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al prossimo turno

PRO PATRIA

NOVARA

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    PRO PATRIA 2
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TORRES - PRO PATRIA 4-0

 

TORRES: Testa, Imparato, Ligorio, Giuffrida (31' st Bottone), Marchetti, Migliaccio, Lisai, Foglia, Balistreri, Maiorino (29' st Baraye), Santaniello (1' st Marinaro)

A disposizione: Costantino, Funari, Minarini, Infantino - All. Christian Bucchi

 

PRO PATRIA: Melillo, Guglielmotti, Taino, Cannataro, Anderson (27' st Moscati), Gerolino, Candido, Giorno, Serafini, Terrani (31' st Ulizio), Cannoni (13' st Arati)

A disposizione: Perilli, Zaro, Casantini, Baclet - All. Marco Tosi

 

Arbitro: Sig.ra Silvia Tea-Spinelli di Terni

Assistenti: Zancanaro - Zanetti

 

Marcatori: 8' st rig. Maiorino, 15' st Marinaro, 27' st Maiorino, 45' st aut. Guglielmotti

 

NOTE: giornata variabile e ventosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori un migliaio circa, 27 biancoblù al seguito.

 

Ammoniti: Santaniello, Migliaccio, Foglia (T); Guglielmotti, Taino (Pro)

Angoli: 2-3

Recupero: 1' (1+0)

 

Imbarazzante disfatta in quel di Sassari, davanti ai ventisette irriducibili tifosi biancoblù, i quali nonostante tutto e tutti, hanno raggiunto lo stesso la Sardegna, venendo ricambiati da una prestazione al limite dell'indecenza.

Una Pro Patria molle, floscia, senza idee, sfiduciata, senza la cognizione di cosa sia il gioco del calcio. Non un'azione che una da segnalare, sempre in balia di un avversario, poco più che al limite della categoria. Una difesa lentissima ed impacciata, al limite del ridicolo che in pratica ha regalato tutti i gol agli avversari, i quali fino al momento del primo vantaggio non avevano creato particolari problemi. Ma questa Pro, o forse sarebbe meglio chiamarla con il nome proprio di Uliziese, è veramente pochissima cosa e si permette anche il lusso di lasciare fuori per scelta tecnica, mascherata da altro, un difensore come Lamorte, che per questa squadra sarebbe oro colato, per fare giocare imbarazzanti defender. Per non parlare di altre discutibili scelte.

Per dire come sia conciata questa Pro Patria, ha raggiunto la Sardegna con 18 uomini contati, portando in panchina Baclet, assente da mesi, solo per fare numero e senza nemmeno la lavagna per indicare la sostituzione dei giocatori.

 

Tosi senza Lamorte, Botturi, Bovi, Graham “infortunati” a vario titolo oltre a D'Errico squalificato. Recuperato il solo Serafini dopo il turno di squalifica. Modulo 4-3-3 con Melillo in porta, difesa con Guglielmotti e Taino esterni, al centro Gerolino ed Anderson. Centrocampo con Cannataro, Giorno e Cannoni. In avanti Candido–Serafini-Terrani.

Torres che presenta il nuovo tecnico Cristian Bucchi in panchina, al posto dell'ex biancoblù Vincenzo Cosco, alle prese con la battaglia contro il tumore. Due difensori fuori uso Cafiero e Aya, oltre alla punta Bigazzi infortunatosi ai legamenti proprio nella gara di andata. Squadra schierata con Imparato a destra, Ligorio a sinistra, Migliaccio e l'ex Marchetti al centro. A centrocampo Foglia e Giuffrida, sugli esterni Lisai a destra e Santaniello a sinistra. In avanti Balistreri e Maiorino.

 

Le due squadre entrano sul terreno di gioco con uno striscione dedicato a Vincenzo Cosco, costretto a lasciare per motivi di salute la panchina sassarese: "L'uomo che combatte, non perde mai. Forza mister Cosco".

