LA CRONACA DELLA PARTITA
1 marzo 2009 - ore 14,30 |
Stadio "Speroni" di Busto A. |
Campionato Italiano Lega Pro 1a Div. - Ventiquattresima Giornata |
PRO PATRIA
2
CREMONESE 2 |
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In panchina: Gervasio, Di Cuonzo,
Polverini, Mosciaro - All. Franco Lerda CREMONESE: Paoloni, A. Bianchi, Pesaresi, Fietta, Cremonesi, Anzalone, Vitofrancesco, Gori (43' st Tacchinardi), Riganò, Saverino, Temelin (33' st Guidetti). In panchina: G. Bianchi, Davini, Fanfoni, Borillli, Coda - All. Emiliano Mondonico
Arbitro: Stefano Del Giovane di Albano Laziale Assistenti: Bruni e Orlandi di Arezzo Marcatori: 8' pt Urbano (Pro), 26' pt Saverino rig. (C), 34' pt Vitofrancesco (C), 3' st Do Prado. NOTE: giornata nuvolosa e fresca, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.500 circa (586 abbonati), una sessantina da Cremona. Presenti diversi osservatori e tecnici; la Fam. Vender. Prima della gara è stato dato inizio alle celebrazioni del 90esimo della Pro Patria. Primo goal in maglia biancoblù di Urbano Orlando. Ammoniti:
Urbano e Barjie (Pro); Vitofrancesco Pesaresi (C)
Nel giorno in cui iniziano le celebrazioni del 90esimo di fondazione, la Pro impatta in casa per 2-2, contro la Cremonese in una gara in cui dopo essere andata in vantaggio in apertura, ha poi subito due più che evitabili, compreso il rigore, netto, solare, palese, ma frutto di una disattenzione difensiva. Gli uomini di Franco Lerda, hanno decisamente giocato meglio degli avversari, ma non sono riusciti a concretizzare alcune occasioni che potevano far girare ulteriormente a proprio favore la gara e portarsi sul 2-0; mettendo così un'ipoteca sull'incontro. Un pareggio che risulta stretto ai tigrotti, per i volume e la qualità di gioco espressa, ma sono mancati per il numero di conclusione, mentre i cremonesi, hanno cercato spesso di rompere il gioco, aiutati anche da un arbitro, non certo casalingo, e di giocare poi con lanci lunghi a cercare le sponde aeree di Riganò, che era adibito al compito di mettere a terra i palloni. I biancoblù, hanno condotto l'incontro per larghi tratti, ma non sono riusciti a trovare la zampata definitiva, così la Cremonese, forte dell'esperienza incredibile che ha dalla sua è riuscita a ribaltare la gara, facendo leva sugli episodi, sfruttando al meglio le poche occasioni create. Tigrotti che nel primo tempo hanno giocato una gara in cui a tratti hanno ripreso il "vizio", di specchiarsi nelle loro giocate e schemi, perdendo quel briciolo di concretezza che sarebbe stata utilissima, specie contro una squadra così esperta. Ed in difesa si sono commessi, alcuni errori più che altro di concentrazione, ottimamente sfruttati da "marpioni" a disposizione di Mondonico. Mentre nella ripresa sono partiti subito con decisione e hanno trovato subito il pareggio e poi messo alle corde i grigiorossi, ma senza però trovare il terzo goal. Un pareggio che riporta però in cima solitaria la Pro ed è tornata a guardare tutti dall'alto al basso ed a 10 giornate dal termine la salvezza sembra proprio a portata di mano. Lerda, ha due assenze di rilievo, Morello vittima di un problema muscolare al centro della difesa e Cristiano, influenzato a centrocampo. Problemi di abbondanza invece della cintola in su. Modulo confermato 4-2-3-1, con Anania in porta, Barjie e Music esterni, al centro Pisani ed Urbano. A centrocampo Dalla Bona e Migliorini in panchina con il tecnico bustocco che preferisce la coppia ventenne formata da Cosentini e Zappacosta. L'abbondanza nel pacchetto