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LUMEZZANE
A.C.
1948 |
LUMEZZANE
CALCIO spa 1948
Stadio Comunale - via Magenta 14 - Lumezzane (Bs) (105 x 66) Capienza 4.500 Spettatori
Colori: maglia rossoblù, pantaloncini e calzettoni blù con bordi rossi
Lumezzane 24.000 abitanti
Abbonamenti nd
Stagione 2002-03: 265
Stagione 2003-04: 185
Stagione 2004-05: 149
Stagione 2005-06: 414
Stagione 2006-07 in C2: nd
Stagione 2007-08 in C2: nd
GLI ULTIMI OTTO CAMPIONATI
2000-01 Serie C1/a 8° posto - All. Gianfraco D'Astoli
2001-02 Serie C1/a 7° posto - All. Gianfranco D'Astoli
2002-03 Serie C1/a 9° posto - All. Gianfranco D'Astoli
2003-04 Serie C1/a 3° posto, sconfitta in finale play-off dal Cesena - All. Gianfranco D'Astoli
2004-05 Serie C1/a 10° posto - All. Marco Rossi
2005-06 Serie C1/a 16° posto - perde i play-out contro la Sambenedettese,
Retrocede in C2 - All. M. Rossi dalla 26^ Walter Salvioni
2006-07 Serie C2/a - 14° posto - Vince il play-out contro la Biellese - All. G. D'Astoli - Trainini - D'Astoli
2007-08 Serie C2/a 2° posto - Vince i play-off contro il Mezzocorana,
Promossa in Serie C1 - All. D'Astoli dalla 7^ L. Menichini
STAFF DIRIGENZIALE E TECNICO
Presidente: Renzo Cavagna
Vice Presidenti: Gerolamo Camozzi, Franco Pintossi
Addetto Stampa: Paolo Cittadini
Direttore sportivo: Luca Nember
Allenatore: Leonardo Menichini
Preparatore dei portieri: Nadir Brocchi
Medico sociale: Achille Lazzaroni
Fisioterapista: Stefano Dalvai
CALCIOMERCATO
ARRIVI: Dal Bosco (a87-Vicenza), Coletto (c79-Novara), Dal Rio (a81- Grosseto via Crotone), Pesenti (a87-Albinoleffe via Canavese), Nicola (d73-Ravenna), Calzolaio (d88-Sampdoria), Gazzoli (p75- Lucchese), Chiecchi (d79-Chievo), Ciasca (c88-Brescia), Emerson (Bra. c80-Taranto), Lauteri (c79-Giulianova), Pisacane (d86) e Silvestri (c85-Lanciano), Scaglia (c86-Brescia fp), Zanardini (d87- Bellaria)
PARTENZE: Pinamonte (a78- svin.), Rebecchi (c83) e Cazzarò (c73-Andria), Brignoli (p83-Ravenna), Campo (c78-Francavilla), Pedruzzi (c86- Montichiari), Russo (c82-Pizzighettone), Maccan (a84-Brescia fp), Goisis (d81-svin), Angius (c83-svin), Guerra (c84-svin), Quintavalla (a82-Spal), Mazzini (c85-svin)
LA ROSA 2008-09
Portieri: Gazzoli (75), Zaina (87)
Difensori: Calzolaio (88), Chiecchi (79), Ghidini (87), Lauteri (79), Nicola (73), Pini (86), Pisacane (86), Zanardini (87)
Centrocampisti: Calliari (88), Ciasca (88), Dadson (Gha. 90), D'Attoma (88), Emerson (Bra. 80), Loiaconi (89), Scaglia (86), Silvestri (85)
Attaccanti: Dal Bosco (87), Dal Rio (81), Pesenti (87), Pintori (88)
LUMEZZANE - PRO PATRIA: Arbitro Sig. Pecorelli di Arezzo
Toh chi si rivede il Lumezzane !!! Dopo due anni in Serie C2, la compagine rossoblù ha riconquistato la categoria, al termine dei play-off, dove ha superato in ordine Rodengo Saiano e Mezzocorona.
La squadra bresciana è ora affida a Leonardo Menichini, per anni braccio destro di Carletto Mazzone, sulle panchine di mezza Serie A. Il "Lume",èl'unica squadra imbattuta del girone, con dieci punti in classifica frutto di sette pareggi ed una vittoria, quella interna con il Ravenna alla quinta giornata.
