LA CRONACA DELLA PARTITA

Busto Arsizio  8 febbraio 2004  ore 14,30

3  PRO PATRIA - PADOVA  1

Campionato Italiano serie C1/A - Ventunesima giornata

CA

PRO PATRIA: Capelletti, Dato, Imburgia, Boscolo, Perfetti, Zaffaroni, Corti, Tramezzani (65’ Salvalaggio), Elia (82’ Belluomini), Carbone, Kalu (87’ Romano).

In panchina: 12 Di Sarno, 13 Annoni, 17 Morante, 18 Karassavidis - All. P. Sala

PADOVA: Colombo, Zanon, Mariniello, Antonioli, Porrini, Bedin, Muslimovic (76’ Volpato), Romondini (82’ Porcari), Cecchini, La Grotteria (69’ Giacomin), Segarelli.

In panchina: 12 Redaelli, 13 Thomasen, 15 Franchini, 17 Quadri -  All. E. Glearan

NOTE: Prima della partita premiato, Carmelo “Melo” Dato dalla Soc. Pro Patria e dai tifosi del Pro Patria Clubs per le sue 200 presenza in maglia biancoblù, ricordate anche da uno striscione degli Ultras.

Nel settore degli Ultras esposto un unico stricione rosso su fondo bianco, per ricordare il 20° della scomparsa di Stefano Furlan, tifoso triestino ucciso dalla Polizia, prima di una partita di Coppa Italia. A lui ora è dedicata la curva dei sostenitori alabardati, gemellati da 27 anni con quelli della Pro. Osservato un minuto di silenzio per la morte di Sordillo ex presidente della  F.I.G.C. negli anni ‘80 e del Milan alla fine degli anni ’70.

Arbitro: D’ Amato di Barletta (Cabboi-Caddia)

Marcatori: 33’ Zaffaroni, 44’ Elia, 83’ Belluomini, 91’ Cecchini (Pd)

Ammoniti: Boscolo, Tramezzani, salvalaggio, Elia (Pro), Mariniello, Antonioli e Cecchini (Pd)

Espulso: Mariniello (Pd) al 65’ per doppia ammonizione

Calci d' angolo: 2 a 2

Spettatori: 2.000 circa Tribuna Esaurita, abb. 581. (sessanta da Padova) . Presenti in tribuna diversi osservatori di squadre di A e B, Sergio Brighenti, l'ex presidente della Pro On Tosolini, e l'ex sindaco di Busto Tosi .

Note: Bellisima giornata di sole, tempo primaverile. terreno ingiallito e sabbioso. Presenti numerosi osservatori di squadre di serie A e B. L’ex presidente della Pro, On Tosolini e l’ex sindaco di Busto Arsizio Tosi.

 

Una grande ed autoritaria Pro, annienta ed annichilisce il Padova di Glerean.

I biancoblù disputano un’ottima partita, giocando a tratti con personalità, divertendo, con il pubblico che li ha sostenuti a gran voce per gran parte dell’incontro. Con la Tribuna esaurita, e particolarmente “frizzante”, con molti spettatori rimasti in piedi.

Una partita, in cui i biancoblù, non hanno quasi mai corso grossi pericoli, guastata da una direzione di gara alquanto discutibile, il pessimo Damato di Barletta, trova il modo di graziare diverse volte i padovani, per continui falli, falletti e fallacci ai danni di Kalù, Elia e Boscolo, non ammonendoli. Trova invece il modo di ammonire Boscolo per proteste e Salvalaggio appena entrato, mentre si apprestava a battere un calcio di punizione a centrocampo.

Dopo i mitici proposti da Aldo, Giovanni e Giacomo, i tre sardi (che poi sono 4) recenti vincitori di un’importante manifestazione comica, la terna arbitrale di oggi, composta dal fantastico trio, un pugliese e due sardi, farebbe meglio a dedicarsi al cabaret, cosa che gli riesce decisamente meglio, visto il rigore che hanno letteralmente inventato a favore del Padova al 93’, ed aver concesso ad un giocatore della panchina padovana di aggredire un raccattapalle, che tra l’altro stava correndo anche di lena per recuperare la sfera.

Una menzione, la merita in particolare anche Lord Sergio Porrini, una vita nella Juventus, anni sui campi inglesi, è anche in la con gli anni: qualcosa con l’esperienza, la maturità, lo stile bianconero, il tanto decantato fair-play anglosassone avrebbe dovuto pur impararlo, invece ci ha riservato insulti, un dito medio alzato un paio di volte  …ed altre frivolezze del genere a fine gara. E con lui un dirigente biancorosso in tribuna. Probabilmente sarà lo stile Padova, visto che la stessa cosa fece ne più ne meno il Sig. Ciro Ginestra lo scorso anno.  