avanzato vede l'ottimo Melara di domenica scorsa finire in panchina, con il tecnico tigrotto che gli preferisce il rientrante, dopo tre turni di squalifica, Toledo, con Do Prado, Correa e Fofana al centro dell'attacco. Sul fronte grigiorosso, Mondonico, in crisi di risultati, deve fare a meno di diverse pedine importanti come Morfeo, Colucci, Carotti, infortunati, Viali vittima di un attacco influenzale, oltre al portiere titolare Giorgio Bianchi, dirottato a sorpresa in panchina. Mandando in campo la Cremonese con un 4-1-3-2, con Paoloni tra i pali, Alberto Bianchi e Pesaresi (ex Doria e Triestina), al centro Anzalone e Cremonesi, Fietta davanti alla difesa, Vitofrancesco a sinistra e Gori a destra a supporta di Saverino, nel ruolo di registra, dietro le due punte, l'ex Temelin (anche oggi fischiatissimo) ed il monumentale Cristian Riganò. Al fischio d'inizio discreto colpo d'occhio allo Speroni, con circa 2.500 persone sugli spalti e tutti coinvolti nella coreografia che coinvolge tutto lo stadio. Squadre in campo con le divise classiche e nemmeno il tempo di dare l'inizio al match che la Pro parte con il piede pigiato sull'acceleratore, spinto dal trio sudamericano Toledo-Correa-Do Prado che mettono in difficoltà la difesa ospite. 3' azione a passo felpato, Toledo lascia partire un destro che Paoloni blocca. Quinto di gioco, Correa scambia con Toledo che gli ritorna la palla, taglio di Do Prado che apre un varco per Fofana che s'infila, ma il servizio filtrante dell'argentino viene arpionato in extremis da Anzalone. Grigiorossi in difficoltà e Pro padrona del campo. Ottavo di gioco, biancoblù in vantaggio; Correa batte un corner dalla sinistra, pallone sul secondo palo, dove si materializza Urbano che con ottima scelta di tempo sale in cielo ed inzucca di potenza e precisione. Speroni in festa. Prova subito a rispondere la Cremonese, con l'ex Temelin che reclama un inesistente calcio di rigore, con uno dei suoi tipici movimenti nei sedici metri. Al decimo Correa, si prende il giallo per un contrasto a centrocampo. Un'ammonizione pesante che poi inciderà non tanto sulla splendida prestazione dell'argentino, ma perchè porterà poi all'espulsione nei minuti finali, per doppio cartellino giallo. Pericolosa girata ancora di Temelin, servito da Gori che Anania respinge di piede. 12' Bianchi crossa in mezzo per Riganò che viene anticipato con uno splendido intervento in acrobazia da parte di Urbano. Pro che gioca anche fin troppo bene, cerca di arrivare in zona tiro con azioni ariose e spumeggianti, ma che mancano di quel briciolo di concretezza per mettere al sicuro il risultato. Davanti alla difesa, la Pro soffre un po' mancando di esperienza e forza fisica con Cosentini, preso in mezzo con maggior frequenza. Arriva il pareggio ospite, rinvio lungo di Paoloni dalla difesa, Riganò forte della sua stazza fa da sponda per Temelin, la difesa della Pro perde l'attimo giusto per far scattare il fuorigioco, Urbano tenta il recupero in extremis, ma è in ritardo e stende nettamente da dietro Temelin. Rigore ineccepibile che Saverino realizza, spiazzando Anania. I tigrotti vanno in momentanea difficoltà e non riescono a reagire come vorrebbero, anche perchè la Cremonese raddoppia ogni marcatura e la difesa si chiude compatta a difesa della zona tiro. Al 34' la formazione di Mondonico, passa a sorpresa in vantaggio. Viene fischiato un fallo molto dubbio sulla trequarti campo con Gori che sembra lamentare un dolore grave, ma poi a sorpresa si rialza prontamente beccandosi fischi e lazzi del pubblico bustocco. Si allarga improvvisamente e Saverino batte la punizione su di lui, Gori entra in area dalla destra ed è abile a sfruttare un'indecisione di Cosentini, scaricando poi su Vitofrancesco che da due passi mette dentro a porta vuota. Lerda corre subito ai ripari, inserendo al 39' Melara per Cosentini andato in confusione. L'innesto di Melara, con l'arretramento di Correa, consegna subito i suoi frutti con i biancoblù che diventano subito più propositivi. Clicca sulle miniature per ingrandire