La compagine di Menichini, nell'ultimo turno è andata a pareggiare a Venezia, con una condotta di gara a tratti anche disinvolta, tipica di chi vive un buon momento in campionato e non ha nulla da perdere.
La Pro, si presenterà in Val Gobbia, alla ricerca di punti, dopo i due stop consecutivi, dovuti a diversi fattori, non certo alla mancanza ed alla qualità del gioco espresso dalla formazione di Franco Lerda.
Il comunale di Lumezzane, nei pochi incontri in cui i tigrotti sono stati di scena, ha sempre visto gare tirate e più di una volta con finali di gara arroventati, se non già dal fischio d'avvio.
I tigrotti, devono fare conto anche con le squalifiche arrivate dopo la partita contro il Novara, che ha visto il giudice sportivo bloccare il difensore Pisani per un turno e Melara per due, oltre ad avere Cristiano in dubbio.
Lerda, reduce dal corso di Coverciano, dovrà quindi rivedere alcune cose nel suo schieramento, sapendo anche di poter contare sul recuperato Fofana in attacco e di avere Morello pienamente ristabilito da piazzare al centro della difesa.
Il Lumezzane, dal canto suo ha la forza dei nervi distesi, con un campionato che finora vede la compagine rossoblù, costruita per centrare la salvezza, possibilmente senza passare per i play-out, a ridosso delle migliori.
Menichini, ha solo il difensore Zanardini fuori causa, già da diverso tempo per un'operazione ai legamenti del ginocchio e riavrà il centrocampista Silvestri fuori da alcune giornate e tornato in campo domenica nel corso dell'ultimo turno a Venezia.
Il tecnico dei bresciani ha scelto come modulo il 4-2-3-1, quasi speculare a quello della Pro, che tra i pali vede l'esperto Gazzoli (ex di Lucchese, Genoa, Sampdoria, Massese), un portiere di sicuro affidamento.
In difesa a destra l'ex Genoa e Ravenna, Nicola, elmento classe 73, che può giostrare anche al centro del reparto, che garantisce esperienza e forza fisica da quella parte del campo.
Al centro del pacchetto arretrato Chiecchi, altro giocatore di esperienza, negli ultimi anni tra Chievo e Modena, con un'esperienza al Varese, nell'ultimo campionato di C1 dei biancorossi, suo compagno Pisacane, frutto del vivaio del Genoa, nell'ultima stagione al Lanciano ed in precedenza a Ravenna.
Sulla sinistra il giovane Pini, prodotto del vivaio locale. Un reparto che è con sei reti, il secondo migliore del girone al pari di Novara, Cremonese e Cesena. Ha dalla sua forza fisica ed esperienza, ma non la mobilità e soffre il pressing portato dagli avanti avversari, ne è la testimonianza il goal subito in avvio contro il lagunari, quando in avvio Momentè è andato a rubare palla proprio sulla trequarti dei rossoblù in fase di costruzione della manovra.
Difensori che si portano spesso avanti sui calci piazzati andando già a segno con Chiecchi e Pisacane.
Davanti alla difesa la coppia Ciasca e Calliari, entrambi classe 88', con il secondo che oltre per la forza fisica si stà segnalando come uno dei più promettenti del girone.
Molto mobili entrambi, ogni tanto si fanno sorprende per la mancanza di esperienza.
Sugli esterni a destra Silvestri con Pintori pronto alla sua sostituzione se non dovesse essere al meglio, ma con più caratteristiche offensive; a destra Alberto Scaglia, veloce e rapido portato a tagliare verso il centro e proporsi in zona tiro.
A completare il reparto Coletto (ex di Cremonese e Novara), giocatore portato più ai compiti di rottura che di costruzione del gioco, e che spesso durante la gara si scambia il ruolo con Calliari, quando la squadra necessita di maggiore spinta in fase offensiva.
Coletto è il primo di solito a portare pressing sul portatore di palla della squadra avversaria. Come variante il brasiliano Emerson, ex della Nuorese, nell'ultima stagione al Taranto.
In avanti Lorenzo Dal Rio, classe 81, attaccante arriva dal Grosseto in prestito, dopo una stagione disputata a Crotone in C1 dove ha realizzato 7 centri in 31 presenze. Giocatore che ha fisico e qualità, frenato nella carriera da diversi incidenti, che a Lumezzane stà ritrovando il passo dei giorni migliori.