 

 

LA CRONACA:

 

Una Pro Patria, che vive un buon momento di forma (vittoria esterna a Prato e passaggio alle semifinali di Coppa Italia), affronta un Padova che è in cordata per un posto ai play off e trova ancora una volta la vittoria (terza consecutiva in campionato) con una gran prova di carattere. Rifilando ai veneti ben tre reti e soprattutto facendo vedere un gioco eccellente.

Alla lettura delle formazioni la prima sorpresa è Andrea Capelletti che prende il posto dell’esperto Di Sarno che va quindi in panchina, dove si accomoda anche Salvalaggio. Manca anche Trezzi che non si è ancora ripreso dalla botta rimediata a Prato, che lo costrinse ad uscire dal campo.

In difesa ci sono Dato, Imburgia, sulle corsie esterne, Perfetti e Zaffaroni al centro: a metàcampo il trio Boscolo, Tramezzani e Carbone (che sostituisce l’infortunato Trezzi) e la coppia di attacco è formata da Elia e Kalu.

Carbone

Per i “ tigrotti “ manca quindi Trezzi, oltre alla sorpresa di Capelletti; ritroviamo  Zaffaroni che gioca in coppia con Perfetti in zona centrale in quella che è per lui la posizione a lui più congeniale.

I biancorossi di Glerean, oggi in completa divisa nera, con intarsi laterali bianchi, rispondono con Colombo tra i pali, una difesa a quattro con Zanon, Mariniello Antonioli e Porrini, il centrocampo a tre con la Romondini affiancato da Bedin e Segarelli; il reparto avanzato con il tridente di formato da Cecchini, l’ex palermitano La Grotteria ed il serbo Muslimovic.

La prima azione della partita è di Segarelli che ben servito da La Grotteria, tenta con un tiro da fuori facile presa di Capelletti.

Al ‘7 il nigeriano Kalu taglia tutto il campo in una di quelle discese sulla fascia a cui ci ha tanto abituati, si libera facilmente di due avversari ma il suo tiro è da dimenticare. Sul successivo rinvio di Colombo, Tramezzani intercetta e ci prova ma Zanon anticipa tutti, liberando l’area.

 

Kalu

Al 12’ il Padova spreca una punizione da posizione favorevole: scambio tra Segarelli e Muslimovic ma il tiro del croato termina malamente sul fondo.

Per gran parte del primo quarto di gioco le squadre rimangono in costante fase di studio, con un bel gioco da ambo le parti ed azioni veloci, che però s’infrangono sulle rispettive difese.

Si arriva al minuto 16’, su azione che parte da Carbone a Kalu che si libera bene, Elia potrebbe trovare la via della rete ma viene fermato dal fischio dell’arbitro che su segnalazione del guardalinee sotto la Tribuna ravvisa un fuorigioco quanto meno sospetto dello stesso Elia.

Cross dalla sinistra di Imburgia, Colombo cincischia con la presa, palla che rimbalza a terra, i difensori veneti in qualche maniera respingono, Corti dal limite spara un rasoterra che sembra infilarsi nell’angolino basso, ma Colombo riesce allungandosi tutto a mandare in angolo.

Il solito Elia, è protagonista pochi minuti dopo, in azione di contropiede, ma Colombo esce fino a trequarti campo e chiude bene ogni varco.

Pro che si porta decisamente in avanti, con la palla che viaggia bene tra i reparti, guidati da Tramezzani e Carbone, con Imburgia e Corti a macinare chilometri sulle corsie esterne, mentre Kalu ed Elia non danno riferimenti ai difensori padovani, che prendono prima a seguirli, per ogni settore del campo, poi ad in-seguirli, con continui falli.

 

Corti

Minuto 22: Pro in avanti in azione di disimpegno, errore difensivo che consente ai veneti di partire in contropiede, La Grotteria mista sulla destra,  Romondini dentro l’area come vede arrivare Imburgia, crolla a terra ed il Padova reclama un calcio di rigore, l’arbitro decide di fare proseguire, ma non ammonisce per simulazione il giocatore ospite.

Pro sempre vivace ed intraprendente che crea diversi problemi, alla difesa di Glerean, con Porrini dirottata sulla fascia, che rimedia diverse figuracce con Kalù, il quale lo salta ogni volta con disarmante facilità.

26’ Ottimo aggancio di Cecchini in area, tra due biancoblù, ma poi viene chiuso egregiamente, sventando il pericolo.

Al 31’ Buon' azione della Pro, a seguito di una combinazione Tramezzani, Carbone, Corti, ma il tiro di Elia, si perde sul fondo.

