NOTE:
Spettatori 2.600 circa (581 abbonati): 320 da Pisa giunti con 6
pullman al seguito
Tribuna
Esaurita con molte persone in piedi. Ingorgo ai botteghini per i
biglietti. Giornata a tratti coperta, temperatura discreta. Terreno
in cattive condizioni.
La
partita dei tecnici Mundial, Cabrini e Pat Sala erano compagni di
squadra ad Argentina 78, arride decisamente al primo, grazie anche
ad una Pro, che regala letteralmente agli avversari metà partita.
Forse perché colpita a freddo, dopo neanche un minuto di gioco,
forse perché convinta che dopo tre vittorie consecutive la salvezza
fosse già un diritto acquisito, fatto certo che oggi si è giocato
con molta meno determinazione e grinta rispetto alle gare precedenti
e solamente nella ripresa, si è vista una squadra più decisa e
vogliosa, portata decisamente in avanti con l’inserimento di
Belluomini, rimasto in panchina senza motivo e colpevolmente per
tutto la prima frazione di gioco, nonostante i biancoblù fossero già
sotto di due reti dopo 20 minuti, con Elia da solo a combattere in
avanti con quattro avversari.
La
Pro Patria, è così rimasta negli spogliatoi per un tempo,
permettendo così al Pisa di portarsi in vantaggio già alla
primissima azione di gioco, quindi d’incanalare il match sui binari
preferiti, con ritmo blando e tagli da centrocampo per le punte, che
sfondavano sulla parte destra del settore difensivo biancoblù, come
neanche gli austriaci a Caporetto. Al 22’ “i tigrotti”, erano sotto
già di due reti, proprio grazie all’ennesima azione sul settore
destro, con Dato che andava a commettere un grossolano fallo da
rigore, su Mannini, che ormai era stato costretto ad interrompere
l’azione e si stava riportando fuori dai 16 metri.
Il
goal a freddo ed il raddoppio su rigore, hanno forse tagliato le
gambe alla squadra, e la reazione fino al 45’ è
stata praticamente nulla, anche perché ci sono stati giocatori
decisamente sotto le attese, di Dato abbiamo già detto, ma anche
Tramezzani e Kalù sono apparsi decisamente sotto tono, inoltre la
difesa si muove come dentro una cristalleria, con paura di prendere
ammonizioni, considerato il numero dei diffidati presenti e la rosa
ridotta all’osso. Di fronte oggi, non c’era certo una squadra in
grado di creare chissà quali pericoli, anzi la difesa del Pisa era
una copia, solamente un po’ più veloce di quella padovana di sette
giorni prima; ogni appoggio sul difensore laterale era un brivido
per i nerazzurri e quando Corti, Kalù od Elia, provano ad andare in
pressing li mettevano sempre in difficoltà nel rinvio, rubando
alcune volte palla. Nella ripresa i nerazzurri non sono quasi mai
usciti dalla loro metà campo un po’ perché arroccati a difendere il
vantaggio, un po’ perché costretti dalla pressione, a tratti
encomiabiale dei biancoblù, ed un po’ perché non avevano più benzina
in corpo. Una vittoria che i nerazzurri sono riusciti a portare a
casa grazie anche all’ostruzionismo continuo, spezzettando il gioco
a più riprese, cadendo a terra ad ogni minimo contrasto, con
l’arbitro condiscendente, ….sintomatica è stato la sceneggiata
dell’attaccante toscano Minetti, che stramazzato a terra, si è fatto
portare fuori in barella, attraversando tutto il campo come morto,
per poi resuscitare immediatamente oltre la linea bianca.
