Spezia  19 aprile 2003  Stadio "Picco"

0  SPEZIA - PRO PATRIA  0

Campionato serie C1 girone A - 31^giornata

 

 

SPEZIA: Rubini, Dall'Igna, Di Muri, Mingazzini, Melucci, Ficagna, Buso (57' Pandev), Agazzone, Pisano, Alessi (69' Caverzan), Stoijkov (80' Torino).
In panchina: Lorieri, Imburgia, Campi, Bartalay - All. Nicoletti

PRO PATRIA: Di Sarno, Perfetti, Dato (27' Cresta), Zaffaroni, Salvalaggio, Arioli, Colombo, Boscolo, Ruopolo, Manicone (84' Carbone), Romairone (60' Trezzi)
In panchina: Capelletti, Corti, Karasavvidis, Romano - All. Muraro


ARBITRO: Sig. Tagliavento di Terni (Lazzeri e Biondi)

Ammoniti: Dato (Pro), Buso e Dall'Igna (S) 

Angoli: 10 - 4

NOTE: Giornata primaverile e calda - Terreno di gioco in discrete condizioni
Spettatori: 4.000 circa (1.691 abbonati) di cui 120 da Busto giunti con due pullman e macchine al seguito 
Tifosi biancoblù che all'ingresso delle squadre in campo, sfoderano uno striscione con la Coppa Italia per l'ormai prossima finale.
Curva spezzina che pratica lo sciopero del tifo per i primi 15 minuti di gara.

LA CRONACA DELLA PARTITA:

A momenti ci scappa pure la beffa, in una gara che ha regalato poche emozioni, con la Pro che non ha mai corso pericoli, per un rigore concesso nei cinque minuti di recupero assegnati dal Sig. Tagliavento di Terni, minuti in cui si sono condensate tutte le emozioni della partita e, si è rispecchiata tutta la stagione biancoblù, ma questa volta grazie al cielo c'è stato un epilogo diverso.

Il penalty concesso al 93' ha fatto decisamente storcer il naso e molto; assegnato in una di quelle classiche mischie in area in cui succede di tutto, con il biancoblù Perfetti volato a terra, su una carica dell'ariete Torino, mentre il piccolo e molto furbo Pisano, trovava il contatto con Zaffaroni, al quale concede buoni buoni almeno 35 centimetri d'altezza e forse altrettanti chili.

Fortunatamente esiste un briciolo di giustizia e Pisano ha calciato malamente a lato il pallone dopo aver spiazzato Di Sarno; un rigore che valeva una stagione sia per lo Spezia che per la Pro, ma per obbiettivi diversi.

Quella che era considerata la trasferta più temuta della stagione, si è rivelata meno ardua del previsto, sia perchè lo Spezia che doveva giocarsi il tutto per tutto per acciuffare i play-off è scesa in campo forse troppo contratta, ma anche senza quell'ardore agonistico che dovrebbe avere chi si gioca le residue speranze di Serie B, non riuscendo mai ad alzare il ritmo di gara, con i giocatori spezzini più volte beccati dal proprio pubblico; sia perchè, bisogna dare onore al merito ai tigrotti che senza particolari patemi d'animo hanno chiuso ogni varco ai bianconeri, non correndo particolari pericoli scendendo in campo concentrati e motivati, con una condotta di gara accorta ed intelligente, orchestrati con sagacia ancora una volta dall'ottimo Manicone. Una partita equilibrata che li ha visti anche andare vicino al goal in un paio di occasioni, pungendo con il gioco di rimessa con ficcanti ripartenze, tenendo il ritmo di gara blando.

Un punto ottimo, arrivato con il brivido, che allunga la serie positiva degli uomini di Muraro e che tiene le dirette concorrenti per la salvezza a debita distanza.

Da segnalare lo spavento per l'infortunio occorso a Melo Dato, in primo tempo si era temuto qualcosa di molto serio, fortunatamente sembra risolversi tutto con una forte contusione ed una distorsione alla caviglia. 

Pro in campo con la classica maglia biancoblù, Spezia con maglia bianco e pantaloncini neri.

Subito Muraro ripropone il giovane Colombo (82) dopo la squalifica, per il classico modulo 4-4-2, con Dato e Perfetti sulle corsie esterne, al centro Zaffaroni e Salvalaggio, un centrocampo con Manicone playmaker e gli scudieri Boscolo ed Arioli a protezione, con Colombo sull'esterno, mentre in avanti la coppia delle ultime settimane Ruopolo-Romairone.

