LA CRONACA DELLA PARTITA

Busto Arsizio  25 aprile 2004  ore 16,00

2  PRO PATRIA - NOVARA  1

Campionato Italiano serie C1/A - Trentunesima giornata

 

 

PRO PATRIA: Capelletti, Corti, Dato (40`Morante), Boscolo, Salvalaggio, Annoni, Trezzi (81` Karasavvidis), Carbone, Elia (86`Belluomini R.), Tramezzani, Kalu.

In panchina: Di Sarno, Cattaneo, Lombardi, Romano – All. P. Sala

NOVARA: Bini, Polenghi, Colombini, Braiati (86`Belluomini M.), Cioffi, Serao, Bigatti (58` Carlet), Monza, Pinamonte, Omolade, Brizzi (58`Morganti).

In panchina: Cosentino, Cusaro, Damiano, Soncin – All. Foschi  

Arbitro: Fiori di Perugia (Drudi – Lonzar)

Marcatori: 44’ Elia (Pro), 79’ Kalu (Pro), 89’ Omolade

Ammoniti: Tramezzani, Boscolo e Trezzi (P), Monza e Serao (N)

Espulsi: 53’ Polenghi (N), 62’ Carbone (Pro)

NOTE: 1700 circa (581 abbonati), 230 da Novara tra settore ospite e Tribuna. Giornata primaverile, soleggiata con accenni di primo caldo; terreno in buone condizioni. 

RECUPERO: 7 minuti (3 + 4)

L’importante era vincere, per alimentare le speranze di salvezza diretta, e la Pro c’è riuscita, grazie alla solita invenzione di Firmino “Profeta” Elia, che allo scadere del primo tempo, con grinta, decisione ed esperienza, s’inventa e va a cercare il primo goal, sbloccando una partita destinata probabilmente allo 0-0. Per il suo settimo sigillo in dodici gare con la maglia biancoblù.

La seconda rete, invece è la solita magia-danzante in mezzo alle maglie avversarie, nel cuore dell’area di rigore da parte di “black-magic”, che in pratica ha chiuso la partita a dieci minuti dal termine.

La Pro, come d’abitudine ormai da inizio stagione deve fare il conto delle pesanti assenze, in pratica manca tutta la difesa titolare per gli infortuni di Zaffaroni ed Imburgia, cui si aggiunge Perfetti, che non supera come a Ferrara e Cesena il provino pre-gara; alla lista si aggiungono anche i centrocampisti Piovanelli (squalificato), Vecchio e Carnaghi. Così con la solita formazione rimediata all’ultimo istante, con giocatori in campo a ruoli invertiti, come Corti, Annoni, Tramezzani e più clamoroso ancora Morante (attaccante), al posto di Dato sul finire della prima frazione di gioco, butta in campo quello che può permettersi in questo momento cioè agonismo, cuore nei più vecchi di milizia biancoblù e voglia di non soccombere. Squadra presa per mano da Tramezzani ed Elia, che hanno fatto valere la propria personalità, esperienza e tecnica nei momenti topici della gara, con chi impiegando in un ruolo agli antipodi per le sue caratteristiche, come Morante, ha buttato in campo quanto aveva, per chiudere i varchi nel “suo” settore, oltre ad un Trezzi, una volta tanto caparbio e deciso anche nei ripiegamenti e nell’inseguire gli avversari.

Anche i novaresi, lamentano alcune assenze; sono privi del centravanti Palombo, dell’esperto Dal Moro, di Lorenzini ed all’ultimo momento anche del difensore centrale Ciuffetelli per un attacco febbrile.

Nonostante tutti i problemi, d'organico e di morale, non certo altissimo dopo una settimana, piena di scoppole, la Pro ha avuto la meglio di un Novara, che per gli addetti ai lavori è stato tra le sorprese in positivo della stagione, ma che a Busto ha fatto vedere poco o niente delle sue qualità e che pure in alcuni momenti della stagione, lo avevano portato a ridosso della zona play-off.