Due
paroline, anche oggi le riserviamo alla terna arbitrale di livello
simile a quella della gara contro il Padova, azioni fermate con
fuorigioco inesistenti, falli su Elia ignorati, invenzioni di
corner, clamoroso quello regalato al Pisa a metà ripresa con un tiro
svirgolato dai 25 mt da Bonfiglio ed altre amenità varie. Una terna
priva di personalità, con continui cambi d'opinione e che grazia il
Pisa ad un quarto d’ora dal termine quando non si accorge che il già
ammonito Fialdini, mette le mani addosso più volte, anche in viso a
Romano, forse non si voleva lasciare i pisani in nove in una gara
tutto sommato tranquilla. I tre, s’inventano un fallo sul portiere,
per un uscita a vuoto di Mancini, andato letteralmente a farfalle e
franato (lui si), su un giocatore della Pro; fortunatamente Bonadei
aveva spazzato la palla sulla linea…..
Il
Sig. Forconi di Aprilia ed i suoi assistenti, potrebbero passare
tranquillamente le domeniche, a giudicare le gare di cucina
“abbacchio alla scottadito” per il primo e quelle di “risi e bisi”,
per i secondi, cose sicuramente più alla loro ….portata.
LA
CRONACA:
Buona
cornice di pubblico allo “Speroni”, con oltre 2.500 presenze, buona
e rumorosa presenza ospite. Pro che presenta a grandi linee la
squadra che aveva battuto il Padova, con il ritorno di Trezzi al
posto di Carbone, tra i pali confermato Capelletti al posto di Di
Sarno, in panchina fa la sua prima apparizione dopo oltre 4 mesi e
mezzo Marco Piovanelli con Morante che si accomoda in
tribuna.
Trezzi
Il
Pisa, presenta il nuovo tecnico Antonio Cabrini, che schiera
dall’inizio Bono uno dei nuovi arrivati e l’attaccante Ambrosi
rimasti in panchina nell’ultimo incontro; al posto dello
squalificato Bettini l’ex spezzino Melucci.
Pro
in campo con la classica maglia biancoblù ed. 2003-04, Pisa in
completo da trasferta rosso fuoco, con banda orizzontale nerazzurra
sul petto.
All’ingresso
delle squadre in campo, fumogenate bianche da entrambi i settori,
con cori e sbandierate. Il settore di casa, ancora in parte in
contestazione, ma con una rappresentanza più corposa rispetto alle
uscite di questa stagione, ha un solo striscione che recita “Nessuno
ci toglie la C1”.
Gli Ultras Bustocchi
ad inizio gara
Palla
per il Pisa che attacca da destra verso sinistra; scambio per
Ambrosi, il quale invece di toccare la palla indietro, come di
solito avviene, punta deciso verso l’area della Pro, non trovando
alcuna resistenza, tocco a destra, un nerazzurro cerca di mettere i
mezzo, ma Imburgia, allunga la mano istintivamente ed ingenuamente
bloccando la traiettoria della palla. Punizione dal vertice
dell’area, parte un diagonale senza teso, ma senza tante pretese,
indirizzato anche fuori, Capelletti và sicuro sulla palla, ma viene
tradito da un rimbalzo (pessimo ancora il fondo), sfera che gli
rimbalza male davanti e poi lo colpisce in viso, difesa bustocca a
mò di belle statuine arriva Melucci, smarcatissimi all’altezza del
dischetto del rigore, botta secca che rimbalza sul corpo di un
difensore della Pro e poi s’insacca sotto la traversa. 1-0 per gli
ospiti e biancoblù, visibilmente scossi.
Per
dieci minuti il Pisa fa il bello ed il cattivo tempo, con la fascia
destra decisamente terreno di conquista dei pisani, con Fialdini ed
Ambrosi che scorrazzano a piacimento, con i biancoblù sotto schock,
incapaci di abbozzare una minima reazione; Corti e Boscolo i soli
due che corrono.
Capuano contrasta Corti
Passata
questa prima fase gli uomini di Sala, cercano di portarsi avanti, ma
Elia è lasciato troppo solo a combattere contro l’intera difesa
ospite, Kalù è allargatissimo e riceve pochi rifornimenti, con
Tramezzani che traccheggia per il campo a cercare una posizione. I
nerazzurri hanno buon gioco anche perché la Pro, si allunga sul
terreno di gioco lasciando 40 metri buoni agli avversari, con due
tocchi si portano sempre in avanti.
