LA CRONACA DELLA PARTITA

Busto Arsizio  9 novembre 2003  ore 14,30

0  PRO PATRIA - VARESE  1

           Campionato serie C1 - Undicesima giornata 

PRO PATRIA: Di Sarno, Dato, Imburgia, Zaffaroni, Salvalaggio, Boscolo, Corti, Arioli, Morante, Trezzi (46’ Karasavvidis), Kalu (89’ Vecchio)

A disposizione: Capelletti, Annoni, Perfetti, Carbone, Gilardengo – All. Muraro

VARESE: Dei, Porro (74’ Pascuccio), Crisopulli, Avallone, Facciotto, Preite, Rinino, Moro Mussi, Chiarotto (67 Fiumicelli), Lorieri (84’ Catenacci),

A disposizione: Cavaliere, Liverani, Aloe


Arbitro: Crugliano di Crotone (Facoetti – Cavilli)
Marcatore: 95’ Mussi

NOTE: Spettatori 2.000 circa (140 da Varese tra settore ospiti e tribuna)
Cielo a tratti coperto, terreno leggermente allentato
A fine gara momenti di tensione per contestazione alla dirigenza della Pro ed all’area tecnica.
Presenti in tribuna diversi allenatori ed osservatori di A e B, oltre a due ex tecnici biancoblù come Soldo e Venturini. Presente in tribuna l’ex sindaco di Busto, Tosi.
AMMONITI: Arioli e Kalù (Pro), Moro, Porro e Preite (V)



LA CRONACA:

Pro Patria – Varese, ovvero come gettare letteralmente nel cesso una vittoria ampiamente e meritatamente a portata di mano, e trovarsi invece con una pesantissima sconfitta casalinga al 95’ in una delle tre (letteralmente tre di numero), sortite offensive di tutta la partita dei biancorossi. Si può tranquillamente dire che per 85° minuti, la Pro ha stretto il Varese, nella propria metà campo e per tutto il secondo tempo addirittura arroccato negli ultimi 20 metri difensivi.

Una sconfitta pesante, contro una diretta concorrente alla salvezza, contro una squadra che era priva di alcuni titolari e con diversi uomini fuori posizione e che rinfocola le polemiche in casa bustocca, con momenti pesanti dopo il fischio finale con l’intervento della forza pubblica.

Varese che si ritrova con tre punti immeritati, senza sapere come aver fatto, ne più ne meno della partita di andata dello scorso anno, frutto della solita inconsistenza dell’anemico ed inesistente attacco biancoblù, i quali trovano il modo anche di sbagliare anche un rigore con Zaffaroni e nelle poche volte che hanno tirato a rete, hanno trovato sulla loro strada il solito portiere Dei, autore ancora una volta di un paio di miracoli e quando non è arrivato lui, sono stati palloni salvati sulla linea o peggio ancora calciati malamente sul fondo.

Perdere partite del genere fa male, doppiamente al di là dei tre punti non messi in classifica, sono mazzate pesanti sul morale di una squadra che non riesce a segnare neanche dagli undici metri, con uno degli uomini di maggior spicco, Zaffaroni. E questo è un altro brutto segnale della stagione, è il terzo rigore sprecato, 2 Piovanelli (Padova e poi fatto ribattere, oltre che quello con la Samp in Coppa).

Un goal in quel momento della gara avrebbe mandato al tappeto il Varese, completamente chiuso nei propri ultimi 20 metri e probabilmente aperto la strada anche ad una goleada della Pro, ma forse questa sarebbe rimasta lo stesso un utopia.

Anche oggi gli uomini di Muraro hanno mostrato tutti i propri pregi come il cuore, una parvenza di gioco, buon numero di palloni da mandare a rete, un Kalu a tratti incontenibile, ma tutti i clamorosi difetti di questa squadra costruita veramente male, poca tecnica, non un gioco vero, se no lo schema “Palla a Kalù che forse al gà pensa lù” o qualche rara sovrapposizione sulla fascia, dove manca un tornante di ruolo, pochezza e limiti tecnici spaventosi in attacco, dove le due punte sono assolutamente evanescenti, nulle ed inefficaci. Con l’unico attaccante da area di rigore ed esperto Giancarlo Romairone, uno che non si è mai tirato indietro e qualche problemino, lo ha pure risolto in passato, neanche portato in panchina. La differenza con il Varese è stata solo in due uomini, nel portiere Dei come già detto e soprattutto nell’attaccante Mussi al suo 7° centro stagionale, che ha toccato 3 palloni di numero, in tutta la gara, ma ha messo in grave apprensione la difesa bustocca, oltre segnare un grande goal da applausi al 95°, nel quale forse però non credeva anche lui.

