LA CRONACA DELLA PARTITA
18 gennaio 2009 - ore 14,30 |
Stadio "Speroni" di Busto A. |
Campionato Italiano Lega Pro 1a Div. - Diciannovesima Giornata |
PRO PATRIA
0 REGGIANA 1 |
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Assistenti: Posado di Bari e Campana
di Civitavecchia (Rm) NOTE: Ammoniti: Pisani, Urbano ed Anania (Pro). Martini e Tomasig (R)Espulso: al 26' st Fofana (P)Angoli: 1-1
Amaro esordio nell'anno solare 2009, per la Pro, con una sconfitta che sà veramente di beffa, contro un'avversaria rimasta praticamente arroccata nella propria metà campo per tutta la gara, ma giocando anche contro un arbitro che ha fischiato a sproposito. Clamoroso il vantaggio negato a Toledo lanciato a rete, oltre alla mancata concessione di un rigore netto ai danni di Correa. I tigrotti, come nell'occasione della gara di Ravenna, pagano anche il terreno di gioco non al meglio dopo la neve ed il gelo delle scorse settimane, che ha impedito ai tanti giocatori tecnici a disposizione di Lerda di esprimersi al meglio, ma c'è anche da dire che questi si sono poi incaponiti nel cercare a tutti i costi la giocata ad alto effetto e la voglia di andare a rete con il pallone. Su un campo del genere, ed anche avversario, serviva più la clava, soprattutto dopo un primo tempo dominato in lungo ed in largo con parecchie occasioni da rete non concretizzate che, poteva chiudersi sul 2/3-0 a vantaggio dei biancoblù senza che nessuno avesse niente da ridire. La Reggiana, sempre abbottonata, sfruttando l’unica vera occasione della partita, tra l'altro in una della sue rarissime sortite offensive di tutta la gara, un tiro in porta nella prima frazione e due contropiedi al termine con la Pro in dieci, porta a casa i tre punti. Lerda, dopo le assicurazioni della settimana deve fare "stranamente" a meno del brasiliano Do Prato, oltre che di Dalla Bona (squalificato) e Cristiano (infortunato), presenta il solito modulo 4-2-3-1, inserendo a centro campo, davanti alla difesa la coppia dell'88 formata da Cosentini e Zappacosta, confermando il resto della squadra, con Morello che si accomoda in panchina. la coppia composto da Melara, Toledo e Fofana. In difesa Pisani parte da centrale in coppia con Urbano, mentre Morello si accomoda a bordo campo. La Reggiana, in serie positiva da quattro turni, con 10 punti conquistati e rete inviolata da 370 minuti, è priva di Padoin, dello squalificato Nardini, portando in panchina Alessi e Dall'Acqua. All’ultimo momento deve rinunciare anche del portiere Ambrosio (ex Chelsea, Brescia e Salernitana), schierando tra i pali Tomasig. Il tecnico degli emiliani, Pane, rinuncia al suo collaudato 3-5-2, passando ad un più coperto 4-4-2, con linea difensiva formata da Scatamburlo, Mei, Zini e Stefani. Linea di centrocampo con i due ex spezzini Ponzo e Grieco con Arati (classe 90) e Maschio. In avanti il rapido Martini, arrivato in settimana dal Frosinone, a girare attorno all'ariete Ingari. Si parte su un terreno, spalato nei giorni precedenti con abnegazione dai tifosi biancolù, pesante e scivoloso, in una giornata tipicamente invernale dal cielo plumbeo e dal freddo pungente che costringe più di un giocatore a giocare con la calzamaglia. Squadre in campo con le divise classiche e la Pro parte subito forte sotto la spinta di Music e Toledo, istallandosi subito nella metà campo avversaria. Al secondo di gioco, clamorosa punizione dal limite non concessa ai tigrotti per netto atterramento di Fofana all'altezza dei venti metri. Biancoblù che macinano azioni su azioni ed all'ottavo Toledo danza al limite, salta un paio di uomini e quindi prova la conclusione che esce di poco sulla destra Un minuto dopo tocca a Fofana servito da un cross che parte da Music all'ennesima discesa sulla fascia, Tomasig, para senza particolari problemi il colpo di testa. Gli ospiti si arroccano sulla loro tre quarti e provano ad uscire raramente con qualche tentativo di contropiede, sempre controllato dalla difesa biancoblù. Al 15' azione tecnica, forse anche troppo su un terreno che non consentirebbe certe giocate, con Toledo che prova a smarcare di tacco Fofana per metterlo da solo davanti al portiere ma non riesce nell'impresa. Pro sempre nella metà campo avversaria, ma il terreno di gioco pesante aiuta certo la squadra di Lerda, abituata a giocare la palla in velocità e rasoterra, nonostante questo la Reggiana che con il passare dei minuti và in ulteriore difficoltà, ma i tigrotti non riescono a far saltare il bunker creato da Pane e non riesce a concludere con pericolosità pur arrivando con facilità in zona tiro, anche con azioni tambureggianti. Al 21’, biancoblù ancora pericolosi prima con Toledo, che viene fermato a pochi passi dalla porta e quindi con Melara che si invola sulla sinistra e mette in mezzo una palla molto insidiosa che prende in controtempo la difesa ospite ma non trova nessun compagno pronto a deviare a rete. Molla un po' la presa la formazione di Lerda, anche perchè l'arbitro fischia a sproposito, permettendo così al 27’ la prima sortita in avanti della Reggiana, con una serie di passaggi che portano al tiro Martini dal limite, il numero uno biancobù si fa trovare pronto, distendendosi sulla propria sinistra. Pallino che ritorna immediatamente nelle mani della Pro, Correa salta un paio di uomini e poi cerca il tocco prezioso verso un compagno con un pallone alto vellutato che permette a Zini di intervenire ed interrompere una trama destinata a ben altro successo. Due minuti dopo, azione combinata Correa, Toledo e palla bassa filtrante per Fofana, sfera arpionata in extremis da un difensore granata. Nella sorpresa generale al 35’ la Reggiana si porta in vantaggio. Pro in avanti ed azione interrotta da un netto fallo di mano, il Sig. Ciro Carbone da Napoli, non se ne "avvede" e lascia continuare il gioco tra le proteste generali in campo e fuori, innescando così la ripartenza dei granata che si portano con rapidità nella metà campo bustocca con Ingari che serve poi sulla destra Martini che fa un paio di passi dentro l'area e supera Anania con un pallonetto in diagonale. Sullo Speroni, cala un ulteriore gelo, oltre quello atmosferico. Pro che sembra risentire del contraccolpo e fatica a ritrovare il bandolo del gioco. Al 40' primo scossone con Fofana che entra in area dalla destra si porta sul fondo, sembra scivolare ma poi recupera l'equilibrio e mette in mezzo un pallone che chiede solo di essere spinto in rete, ma non c'è nessuna maglia biancoblù pronta a dare il tocco finale. Tigrotti che negli ultimi minuti della prima frazione provano a cercare il pareggio, ma invano con azione sempre belle e spettacolari ma prive di concretezza, con la voglia di portare un uomo per forza di cose davanti al portiere, così prima Toledo poi Correa e quindi Melara sbattano contro la muraglia umana emiliana.