Nel corso della gara Menichini, per dare più profondità alla manovra passa anche al 4-4-2 più classico inserendo una seconda punta di ruolo come il classe 87, Pesenti, arrivato in prestito dall'Albinoleffe, nel corso dell'ultimo torneo 26 reti e nove reti con la maglia della Canavese in C2.
Altra variante Nicola Dal Bosco, anche lui ventunenne (21 anni), in prestito dal Vicenza, ma dallo scorso Gennaio al Mezzocorona.
Squadra che cerca sempre di mantenere le posizioni sul campo, con un gioco accorto, e la squadra molto corta, cercando spesso il lancio lungo su Del Rio, che prova a giocare di sponda con i compagni che salgono dagli esterni. Il ritmo della manovra non è mai su livelli alti. I rossoblù, in casa hanno conquistato sei punti, tre pareggi ed una vittoria.
L'attacco ha realizzato nove reti, nella media del girone; i migliori cannonieri sono con 2 reti a testa Da Rio, con un centro su rigore e Scaglia. Altri marcatori sono Pisacane, Chiecchi, Calliari, Pintori e Dal Bosco.
La Pro non vince a Lumezzane dal campionato 2003-04, quando alla 34^ giornata riuscì nei minuti finali a ribaltare il risultato con le reti di Trezzi e Morante, per una vittoria che poi non servì ad evitare i play-out contro il Prato.
"Lume", che nell'ultimo turno casalingo ha pareggiato per 2-2 contro la Spal. Formazione di casa che è imbattuta dall'ultima giornata del campionato della scorsa stagione di C2, quando il 4 Maggio, venne sconfitta dalla Canavese per 1-0.
LA STORIA
L'Associazione Calcio Lumezzane nasce nel 1948, con l'iscrizione al campionato di Seconda Divisione (una sorta di torneo dilettantistico locale del tempo) con presidente Ferruccio Gnutti e, con la conseguente costruzione di un primo impianto sportivo "Rossaghe", che divenne punto di riferimento di tutta la Val Gobbia.
La prima promozione assoluta, avviene nel campionato 1950-51, con presidente Natale Bonomi ed in panchina Aldo Dusi, ex giocatore bresciano ed attaccante della Pro, negli anni 30, in Serie A.
Di rilievo la prestazione dell'attaccante Tullio Saleri, autore di 41 reti. In Prima Divisione, dove i rossoblù rimasero solo una stagione, perchè classificandosi terzi, furono ammessi al campionato di Promozione. In panchina nel periodo arriva l'ex campione del mondo, ed ex biancoblù Annibale Frossi.
Al termine della stagione 53-54, nuovo balzo in avanti con l'approdo in IV^ (attuale Serie D), con trasferte che cominciavo a spingersi ben al di fuori dell'ambito locale, arrivando sino a piazze come Ravenna, Reggio Emilia, Mantova, Fidenza e Carpi.
Categoria dove però rimane un solo campionato, infatti al termine della la stagione 54-55 retrocede e, si conclude la parte iniziale della storia del Lumezzane infatti con l'abbandono del Presidente Natale Bonomi, la società chiude i battenti.
Per cinque anni non c'è una squadra di calcio ufficiale a Lumezzane, l'attività riprenderà solo nel 1960, per mano del "classico prete da oratorio", don Federico Guerrini, che arruolò una dozzina di ragazzi appassionati al calcio, pescandoli proprio nei diversi oratori della cittadina.
La squadra oratoriale, in tutti i sensi, venne iscritta al campionato di Terza Categoria, conquistando subito la sua prima promozione davanti al Montichiari.
La squadra cominciò a salire di categoria, ma le ambizioni venivano frenate dalla mancanza di un impianto calcistico adeguato, in quanto al "Rossaghe" non esisteva la possibilità di un ampliamento.
Il nuovo ed attuale stadio, in località "Pieve" venne inaugurato nel 1988 e da qui in poi la società prenderà il definitivo slancio, il primo balzo avvenne al termine della stagione sportiva 1988-89, con l'approdo in Interregionale, con Carlo Bonomi presidente. Nel frattempo si allarga la base societaria arrivando a contare anche 63 consiglieri.
La serie C2 ed il calcio professionistico vengono raggiunti nella stagione 1992-93, con Oscar Piantoni in panchina. I rossoblù, chiudono a pari merito con il Cittadella, e con i veneti disputano lo spareggio a Cento, dove vengono sconfitti per 2-1, dai granata, ma venendo poi ammessi alla Serie superiore.