Due parole vanno spese, anche sul arbitraggio del Sig. Crugliano di Crotone e dei suoi collaboratori, che nella ripresa al Varese, hanno permesso in pratica di giocare a rugby, con tocchi di mano e di picchiare come fabbri Kalu, su cui il trainer ospite Sannino, ad un certo punto si è trovato obbligato a dover mettere una tripla marcatura. Lasciando in campo Porro e Preite autori più che di una partita di calcio, di una caccia all’uomo.

Per la partita contro i biancorossi Muraro, manda in campo in pratica il solito 4-4-2 di sempre, recupera Arioli a centrocampo con Carbone che si accomoda in panchina, Morante al centro dell’attacco (???), con Kalù libero di svariare sulle fasce e Trezzi con lo stesso compito, ma che ben presto sparirà dal campo. Varese che si schiera in partenza con un 4-4-2, fotocopia.

Sembra partire bene la Pro, con un paio di scorribande di Kalù su cui, in ordine Crisopulli, Preite e soprattutto Porro, compiono interventi decisi.

Il solito Porro dopo una serie continua di falli duri da dietro su Kalu e Morante al 9° stende con un fallaccio da dietro dritto sulla gabba il numero nove biancoblù, rimediando il giusto cartellino giallo.

Al 10’ grande show di Kalu, che si beve due difensori con una finta di corpo e dalla trequarti destra, mette in mezzo un gran pallone che sorvola tutta la difesa varesina, arriva in corsa Melo Dato che da dentro l’area spara di destro sul primo palo, Dei con un gran riflesso toglie in pratica la palla da dentro la rete. 

Per circa 15 minuti la partita si svolge con questo canovaccio, Pro che cerca di trovare un varco nella munitissima e fallosa difesa del Varese, ma senza particolari occasioni. Poi tra il 25 e la mezz’ora buone occasioni da ambo le parti; la prima è per i biancorossi, Boscolo perde palla a metà campo su pressing di Rinino che prontamente serve Mussi che parte a razzo in mezzo, galoppa per 30 metri e tocca verso l’esterno sinistro, dove ci sono due compagni di squadra, palla a Lorieri che tutto solo sparacchia sulle gambe dei difensori della Pro in affannoso recupero.

La prima risposta della Pro è in un tiraccio osceno dai 30 metri di Corti che va altissimo da posizione centrale. Tocca al solito imperversante Kalù, che al 31’ va in azione orizzontale da destra a sinistra al limite dell’area salta, 1, 2, 3 e 4 difensori varesini, poi Avallone riesce a prendere il tempo e gli allunga il pallone.

Il solito Kalù al 33’, da destra lanciato in contropiede, viene steso un passo prima di entrare in area da Preite, senza che l’arbitro ammonisca il difensore.

Al 38’ altra occasione nata dai piedi del nigeriano, che mette in mezzo un bel pallone, ma non trova compagni.

41’ per la seconda volta in tutta la gara, il Varese esce dalla propria metà campo e crea problemi alla Pro, contropiede velocissimo, ancora Mussi, che al limite tocca per Chiarotto, tiro di prima intenzione in area, diagonale che è nello specchio della porta, con Di Sarno che si tuffa male e viene superato, Salvalaggio in scivolata spazza. 

Si va così al riposo con i fischi dei tifosi di casa. Al ritorno in campo Muraro lascia negli spogliatoi un’evanescente Trezzi per …..Karasavvidis, con lo schieramento che passa così al 4-3-3.

Si dal fischio d’avvio Pro Patria che spinge maggiormente sull'acceleratore stabilendosi costantemente nella metà campo degli avversari, che cominciano a giocare un po’ a rugby ed a centrare le gambe di Kalù e Morante. Prima occasione al 55’ già con il Varese chiuso nei propri 20 metri, Kalù salta due avversari e mette in mezzo Morante e Karasavvidis sono in ritardo. 

Ancora il solito Kalù prende palla nei pressi della bandierina di destra, numero con le gambe, palla tesa in area, sul primo palo va in ritardo Morante, poi Dei allunga la traiettoria prima che possa intervenire Salvalaggio a botta sicura di testa.

