NOTE:
Giornata leggermente ventosa, cielo coperto, terreno in perfette
condizioni.
Spettatori
1.000 circa (60 per il Crotone tra settore ospiti e tribuna)
Presenti
numerosi addetti ai lavori, tra cui Belluzzo, Piotti, Abbate e
Cappelletti.
La torciata
bustocca
LA PRO
CONCEDE ILBIS
!!!!
Per il
secondo anno consecutivo “i tigrotti” centrano la finale di Coppa
Italia di Serie C, con una secca vittoria, che nel punteggio e nella
sostanza punisce troppo severamente il Crotone per quanto fatto
vedere in campo.
Una partita
giocata al piccolo trotto a ritmi blandi, con entrambe le squadre
che avevano il corpo in campo e la testa già ai prossimi pressanti
impegni di campionato.
I
biancoblù, pur con i soliti difetti, mettono in campo ciò che è piu’
nel loro d.n.a, stringono i denti, resistono e mostrando carattere
al cospetto della squadra calabrese che è apparsa decisamente più
quadrata, abile nel palleggio, con un gioco mandato quasi a memoria
con buona circolazione di palla, che permetteva frequentemente le
sovrapposizioni degli esterni al limite dell’area avversaria. A
discapito, una difesa schierata in linea non certo eccelsa e più
volte in difficoltà specie nella ripresa quando i rossoblù venivano
puntati nell’uno contro uno.
Una Pro
indecisa e arruffona nel primo tempo, dovuta anche al fatto di
essere andata sotto di una rete in avvio, mentre nella ripresa
complice anche il goal in chiusura della prima frazione di gioco con
Morante (cui fa decisamente bene l’aria di Coppa), riesce a creare
qualcosina di meglio, pur soffrendo ed andando più volte vicina al
gol del doppio svantaggio, che avrebbe dato la qualificazione ai
crotonesi; cosa che non è avvenuta grazie ad alcuni provvidenziali
interventi di Di Sarno.
Nota
stonata della gara, il pessimo Damato di Barletta, già autore di una
prova da neuro-deliri un paio di mesi fa in Pro-Padova, anche oggi
si ripete, non concedendo un rigore nettissimo ai biancoblù, per un
fallo su “black-magic”, e quasi riesce a far diventare cattiva una
gara correttissima; però per ora porta bene ai bustocchi, con lui
due 3-1.
Sala, sulla
carta opta per una Pro molto offensiva, con quattro punte in campo
contemporaneamente, in realtà i due stranieri, vanno a formare la
coppia K-K (Kalu-Karasavvidis) sugli esterni, ripiegando spesso
sulla linea dei difensori, mentre al centro giostrano
Belluomini-Morante, con il secondo leggermente più arretrato, con
compiti di supporto alla linea di centrocampo. A riposo Tramezzani,
Elia, Boscolo e Trezzi, oltre ai soliti infortunati.
Per il
Crotone, leggero turn-over con l'idea di giocarsi la partita e
tentare la di rimontare l’1-2 dell’andata per conquistare la finale.
Cinalli tra i pali, Gastaldello e Citterio difensori esterni. In
attacco Vantaggiato-Beretta, con Pagliarini a supporto.
Buon
tifo degli Ultras biancoblù che sostengono a gran voce la squadra,
sostenendola poi fino alla fine.
Sin
dall’avvio i calabresi, mostrano una maggior quadratura ed un gioco
corale, con fluidità di manovra decisamente superiore alla Pro, che
con K-K, a cercare di chiudere gli spazi esterni.
All’11’ il
discorso qualificazione torna ad aprirsi. Di Meglio dai 25 mt, prova
un rasoterra, il pallone sarebbe finito tranquillamente nelle mani
di Di Sarno, ma incoccia il piede di un difensore bustocco al limite
dell’area, che permette a Beretta di presentarsi tutto solo davanti
all’estremo difensore bustocco e di mandare in fondo al sacco.
I
crotonesi, ci credono ed a tratti chiudono la Pro, nella metacampo,
pur senza forzare il ritmo, solo grazie al possesso palla ed al
movimento degli uomini sul terreno di gioco. Sfruttando la debolezza
difensiva biancoblù del momento, giocando spesso al limite
dell’area, con repentine aperture nella “zona morta” laterale, con
l’intento di mandare al cross gli esterni che salivano. Il gioco
riesce spesso e volentieri, ma al centro Perfetti, Annoni e “capitan
Zaffa”, fanno buona guardia, pur correndo qualche rischio; come al
26’ su corner, Citterio salita dalla difesa, colpisce sicuro, ma
manda sul fondo.
La Pro
risponde con una sciabolata di Piovanelli dalla metà campo, che
Morante dal limite gira in anticipo sul proprio difensore verso la
porta avversaria, ma senza imprimere la forza necessaria.