Il vantaggio dei Tigrotti è comunque nell’aria; al 32’ grande lancio della retrovie per Elia, che pescato in area, stoppa di petto e cerca subito un diagonale al volo, ma la palla sbatte su Antonioli, terminando in angolo.

Corner dalla destra, lungo e teso, Colombo sbaglia l’uscita, e da qui in avanti per un minuto buono la palla circola tra dentro e fuori l’area patavina, rimanendo però sempre in possesso dei giocatori della Pro, fino a quando giunge a Boscolo che scarica sulla destra, per Corti dentro l’area, cross rasoterra dalla linea di fondo di quest’ultimo, Zaffaroni di testa in tuffo a meno di trenta centimetri da terra, trova l’attimo fuggente per inserirsi bene ed insaccare la palla alle spalle di Colombo: 1 a 0.

Il Padova è scioccato, ma cerca di reagire ed a momenti pochi minuti dopo, al 36’ l’ex “golden boy palermitano“ La Grotteria, fa sua una palla vagante nei limiti dell’aria “buca” le retrovie bustocche, con un tiro a fil di palo, che  fa sospirare molti biancoblù… Capelletti per primo con un fendente che fa la barba al palo.

Il pubblico prende sempre di più a sostenere la squadra, in particolare dalla Tribuna con il coro “Pro Patria-Pro Patria”, che si alza più volte, ed uno anche Ike-Ike.

Il primo tempo, sembra dunque avviarsi verso la fine ma la Pro è in costante proiezione offensiva. Al 43’ Carbone viene steso da dietro con un fallaccio tra la bandierina del corner e l’area, si attende il cartellino giallo per il difensore veneto, ma l’arbitro … sorvola. Sulla palla va Tramezzani, pallone per Elia che si alza su tutti e d’ anticipo ancora di testa ed infila il goal del raddoppio. Goal e minuto fotocopia della rete di pochi giorni fa in Coppa con il Teramo. Per Firmino 5° goal in 4 partite con la maglia biancoblù.

 Elia

 

Su questo risultato si va al riposo, un punteggio positivo e decisamente meritato per la Pro nonostante la diversa caratura, almeno sulla carta, delle due squadre.

Al rientro in campo, le squadre si presentano con gli stessi effettivi, mentre sugli spalti gli sparuti supporterts biancorossi (sessanta circa in tutto), si sdraiano letteralmente sui gradoni; la formazione patavina sembra piu' motivata ed aggressiva, rendendosi pericolosa da subito con La Grotteria che ben inseritosi in area biancoblù, viene fermato al momento giusto da capitan Zaffaroni, con ottima scelta di tempo..

Al 51’ Segarelli, per il Padova ci prova con un timido tiro da fuori sul quale Capelletti non ha problemi a recuperare.

Passano i minuti ed il nervosismo dei padovani è  palpabile: Porrini, un nome di grido del Padova, dopo aver rimediato l’ennesima figuraccia da Kalu, polemizza con il pubblico della tribuna per un fallo non concesso proprio ai danni del nigeriano. I padovani, diventano ulteriormente fallosi, verso i giocatori della Pro, con  Elia in particolare.

Al 54’ è protagonista Cecchini, che spalle alla porta dai venti metri, arpiona un pallone e si gira di scatto, facendo partire un pallone forte con parabola discendente che si stampa sulla parte superiore della traversa, con Capelletti sulla traiettoria.

Porrini blocca in maniera fallosa Carbone a centrocampo, ricominciando così il suo personale show con il pubblico. Il tecnico Glerean, visto la bambola presa dall’ex juventino con Kalù ed il suo crescente nervosismo lo dirotta dall’altra parte del campo.

Il Padova si porta in avanti, ma senza idee chiare, con la retroguardie biancoblù che lascia pochissimo spazio, nonostante giochi con la spada di Damocle delle diffide su nove elementi, con Zaffaroni ed Imburgia che svolgono un lavoro egregio.

Con il Padova tutto in avanti si vengono però a creare delle “praterie“ nelle retrovie biancorosse ed al 59’ Kalu va via sulla fascia, Zanon in maniera ignobile lo stende, l’arbitro decreta il solo calcio di punizione, nonostante il difensore abbia compiuto un fallo intenzionale con un giocatore che lo aveva già saltato e si stava dirigendo verso la porta avversaria.

60’ Errato disimpegno veneto, Colombo, viene anticipato da Carbone, che riesce a recuperare la palla, ma l’arbitro fischia un gioco pericoloso, del biancoblù.