Un Novara, assolutamente mai pericoloso, che ha praticamente ignorato le fasce laterali, dove tra l’altro la Pro, aveva tutti uomini fuori ruolo, con Capelletti praticamente inoperoso per tutto l’incontro. Basando il proprio gioco, più sull’aggressività dei centrocampisti, a tratti molto fallosi, (Monza graziato dal secondo giallo più volte) che di una manovra corale vera e propria, con una difesa apparsa più volte lenta ed impacciata, con Serao e Cioffi, fallosi all’eccesso.

Il tutto a confermare per l’ennesima volta, come gli azzurri, lontano da casa abbiano un ruolino di marcia deludente, con soli 10 punti esterni conquistati fino ad ora in stagione.

Una partita che si portava avanti quasi stancamente, ma ci ha pensato il pessimo Fiori da Perugia, ad animarla e farla diventare nervosa; un arbitraggio scarso, che non si può certo definire casalingo, con decisioni al limite del paradosso conditi da abbagli clamorosi e da una discussione con il suo assistente, per una punizione dal limite a favore bustocco, che si era “scordato” di fischiare. Il tutto con due espulsioni, rosso diretto in entrambi i casi, per il novarese Polenghi brutto fallo da dietro su Kalu in netto, in ritardo a metà campo, e per Carbone, probabilmente una frase di troppo all’arbitro, più altre cinque ammonizioni.

LA CRONACA

“Speroni”, praticamente senza striscioni da parte della tifoseria bustocca, dopo la pessima settimana, coincisa con tre sconfitte pesanti tra Finale di Coppa e Campionato; da parte novarese, si arriva in buon numero, si alza il gran pavese, si fa festa, ed i motivi sono tanti, si varca il Ticino, la salvezza quasi in mano per la partita più sentita dell’anno. A confermare l’eccitazione palpabile tra i tifosi azzurri, per questa trasferta, sono i cori e gli insulti beceri che iniziano già ben prima del fischio d’avvio e lancio di più petardi in campo, anche a gara già cominciata.

Si parte con il primo caldo stagionale e Pro, schierata con la classica maglia, con la strana coppia Salvalaggio-Annoni al centro, esterni difensivi Dato e Corti. Tramezzani, che prende in mano le redini del centrocampo ed anche la fascia di capitano vista l’assenza di Zaffaroni, con al suo fianco Boscolo (recuperato in extremis) e Carbone. In avanti Elia punta centrale, con Kalu e Trezzi molto larghi.

I novaresi, in completo giallo canarino con intarsi biancoazzurri sui lati, si schierano con un 4-4-2, presentando Bini tra i pali, a destra Polenghi e Colombini a sinistra, al centro Cioffi e Serao (al posto di Ciuffetelli). Il mobile Bigatti a destra con l’ex Brizzi (ora capitano novarese) a sinistra, coppia centrale formata da Monza e Braiati. In attacco Pinamonte, prima punta con Omolade al suo fianco, ma che ritorna spesso a centrocampo per cercare spazio per innescare la sua corsa.

I primi minuti sono ad appannaggio dei piemontesi, che forti di un impianto di gioco più collaudato, fanno girare meglio la palla, arrivando fino all’area di rigore bustocca quasi con facilità, ma senza poi procurare problemi.

E’ la Pro, la prima a farsi vedere concretamente al 7’, con un colpo di testa di Carbone su imbeccata di Tramezzani, che va di poco oltre alla traversa.

Biancoblù in avanti, ma in maniera nervosa, riescono comunque a procurarsi una punizione che è in corner corto; palla che arriva a Trezzi che manda di poco sopra alla traversa, mentre a centro area Cioffi si disinteressa completamente del pallone e fa letteralmente volare Elia, senza che Fiori intervenga.

La partita non offre un gran che come spettacolo, e viene giocata a ritmi bassi da entrambe le squadre;  il Novara la mette sul piano fisico, più disciplinato tatticamente, cercando soprattutto di chiudersi nella propria metacampo, per cercare d’innescare la corsa di Omolade o la prestanza fisica di Pinamonte.

La Pro, guidata da Tramezzani e Carbone, cerca di scovare varchi nel traballante reparto arretrato novarese, in cui i difensori sono prestanti fisicamente, ma decisamente statici, con Elia e Kalu che prendono a puntarli nell’uno contro uno.