Una stagione di assestamento con Guido Settembrino alla guida tecnica ed in squadra gli attaccanti Giacomo Ferrari e Diego Zanin, i centrocampisti Sonzogni, Bolpagni, Paleni ed in difesa Zola e Bertoni, chiudendo con un ottimo settimo posto.
L'ambiziosa dirigenza val gobbina per la stagione successiva si affida ancora a Settembrino, passando poi le cure della squadra a Trainini, per cercare la Serie C1, che perde nella finale play-off a Palazzolo contro il Saronno dopo aver eliminato la Pro Vercelli.
In squadra l'ex tigrotto Davide Onorini, Preti, Salvi, Abeni e Manolo
Gennari. Campionato 1995-96, Trainini viene confermato in panchina e la rosa viene ulteriormente rinforzata per centrare il passaggio in C1, con l'innesto del portiere Bianchessi, Belleri, Botti; la squadra, da favorita, parte forte và subito in testa, alla decima giornata, il primo incontro della storia con la Pro guidata da Mario Beretta, che regola dopo una brillante partita i rossoblù per 2-0 (Tutone e Moretto); nel proseguio della stagione i valgobbini fanno l'altalena con il Novara in cima, scambiandosi più volte la posizione.
Nella partita di ritorno a Lumezzane, mr. Traini si lasciò andare a battute poco gradite sulla Pro e complice un suo modo di stare in panchina divenne uno dei bersagli della tifoseria biancoblù.
Tifoseria che in quella domenica con i tigrotti a ridosso delle prime delle classe, con un gioco piacevole e spettacolare, vide ben sette pullman ed una colonna continua di auto e moto risalire la valle bresciana, per circa 1.200 sostenitori biancoblù presenti che andarono ad occupare più della metà della tribuna dello stadio. La partita nel specialmente nel secondo tempo vide una sola squadra in campo la Pro, che sfiorò più volte la rete ed a 5' minuti dal termine Ivan Ferretti, in contropiede colpì una traversa clamorosa, con un pallonetto dal limite dell'area: terminò 0-0, ma con molti rammarico da parte della Pro. Fu anche la domenica di un famoso vessillo che costò la reprimenda nazionale e gli strali della Lega Calcio. Pro
Patria e Lumezzane si trovarono poi ai playoff (Vedi STORIA DELLA
PRO), dove i biancoblù vennero eliminati.
Al termine di quella stagione "Lume" perse la seconda finale consecutiva ai play-off, contro l'Alzano, venendo sconfitta ai rigori e l'anno successivo 1996-97, partì a testa bassa alla ricerca della C1.
Bustocchi e valgobbini s'incontrano ancora allo Speroni, nella partita che vide l'esordio Lunini che venne espulso al 20’ di gioco, vinsero gli uomini di Trainini tra mille polemiche, tanto per cambiare.
Bustocchi
a Lumezzane 1995/96
Il ritorno in Val Gobbia, vide ancora un buon esodo di tifosi biancoblù, al seguito di una Pro che aveva ripreso a girare a pieno regime con Garavaglia in panchina, mentre il Lumezzane capolista era entrato in crisi, con Trainini in bilico sulla panchine e sempre polemico i tifosi della Pro. Garavaglia aveva dovuto fare la conta degli uomini da mandare in campo contro la corazzata di casa, partita da subito in salita, con la Pro sotto di un goal al 22’, poi salì in cattedra "Terminator" Barbieri uno che non ci stava a perdere anche a rubamazzetto e cominciò un'altra partita.
La reazione della squadra fu da belva ferita, Brizzi, Rusconi e Bandirali si affiancarono a "Terminator" che al 31' fece partire da 30 metri un siluro incredibile che s'insaccò sotto la traversa; poi la Pro spinse sempre di più sorretta dai tifosi, occasioni su occasioni ma la palla non voleva entrare. All'88’ rigore netto per i biancoblù, sul dischetto andò Massi Brizzi, per un pallone che pesava una tonnellata, (la vittoria consentì di confermarsi ai play-off per il secondo anno consecutivo), palla a destra e Bianchessi a sinistra, 2-1 per la Pro e grande esultanza dei tifosi al seguito. Al termine della stagione fu però il Lumezzane a salire direttamente in C1, seppur con qualche affanno.