Nicoletti risponde disponendo lo Spezia con il 3-4-1-2; Rubini tra i pali Dall'Igna e Di Muri esterni, al centro del reparto Melucci, linea di centrocampo con Mingazzini, Ficagna, Agazzone e Buso sull'esterno di sinistra, nel ruolo di rifinitore Alessi ed in avanti Pisano con Stoijkov, sulle cui tracce si porta subito Perfetti, i due sono stati per anni compagni di squadra nell'Inter con cui nella primavera 2002, hanno vinto il Torneo di Viareggio

A parte un'innocua girata di Buso al 2' di gioco, che Di Sarno blocca con assoluta tranquillità, i primi 20 minuti della gara passano senza particolari sussulti, con la Pro a chiudere ogni varco, ma pronta far ripartire gli avanti, pur con un ritmo di gara decisamente blando, con il primo vero caldo stagionale che forse condiziona i ventidue in campo, ma in particolar modo gli aquilotti.

Al 21' Spezia in avanti, sempre con Buso, che salta un avversario e dal limite fa partire un sinistro potente che di Di Sarno para senza problemi. 

Passano un paio di minuti ed Alessi con una bella verticalizzazione improvvisa innesca Stoijkov, che era andato a tagliare il campo, Di Sarno esce e fa sua la palla. 

26' Infortunio a Melo Dato, che in uno scontro in tackle con Di Muri rimane a terra; subito bianconeri e biancoblù si rendono conto che l'impatto è stato duro, con il generoso tigrotto che purtroppo ha la peggio. I giocatori nella vicinanze dei due comprendono subito la gravità dell'infortunio e si portano le mani nei capelli, pronto l'intervento dei sanitari che portano subito negli spogliatoi lo sfortunato "Melo". Al suo posto subentra Cresta.

Il ritmo gara rimane sempre basso e la Pro, controlla senza nessun rischio e si porta avanti.

35' Pro in avanti, tiro dalla distanza di Ruopolo, che Rubini ribatte in qualche maniera, sulla palla si avventano Romairone ed Arioli, pronti a ribattere in rete, ma Di Muri con la collaborazione di Melucci sono pronti ad anticiparli.

Negli ultimi dieci minuti della prima frazione di gioco i biancoblù si portano stabilmente nella metà campo aquilotta ed al 42' Colombo nei pressi dell'area di rigore, va via in bello stile tra le maglie bianconere, interviene Melucci che lo stende impietosamente. Punizione da posizione interessante ma che non sortisce effetti.

46' Pro che sfiora la rete, rimessa laterale Zaffaroni spizzica il pallone di testa allungando la traiettoria, irrompe in area Salvalaggio che in spaccata manda la palla a fare la barba al palo della porta difesa da Rubini.


Nicoletti provvede al primo cambio per lo Spezia al 57', con Pandev che rileva Buso, risponde poco dopo Muraro mandando in campo Trezzi al posto di Romairone, puntando così sull'agilità e la velocità

64' Manicone lancia Ruopolo in profondità, scattato sul filo del fuorigioco, va verso la porta spezzina con Di Muri che in scivolata lo anticipa poco prima di entrare in area.

La risposta dei padroni di casa arriva al 68' con un cross di Stojkov dalla sinistra, Mingazzini di testa manda la palla sulla parte superiore della traversa, con Di Sarno sulla traiettoria.

75' Boscolo perde palla a centro campo, pronto uno spezzino tocca per Pandev che dalla lunga distanza sparacchia malamente, prendendosi i fischi del "Picco", ma la Pro non sta a guardare e si fa sotto con una ripartenza insidiosa, azione manovrata Trezzi-Ruopolo, con Dall'Igna che interviene in scivolata nei pressi dell'area, anticipando Colombo lanciatissimo. 

Cambio nelle file aquilotte all' 80' entra l'ariete Torino al posto di uno spento Stoijkov.

Muraro manda in campo Carbone per Manicone, con il chiaro intento di far passare i secondi che separano dal fischio finale.

86' tiro di Mingazzini che rimbalza tra le maglie biancoblù in area, con gli spezzini che reclamano il rigore, per un tocco di mano. 

Al 90' l'arbitro concede 5 minuti di recupero ed arrivano le emozioni, con portano sull'orlo dell'infarto i supporters biancoblù.

91' fallo al limite dell'area di Carbone, proprio nella lunetta dell'area, sulla palla vanno Agazzone e Caverzan; battuta a sorpresa con sfera in area, sono diversi i giocatori che si strattonano nei sedici metri, in diversi volano sull'erba, lo spezzino Torino con la sua mole affossa Perfetti, mentre con esperienza poco più in la Pisano si fa "mettere" a terra da Zaffaroni, l'arbitro concede il rigore.


Forte e vibrate le contestazioni dei biancoblù, ma il Sig. Tagliavento di Terni, è irremovibile.

Sul dischetto va l'esperto Pisano, rigorista principe del girone per lui 10 reti con ben 6 centri dagli 11 metri, per un pallone che vale una stagione per entrambe le compagini. 

Rincorsa lenta e spezzata, tocco a spiazzare Di Sarno che si butta a destra, con la palla che esce lambendo il palo alla sua sinistra.

La salvezza è un passettino più vicina.