Al secondo di gioco diagonale destro di Lisai, lesto ad approfittare di una dormita della difesa tigrotta (un trend per tutta la gara), Melillo devia in angolo. 7' ammonizione del tutto gratuita ai danni di Taino, per un tocco di mano ed involontario su tiro ravvicinato. Due minuti dopo isolani vicini al gol, ma Maiorino manca il controllo da buona posizione, per una Torres padrona del campo. 13' uscita tempestiva di Melillo ad evitare complicazioni, dopo ennesima indecisione difensiva. Al quarto d'ora punizione dalla destra, insidioso tiro-cross di Maiorino, Melillo salva in uscita bassa con i pugni. 19' servizio di Terrani, Serafini si scontra con il portiere Testa che rimane a terra.

Gara che diventa soporifera e non regala azioni degni di nota, mettendo in evidenza due formazioni al limite della categoria, con la Pro che ha anche l'aggravante di non riuscire a fare due passaggi di fila e di compiere anche grossolani errori in fase di impostazione.

28' Terrani con un tiro-cross di sinistro costringe Testa alla deviazione in corner. Dalla bandierina nulla di fatto. Gara che si trascina verso la fine della prima frazione, con tanti errori da ambo le parti.

45' percussione di Guglielmotti per vie centrali, viene steso al limite dell'area da Migliaccio che viene ammonito. Candido spreca malamente la punizione da ottima posizione e finisce il primo tempo, dopo un minuto di recupero.

 

Ad inizio ripresa per la Torres entra Marinaro per Santaniello. Al 3' occasionissima per la Pro. L'ex Marchetti appoggia all'indietro malamente verso il portiere, s'inserisce Serafini che recupera il pallone ma a porta sguarnita, tocca incredibilmente in maniera debole. Episodio che segna la gara, perchè per la legge non scritta del calcio, al gol mancato, corrisponde il gol subito, che arriva puntuale all'8' minuto. Azione confusa in area biancoblù, l'arbitro tra tante spinte e trattenute, ne vede una in favore della Torres e decreta il rigore. Maiorino insacca spiazzando Melillo. Punizione al limite per i biancoblù, batte Candido, palla deviata con un braccio da un difensore della Torres in barriera, proteste biancoblù, ma l'arbitro indica che è calcio d'angolo. 12' cambio con Arati che va a rilevare Cannoni, ma non c'è proprio reazione, la squadra è impalpabile e terribilmente impacciata e lenta. La dimostrazione arriva al quarto d'ora della ripresa quando arriva il raddoppio della Torres con Marinaro, abile e pronto ad approfittare di una clamorosa doppia incertezza della difesa biancoblù prima con Anderson che manca clamorosamente il rinvio, poi con Taino che si fa portare via il pallone. Quel poco che c'era dei biancoblù evapora completamente.

27’ terzo gol della Torres a mettere in evidenza tutta la pochezza della retroguardia biancoblù. Marinaro lancia lungo a saltare il centrocampo, Anderson viene letteralmente irriso in velocità da Maiorino, il 10 rossoblu entra in area in veolicità, controlla e di forza mette dentro. Passano due minuti ed arriva un doppio cambio, per la Torres esce l'eroe di giornata Maiorino ed entra Baraye, mentre Tosi inserisce Moscati per Anderson. Due minuti dopo si replica, i sassaresi inseriscono l'ex Varese, Torino e Vicenza, Davide Bottone, fermo da tempo per infortunio, al posto di Giuffrida, mentre per i biancoblù mandano in campo Ulizio per Terrani. Al 41’ la Torres va vicinissima al quarto gol con Balistreri che colpisce di testa in tuffo da distanza ravvicinata ma è bravo Melillo a mettere in angolo d’istinto.

Unico sussulto bustocco un'azione personale di Candido per vie centrali all'87' con tiro dal limite parato comodamente da Testa. Ma al 90' arriva il quarto gol dei padroni di casa, che è il simbolo di cosa siano in questo momento i biancoblù. Baraye ruba palla, salta un avversario e serve sulla destra l’accorrente Lisai che mette in mezzo un pallone senza pretese, l’intervento in scivolata di Guglielmotti per spazzare è goffo oltre che sciagurato, la palla si insacca alle spalle di Melillo.