Al 15’ è proprio “black-magic”, che porta lo scompiglio nelle maglie piemontesi; ben imbeccato da Annoni dalle retrovie, brucia letteralmente Serao, lasciandolo sul posto, s’invola in area dove si presenta in posizione leggermente defilata rispetto a Bini, lascia partire il diagonale, ma Cioffi con un disperato intervento, riesce a contrastare il tiro appena scoccato e devia in angolo.

Il  tempo scorre senza altre  particolari emozioni, che regala invece l’arbitro Fiori, lasciando sempre impuniti gli stacchi di Cioffi con gomiti larghi e trattenute su Elia, ed i falli di Serao su Kalu.

Al 23’ bell’azione manovrata Tramezzani-Carbone, sull’out di sinistra, l’ex milanista si destreggia bene e pennella in mezzo all’area un buon cross per Trezzi, che dal dischetto del rigore angola bene la palla ma non riesce ad imprimerle la forza necessaria, permettendo a Bini la parata a terra.

Pro che ci prova con altre due conclusioni prima con  Kalu e poi Carbone, ma senza provocare particolari problemi. Con il pubblico bustocco che dalla Tribuna prende ad incitare la squadra.

Il Novara si fa vedere per la prima volta al 32’, con una punizione da oltre 30 mt.; batte il “lungo”

Cioffi, palla tesa con traiettoria molto alta, ma che un’improvvisa folata di vento, fa abbassare all’ultimo momento,  ma passa un metro oltre alla traversa con Capelletti sulla traiettoria.

35’ altro show di Fiori, che ormai aveva innervosito la gara, invertendo i falli e regalando un’ammonizione per proteste a Tramezzani. Ennesimo fallo, netto ed evidente dei difensori novaresi su Carbone al limite dell’area, “il perugino”, fa cenno di proseguire, mentre il suo assistente si blocca ed alza la bandiera ad indicare il fallo. Discussione tra i due, alla fine l’incerto Fiori assegna la punizione a favore della Pro.

Al 38’ altra tegola sui “Tigrotti”, Dato s’infortuna e dopo alcuni minuti deve lasciare il campo; al suo posto Morante (attaccante di ruolo), con Corti che passa a sinistra. Proprio durante la fase di assestamento tattica, Brizzi sfugge sull’out sinistro, mette in mezzo all’area, dove accorre Bigatti, che viene chiuso in corner da Corti.

Al 43’, la risposta della Pro è immediata e sfiora il vantaggio; corner di Tramezzani dalla sinistra, Morante stacca bene a centro area e gira di testa verso il palo più lontano, Bini è battuto ma Braiati appostato sulla riga bianca, evita che la palla finisca in fondo al sacco.

Il goal è comunque nell’aria per la Pro; un minuto dopo  al 44’ “Il Profeta”, “battezza” bene un appoggio all’indietro dell’ex Brizzi, vola come un’aquila a ghermire la palla, punta dritto Bini, e lo “benedice”, con una finta di corpo, mandandolo a terra, poi si allarga va sulla linea di fondo, rientra e di esterno destro mette dentro, sul ritorno dei difensori azzurri. Pro in vantaggio.

Esplode lo “Speroni” e si ammutolisce la tifoseria novarese. Grande la gioia dei biancoblù, con Elia, che corre sotto la Tribuna e Morante prova la scalata della recinzione.

 

Al ritorno delle squadre in campo stesse effettive ed in campo tanta grinta da entrambe le parti, ma anche tanto nervosismo; l’arbitro ci mette ancora del suo con delle scelte incomprensibili che accendono ancora di più gli animi. Il Novara cerca di portarsi in avanti alla ricerca del  pareggio, mentre la Pro agisce di rimessa sfruttando la vigoria fisica di Tramezzani e Boscolo, e soprattutto la velocità di Kalu ed Elia che con due buone discese in avvio scompaginano l’immobile difesa ospite.

Al 52’ la prima espulsione; Polenghi, a metàcampo, entra durissimo da dietro in scivolata sulle caviglie di Kalu. Rosso diretto, con il novarese trova anche da recriminare qualcosa.

La Pro, sembra avere saldamente in mano la partita, visto che i piemontesi, in pratica macinano gioco solo a metàcampo, ma non arrivano mai nei pressi dell’area bustocca.

Nervi tesi e ne fa le spese prima Trezzi, uno che è abituato a subirne di falli, che entra duro su Brizzi, nella trequarti avversaria.