Nel 97-98 il Lumezzane affrontò il suo primo campionato di C1 e, la ricca ed ambiziosa società valgobbina non lesinò ulteriori sforzi economici nell'allestire un gruppo vincente tra cui l'ex tigrotto Boscolo, Oscar Brevi (ex Solbiatese) ora al Como e Carlo Taldo che permisero seppur da matricola di centrare subito i play-off per la B, ma la Cremonese stoppò la rincorsa degli uomini guidati al tempo da Elio Gustinetti, nella semi-finale play-off.
Nella stagione 98-99, sulla panchina arriva l'ex trainer biancoblù Beretta e con lui Brizzi, con l'innesto di Caliari a centrocampo, le cose non vanno benissimo da subito forti contrasti nello spogliatoio, lasciano la squadra sul fondo, Beretta lascia la guida a Scanziani e la squadra d'improvviso prende a volare e viene raggiunta la finale play-off eliminando il Modena (1-3 con 3 goal di Taldo) e 2-1; sembra che non manchi niente al grande salto in B; la finale è con la Pistoiese di Agostinelli che a sorpresa aveva prima raggiunto i play-off e poi eliminato il Como di Preziosi, Milanetto, Rocchi e Saudati.
La finale viene giocata a Cremona, va in vantaggio il "Lume" con un grandissimo goal dell'ex biancoblù Brizzi che dal limite in girata infila Bellodi, poi rimonta dei pistoiesi ma succede poi che dalla tifoseria toscana parte un petardo che stordisce il portiere dei bresciani Borghetto che al 70' deve abbandonare il campo. A Lumezzane si attendono la vittoria a tavolino, che invece non arriva tra mille polemiche
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Campionato 1999-00 Il contraccolpo è forte e sempre Scanziani in panchina si cerca di rimettere a posto i cocci, ma la squadra non gira e scivola sul fondo, arriva Pillon che riesce a salvare la squadra ai play-out contro il Montevarchi (0-0 e 1-0)
2000-01 arriva in panchina Gianfranco D'Astoli, con un ringiovanimento della rosa, che porta ad un piazzamento di metà classifica.
2001-02 sempre con D'Astoli, questa volta arriva nelle zone alte; nel mese di Maggio presenta le dimissioni lo storico presidente Aldo Bonomi e viene eletto Giambattista Prandelli.
Campionato 2002-03 9° posto finale, ancora con Giancarlo D'Astoli, come tecnico, in squadra oltre al portiere Borghetto, Omar Campana, un altro ex biancoblù Luis Centi, ora alla Spal, Nello Russo, Scazzola, Strada, Trapella, Cortellini.
2003-04, la società guidata dal presidente Giambortolo Pozzi, vuole la Serie B, ed affida a D'Astoli, una rosa ulteriormente migliorata, con l'innesti del cassanese Sinigalia, oltre a Fracassetti e Piovani, e come preparatore atletico ingaggia uno dei migliori in assoluto del panorama calcistico italiano, Luigi Febbrari.
I rossoblù chiudono al secondo posto con 59 punti, alle spalle dell'Arezzo vincitore con 67.
In semifinale play-off, incontra la Lucchese che supera in Toscana per 3-4 ed in casa per 2-0.
In finale incrocia il Cesena, che aveva eliminato il Rimini. In Romagna la gara termina 1-1 (Centi per i rossoblù e Bocchini per i bianconeri).
Il 20 Giugno 2004, c'è la gara di ritorno, che al 90' termina 0-0, si và così ai supplementari dove al 100' i cesenati si portano in vantaggio con Biserni, pareggia 4 minuti dopo Nello Russo e qui ci scappa una rissa colossale.
L'allenatore dei romagnoli Fabrizio Castori, entra in campo e stende Strada, arrivano colpi di kung-fu vai da parte di tutti con un altro romagnolo Rea, che si mette in evidenza.
La gara viene sospesa per diversi minuti con sei espulsi in totale. Al 112' segna ancora per i bianconeri Ambrogioni che regala la promozione al Cesena, non senza strascichi anche nei giorni seguenti.
2004-05 I rossoblù, dopo il burrascoso finale paly-off con il Cesena, dopo aver atteso con vana speranza una sentenza che li ammettesse in B, danno il via ad un forte ridimensionamento, che si avvicina molto però, ad una smobilitazione vera e propria, con a forte rischio l’esistenza stessa del club che di fatto rimane in vendita per tutta la stagione, ma in mano allo storico gruppo dei 63 soci del sodalizio della Val Trompia.