Al 34’
incidente di gioco, che vede coinvolti lo stesso Morante e Rossi,
entrambi in recupero su una palla a metàcampo. Botta violenta ed
involontaria, i due rimangono a terra, con il rossoblù che deve
lasciare il campo, dopo essere stato portato fuori in barella, con
cui raggiungerà direttamente gli spogliatoi. Al suo posto l’ex
juventino Paro.
Biancoblù
sempre sulla difensiva, portati più a subire e soffrire che ad
offendere.
In chiusura
di primo tempo, la squadra calabrese sfiora il raddoppio; 43'
in un’azione confusa al limite dell’area, la palla arriva a Beretta
(ex Pro Sesto e Triestina), vince un contrasto con Zaffaroni, poi in
dribbling strettissimo si libera anche di Annoni, presentandosi
tutto solo davanti a Di Sarno che con freddezza esce rimanendo in
piedi con l’attaccante rossoblù che gli spara letteralmente addosso,
un pallone che per i tifosi biancoblù era già destinato in fondo
alla rete.
Entra in
gioco la classica regola non scritta del calcio “goal mancato-
goal subito”; così sull’immediata risposta della Pro, Piovanelli
lancia lungo da metà campo, Belluomini fa da torre mandando indietro
per Karasavvidis, che dai 25 mt, si coordina benissimo, prende la
mira e lascia partire una fucilata che si stampa sulla parte
superiore della traversa con Cinalli battuto. L’ellenico sfiora la
rete, un minuto dopo, su corner dalla destra sfiora di testa,
impegnando il portiere ospite.
Il pareggio
della Pro arriva nei minuti di recupero del primo tempo: Belluomini
è abile a gestire una palla sulla trequarti d’attacco, s’inserisce
Morante portandosi avanti la sfera, Citterio disimpegna male così
l’attaccante biancoblù e bravo e lesto a cogliere il momento, lo
brucia sullo scatto e parte verso la porta calabrese entrando da
destra, con Cinalli già in uscita a terra, bel tocco in diagonale e
palla in fondo al sacco per il pareggio, che rimette la
qualificazione dalla parte bustocca.
La ripresa vede gli Ultras biancoblù
accendere le torce, ma sono ancora gli uomini di Gasperini manovrare
in maniera egregia, con gli esterni sempre chiamati in causa.
Ciarcià diventa per 15 minuti diventa una spina nel settore destro,
mettendo continuamente in mezzo palloni. Al 50’ Pagliarini prova la
girata da dentro l’area ma Di Sarno blocca accartocciandosi; poi
salva il risultato al 58’ su un colpo di testa a botta sicura in
corsa di Vantaggiato, pescato benissimo dal solito traversone di
Ciarcià.
Sala toglie Karasavvidis per Trezzi e
la manovra della Pro, guadagna in spunti offensivi, con i difensori
calabresi che devono stare più attenti ed iniziano a subire
nell’uno-contro-uno.
Al 67’ Pro in ottima ripartenza,
Belluomini s’inserisce ottimamente e va sul fondo, mentre a centro
area Kalu al arrivato dalle retrovie viene steso senza tanti
complimenti da Gastaldello, rigore nettissimo che il Sig.Damato non
vede, anzi sulle vibrate proteste della panchina bustocca espelle il
d.g. Guffanti.
Passano pochi minuti e Trezzi s’invola
sulla sua fascia, si accentra e viene messo a terra. Punizione dai
venticinque metri, che s’incarica di battere Piovanelli. Palla
morbidissima ed arcuata che va a togliere le ragnatele dall’incrocio
dei pali, per le più classiche pulizie di primavera. 2-1 per la Pro
e qualificazione quasi in tasca.
Il colpo è forte per i rossoblù che
fino a quel momento avevo avuto in mano il pallino della gara, ma
per alcuni minuti, provano con i soliti raddoppi esterni a creare
qualche problema alla difesa bustocca, calando d’intensità e
lasciando ampi spazi a centrocampo dove s’infilano abilmente Kalu e
Trezzi.
Proprio sull’asse più tecnico arriva la
terza rete della Pro; 84’ Trezzi salta due uomini sulla destra,
palla in mezzo al limite per “black-magic” smarcato, tiro morbido a
girare che spegne la sua corsa in fondo al sacco, per un 3-1 che
suona troppo pesante per Gasparini ed i suoi uomini.
Pagliarini prova con l’orgoglio
all’86’, ma il suo diagonale da dentro l’area sul primo palo trova
pronto Di Sarno, che blocca.
La Pro sfiora poi il 4-1, con il
generoso Belluomini all’89, riesce a presentarsi solo in area, ma
avendo speso tutto nell’arco dell’incontro, si fa chiudere al
momento del tiro.