58’ primo dei grandi mischioni in area del Varese, batti e ribatti palla a Salvalaggio che manda in rete l’arbitro annulla per fuorigioco su segnalazione del guardialinee sotto la tribuna.

60’ Episodio sospetto in area biancorossa, Zaffaroni in elevazione va terra, l’arbitro fa proseguire.

61’ Ancora mischia in area dei varesini, Avallone respinge la palla prima che varchi la linea bianca.

62’ da calcio d’angolo colpo di testa di Karassavidis che colpisce la faccia interna della traversa, con palla che rimbalza sulla linea, con un difensore biancorosso che libera in corner

64’ percussione di Kalù, che va al tiro, respinto in corner da Dei. 

66’ palla che Karasavvidis che cincischia al limite, si crea l’ennesima mischia, spunta Arioli, tiro che Dei blocca.

67’ Occasione per la Pro di andare in vantaggio; Salvataggio viene lanciato in area, nei pressi dell’area piccola, viene steso al momento di battere a rete a botta sicura. Rigore ineccepibile che anche l’incerto Crugliano di Crotone, non può non assegnare: dal dischetto va Zaffaroni, che prova la solita botta centrale, Dei intuisce ed alza la palla, nasce una mischia, Morante mentre sta per colpire di testa, viene colpito duramente e rimarrà fuori alcuni minuti.

Arriva nello stesso tempo la mossa di Sannino che toglie Chiarotto per Fiumicelli, nel tentativo di sollevare un po’ la propria difesa dall’ormai insostenibile pressione biancoblù, portando per alcuni minuti i suoi uomini ad un 4-3-3.

Ammonizione per Preite, per fallo sull’incontenibile Kalù, che un paio di minuti dopo verrà a sua volta incredibilmente ammonito, reo di essere andato a protestare con l’arbitro all’ennesimo fallo di Preite e Crisopulli in coppia.

74’ Boscolo tocca a Kalù, al vertice dell’area verso sinistra, palla sotto la suola e via uno, poi si porta sul fondo e passa in mezzo a due varesini in velocità ed entra in area tutto solo, vede Dei leggermente fuori posizione e tenta un pallonetto, palla che sfiora il palo dalla parte opposta con Karasavvidis e Morante ….che guardano.

Azione sempre e solo di Kalù, in diagonale da sinistra a destra con tre varesini alle spalle, fallaccio del solito “fabbro” Porro.

80’ Bello scambio Kalù, Morante con quest’ultimo che dal limite finalmente centra la porta, con un tiro teso e centrale Dei, ancora una volta protagonista in assoluto della gara, ci mette i pugni e ribatte.

83’ Mischia gigantesca in area del Varese, la palla in qualche modo arriva nei pressi di Karasavvidis che non riesce incredibilmente a tirare in porta.

87’ Tanto per cambiare, ancora mischia davanti a Dei, tirano in 4 biancoblù, con palla che viene sempre ribattuta in qualche modo dagli ospiti, sfera che giunge a Morante, che invece di tirare in porta sparacchia un diagonale rasoterra inguardabile; lo stesso attaccante biancoblù trenta secondi dopo si gira dai sedici metri, con la palla che si perde rasoterra a fil di palo alla destra di Dei.

89’ Fallaccio in coppia Preite e Moro su Kalù che è costretto ad abbandonare il campo, al suo posto Vecchio, mentre l’arbitro indica 5 minuti di recupero.

Pro protesa in avanti alla ricerca della rete sospinta dal pubblico, ma al 95’ arriva la beffa; rapido capovolgimento di fronte, con il Varese che per la terza volta durante tutta la partita mette la testa fuori dalla propria metàcampo, Rinino va via in velocità sulla destra arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone a mezza altezza che Mussi, insacca con uno splendido colpo di tacco al volo, con Di Sarno immobile tra i pali. 

Palla al centro solamente per pro-forma e fischio finale! 

Sul terreno di gioco si vista solo la Pro, il Varese ha badato solo a contenere, distruggere ed in alcuni momenti quadruplicare la marcatura su Kalu. Ma chi troppo sbaglia, occasioni da rete e soprattutto chi ha cervelloticamente assemblato questa squadra, alla fine paga le conseguenze, così il risultato finale premia il Varese, come era stato alla terza giornata per il Prato. 

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