Al 58’ Foschi prova a rivitalizzare i suoi, inserendo l’ariete Carlet per dare una mano in avanti e Morganti a centrocampo al posto di Brizzi e dello spento Bigatti.

62’ purtroppo il nervosismo, tradisce anche un esperto come Carbone, che viene anche esso espulsoed equilibrio ristabilito in campo probabilmente per un frase irriguardosa verso l’arbitro, per di più a molta distanza. I nervi testi tradsicono doppiamente l’ex milanista, che viene beccato da una parte della Tribuna, per aver lasciato la squadra in 10, a cui rivolge un gesto plateale.

La gara non si tranquillizza, anzi, diventa più tesa, con la Pro che perde quel briciolo di filo logico che aveva; le due  squadre si allungano molto sul terreno di gioco, ma  pericoli veri non ce ne sono.

Fiori, evita al Novara di rimanere in nove, graziando Monza, già ammonito, dopo tre falli consecutivi a metàcampo, proprio sotto i suoi occhi.

Pubblico di casa che prende a sostenere a gran voce la Pro  e biancoblù che ritornano a farsi vedere dalle parti di Bini; prima con una bell’azione di Tramezzani al 70’, dal limite, con un tiro rasoterra in diagonale, che Bini blocca. Poi un’azione combinata Elia-Kalu, con il nigeriano, che ritarda il tiro a botta sicura da dentro l’area.

Ma si rifà ampiamente al 79’; presentando la  4^ edizione stagionale dell’”Ike Kalu-show”. “Il profeta”, difende palla al limite dell’area, smista a sinistra per l’accorrente “black-magic”, il quale entra in area in piena velocità, si beve con facilità irrisoria due novaresi, va sul fondo e prima che un terzo azzurro possa eventualmente intervenire, lascia partire un diagonale da posizione defilata, che termina la sua corsa in fondo al sacco, lasciando secco Bini. 

Corsa e scalata della recinzione sotto il settore degli Ultras, mentre si alza il coro “Pro Patria- Pro Patria”, che passa subito ad un meritato “Novara, Novara-vaffanculo”, visto la quantità di insulti piovuti fino all’1-0, dal settore ospite.

2-0 meritato e partita che sembra chiusa.

Alla ripresa del gioco, gli ospiti accennano ad un forcing, più velleitario che di sostanza, ma trovano il modo di rendersi pericolosi, perché i biancoblù denunciano oltre ai limiti di uomini, anche una condizione atletica non certo al top.

Salvalaggio; Morante ed Annoni, stringono i denti si producono in un paio d’interventi in tempismo, anticipo e prestanza fisica tempismo, per chiudere i varchi, dettati più dal carattere dei singoli che dalla condizione fisica vera e propria.

Nel frattempo, il “solito” Bini, per non smentirsi mai, prova i suoi numeri da clown verso i tifosi della Pro, dai quali viene più volte sonoramente beccato.

All’83’ i novaresi sfiorano il goal, con Morganti, che arriva in ritardo, su una palla allungato di testa da Serao, sul secondo palo dopo un corner.

86’ cambio per entrambe le squadre e momento che farà la gioa degli statistici. Entrano in campo con maglie diverse i gemelli Belluomini, Riccardo attaccante per la Pro, Massimo centrocampista per il Novara.

Sembra fatta ma proprio all’89’ Omolade trova il modo di  emulare il suo connazionale Kalu, realizzando il goal novarese. L’attaccante nigeriano, parte dalla tre quarti, scambia con Belluomini, trovatosi tutto solo per il mancato posizionamento di un esterno bustocco, tocco al centro, dove il numero 10 ospite dall’altezza del dischetto del rigore, insacca anticipando tutti con un tocco di punta, che manda la palla nell’angolino, alla sinistra di Capelletti.

Altro dato per gli amanti delle curiosità; quelli di Kalu ed Omolade, sono i primi due goals africani nella storia del “derby del Ticino”.

La partita sembra riaprirsi, ma nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara non succede più nulla. 

Al fischio finale, discussione accesa nei pressi degli spogliatoi tra Elia, Boscolo, Tramezzani con Borgo e Braiati dall’altra.

 

 

 

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