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La sequenza del rigore negato
Si torna in campo con gli stessi effettivi di partenza, la Pro, riprova subito a riprendere in mano le redini dell'incontro, sempre con i soliti scambi di prima, belli a vedersi, ma che su un campo scivoloso e pesante diventano poi difficili da chiudere con precisione con gli ospiti che si chiudono ulteriormente con la linea difensiva a quattro bloccata, i centrocampisti a fare un secondo muro dieci metri più avanti ed i due attaccanti sempre dietro la linea della palla. 6' azione sulla destra Barjie-Toledo, con il brasiliano che viene steso pesantemente sulla trequarti senza che venga mostrato il cartellino al giocatore reggiano. Passa un minuto e sulla corsia opposta Melara va' via di forza venendo steso; punizione con palla alta in mezzo con la difesa avversaria che libera. Nono di gioco, ancora protagonista il Sig. Carbone di Napoli, prima non sanziona un fallo sulla trequarti lasciando proseguire il gioco, poi ferma clamorosamente Toledo che, una volta impossessatosi della sfera si era lanciato a rete, saltando un uomo. Stadio bustocco che esplode all'ennesimo errore del fischietto campano, che di lì a poco ne combinerà ancora e di peggio. Al 13’ della ripresa, bellissima azione in palleggio della Pro, Toledo si mangia due avversari e scambia con Correa il quale entra in area danzando palla al piede tra due avversari e presentandosi da solo davanti al portiere reggiano, lo salta con un dribbling sull'esterno ma viene clamorosamente steso da Tomasig, tutti si fermano aspettando il fischio per la concessione del rigore, mentre la palla carambolando giunge a Melara che nell'indecisione generale, perde l'attimo buono e poi visto che il gioco continua, tira sull'esterno della rete. Vibranti le proteste in campo e fuori. Quarto d'ora di gioco e sempre una sola squadra in campo, la Pro, mentre gli ospiti provano in tutti i modi a perdere tempo. Fallo su Fofana sui venti metri, si presenta Correa, punizione pennellata nell'angolo basso alla sinistra di Tomasig che si distende e riesce a smanacciare. La Reggiana chiude ulteriormente gli spazi, impedendo praticamente alla Pro, di trovare sbocchi, complice anche le ennesime discutibili decisioni dell'arbitro, che fanno salire la tensione in campo. Ventitreesimo della ripresa, Zappacosta viene richiamato in panchina per l'inserimento di Mosciaro, con una Pro tutta votata all'attacco, alla ricerca quanto meno del pareggio. Al 26' la Reggiana si copre ulteriormente inserendo Ferrari al posto di Martini. Passa poco meno di un minuto ed arriva un altro capolavoro di Carbone che lasci gli uomini di Lerda in dieci. Azione confusa in area di rigore reggiana, Melara, si scontra con Mei, quest'ultimo và a terra e l'assistente segnala l'azione all'arbitro. Nasce una mischia in area, volano diversi colpi proibiti con un altro giocatore ospite che si lascia rotolare a terra. Morale della favola espulsione per Fofana e Pro a giocarsi l'ultimo quarto d'ora in dieci. 36' ancora Carbone protagonista, permettendo un doppio cambio alla Reggiana, non in simultanea ma differenziato con un ulteriore perdita di tempo, senza sveltire le operazioni. La risposta di Lerda è l'inserimento di Cusano per Melara a sei minuti dal termine. Con l'uomo in più la Reggiana prova a farsi vedere in avanti come al 90’, quando Ferrari elude il fuorigioco e si presenta in solitario davanti ad Anania, ma il suo diagonale a botta sicura viene toccato dal portiere bustocco, con assistente ed arbitro che non se ne avvedono, così come un minuto dopo quando un difensore reggiano prima scalcia da dietro Correa poi gli mette le mani in facci più volte, senza che nessuno della terna se ne avveda. Negli otto minuti di recupero concessi la Pro, cerca a tutti i costi il pareggio ma proprio non è giornata ed arriva il fischio finale che porta alla seconda sconfitta interna stagionale, quanto mai immeritata, contro un avversario che ha fatto veramente poco per meritarsi la posta piena.
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