CESENA:
Indiveri, Ambrogioni, Groppi (67’ Rea), Confalone, Peccarisi,
Tedoldi, Pestrin
(77’ De Feudis), Bernacci, Piccoli (67’ Biserni), Cavalli, Bocchini
In panchina: Vecchini,
Tricoli, Ceccarelli,
Pozzi - All. Castori
PRO
PATRIA: Di Sarno, Annoni (46’Dato),
Imburgia, Vecchio, Salvalaggio, Zaffaroni, Corti, Carbone (37’
Porfido), Belluomini (68’ Morante), Trezzi, Kalù
In panchina: Capelletti,
Perfetti, Cattaneo, Karasavvidis – All. P. Sala
Arbitro: Benedetti di Viterbo (Vanoni –
Zuliani)
Marcatori: 17’e 34’rig. Cavalli, 20’ Kalu
(Pro), 23’ Pestrin, 39’rig. Bernacci
Ammoniti: Ambrogioni, Rea (C), Salvalaggio,
Imburgia e Vecchio (Pro)
NOTE: Giornata di sole, ma
temperatura nella norma per la stagione.
Spettatori 3.700 circa (1464
abbonati) 50 circa da Busto Arsizio
Verso la fine del primo tempo i
tifosi bustocchi hanno abbandonato il loro settore in segno di
protesta, buttando i biglietti d’ingresso sul terreno di gioco.
Intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma nel
settore ospite.
LA CRONACA DELLA
PARTITA:
La Pro
rimedia in Romagna una pesantissima ed umiliante sconfitta: non si
perdeva 4-1 fuori casa, da tempo immemorabile, forse l’ultima
sconfitta con un tale divario risale alla retrocessione in
Eccellenza, per cui campionato 1991-92; l’ultima volta che in C1, si
sono subite quattro reti al passivo (Fano e Treviso), poi si è
irrimediabilmente retrocessi in C2, stagione 82-83, cattivo e
pessimo precedente.
Forse
questo è il punto più basso, nella gestione Vender; ma in questa
stagione, il punto basso, è stato già purtroppo e mestamente toccato
più volte e non si vede ancora la fine della sofferenza biancoblù,
inanellando a Cesena la 10 sconfitta stagionale su 18
gare.
Gli
uomini di Castori hanno così inflitto alla derelitta, ma soprattutto
modestissima Pro, una sonora sconfitta in una gara che praticamente
si è giocata e decisa nella sola prima frazione di gioco. Una
sconfitta, che viene da lontano (leggi campagna acquisti estiva) e
che ha i suoi padri ben precisi, ovvero gli altezzosi e supponenti,
magari un “tantinello” incapaci dirigenti, ma si chiamiamoli così,
biancoblù!!!
Una Pro,
arruffona, sconclusionata, senza collegamenti tra i reparti,
decisamente inconsistente, alla pari di un inerme fuscello spazzato
via dal gelido vento di Tramontana; almeno con Muraro queste
figuracce si evitavano e si arrivava qualche volta anche …ad
impensierire l’avversario.
A
limitata e parziale discolpa, ma che siano ben chiari questi due
termini, limiti e parziale, il fatto di non poter contare ancora
sull’apporto di Tramezzani, Piovanelli e Perfetti, con Boscolo
squalificato, ma schierando dal primo minuto di gioco il
neo-arrivato attaccante Belluomini. Per quest’ultimo difficile dare
un giudizio, di certo non può essere ovviamente da solo, la panacea
di tutti i mali.
Per il
resto, una squadra tecnicamente triste, molto modesta, inesistente,
con i soliti limiti,
cui si sono aggiunti pacchiani e macroscopici errori in
difesa ed il solito evanescente attacco, illuminato solo dai guizzi
di Kalù, ancora una volta, decisamente il migliore in campo, con ….
Di Sarno che in un paio di occasioni ha evitato un passivo peggiore.
Una
squadra senza un briciolo di personalità, con giocatori che sono
“micini” impauriti e non certo “Tigrotti”, pronti a dare il tutto
per tutto e non mollare mai.
Una
squadra, la Pro, che non è altro che l’esatto specchio della propria
dirigenza……
Il
Cesena, al suo secondo appuntamento consecutivo, dopo il pareggio
dell’Epifania contro il Padova, si presenta recuperando ben quattro
titolari, Peccarisi, Piccoli, Bocchini e Confalone, con Castori che
schiera la squadra secondo il suo classico 4-4-2, mandando in
panchina il talento Pozzi, al suo posto l’airone Bernacci.
Patrizio
Sala, un ex che da questi parti ha speso gli ultimi anni della sua
carriera di calciatore, manda in campo, usando un’iperbole, “la
miglior squadra possibile”, tenendo conto anche di Dato, in panchina
perché debilitato dall’influenza che lo aveva colpito in settimana.
Schiera così la difesa con Annoni a destra, Imburgia a sinistra,
Zaffarono e Salvataggio al centro, centrocampo con Corti (80),
Carbone (36 anni a Marzo) e Vecchio neo ventenne; Trezzi nel ruolo
che preferisce di trequartista, con Belluomini in avanti, il
diciannovenne Kalù, libero di svariare per il fronte d’attacco.
Cesena in campo, con la classica
maglia bianconera, Pro con la tenuta da trasferta, completo nero con
intarsi laterali
biancoblù.