Passano pochi istanti ed Elia viene fermato ancora fallosamente da Mariniello, anche qui niente ammonizione nonostante vi fosse la concreta possibilità di finalizzare positivamente l’azione. Finalmente l’arbitro si ricorda di aver il cartellino giallo ed ammonisce per l’ennesimo fallo da dietro Mariniello ai danni di Boscolo.

Lo stesso giocatore ospite pochi minuti, viene nuovamente ammonito, con conseguente espulsione, per un ingenuo ma netto allo di mano a centrocampo. Il Padova resta così in dieci uomini al 65’, con il nervosismo che monta. A fare le spese è purtroppo un raccattapalle della Pro, che stava andando di corsa a recuperare un pallone terminato in fallo laterale, quasi giunto sulla palla, viene letteralmente aggredito da dietro da un giocatore padovano, che lo sposta di peso e gli toglie il pallone. Vibranti proteste dagli spalti e dagli stessi giocatori biancoblù ….l’arbitro non vede e non sente.

Il clima sugli spalti, già mosso prima, diventa ancora più elettrico, grazie anche un dirigente padovano in tribuna che prende ad inveire per un fallo. Ne nasce una discussione accesa.

Tramezzani, che ha giocato in non perfetta forma fisica causa un attacco influenzale occorso in settimana, esce tra gli applausi dello “Speroni”, anzi una vera e propria standing-ovation, con molti che si alzano in piedi, ed al suo posto entra Salvalaggio, il quale viene ammonito dall’arbitro al suo secondo pallone toccato, per un presunto ritardo nel battere un calcio di punizione.

73’ Pro vicina alla terza rete, con un’incursione solitaria di Carbone, che da dentro l’area spara un diagonale di sinistro, che si perde di un metro a lato dalla porta di Colombo.

79’ Velleitario tentativo da fuori del Padova con Segarelli, Capelletti manda in corner. Dall’angolo nasce una mischia in area, con diversi uomini che vanno a terra, al termine dell’azione Cecchini protesta con l’arbitro lamentando una trattenuta di Dato (si spingevano e trattenevano entrambi), reclamando il rigore l’arbitro lo ammonisce.

E si arriva all’ 82’: entra Belluomini per Firmino Elia, che viene accolto da scroscianti applausi.

Passa solo un minuto e l’altro neo acquisto del mercato invernale, va in rete. Azione sulla fascia destra della Pro, Carbone serve un pallone d’oro a Dato, sul vertice opposto, azione da manuale in area biancoscudata, tocco in mezzo al volo per Belluomini  ed è nuovamente goal per la Pro Patria: e sono tre… con l’ entusiasmo alle stelle che esplode allo “Speroni”.

La partita sembra avviata oramai alla fine e molti spettatori già defluiscono dallo “Speroni” che, nonostante il blocco del traffico, era sufficientemente pieno, ma c’è spazio ancora per le emozioni.

Entra Romano, al suo ritorno ufficiale con la maglia della Pro, ed esce Ike Kalù, anche lui accolto con affetto, dai tifosi che gli tributano un lungo, caloroso ed intenso applauso.

Al ’91 Cecchini, centravanti del Padova sigla il goal della bandiera nel primo dei cinque (!!!!) minuti di recupero concessi dall’arbitro D’ Amato di Barletta; gran tiro a girare  tiro su punizione dal limite, che s’insacca sotto la traversa sul quale Cappelletti nulla può.

Ultimo brivido per i tifosi biancoblù: è il 94’ ed arriva il capolavoro del trio comico pugliese-sardo.

Salvalaggio, va in anticipo netto su Cecchini, fuori la linea dell’area di rigore, la palla termina in fallo laterale, con tutti i giocatori che vanno per battere la rimessa, ma tra la sorpresa generale e soprattutto degli stessi padovani, il sig. Damato decreta, ciò che non c’è. Un rigore inesistente.

Sulla dischetto si presenta l’esperto Cecchini, che cerca di piazzare il pallone alla destra di Capelletti (rigore fotocopia di sette giorni prima con il Rimini), che ha un ottimo riflesso, e respinge il tiro, poi si supera nello a sventare il nuovo tentativo del centravanti patavino.

Il rigore parato da Capelletti

Nel frattempo in tribuna, il solito dirigente padovano, nel momento in cui l’arbitro, decretava il rigore si esibiva in un paio di gesti dell’ombrello   …inutile dire che a fine partita, lo stesso ha trovato con difficoltà la via degli spogliatoi.

E’ l’ ultima emozione di una partita davvero bella e  piacevole che ha confermato, i notevoli passi avanti fatti dalla Pro Patria che, grazie al ritorno in campo di alcuni uomini ed agli acquisti del mercato invernale, può ora guardare con più fiducia verso il futuro… ma occhio a non allentare la presa!!! 

 

 

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