitti tra le mura amiche per la quinta volta in
stagione davanti al Pisa, che ha aveva più voglia di fare la partita, ma
senza sforzarsi più di tanto, ormai certi dei play-off promozione, ma con
una flebile speranza di potere migliorare la posizione in classifica, con
una vittoria per strappare il terzo posto al Cesena in chiave
play-off.
Sotto di un goal, i biancoblù hanno provato a
cercare di rimettere le cose in pareggio, poi subito il raddoppio
nerazzurro hanno mollato gli ormeggi, messo il costume estivo per una
partita che è stata giocata al piccolo trotto, senza forzare di pura
accademia, senza falli, con i giocatori della Pro che hanno cercato il
goal della bandiera nei minuti finali sfiorandolo colpendo un palo ed una
traversa.
Due parole sull'arbitro il sig. Torella di Roma,
che non aveva mai diretto né i neroazzurri né i biancoblù; sarà stato il
clima da fine stagione ma il suo operato non è stato certo tra i migliori
visti.
Si parte con Mr. Muraro, stante le numerose storiche
assenze, che schiera lo stesso undici uscito vittorioso da Varese, con il
4-4-2, ma anche l'allenatore dei neroazzurri Simonelli non avendo a
disposizione Ambrosi (squalificato), Bonadei e Guariniello (infortunati) e
con la testa già ai play-off per la B, opta per un turn-over che coinvolge
anche il portiere, ma mantenendo il classico modulo 4-3-3.
Dagli
ultras della Pro arriva un saluto ed un ringraziamento per gli obbiettivi
centrati in stagione, con uno sventolio di bandiere tricolori ed uno
striscione "2003-04 Legnano-Varese il derby che vogliamo", mentre il tifo
ospite si caratterizza da un continuo sventolio di quattro grossi
bandieroni neroazzurri con il sottofondo continuo di tamburi.
Parte subito
bene il Pisa, con una combinazione Frati-Varricchio che sfiorano il goal
al 4' su una leggerezza difensiva.
I pisani vanno in vantaggio al
10', scambio ravvicinato in area Frati - Anaclerio, con quest'utlimo che
piazza una botta di destro che finisce in fondo al sacco.
La Pro
cerca di imbastire qualcosa, ma è il Pisa che più motivato ed in possesso
di un buon fraseggio tiene palla e fa gioco.
I "tigrotti" hanno la
possibilità di pareggiare al 22', Carbone lancia benissimo Romano che
scatta sul filo del fuorigioco e s'invola verso la porta, Tommei gli si fa
incontro in uscita disperata respingendo con il corpo il pallonetto appena
scoccato.
Lo stesso Romano al 26' viene colpito duramente da
Anaclerio in un contrasto a metà campo ed è costretto a lasciare il campo
dopo un paio di minuti, al suo posto Romairone.
Il raddoppio del
Pisa, arriva al 34', incursione di Frati sulla destra, Perfetti blocca il
cross con il corpo, l'arbitro dice con la mano ed ammonisce il biancoblù.
Punizione dal vertice dell'area, Anaclerio batte teso e mette in mezzo
dove svetta di testa Varricchio che in elevazione, manda in
rete.
Da questo momento in avanti la partita diventa pura accademia
con le due squadre che giochicchiano senza punzecchiarsi.
Gli unici
sussulti sono nel secondo tempo al 57' Costantino, taglia in dribbling da
destra verso il limite dell'area, da dove fa partire un gran tiro a
rientrare che centra in pieno il palo alla sinistra di Di Sarno, con
Zaffaroni che spazza poi ogni eventuale problema.
All'86' Ruopolo
viene steso al limite dell'area, sulla palla si portano "Zaffa" e
Chiarotto, con quest'ultimo che tira di sinistro, palla secca a girare che
si stampa con un rumore sordo contro il palo alla destra di Tommei,
proteso in tuffo, sulla palla si riportano due biancoblù che di testa
mandano la palla contro la traversa.
Al triplice fischio finale, si
aprono i cancelli dello "Speroni" con una corsa folle dei tifosi per
andare a prendere le maglie biancoblù, mentre i giocatori si rifugiano
prontamente negli spogliatoi, non lasciando gli "ambiti trofei",
sollevando più di un mugugno tra gli appassionati.