Nelle prime battute di gioco, si
ha una leggera supremazia territoriale dei padroni di casa, che però
non affondano i colpi, mentre è la Pro, la prima a farsi vedere in
avanti al 6’, con una bell'incursione di Corti, sulla destra
che prima di entrare in
area, nonostante il duro contrasto di Amborgioni, riesce a servire
Belluomini in mezzo, ma al momento del tiro è contrato. Corti rimane
poi intontito a terra per il tackle duro del romagnolo, ma si
riprende prontamente.
12’ Pro ancora in avanti, Corti
va in pressing sul Bocchini e riesce a rubare palla, serve subito,
Kalù che da dentro l’area manda di poco sopra la traversa
La risposta cesenate arrivata
subito, con un’azione, in area di rigore biancoblù, palla sui piedi
di Piccoli, che si attarda a tirare, con la difesa bustocca che
sbroglia.
I bianconeri prendono da questo
momento a spingere sull'acceleratore, e pochi minuti dopo
passano in vantaggio, grazie ad uno svarione difensivo della
Pro.
Infatti, al 17’ Zaffaroni
commette un errore in fase di disimpegno, i centrocampisti romagnoli
recuperano palla, servendo prontamente Cavalli, tutto solo in mezzo
all’area, libero di battere l’incolpevole Di Sarno.
Il pareggio della Pro arriva
immediatamente, al 20’, con il solito “Ike Kalù show”. Azione
personale e velocissima sull’out sinistro del giovanissimo
nigeriano, due cesenati saltati di prepotenza e rapidità, entra in
area e da posizione impossibile, quasi dalla linea di fondo, inventa
un tiro a pallonetto che supera Indivieri, con la sfera che si
adagia poi in fondo al sacco. Gran goal, fotocopia di quello contro
il Lumezzane.
Passano solo 120 secondi e Pro
nuovamente sotto, al 22’
Bernacci tira in porta, Di Sarno si oppone ottimamente, ma
nessun difensore bustocco riesce a spazzare l’area, irrompe Pestrin,
abilissimo nello sfruttare l’ennesima indecisione difensiva
biancoblù e manda in fondo al sacco per il 2-1. Il goal
dell’immediato ritrovato vantaggio, taglia le gambe della già pur
fragilissima povera Pro e nel contempo spiana la strada ai padroni
di casa, che dilagano da ogni parte del campo.
32’ Cavalli, ancora una volta
tutto solo in area, manda fuori da buona posizione, credendosi forse
in fuori gioco.
I
bianconeri chiudono
definitivamente l'incontro con due rigori, nell’arco di brevissimo
tempo.
Il primo al 35’, per un fallo
netto di Corti da dietro su Cavalli in area. Lo stesso Cavalli
s’incarica del tiro, che realizza.
I secondo pochi minuti dopo al
39’; questa volta è Vecchio, che commette un netto fallo di mani in
area. Bernacci và sul dischetto e realizza.
Nell’intervallo tra i due
penalties, Sala manda in campo Porfido per Angelo Carbone.
42’ Grande intervento di Di
Sarno, che evita a Bernacci, in azione di contropiede, la
soddisfazione della doppietta, e fortunatamente evita al punteggio
di assumere le dimensioni di una vera e propria disfatta. La partita
in pratica si conclude qui, mentre nel settore occupato dagli
irriducibili e ancora una volta amaramente delusi tifosi della Pro,
scoppia la contestazione verso giocatori e dirigenza. Esattamente
come un anno fa, nello stesso stadio.
Ad inizio ripresa, altro cambio
per la Pro, in campo Dato per Annoni.
Al 48’ Trezzi in ottima
progressione supera Bocchini e Peccarisi, da dentro l’area scocca un
tiro che colpisce l’esterno del palo a portiere battuto.
Ma per il Cesena, è tutto davvero
troppo facile,
controlla e risolve la pratica “Pro”, senza battere ciglio e senza
essere minimamente impensieriti, se non da qualche isolato spunto
dal solo e solito ottimo Ike Kalu.
Il tutto mentre i tifosi del
Cesena sono in festa; organizzano una bella sciarpata, per tutta
l’ampiezza della loro curva, sulle note di “Romagna mia”. Almeno al
povero Peppino Mancini avrebbero, mitigato l’amarezza…..
Il Cesena, non infierisce e
risparmia le forze in vista di impegni decisamente più tosti, di
questa scarsa Pro Patria 2003-04.
Ma al 61’, potrebbe scappare il
quinto goals bianconero, grazie ad un altro mezzo pasticcio
difensivo della Pro nella propria area, con Bernacci che non riesce,
o non vuole, a mandare in rete.
Barlume di vita biancoblù al 75’,
quando Trezzi mette in
mezzo, pescando Vecchio, che dal dischetto del rigore manda di poco
sopra la traversa.
Concludiamo,
quest'ennesima tappa stagionale della nostra Via Crucis 2003-04,
riportando le sacrosante parole, espresse da Giovanni Toia, nella
radiocronaca: “…una squadra che si porta dietro i soliti errori
fatti in estate, cui non si pone ostinatamente rimedio. E’ solo da
irresponsabili, credere che un giocatore come Belluomini, alla sua
prima esperienza in C1, possa da solo risolvere i problemi della
squadra…”