12 Proietti,
13 Vigna, 14 Javorcic, 16 Teodorani - ALL. Mario Somma
Arbitro: Fabio Vicinanza
(Albenga) Recupero: 7 minuti (2` pt + 5`
st) Ammoniti: Annoni, Corti, Karasavvidis (P), Passiglia
(A) Espulsi: nessuno Note: Spettatori 1500 paganti
+ abbonati, giornata soleggiata ma fredda e ventosa, terreno in
ottime condizioni.Calci d'angolo 2 a 2.
LA
CRONACA:
Quarto
risultato stagionale a reti bianche per la Pro Patria che allo
"Speroni" se la cava egregiamente con la capolista del girone nel
primo tempo contenendo e studiando le mosse degli amaranto e
successivamente "rischiando" addirittura per ben tre volte di
segnare quello che poteva essere il goal del meritato successo, ma
come capita da un pò di tempo, le occasioni sotto rete sono state
malamente sprecate o la fortuna non ha aiutato a questo si aggiunge
la decisione dell'arbitro Vicinanza di Albenga che ha annullato un
goal apparso ai più regolare a Mariotti per fuorigioco; così i
"tigrotti" non sono riusciti a concretizzare quella che poteva
essere comodamente la prima vittoria interna tra le mura amiche e
che sarebbe stata onestamente più che meritata.
Mister Muraro
per l'occasione disegna una difesa a tre con Annoni (ottima la sua
gara),Zaffaroni e Dato e il rientrante Salvalaggio un pò più
avanzato rispetto al solito al centro della stessa ; quindi dirotta
Corti e Imburgia sulle fasce con Boscolo e l'esperto Carbone
centrali e l'attacco a due con gli "strangers" Karassavidis e
Kalu.
L'Arezzo di
Somma invece risponde con un 4-4-1-1 nel quale Gelsi è il
"trade d'union" tra attacco e centrocampo, quell'attacco capace fino
ad ora di fare ottime cose in questa prima frazione di campionato
con i vari Serafini e Abbruscato che, ricordiamolo, è ancora il
capocannoniere del girone e che ieri è stato egregiamente
controllato da capitan Zaffaroni che lo ha praticamente
annullato.
E' proprio di
Serafini il suggerimento al 5' per Abbruscato, scambio tra i due e
palla a Pasqual per la conclusione che diviene insidiosa per Di
Sarno in quanto ne viene fuori un tiro teso e basso sul quale però
Di Sarno risponde presente.
Passano pochi
minuti, è il 9' e il solito Abbruscato chiude una bella
triangolazione con Barbagli e conclude il suo tiro, a dire il vero
alquanto debole, malamente a lato.
La partita
degli amaranto è tutta riassunta in queste due occasioni (poi per
trovare un altro tiro in porta bisogna aspettare quasi a fine gara,
al 83' con una conclusione di Barbagli e parata a terra di Di
Sarno).
Invece la Pro
Patria con la sua difesa a tre offre grande vantaggio ai
centrocampisti che sempre trovano nuove risorse attuando un pressing
ammirabile:Boscolo, tra i migliori con Annoni, giganteggia in mezzo
al campo e Carbone diviene il raccordo tra i reparti. Il nigeriano
Kalu si scuote e sulla fascia è un furetto.
Con questo
schema come detto le azioni e le folate offensive non mancano: al
32' Kalu offre a Boscolo l'opportunità di effettuare una buona
conclusione che va di poco a lato, cinque minuti dopo solo la
fortuna in un rimpallo impedisce allo stesso Boscolo una conclusione
facile a rete e poi ancora Kalu offre a Karassavidis un occasione
d'oro: l'attaccante greco prova la deviazione volante proprio sotto
rete ma il numero uno aretino Pagotto interviene d'istinto proprio
con la punta del piede e salva sulla linea di porta il
risultato.
Nella ripresa
al 63' Mariotti invece da il cambio a Karassavidis e poco dopo
al 67' Arioli va a sostituire Carbon ; i protagonisti sono
sempre i biancoblù della Pro Patria i quali al 67' riescono a
segnare un goal con il neo entrato Mariotti, ma come detto l'arbitro
annulla su segnalazione del guardalinee.
Nei minuti
finali l'arrembaggio della Pro non cambia il risultato ad "occhiali"
che, viste le circostanze, sta più che bene all' Arezzo che mantiene
la testa della classifica con ben sei punti di vantaggio sul Cesena
che lo insegue, per la Pro Patria il solito problema: belle azioni,
buona intesa di gruppo ma il goal non arriva.
Ma è già ora
di pensare ad altro: mercoledì storica trasferta a Marassi per il
secondo turno di coppa Italia TIM contro la Sampdoria, dove solo un
miracolo (e magari un pochino di fortuna in più), possono aiutare la
Pro Patria nel passaggio del turno: sognare non è reato.