Con questo scenario, venne preferita la soluzione interna per la panchina, con la promozione di Marco Rossi (negli scorsi anni sulla panchina della Pro), allenatore della Berretti rossoblu ed ex giocatore di Sampdoria, Brescia, con alle spalle esperienze in Germania, Messico e Grecia.
Alla partenza della stagione la squadra era praticamente ridotta all'osso (13 professionisti più un gruppo di ragazzi), privata dei suoi uomini più importanti.
Rossi, inizialmente lavora con successo su di una squadra, formata quasi interamente da giocatori nati nella provincia di Brescia, anzi nei dintorni di Lumezzane, con molti giovani della Berretti promossi in Prima squadra.
I rossoblù, dopo un avvio durissimo, con diversi elementi che dovevano pagare ancora le squalifiche del dopo Lumezzane–Cesena, hanno poi trovato la quadratura e al termine ottennero il dodicesimo posto, lanciando diversi giovani interessanti.
Lumezzane
2004/05
2005-06 La società è sempre guidata dal Presidente Giambortolo Pozzi e dai vice Pintossi e Camozzi, che confermano Marco Rossi in panchina. La squadra viene costruita ancora badando ai giovani di valore (Zanoletti e Matri) a cui vengono affiancati alcuni esperti come Masolini, oltre al confermato Taldo.
Dopo un discreto girone di andata, il Lume crolla ed alla 26^ giornata arriva il cambio di allenatore con Walter Salvioni che rileva Rossi, ma non evita la retrocessione ai rossoblù, che arriva dopo i play-out contro la Sambenedettese (fallita durante la stagione), dopo aver vinto 3-1 l'incontro in casa, ma perdendo clamorosamente 4-0 in riva all'Adriatico.
Nel periodo si affaccia alla soglie della prima squadra anche l'attuale interista Mario Balotelli.
2006-07 Pozzi, abbandona la presidenza ed al suo posto arriva Renzo Cavagna, mentre i due storici vice, rimangono al loro posto, richiamando come allenatore D'Astoli, a cui viene affidata una rosa con un mix di esperti come l'attaccante Pinamonte e giovani.
La squadra non gira e viene chiamato Trainini per cercare di guidare laformazione fuori dalle secche delle classifica, cosa che non riesce, con D'Astoli che viene richiamato.
Arriva la salvezza ai play-out contro la Biellese dopo aver perso l'incontro di andata per 1-0 e vinto poi in casa per 3-1.
La scorsa stagione 2007-08, parte ancora con D'Astoli che viene poi esonerato, chiamando al suo posto Menichini ex braccio destro di Mazzone.
La squadra con l'inserimento completo dell'attaccante Maccan, ingrana un'altra marcia e centra i play-off, dove supera prima il Rodengo Saiano ed in finale il Mezzocorona, ritornando nella categoria superiore.
I PRECEDENTI
Palmares
PRO PATRIA 12 Campionati di Serie A / 1 Coppa delle Alpi
LUMEZZANE 10 campionati di Serie C1
1995-96 Serie C2/a
10^ 5 Nov. 95; Pro Patria - Lumezzane 2-0: 21’ Tutone, 88’ Moretto
27^ 24 Mar. 96; Lumezzane - Pro Patria 0 - 0
Play-off semifinale
9 Giu. 96; Pro Patria - Lumezzane 0 – 0
16 Giu. 96; Lumezzane - Pro Patria 1 - 0: 69' Salvi
1996-97 Serie C2/a
13^ 8 Dic. 97; Pro Patria - Lumezzane 0-1: 65' rig. Salvi
30^ 20 Apr. 98; Lumezzane - Pro Patria 1-2: 21’ Preti (L), 31’ Barbieri, 88’ rig. Brizzi
2002-03 Serie C1/a
13^, 24 Nov. 02; Lumezzane – Pro Patria 3-2: 37’ e 76’ Russo (L), 49’ Carbone (Pro), 80’ Salvalaggio (Pro), 88' Guidetti (L) rig.
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30^, 13 Apr. 03; Pro Patria – Lumezzane 2-0: 54’ Arioli 80’ Zaffaroni rig.