Inizia la ripresa e gli uomini di Lerda, partono subito forte, mettendo in netta difficoltà la Cremonese ed al terzo trovano il meritato pareggio. Azione in avanti, traversone al centro dalla sinistra, Fofanà non ci arriva sbuca dietro Melara che cerca di colpire, ma è anticipato da un difensore grigiorosso che libera proprio sui piedi di Do Prado che dal limite trova il varco il giusto e buca Paoloni, piazzando la conclusione sul secondo palo. La Pro, parte decisamente alla carica alla ricerca del vantaggio, mente la Cremonese, fatica a manovrare, badando sempre a non scoprirsi ed a rimanere raccolta, affidando ogni manovra a Saverino. Biancoblù padroni del campo, giocando su tecnica e ritmo con Melara che diventa una vera e propria spina nel fianco per Mondonico. Ma al sedicesimo a sopresa è la Cremonese che spreca và vicino al goal:punizione battuta da Pesaresi in area dove si crea un po' di confusione, l'azione prosegue e Temelin abile a sfuggire alla trappola del fuorigioco entra in area palla al piede in posizione decentrata, serve Riganò che calcia sul fondo di sinistro. La Pro gioca, produce azioni interessanti, belle a vedersi con numeri di alta scuola dei vari Toledo, Do Prado e Correa, ma non riesce a finalizzare la grande mole di gioco prodotta, anche perchè Fofanà è marcatissimo. Cremo che cerca il lancio lungo a saltare il centrocampo, ma senza successo, nonostante il lavoro di sponda di Riganò. A cavallo della mezzora della ripresa la formazione di Mondonico si rende pericolosa in contropiede. Prima con una discesa di Temelin dalla destra, il quale entra in area, salta Urbano e tenta il tiro, Anania para. Pochi minuti dopo ancora l'ex biancoblù protagonista ed una sua azione provoca una batti e ribatti in area, tenta prima Fietta, tiro respinto Pisani, quindi l'ottimo Vitofrancesco dal limite con palla che sfila di pochissimo alla destra dell'estremo difensore bustocco. 33' la Pro rimane in dieci, per la doppia ammonizione rimediata da Correa. Un provvedimento decisamente sproporzionato del Sig. Del Giovane di Albano Laziale, che pochi istanti prima aveva lasciato correre un intervento decisamente più grave su Zappacosta, proprio sotto i suoi occhi. L'argentino più che altro dà l'impressione di scivolare sul terreno reso viscido dalla pioggia. Doppio cambio, Mondonico richiama in panca Temelin, che si prende una bella dose di fischi, inserendo Guidetti, mentre la Lerda cerca di riequilibrare la squadra mandando in campo Dalla Bona in sostituzione di Do Prado. Due minuti dopo fallo di Bianchi su Zappacosta, punizione da posizione interessante, batte Dalla Bona, ma la barriera respinge. 38' crampi per Zappacosta e Migliorini prende subito il suo posto. Quindi per la Cremonese entra Tacchinardi per Gori. Giallo anche per Pesaresi, reo di un fallo su Fofana. Tre i minuti di recupero nei quali non succede niente, degno di nota se non il boato alla lettura dei risultati finali, provenienti dagli altri campi.
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