Al
quarto d’ora di gioco, Ambrosi entra in area e si porta sul fondo,
con un abile gioco di gambe e palleggio, saltare due biancoblù,
cercando poi di servire in mezzo per un compagno, ma la palla gli
viene deviata in corner.
Primo
sussulto della Pro al 18’: Zaffaroni pesca in mezzo all’area Trezzi,
stop di petto ed in girata di sinistro manda di poco sopra la
traversa.
Ancora
i bustocchi, in avanti timidamente, con un’azione di Kalù, che però
si perde sul fondo, dopo un buono spunto dentro l’area.
Passo
dopo passo Tramezzani e soci si stabiliscono nella metàcampo ospite,
ma lasciano sempre troppo isolato Kalù, e regalano sempre i soliti
40 metri di campo agli uomini di Cabrini, che sono sempre con le
antenne ben dritte, a fiutare ogni minima occasione, che
puntualmente arriva.
21’
Mannini s'invola nel settore difensivo destro della Pro, entra in
area, trova la strada chiusa da Dato, rallenta e cerca di uscire per
appoggiare ad un compagni, il difensore biancoblù, lo arpiona da
dietro e lo stende. Rigore, sul dischetto si presenta lo specialista
Ambrosi, con la sua classica rincorsa spezzata al limite del
regolamento, piatto destro a fil di palo alla sinistra di
Capelletti. 0-2 per il Pisa e partita che sembra chiusa, anche
perché la Pro, non reagisce. Kalù troppo lontano dall’area, Trezzi
evanescente e gli altri che non sanno cosa fare.
Lo scontro Mannini - Dato che provocherà il rigore per il
Pisa
Al
36’ fallo su Elia al limite dell’area, sulla palla và Tramezzani ma
centra in pieno la barriera.
44’
ancora Tramezzani, questa volta da posizione più defilata, ancora
barriera colpita.
Si
và così al riposo con la Pro sotto di due reti, dopo una prestazione
abulica.
Tramezzani
A
inizio ripresa Sala, cambia subito inserendo Belluomini per lo
spento Trezzi; subito il neoentrato biancoblù si mette in evidenza,
triangolo nello stretto, al limite dell’area con Corti, palla
filtrante in area, ma tiro debole, che si spegne tra le braccia di
Mancini.
Pro
che sembra più decisa e con l’innesto della seconda punta di ruolo,
accorcia visibilmente la squadra, portandosi costantemente nella
metàcampo ospite, sostenuta ed incitata anche dal pubblico che
comunque crede nella rimonta.
Tramezzani
da segni di risveglio così come Kalù, che pur viaggiando a
scartamento ridotto, incominciano a mettere sotto pressione
l’avversario. Sotto pressione và anche la terna arbitrale, prima il
guardialinee, che segue proprio sotto i suoi occhi a non più di un
metro, assegna un corner alla Pro, l’arbitro a 40 metri, decide che
è rimessa dal fondo. Poi in rapida successione, un paio di
fuorigioco inesistenti fischiati a Belluomini ed Elia, con il numero
9 tigrotto che diventa il bersaglio fisso di Cagnale e Melucci, che
prendono a colpirlo numerose volte da dietro.
La
Pro ora è costantemente nella metàcampo nerazzurra, Cabrini capisce
che non è aria e siccome ha studiato a lungo dal Trap, toglie
Mannini, un esterno offensivo, per il difensore Sgarra.
60’
Azione palla a terra Belluomini-Elia, con quest’ultimo contrato al
momento del tiro.
La
Pro dimezza le distanze al 61’: angolo dalla sinistra, Perfetti
salta, colpisce di testa facendo da ponte per Elia, che irrompe e
sempre di testa insacca la rete della speranza. 6 rete in 5 partite
per lui.