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2003-04 Serie C1/a
17^ 6 Gen. 04; Pro Patria- Lumezzane 1-1: 40’ Botti, 73’ Kalu (Pro)
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34^ 16^ Mag. 04; Lumezzane – Pro Patria 1-2: 28' Sella (L), 77' Trezzi (Pro), 86' Morante (Pro)
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2004-05 Serie C1/a
11^ 21 Nov. 04; Pro Patria – Lumezzane 0-0 CLICCA
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30^ 26 Mar. 05; Lumezzane – Pro Patria 1-1: 61’ Elia (Pro), 63’ Ferrari (L) CLICCA
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2005-06 Serie C1/a
11^ 13 Nov. 05; Pro Patria – Lumezzane 1-0: 35' Trezzi CLICCA
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28^ 26 Mar. 06; Lumezzane - Pro Patria 1-0: 72' rig.
Masolini
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IL TIFO
Una storia recente, le ridotte dimensioni cittadine e la vicinanza di Brescia, con una tradizione calcistica storicamente radicata, non hanno mai consentito a Lumezzane di poter contare su una tifoseria particolarmente ampia e calorosa. Nemmeno lo storico passaggio alle serie professionistiche, dopo decenni di dilettantismo ha scosso più di tanto l'ambiente. Praticamente impossibile parlare di una tradizione ultras per il "Lume", ma anche di tifo organizzato vero e proprio, anche per i numeri assai contenuti che la tifoseria rossoblù è solita esprimere.
La costruzione del nuovo stadio Comunale, avvenuta nel 1988 e, le scalate alle categorie superiori nel frattempo si era arrivati fino all'Interregionale, allesoglie quindi del prestigioso professionismo non portarono a grossi balzi in avanti a livello di sostegno alla squadra sia numerico che di organizzazione, che rimaneva sempre molto spontaneo.
Una relativa organizzazione a livello di tifo venne raggiunta solo nel 1993, con la storica promozione in serie C2.
In quegli anni vide appunto la luce il gruppo ultras dei Kapovolti; prima vera e propria organizzazione del tifo a seguito del "Lume". Tre gruppi in ogni caso hanno accompagnato, con fortune alterne e con costanza mai integerrima, le gesta del Lumezzane Calcio: i Warriors, il Neuro Group, gli Ultras ed appunti i già citati Kapovolti, i qualisono tornati a calcare gli scalini della tribuna (zona laterale a sinistra) del Comunale di via Roma, dopo qualche stagione di assenza, dalla scorsa annata si sono ripresentati sotto la denominazione di "Nuovi Kapovolti".
Apparsi con nuovi elementi, pur con le carenze e attenuanti del caso, si propone di organizzare un tifo casalingo, consono alla categoria. Inoltre si preoccupa di aggregare tifosi - ultras e non, giovani e tifosi maturi, nel sostegno dei giocatori e, di seguire la squadra in ogni trasferta.
Il tifo, nell'arco dell'ultimo decennio, non è cambiato di molto: tutto è rimasto spontaneo e non organizzato a livello di club con la stessa società rossoblù che spesso contribuisce direttamente per le trasferte e biglietti.
In trasferta, solo qualche volenteroso appassionato presenzia al seguito della squadra dell'alto bresciano, spesso senza striscioni, bandiere e quanto si addice ad ogni gruppo ultras o gruppo organizzato del tifo. Ciononostante i pochi che seguono le sorti della compagine valgobbina meritano rispetto, se non altro perché rinunciano a ben altri palcoscenici pur di restare al fianco del piccolo Lumezzane, capace peraltro nell'ultimo decennio di andare diverse volte vicino alla Serie B.
Nel torneo in 2005-06 gli abbonati furono 414, un record per il tifo rossoblù,, dovuto però soprattutto ad incentivi vari promossi dal sodalizio bresciano, ma la presenze reali si rivelarono poi molte meno e la media fatta registrare sinora è di circa 480 unità, dovute per lo più alle presenze di tifoserie ospiti.
Nello scorso campionato la media fu attorno alle 700 presenze. In questa stagione è sulle 1.000 unità avendo giocato in casa però con Verona all'esordio, Reggiana, Ravenna e Spal. Da sottolineare come non ci sia nemmeno un'amicizia o simpatia con qualche altra tifoseria, esistono invece molto antipatie, con noi bustocchi i rapporti sono stati sempre poco felici sin dal primo impatto, stessa cosa con i cittadellesi, cesenati e molte altre tifoserie.
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Pro
Patria - Lumezzane 95/96
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Lumezzane
- Samb.2005/06 |
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Lucchese
- Lumezzane 2003/04
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