Elia
1-2
e manca ancora mezz’ora di gioco; altro cambio per il Pisa, fuori
Ambrosi e dentro Minetti sempre attaccante, ma con caratteristiche
diverse.
La
partita non è bella ma agonisticamente viva, il Pisa si arrocca
sempre di più verso la sua area di rigore, sia per difendere il
punteggio, sia perché costretto sotto la pressione della Pro.
Incominciano in falli in serie dei pisani, che rimediano diversi
cartellini gialli nel giro di pochi minuti. Al 64’ Cagnale, appena
ammonito, trattiene ancora una vota vistosamente da dietro Elia, che
era riuscito a rubargli il tempo; doppio giallo ed espulsione per il
toscano.
Il
Pisa, si ritrova così in 10, ed anche in evidente difficoltà fisica,
con la Pro che invece macina chilometri, ma senza trovare la
profondità necessaria ed il guizzo vincente.
Da
qui in avanti la partita diventerà spezzata, ogni fallo su un
pisano, la barella entra in campo con continue ed inutili perdite di
tempo.
Sala
tenta il tutto per tutto, fuori Dato e dentro Romano, al 67’ e gli
ultimi 25’ minuti di gioco si trasformano in un autentico assedio
biancoblù, con i pisani in sempre maggiore difficoltà fisica.
Al
70’, il Sig. Forconi, trova il suo guizzo comico; Bonfiglio, in una
delle rarissime sortite offensive dei pisani, spara a lato dai
25’metri, sballando tutto solo, completamente il tiro: per l’arbitro
è calcio d’angolo, con gli stessi nerazzurri increduli.
74’
bello scambio a terra al limite dell’area, Elia-Belluomini, palla
smistata sulla sinistra per l’accorrente Kalù, botta ben oltre la
traversa da dentro l’area.
Passa
un minuto azione dalla parte opposta, Romano salta due uomini poi
Fialdini lo stende, non contento il nerazzurro, mentre il biancoblù
si porta in mezzo all’area, gli mette più volte le mani addosso in
maniera anche aggressiva, il Sig. Forconi, a due metri …guarda forse
non voleva lasciare i pisani in nove.
Ci
prova anche “Zaffa”, all’83’: punizione dal limite Mancini non
trattiene, la palla gli sfugge, Perfetti è in zona, ma non ha
l’istinto dell’attaccante.
Tramezzani,
si porta più volte in avanti, servendo dei buoni cross a centro area
ma né Belluomini, nè Elia trovano la zampata vincente.
85’
cross dalla destra, Mancini esce in ritardo e và a vuoto,
sotterrando con il suo fisico un biancoblù, che aveva colpito già la
palla, con un pallonetto che Bonadei aveva spazzato dalla
linea…..per l’arbitro è carica sul portiere.
Ancora
Mancini in evidenza un minuto dopo, Elia trova il colpo giusto, ma
il portiere pisano, con un colpo di reni togli la palla dal sacco;
ancora in evidenza dopo pochi secondi sempre su un cross dalla
sinistra, riesce a smanacciare la palla, togliendola dalla testa di
Belluomini, pronto a colpire a botta sicura.
La
Pro, ha la grande occasione per pareggiare proprio allo scadere,
mischia in area con venti uomini nei sedici metri, la palla giunge
al limite dell’area a Romano, che stoppa e poi in dribbling manda a
terra un difensore neroazzuro, secondo dribbling a rientrare in un
fazzoletto in piena area, e sbilancia un altro avversario, trova lo
spazio per tirare, ma spara alto da pochi metri dalla porta,
cercando il goal ad effetto, volendo piazzare la palla nel sette,
invece di tirare una botta secca, che sarebbe stata imparabile vista
la breve distanza. Trenta secondi dopo l’arbitro fischia la
fine.